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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 6881
    Lilly -

    Ciao Domenico. Ho letto il tuo lunghissimo post. Bè….che dire…..se devo proprio essere sincera hai avuto tremila segnali.
    Non di disinnamoramento verso di te. Bensì di innamoramento verso quell’altro.
    Non sto infierendo.
    Sto semplicemente cercando di ridimensionare la portata di ciò che hai perso.
    Hai perso o una bugiarda cronica o un’indecisa cronica. Scegli tu…..
    Ok! Fa male, è vero. E non passa così velocemente.
    C’è una parte di noi ottusa da morire che non si rassegna neppure di fronte all’evidenza più evidente.
    Il rendersi conto di aver perso un braccialetto di plastica e non un diadema di platino tempestato di diamanti non serve ad un tubo quando si è nel pieno della tempesta emozionale.
    Serve dopo….quando il vento si placa e si cercano i propri cocci in mezzo alla confusione.
    Più di un anno fa un postista di nome Gatto rispose ad un mio post riportandomi una frase della mia amatissima Luna : “Non era un Angelo caduto da cielo….”!
    Non so se hai lo stato d’animo per accettare le mie parole, se sei alla ricerca di qualcuno che pianga insieme a te o di qualcuno che ti porga il fazzoletto.
    Ma credo sia molto meglio ridimensionare per poter piangere nella giusta misura. Tu la AMIIIIIII (come hai scritto nel tuo post) ma chi stai amando?
    Il sogno che tieri costruito in testa? O lei alla luce di come si è comportata?

  • 6882
    Domenico77 -

    Ciao Lilly, più passano i giorni e più mi rendo conto di aver perso sia una bugiarda cronica sia un’indecisa cronica!!! Piangere? Veramente mi è capitato solo il giorno in cui ci siamo visti l’ultima volta e lei ha detto di non amarmi più.Me ne tornai a casa (70 km) piangendo,da allora non ho versato più una lacrima e la cosa mi spaventa pure un pò! Non so se è normale! Si forse amavo il sogno che mi ero fatto in testa di lei pur avendo potuto apprezzare sin dall’inizio del rapporto che persona avevo tra le mani.Dalle mie parti si dice “Chi nasce tondo non può morire quadrato”.Ora è più di una settimana che non ci sentiamo,ma l’ultima volta che ci siamo sentiti è stato per litigare con lei che infieriva su di me con arroganza e indifferenza e io che dopo tutto il suo vomitare su di me le ho detto che è un mostro e che deve farsi curare! Ieri più volte,dopo giorni tranquilli, ho preso il cell in mano per chiamarla o inviarle un sms per sapere come sta e scusarmi per averle detto che è un mostro, ma poi non l’ho fatto perchè ho pesato ciò che ho dato io al rapporto sopportando per Amore tante cose e le scuse banali che lei ha portato per giustificare il fatto di non amarmi più dicendomi che avrei dovuto pensarci prima! Pensare prima a cosa? A diventare ancora più cornuto o zerbino? No grazie, avanti il prossimo mia cara ex!
    Un saluto a tutti

  • 6883
    riccio26 -

    caro Domenico77 sembra che le tue parole escano dalla mia bocca. Ora sono passai 7 mesi da quando ci siamo lasciati, la cosa che mi fa innervosire è che ogni sette giorni che non mifaccio sentire manda un msg lei…pensa che la sett scorsa è andata a casa di mia sorella a trovare mio nipote, ma ogni qualvolta che la chiamo io le suo parole sono sempre le stesse. IO TI DEVO DIMENTICARE. Ho deciso di non farmi piu sentire e anche se sono sicuro che lo farà presto lei io nn risponderò più. Spero di dimenticarla prest perchè mia ha fatto troppo soffrire con le sue offese…

  • 6884
    LUNA -

    Ciao Lillina :)))
    e chissà come sta Gatto? :)))

    @Domenico:
    già… non un angelo caduto in volo, ma soprattutto, forse, non una persona con cui siamo stati bene, ma con cui abbiamo cercato di stare bene NONOSTANTE. O con cui siamo stati proprio male, solo che stare senza pareva peggio… ma invischiati fino al collo in una specie di roulette russa togli respiro, con tutti i suoi echi echi echi chi hi i abbiamo mai provato, realmente, a sentire cos’è stare senza? respirando…
    A volte anche vittime di un revisionismo storico per cui i bellissimi ricordi sono quelli in cui dopo un mese a pane e acqua arrivava finalmente un brodino di dado, che pareva il tacchinone del giorno del ringraziamento.
    Perché ci si abitua a stare a dieta, vero? ci si abitua a riempirsi delle proprie aspettative, dei propri sogni ancora accesi, della propria pazienza… io vorrei tanto stare con lei/lui così… non avviene, ma la voglia di stare con lei/lui così lo fa sembrare così reale…
    E ora tu dici che stai peggio, perché lei è ancora il tuo chiodo fisso, tanto da cadere anche in quei (guarda che le conosciamo molto bene, noi qui, non è una critica) labirinti del “mi ama, ma non lo sa” o cose del genere. Cosa che non avremmo mai pensato, probabilmente, se una persona fosse stata coerente, ma quando ci si abitua all’incoerenza totale, al “volevo dire “a” ma pensavo a “b” – “non so neanch’io cosa penso” – “penso questo ma dimostro il contrario” – “penso questo, lo dimostro ampiamente, ma due ore dopo ho una spiegazione o un’amnesia” – “ho tante verità” e le verità sono relativizzate insieme sia dal nostro desiderio dell’happy end sia dalla prestigitazione (come si dice?) del nostro partner ad un certo punto si comincia ad avere un concetto di realtà relativo.
    “è che sto male”. Ok. Cosa fai, davvero, per stare meglio? xkè stiamo male in 2 se io vorrei tu stessi meglio? E perché io “pago anche i conti altrui” e non è che chi rompe paga? Perché il conto lo mandi a me?

  • 6885
    LUNA -

    Anche perché, te lo posso dire? (e guarda che mi metto nel club, eh, intendiamoci, so di cosa stiamo parlando) se la realtà l’avessimo guardava, la realtà di come ci sentivamo VERAMENTE (non parlo di desiderio, trasporto, sogno, ma di tachicardia, ansia, senso di smarrimento e anche di essere presi per i fondelli, rabbia, frustrazione, centralità di tale problema – sì, la relazione problematica, perché questo era, insieme a tutte le eventuali belle cose, ma problematica lo era di sicuro, e su questo non ci piove – al punto da non riuscire a fare cose che fanno parte della normale quotidianità – forse, dicevo, se avessimo ascoltato la realtà avremmo detto basta. Noi. BASTA, ou!!!
    Caro Domenico, tu ci hai raccontato praticamente “Odissea nello spazio”, nello spazio di 4 anni. E lo hai fatto tu, così l’hai vissuta, e così ce la racconti. Un’odissea, forse (non c’ero, io no, tu sì) ti sei sentito più spettatore che protagonista, o chi, appunto, alla fine riceveva i conti da pagare.
    Ci sono persone, che per vissuto passato traumatico, che ha abbassato di molto il livello di fiducia nell’altro, o per loro insicurezza, o per contingenze, certo, si ritrovano a dover fare i detective e a vivere nell’ansia di dover controllare se c’è qualcosa da scoprire, come hai fatto tu (che hai pure scoperto). E’ vita quella?
    C’è chi lo fa anche se non si sente in allarme, perché l’allarme interno è sempre acceso (bisognerebbe capire perché), tu ti sei sentito da subito in stato di allarme. (a ragione, se riporti FATTI, non idee). Arrivando al punto, se ho capito bene, di diventare amico di LUI per scoprire cosa combinava e chi era (o ho capito male?), tanto era decentrato il rapporto tra te e lei. Di cuore sono contenta per te che tu sia uscito dallo stato di allarme roulette russa. Da una corsa ad ostacoli in cui, forse, ti sei sentito molto solo. Perché gli ostacoli non erano da giulietta e romeo. Ma interni. Direi che da questa fine hai solo da guadagnarci, anche in salute.

  • 6886
    Domenico77 -

    Ciao Luna,grazie per il sostegno.Si diciamo che dalla roulette russa ci sono uscito in quanto avendole chiesto non il perchè non mi amasse più, perchè ci può stare, ma il cosa significava il suo “ci pensavi prima” dopo miei tentativi di riprendere il rapporto!Beh lei allora mi ha portato queste giustificazioni come motivi per cui ha deciso di troncare con me:
    1)Essendo tirocinante commercialista non ho uno stipendio e dice che non mi do da fare sul lavoro;
    2)Che non sempre avevo la macchina perchè la divido con mio fratello;
    3)Che i miei genitori non mi sostenevano abbastanza economicamente;
    4)Che io non avevo stima e fiducia di lei,sfiderei chiunque ad averne dopo tutto quello che ha combinato;
    5)Che le ho fatto pesare il fatto di aver dovuto frequentare solo i suoi amici con i quali ci stavo anche bene,ma i miei non esistevano più perchè le erano antipatici,ci siamo usciti solo 2-3 volte!
    Indagare ancora su cosa nasconde una persona così? Non vale la pena!
    Dopo tutte queste banali scuse le ho detto che mi faccio paura se penso a chi ho donato 4 anni della mia vita, ad un mostro che deve curarsi e ho realizzato ancor più che il terzo incomodo ci sia e chissà da quanto tempo perchè tutte quelle non sono motivazioni che portano a chiudere una storia di 4 anni se c’era Amore! Non ho voluto indagare se c’è questo terzo incomodo perchè tanto a poco servirebbe o forse sarebbe servito a mettermi l’anima in pace classificandola ancora meglio.Ogni tanto mi trovo con il cell in mano che sto per chiamarla o inviarle un sms per chiederle come sta e per scusarmi di averla definita mostro,ma non l’ho fatto perchè ho pesato cosa ho dato e sopportato io in 4 anni per Amore e il conto che mi ha portato lei.Lei in tutto ciò è sparita completamente ed è questa indifferenza che fa male,è come se io non fossi mai esistito.Domani è Pasqua e non ho intenzione di farle gli auguri ma credo li farò ai suoi genitori che tanto mi hanno voluto bene e sono anche dispiaciuti. Buona Pasqua

  • 6887
    Marco50 -

    Ciao a tutti! ringrazio Lilly per la sua risposta. Io comunque sto in crisi per esempio anche per domani che è pasqua.
    Io sarò con la mia famiglia, e mi sento in colpa, per il fatto che solo perchè sono andato via di casa io, lei rimanga in quella casa, da sola. Io aspetto con ansia che lei si faccia una vita, che se ne possa anche andare via, ma ciò non avviene. Lei anche se mi ha tradito, e ha visto in me atteggiamenti diversi che facessero pensare ad un’altra relazione, mai mi ha detto vattene di casa; sono stato io un giorno stanco ed esaurito di dovermi nascondere per vivere la mia relazione clandestina, che ho deciso di lasciare lacasa coniugale.
    Quella è casa mia, sono a tutti gli effetti il proprietario, e pensare che io non posso usufruirne perchè ci abita lei, mi fa scoraggiare. Io mi sento nei suoi confronti, poichè l’ho lasciata da sola, come se dovessi discolparmi, e diverse volte con la scusa che vao a casa mia perchè ci sono le mie cose, io la vado a trovare.
    La mia attuale compagna si lamenta di questo mio modo di fare, perchè pensa che possa illudere ancora mia moglie, e così facendo lei non cercherà mai di rifarsi una vita. Ma io le rispondo che entrambi siamo consapevoli che non c’è più nessuna rapporto d’amore, ma solo rispetto. Lei qui nella città dove viviamo non ha nessuno perchè è del nord, e con il carattere difficile che non riesce a legare con nessuno, nemmeno in 20 anni di matrimonio con la mia famiglia, è sempre sola. Ed io che la vedo così mi sento respponsabile per averle distrutto lavita. Io spero che lei capisca che io mi sto facendo un’altra vita, e vorrei che lei facesse a meno di me, trattandomi male. Perchè disgraziatamente lei si è arrabbiata con me con discussioni pesanti solo quando io stavo ancora in casa, e l’ultima discussione fu che un giorno seppe della mia storia clandestina. Solo che poi per lei tutto passa e mi cerca. Io non volgio più mia moglie perchè sono esaurito. Grazie a tutti!

  • 6888
    clown -

    Ciao a tutti.
    Leggo sempre i vostri post. Storie diverse ma disperatamente simili. Il dolore, il senso di vuoto, l’orgoglio che a spesso è stato messo da parte e che a volte per un sano istinto di sopravvivenza a volte DEVE RIEMERGERE, la sensazione di aver buttato degli anni, di essere stati presi in giro ecc…tutto questo ci accomuna.
    Il tempo fa vedere tutto con maggiore distacco e purtroppo sono lui ci farà capire se è stato meglio che alcune cose siano andate così.
    Sò che quel dolore per quell’ amore frantumato rimarrà in me per sempre come un tatuaggio. Ci sono cose che accadano e segnano la tua vita. E’ vero quando si dice che ne si esce più forti..ma solo perchè devi imparare a reagire, a sopravvivere se non vuoi essere schiacciato. Molti rimangono paralizzati perchè non vedono altro, non vedono neanche se stessi.
    Le feste poi sono tremende…acutizzano in maniera quasi irreale. Ecco è durante le feste che a me manca il mio ex…quando quel senso di famiglia, di unione si sente marcatamente nell’aria sento la nostalgia di quello che non ho più.
    Mi manca e debbo ammetterlo anche a distanza di tempo…ma oggi lo dico con molta serenità e con tanta speranza e fiducia nel futuro.
    E questo auguro a tutti Voi…
    Buona Pasqua

  • 6889
    LUNA -

    MARCO: ma perché le hai distrutto la vita?
    Voglio dire, ti responsabilizzi anche del fatto che lei non è stata in grado di integrarsi?
    del fatto che lei non vive un’altra storia?
    del fatto che la relazione è finita?
    aspetti che lei ti dia il permesso per non sentirti più responsabile?
    scusa, continuo a non capire bene.
    Perdonami, è chiaro che la tua, vostra situazione la conosci tu, però stavo pensando a ciò che mi raccontava a suo tempo un mio amico.
    Lui e lei stanno insieme diversi anni, poi si sposano.
    Lei è di un’altra città, anzi di un altro paese, seppure molto vicino, ha un carattere simile a quello di tua moglie, per come lo descrivi tu.
    Viveva già nella città di lui, per ragioni di studio, quando si mettono insieme lui lavora e lei no, poi anche lei trova un lavoro.
    Però la coppia si regge soprattutto sullo stipendio di lui, che arriva anche a fare due lavori per mantenerli entrambi e per pagare un mutuo, a suo carico.
    Lei ha la possibilità di laurearsi, ha un lavoro part time e anche periodi in cui non lavora, ma continuano a pagare le tasse universitarie e lei non studia.
    A lei non interessa prendere la cittadinanza, lui le dice che invece sarebbe meglio, per lei stessa, che può esserle utile per mille motivi.
    E’ lui ad informarsi, alla fine lei prende la cittadinanza.
    Le cose vanno sempre peggio tra loro, lei fa finta di niente, ma in realtà il matrimonio è sempre più in crisi. Quando lui solleva la questione lei sembra più preoccupata del fatto di rimanere sola che per la fine dell’amore o del matrimonio. Lui è ancora innamorato e si sente responsabile, così la relazione prosegue, finché però ad un certo punto lui non ne può più. Perché sono infelici, entrambi. Anche a lui pesa il senso di fallimento, ma non si può trascinare così, ancora giovani poi, una vita da separati in casa, entrambi soli e tristi, che non parlano neanche più. O litigano per parlarsi.

  • 6890
    LUNA -

    Così lui la costringe ad affrontare la cosa – non è che a lui non faccia male – e le dice che è il caso di separarsi, che deve cercare una sistemazione. E finché non trova una sistemazione non la lascia per strada. Aspetta che lei la trovi.
    A quel punto lui deve vendere la casa, perché non ce la fa a pagare il mutuo. Avevano acceso un mutuo anche per la ristrutturazione, contando sul fatto che comunque, anche se lo stipendio di lei era basso, sarebbe comunque servito alle spese che lo stipendio di lui non riusciva a coprire tolti i soldi del mutuo.
    Lui vende la casa e va a vivere in affitto. Per quanto può – per varie ragioni neppure lui è messo bene con i soldi e ha vari problemi in famiglia – la aiuta economicamente finché lei non riesce a sistemarsi un po’.
    Per oltre un anno comunque si sentono frequentemente perché lui si sente comunque responsabile considerandola anche la ex coniuge più debole e volendole bene e sapendo che, per carattere, lei non è una che ha spirito di iniziativa o che avrà facilità a farsi un nuovo giro di persone da frequentare. Le vuole bene, ma la sa anche una persona che si adagia, a differenza di lui che per varie vicissitudini anche famigliari ha dovuto rimettersi in sesto altre volte nella vita. Mi pare importante sottolineare che non è che lui fa la bella vita yeyeyè, ma è depresso,a sua volta, per la fine del matrimonio, e anche per aver venduto la casa, x il fatto di vivere in un monolocale, x problemi sul lavoro. Tuttavia continua a proteggerla, e a sostenerla moralmente. Dopo oltre un anno le dice che è meglio se tagliano questo cordone ombelicale, perché altrimenti nessuno dei due si rifarà mai una vita, com’è giusto che sia, visto che non torneranno mai insieme. Che non le sta dicendo che sparisce, per lei, in senso negativo, ma che secondo lui il fatto di tenere vivo questo cordone impedisce anche a lei di tirare fuori le sue risorse. Da parte sua così si sente sempre responsabile, e neanche lui riparte. Lo trovi sbagliato?

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