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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 6941
    clown -

    sicuro che lui aveva delle aspettative?lui si è ritrovato come il mio ex a vivere una vita da giovincello quello che sicuramnete manca quando da giovane ti fidanzi e sono persone che vivono per sostituzioni. la sua vita è andata avanti ha solo cambiato la persona. Continua a fare la sua vita. Tu cosa vuoi fare??sei di fronte ad un bivio: vuoi continuare a vivere la sua per non pensare alla tu?cosa è più difficile fare?forse non ti sei mai guardata dentro in profondità e ora la vita ti sta chiuedendo di farlo. Anche per me è stato il dolore più grande della mia vita e sicuramente quella che ero prima non lo sarò più…ma ho consociuto questa sofferenza e inevitabilmente si cresce..per forza. ti farai ancora tante domande..quando sarai pronta inziare a guardare te e solo te.
    E’ dura, durissima ma stavolta tocca solo a te…non guazrdare con i suoi occhi perchè tu hai i toiu e è ora che tu ti rendi conto che respiri anche senza di lui…respiri affanossamnete ma respiri e non te ne stai accorgendo e questo è uno sbaglio.

  • 6942
    met -

    LUNA – “Spesso la paura di mettersi in gioco realmente, la paura di fallire, e forse uno dei problemi della nostra epoca”. Su questa frase mi trovi totalmente d’accordo, viviamo in un era di insicurezza imperante. Non so di chi sia la colpa, ma meno sicurezze abbiamo meno abbiamo voglia di assumerci responsabilità. E’ più facile andare in giro e comportarsi da adolescenti ad oltranza.
    Io ho 24 anni, e devo dire di essere un po’ sconfortato nel vedere cosa offre il mercato femminile, superficialità nella maggior parte dei casi.
    Si da poca importanza ai rapporti veri e propri, questo è un dato di fatto.
    Avevo conosciuto una ragazza bella, simpatica, di valore (credevo). Lei è fidanzata da due anni, ciò nonostante è nata tra di noi una bella amicizia, sincera. Una sera siamo usciti a mangiare qualcosa tra amici e tra una cosa e l’altra mi ha baciato e mi ha confessato di voler far l’amore con me. Io sulla sua onestà avrei messo la mano sul fuoco, se mi avessero chiesto quale donna avrei voluto al mio fianco per la sua serietà avrei fatto il suo nome (e quello della mia ex). Invece si è rivelata così “arida” ed “irrispettosa” del suo ragazzo nonostante i mille discorsi fatti sull’importanza della correttezza nei rapporti. E’ quasi come se avesse tradito me oltre che il suo fidanzato.
    Questo è uno dei casi capitati a me, potrei parlare per ore di altri raccontatimi da amiche, per poi non parlare degli uomini che per la maggior parte la fedeltà non sanno nemmeno deve sia di casa.
    In un contesto così è ovvio che si abbia paura ad impegnarsi, la stessa persona che ti giura amore eterno ha dietro la schiena un coltello e voi lo sapete meglio di me.

  • 6943
    LUNA -

    Marianna: io credo all’amicizia tra uomo e donna, perché la conosco.
    Però quando c’è ambiguità, nel senso quando il confine tra amicizia e sentimenti e altre aspettative non è netto si rischia di farsi molto male, e di fare molto male.
    Ti manca una persona che è stata centrale, con sfumature diverse di rapporto, ti manca anche come ti sentivi tu con.
    A me, leggendoti (e magari non ho capito una cippa), pare comunque che voi abbiamo vissuto delle cose buone. Ma che questo, forse, sia anche il tempo della riflessione.
    Lasciar decantare le cose per capire un attimo qual è, sul serio, il ruolo dell’uno nella vita dell’altro.
    Forse ora non vi è ben chiaro cosa siete, l’uno per l’altra.
    Vivere, intanto, non può farti che bene. Secondo me le risposte arrivano. Magari proprio mentre stai facendo altre cose, per te.
    bella la cosa della lingua straniera e della fotografia 😀
    SUN: a coltivare il proprio giardino, in senso buono, non si fa mai male. Sei un bel giardino di sole, SUN 🙂
    MAYA: ma che bella questa cosa dell’agriturismo 🙂 grazie comunque per il link e buona natura e relax 😀
    DE MARCO: si può avere nostalgia di come si era, di sensazioni e situazioni, ma non essere più innamorati. Il fatto che pure lei si chiarisca le idee prima di tornare, se dovesse tornare, visto comunque che tu hai un certo di aspettative,nel presente, rispetto a lei, mi sembra meglio che lei riappaia nella tua vita oggi per portarvi confusione.
    CLOWN: mi ha colpito la cosa del guardarsi allo specchio, del non guardarsi, e del non affrontarsi, in qualche modo. La conosco. Forse tutti in qualche misura la conosciamo, perché fa parte del dolore in questo genere di situazioni.
    Spostare l’attenzione sul presente, e sulla propria vita, male non fa mai, mi sa. ARIEGGIARE, anche le energie. Rimetterle in circolo.
    Far entrare il nuovo.
    KIKKAI: anche le parole che ci diciamo hanno un peso. Il nome che diamo alle cose. Mi sono resa conto, quando mi è stato fatto notare, che continuavo a dire

  • 6944
    LUNA -

    è stato devastante, è devastante.
    Ed era vero. Ma io stessa continuavo a darmi questo messaggio, anche a parole interne.
    Che ero lì a dirmi cose tipo: è da quel momento in poi che tutto nella mia vita è cambiato. In peggio.
    è da quel momento in poi che tutto si è tinto di un brutto colore, la vita è diventata più difficile, tutto ciò che credevo è andato in frantumi…
    come se ci fosse stato un momento discriminante in cui BONG io stessa avessi dovuto vestire altri vestiti, altri pensieri, altre sensazioni, un altro modo di guardare il mondo, e me stessa, soprattutto. Un’altra faccia. E non importa se incontravo chi diceva: caspita, sei sempre uguale! A me sembrava di avere 128 anni per gamba. Perché io i miei occhi li vedevo diversi allo specchio. E riflettevano come io stavo guardando il mondo.
    e il futuro, e con una nuova chiave tutto il circostante.
    ora, è stato così.
    è stato così sul serio. Devastante.
    Potrei pure dire l’esatto momento da cui io faccio partire la nuova pellicola. quella del film che non mi è piaciuto affatto vivere.
    Però è pure vero che in queste cose ci si incastra, Kikkai. Anche nei messaggi che ci diamo. Il dolore nella pancia è sincero. Il suo sfogo lo è. Ma le nostre stesse parole possono farci più male ancora. E bloccarci.
    ci si incastra in concetti come: è stato devastante.
    nel “prima” e nel “dopo”, come fossero compartimenti stagni.
    le sensazioni sono tutte vere. Lo è il dolore. Lo è la delusione. Lo è il trauma che ti fa veramente guardare te stesso e il mondo in un modo differente, differente da prima. E non dobbiamo dire “sto bene” se non è vero. Ma dirci “io non ne uscirò mai” in continuazione, e dire “mai più come prima” non è solo soffrire. C’è qualcosa dentro di noi che ama la vita anche quando noi crediamo di averlo dimenticato. Una fiducia di fondo in noi, nel futuro, che magari davvero si risveglia nel momento in cui riusciamo anche solo ad accorgerci se ci sta piovendo sul naso o se fa caldo o fa freddo.

  • 6945
    Lilly -

    Luna:”Il concetto di non sapere gestire le distanze emotive.
    Si oscilla tra il troppo lontano o il troppo vicino. Spesso scegliendo il lontano. Più l’altro è vicino e più potrebbe mangiarci. Più è vicino è più potrebbe scoprirci, e non accettarci, e noi uguale. Più è vicino e più potrebbe abbandonarci.”.

    Perfetto! Condivido in pieno!
    Più è vicino e più ci conosce, più è vicino e più può ferirci, soffocarci, accoltellare ogni punto debole per farci fuori più velocemente. Da cosa nasce questa paura? Perchè sta prendendo il posto dell’intesa?
    O è sempre stato così e prima, forse, c’erano solo più rassegnazione, più sorrisi di falsa condiscendenza e più ferrea volontà di lavare i panni sporchi in casa?

    Ciao Lunina. Ciao a tutti.

  • 6946
    Antony -

    @Kikkay “Per questo mi rimprovero. Se io gli fossi rimasta accanto”..
    ..non sarebbe cambiato nulla. Fidati!

    E’ dura, durissima recuperare la propria vita e traslarla dalla coppia al singolo.
    Il tempo aiuterà, ma il segno rimarrà per sempre.
    Le abitudini sono dure da modificare.
    Come diceva Lavoisier nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
    Quindi tocca a te trasformare la tua vita, renderla nuovamente la tua vita.

    Ciao Luna, ti leggo con piacere bella carica (come sempre, d’altrone) 😉

  • 6947
    heidi -

    lilly, luna siete fantastike e lo sono anch’io!! Si! allontanatevi, sfuggite ki vi fa del male. E’ la solita storia ci lasciano sole perkè pensano ke poi , noi ,,,piccole e fragili soccomberemo. No amike, no! Facciamogli capire ke da sole è meglio, cmq, fra squilli e sms continuano a far parte ,alternatamente, della nostra vita! Noo!!!!! Mettiamo i paletti e sconfiggeremo la loro immensa autostima, Siiiiiiii!!!!!, stare soli nn è poi così male, aiuta a pensare, a riflettere e ci rende più profondi e riflessivi. Forse è un bene! Pensateci popolo degli ex. Un forte abbraccio a tutti. la vstra HEIDI

  • 6948
    sun -

    LUNA grazie mille x le tue parole x me e soprattutto x le tue parole x tutti… x i consigli, x come metti a disposizione di tutti le tue esperienze di vita…purtroppo x le cose che hai imparato hai pagato un prezzo alto, ma ora devi anche a quello se hai questa maturità, saggezza, sensibilità … Diciamo che sotto sotto c’è il positivo in tutto…anche una puntina di sole c’è sempre anche nei giorni più grigi e cupi!!!
    Un abbraccio e grazie, mi stai insegnando ed aiutando tanto, mi hai davvero aiutata nei momenti di crisi nera!!!

  • 6949
    LUNA -

    Lillina: non lo so, non so se prima era uguale e non si sapeva, o non lo sappiamo noi, perché non c’eravamo, ecc.
    Di fatto credo che oggi si noti di più, o forse lo si nota di più quando è la propria storia che è andata a picco. Prima si tratta degli altri, e poi invece gli altri siamo noi.
    Questo problema di non gestione delle distanze è sicuramente a vari livelli, anche magari impercettibili e risolvibile appunto attraverso l’intesa. Nel senso che tutti immagino abbiano paure, e un senso di difesa del territorio interno, più o meno sviluppato, fino anche all’estremo in un verso o nell’altro, che ciò sia seriale o dovuto a contingenze, di cui spesso abbiamo parlato qui, a punti deboli che, se non stimolati attraverso un raggio laser costante, forse non sarebbero neanche mai emersi in modo così eclatante e doloroso. Se insomma qualcuno non fosse andato a girare un coltellaccio nella piaga, ecc ecc, cose di cui abbiamo parlato tante volte.
    Una coppia è comunque, banalmente, sempre composta da due individualità, pure quando il noi è alla massima potenza.
    Il discorso è forse l’equilibrio che si crea o non si crea. poi varie sono le ragioni per cui si crea o non si crea.
    Ci sono persone che riescono a stare in equilibrio perfetto, paradossalmente, magari proprio perché vivono una storia di coppia all’insegna di una distanza che va bene ad entrambi, perché tutti e due temono fortemente l’intimità emotiva. Ma davvero ogni caso è a sè. Penso che finché si sta in equilibrio la questione della distanza/vicinanza emotiva sia un qualcosa che non si avverte nemmeno o non più di tanto.
    Non so, Lillina. Ma intendo dire che ci sono un sacco di persone con storie che funzionano, che riescono a fare progetti senza lasciarsi al palo, che riescono a dialogare veramente. Non intendo storie perfette, ma normali. Che possono non essere neverending stories, nè perfette, ma che hanno un loro equilibrio e una loro serenità di fondo.

  • 6950
    LUNA -

    Io sono in rielaborazione dati.
    La me dell’altroieri era una che pensava con una fede assoluta che due persone che si amano possono stare insieme sicuramente fino alla quarta età, che possono superare insieme ogni difficoltà, che evviva il dialogo, e che nessuno ci potrà dividere, neanche l’improvviso spaccarsi in due del continente perché tanto noi costruiremo un ponte e quindi non ci separeremo.
    Ciò, per carità, stando anche nella realtà e nel quotidiano, ma come base di ottimismo, cuor contento, e idealismo, se vogliamo.
    La me di ieri si è scontrata con una realtà ben diversa. Così diversa e per me inspiegabile che sono rimasta con questa espressione :O per circa un lustro. Come se fossi capitata in un paese straniero con scrittura in ideogrammi e senza interprete e dizionario.
    La me di oggi, a parte essere ancora un po’ un pugile suonato, pensa che nel mio sentire dell’altroieri c’era pure del buono, e che infine preferisco essere ottimista, perché quando divento pessimista eleonora duse che interpreta una tragedia in confronto era una soubrette, ma che sicuramente c’era pure qualcosa che non andava se non sono riuscita a “modellare” il mio idealismo su una realtà concreta. Cioè, in sintesi, se mentre pensavo di costruire un ponte tra due continenti non mi rendevo conto che forse c’era qualcosa che non tornava. Perlomeno un certo problemino di comunicazione. Perlomeno. E non era solo quello. Perché di fatto stavo molto male. Mentre avrei avuto le energie per svegliarmi la mattina con un cuore contento.
    Di fatto, nonostante tutto, rimango un cuor contento. Anche quando sono eleonora duse lo sono perché il mio cuor contento ha voglia di essere contento, più che perché penso che l’amore non esiste. Mi fa quasi più paura la mia convinzione di base che il buono e il bello, e la serenità esistano. Ho avuto una fase in cui ho cercato di darmi (interiormente, per difesa) una posa più cinica. Ma non mi viene. Mi farebbe solo tristezza. Io alla fine spero nel bene.

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