La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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la mia ragazza mi ha mollato da un mese e mezzo dopo un anno e mezzo d’amore, mi sento male, non dormo, mi sento spossato ma cosa che peggiora tutto è che i nostri amici in comune hanno deciso di stare accanto a lei e di mettere da parte me perchè nonostante tutto, io sarei a loro avviso il più forte. Ma non hanno capito niente.. lei esce con loro, va in giro, per locali, sorride e anche se è dispiaciuta perchè non mi ama più e sa che mi ha fatto del male.. è serena. Io invece no, sono a pezzi. Mi sento tradito sia da lei che dai “vecchi” amici
Froben: capisco il tuo stato d’animo, e il fatto che la cosa ti faccia rimanere male etcc… ma questa, vista in un’ottica diversa, potrebbe non essere la cosa peggiore… potrebbe essere un’occasione per te di cambiare giro, e di non essere in contatto tutti i giorni con una compagnia di amici in comune che comunque ti ricordano magari anche il vissuto con lei.
In sostanza… non potrebbe essere la spinta per cambiare aria per un po’?
più avanti potrai valutare con lucidità e di pancia il comportamento dei tuoi amici…
è naturale che ti faccia stare male l’idea che lei sia più serena eccetera, ma questo è proprio un momento in cui dovresti pensare a come ti senti tu.
i tuoi amici non hanno capito come ti senti?
tu lo sai, prenditi cura di te.
FB: scusa, potresti spiegare meglio cosa intendi per “3 anni di storia a distanza in cui mi privavo praticamente di tutto”?
se ti va, eh 🙂
@ luna
in 3 anni saro’ andato 2 volte a ballare,andavo solo in curva o in
trasferta solo quello… niente viaggi niente week sia con lei che con
gli amici….solo internet cellulare e qualche uscita sporadica con lei
Ciao a tutti!la mia è una storia molto complicata.
A 27 anni mi sposo con quella che penso debba essere la mia donna e compagna per sempre. Ma tra noi ci sono mondi diversi, io sono del sud e lei è del nord. Decide di lasciare tutto per me, seguirmi e farsi una vita diversa con me; ma arrivati nella mia città è un inferno, lei soffre per la lontananza da casa, e non accetta le tradizioni della mia città oltre che la mentalità.
Così ogni giorno c’è un motivo per litigare, e mettere in mezzo le nostre famiglie. Le cose non vanno per niente bene, il rapporto comincia ad affievolirsi, con liti violente quasi ad arrivare alle mani, e parole pesanti.
Viviamo e portiamo avanti questo matrimonio consapevoli che siamo entrambi stanchi e insoddisfatti, e un giorno vengo a sapere da mia moglie, che mi ha tradito con un altro e che le è pure piaciuto.
A quel punto mi sono chiesto cosa fare. Mi sono allontanato ancora di più ma non riuscivo ad andarmene di casa, perchè lei rispetto a come viveva prima da signorina faceva una bella vita, aveva un buon lavoro e un buon stipendio. E siccome seguendomi al sud per amore aveva completamente perso tutto, mi sono sempre sentito nei suoi confronti responsabile di averle fatto fare una vita così. Comunque poichè il mio stato d’animo è peggiorato, è chiaro che mi legavo sempre di più ad un’altra persona, molto più giovane di me. Lì per me è stata la salvezza e dopo tempo sono risucito ad andare via di casa,(separazione di fatto) conquistando la mia libertà e la mia digntà. Io vi scrivo perchè vorrei chiedervi, è normale che io provo questi sensi di colpa, dopo tutto il male che io e mia moglieci siamo fatti? E’ normale che io debba ancora oggi ritornare a casa mia, perchè sono io il proprietario a tutti gli effetti, dove lei è rimasta ad abitare, in attesa che vada via, e fare la parte di colui che ha il carbone bagnato e deve stare con la coscienza a posto? E’ normale che non ho mai detto che ho un’altra realazione? Grazie a tutti!
ciao a tutti…non vi ho dimenticato….ogni tanto ripasso in qst sito ed oggi ho finalmente deciso di scrivere come va la mia vita ora….sono oramai passati quasi 4 mesi da quando tutto è finito e sinceramente mi sembra ieri…i miei sentimenti per lui non sono cambiato,sono ancora molto forti…ci sono dei giorni in cui mi rendo conto che i miei occhi si fermano e guardano un punto fisso,immaginando,sognando un suo eventuale ritorno che ancora oggi non so come reagirei….da quando ci siamo lasciati non l’ho più visto ne sentito…ma io mi chiedo come l’osssessione e la gelosia che un tempo nutriva per me si posaano esser spante in qst modo..non riesco a capire eravamo in 2 e molte volte quello piu innamorato era proprio lui ed ora???ora cs resta milioni di ricordi e domende alle quali risposte non esistono…ma nel mio cuore esiste solo una parola grande come il mondo…MI MANCHI LORE….lilly se ti va dammi un consiglio..dicono che il tempo fa miracoli ma a quanto pare con me non è veritiera qst cosa..ti ringrazio in anticipo per la risposta
Ciao a tutti, anche io da due mesi faccio parte della ciurma dei lasciati. Che l’amore finisca lo accetto anche se a malincuore, quello che non accetto è stato il suo comportamento nei miei confronti. E’ diventata arrogante,fredda,maleducata e soprattutto indifferente.
Questa è la mia storia se vi va leggetela pure e riflettiamo bene su chi ci ha accompagnato per diversi anni. Io l’ultima volta che l’ho sentita,dopo quello che mi ha detto, le ho detto che è un mostro e deve farsi curare perchè non sa amare! http://www.letterealdirettore.it/non-ti-amo-piu/
Ciao Coccolina. il 31 Marzo 2008 è stata l’ultima volta in cui ho potuto parlargli guardandolo in faccia. Il 17 Gennaio 2009 è stata l’ultima volta in cui ho sentito la sua voce(telefonicamente)……urlarmi di tutto.
Poi mi sono rassegnata.
Poi non l’ho più cercato!
Quando ho toccato il fondo mi sono rialzata in piedi.
Quindi……10 mesi……10 mesi per rassegnarmi all’idea che era finita. Aggiungi qualche altro mese in più per metabolizzare la perdita…..per accarezzarmi le chiappe doloranti e tentare la risalita.
Eppure sono qua. Viva e vegeta.
E a dirla tutta non lo odio nè provo indifferenza, non lo considero un bugiardo, nè un carnefice. E’ vittima di sè stesso.
Ho rischiato di essere anche io vittima di me stessa. E poi?
Poi ho “solo” imparato a volermi bene a dire STOP al dolore inutile, quello che non porta da nessuna parte, che non ti insegna nulla, che prende senza dare nulla in cambio.
Gli errori ed il dolore che ne consegue insegnano.
L’eccesso di dolore no….non insegna un tubo e fa un solo male boia.
Hai troppi perchè, troppe domande dentro di te, cara Coccolina, troppi interrogativi che mettono il piede in mezzo alla porta impedendoti di chiuderla.
Ma a volte non c’è un perchè. A volte c’è ma non ti verrà mai detto.
Non ho mai avuto il perchè che mi impediva di chiudere la porta.
Alla fine me ne sono fatta una ragione. E’ vero….tutti avrebbero diritto ad una spiegazione. Ma se questa spiegazione non arriva non si può congelare la propria esistenza, nè martoriarsi il cervello. C’è una bilancia con due piatti. Su uno ci sei tu e sull’altro la maledetta spiegazione che manca all’appello? Da che parte pende la bilancia?……Pensaci Coccolina. Un bacione!
Ciao a tutti 🙂
MARCO: più che un discorso su cosa è normale, forse il punto è che sei ti fai queste domande è perché non ti senti sereno e non ti riconosci, in qualche modo, passami la parola, con la situazione che stai vivendo. Qualcosa è rimasto in sospeso, per esempio.
Non ho capito bene se è la tua ex che in qualche modo ti fa sentire in colpa, o se per esempio il problema potrebbe essere che non si è ancora rotto un certo legame di dipendenza, quello che ti fa ancora sentire responsabile di o per una persona che di fatto, se ho capito bene, si è rifatta la sua vita. Però con cui un taglio netto non c’è stato perché di fatto il cordone non è stato reciso, anche per via della casa, o per le responsabilità che comunque tu senti nei suoi confronti (lei nei tuoi?).
Si parla spesso qui del fatto che gli ex una volta chiusa una storia disconoscono. Cosa orrenda, certo. E spero si capisca ciò che intendo dire ora: è chiaro che non sto parlando di persone che sino al giorno prima dicono ti amo e il giorno dopo invece non salutano per strada, dando quella sensazione di un vissuto non vissuto, ma parlo di un lasciarsi il più possibile equilibrato (accade, anche dopo un inevitabile periodo di smarrimento e assestamento anche delle distanze) in cui due persone che prima erano NOI inevitabilmente pur magari essendo in grado di mantenere un rapporto di affetto, stima, nel migliore dei casi, devono necessariamente tornare ad essere IO e IO per poter effettivamente recidere il cordone ombelicale della storia e andare avanti senza sentirsi mutilati e lasciando anche lo spazio per poter diventare noi con un’altra persona.
La cosa avviene spontaneamente, a volte è vero non avviene, a volte (scusate, sono costretta a banalizzare cose che banali non sono per nulla, e neanche così schematiche, certamente) le persone rimangono legate perché effettivamente il legame è così forte che non viene del tutto reciso anche se l’amore è finito, altre però il motivo principale può essere
il fatto che i due IO che erano NOI,o uno dei due, non hanno rielaborato dentro se stessi la fine della storia, storia magari nella quale non tornerebbero assolutamente, sapendo bene in realtà che l’amore è finito, ma che mantiene una certa famigliarità, un senso paradossale di sicurezza pure nel conoscere un territorio che ha avuto le sue battaglie. Abbandonarsi al futuro pare più incerto?
Io non sto parlando di te, ovviamente, non mi permetto e non so, faccio solo delle ipotesi generali. Sulla carta la fine di una storia, fermi restando gli obiettivi doveri anche legali, dovrebbe essere una spinta verso l’autonomia, non la dipendenza dei due “IO”, anche del più debole. Parlo anche di dipendenza di tipo emotivo.
Di fatto chi riesce a uscire da una storia finita con una spinta all’autonomia emotiva, meglio ancora se economica riesce spesso a guardare al futuro con maggiori risorse di chi mantiene un legame di dipendenza, emotivo soprattutto, con il passato.
conosco una ragazza che non ha detto all’ex marito, per due anni, di essersi rifatta una vita, e di aver pure cambiato città. Il motivo base era: per non farlo soffrire. Ed è infatti vero che lui ha pianto quando lo ha scoperto. Ma lei stessa ammette che non era solo questo il motivo, anche se sa che continua a sentirsi responsabile, perché lei ha lasciato, pur sapendo che la crisi era di entrambi e che anzi lui ha ammesso di averla avuto per primo. Dunque? Quando due persone si separano di fatto non sono più NOI, non c’è il dovere di informare, ma la paura di dire, o il senso di colpa di dire che ci si è rifatti una vita, non è la stessa cosa.
Lei non è veramente soddisfatta del suo presente e non ha rielaborato bene il precedente fallimento. Se così fosse, se l’io fosse tornato in modo sano al suo posto, se il nuovo NOI fosse veramente sentito come noi, si sentirebbe ancora così emotivamente responsabile nei cfr del passato? Chiacchiero, Marco. Sai tu per te 🙂 anzi scusa le divagazioni.
Baci a tutti :