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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 6101
    max -

    continua…. loro buona fede, si mi spaventa perchè non vorrei chiudernmi in un guscio dal quale poi pr uscirne si deve fare molta fatica. Sto cercando di frequentare persone nuove e di cercare di non lasciarmi sopraffare dallo sconforto e dalla sfiducia, ma ancora non riesco a guardare con gli occhi giusti per vedere nelle persone quello che semrpe ho cercato, la sincerità la lealtà e sopratutto il non avere secondi fini nel manifestare amicizia. per mia natura mi concedo e quello che mostro agli altri e quello che sono, vengo definito un persona solore e un libro aperto si perchè non ho mai finto nessun ruolo e non ho mai smesso di essere me stesso in tutte le situazioni che la vita mi ha presentato, solo ora dopo le legnate che mi sono state inferte da lei e da lui mi sono perso, ma credimi dentro di me in qualche recondido angolino della mio cervello c’è la voglia e la volonta di non cedere e di continuare a lottare per me e solo per me. Sono stato ferito umiliato mortificato e lei con tutte le persone con cui poteva rifarsi una vita amorosa a scelto propio quella che poteva farmi più male, ma d’ora in avnati non ha più cartuccie da sparare ora i suoi colpi sono tutti a salve e non potranno più continuare a ferirmi, solo un colpo le è rimasto, si come nella roulette russa, quello di imparare un giorno che con lui magari ci fa pure un figlio, visto che negli ultimi 2 anni era una cosa che le chiedevo con una certa convinzione e che lei con altrettanta convinzione rifiutava.
    Ma so anche che d’ ora in avnati cercherò una compagbna che voglia condividere con me anche questo desiderio e che quello che farà lei della sua vita non sarà e non dovrà più essere affare mio e tanto meno importamene qualche cosa.
    Ciao e anch’io ti sono vicino e sono vicino anche a tutti quelli che me stanno passando uno dei momenti più brutti della lorto vita.

    Max

  • 6102
    ASIA -

    CARISSIMA…LO STESSO DOPO 4 ANNI…E’ SUCCESSO A ME…IL MONDO NON E’ PIU UGUALE…

  • 6103
    Giulio -

    Max ho letto la tua storia, sei forte, ce la farai a uscirne, ne sono convinto.

  • 6104
    LUNA -

    MAX: e se il punto fosse che quando dobbiamo faticare troppo e sforzarci troppo in una storia proprio quello è il segnale che non va?
    Bacini 😀

  • 6105
    Lilly -

    Ciao Astra. E’ vero, è difficile separarsi da chi non si è incontrato mai. Ancora più difficile separarsi dall’immagine che avevamo costruito dentro di noi.
    Credo che nel nostro “dentro” capiti un qualcosa di simile a ciò che capita ai bambini quando indossano un lenzuolo strappato e dicono di essere principi con tanto di manto, quando brandiscono un pezzo di ramo e dicono di possedere Excalibur. Loro vedono, ma per davvero, un mantello ed una spada.
    E noi? cos’abbiamo visto noi? Fino a che punto siamo riusciti a distorcere la realtà pur di vedere ciò che, evidentemente non c’era?
    Fino a che punto loro non hanno mostrato e da che punto abbiamo cominciato a non voler vedere? In che misura siamo responsabili?
    E’ una responsabilità per cui non dobbiamo punirci, anzi, per cui dobbiamo volerci un bene maggiore, proteggerci di più, tutelarci di più.
    Ma che devono, anche aprirci un pò gli occhi su quanto siamo stati in grado di essere (ANCHE) noi stessi gli orchi cattivi che ci hanno fatto male. Involontariamente.
    Il rischio è generalizzare. Vedere un’altro o un’altra come una mina vagante, non fidarsi e non dare più nulla nel terrore che quello/a si prenda tutto
    Max tu dici (parlando di una ipotetica lei del futuro) :”che quello che farà lei della sua vita non sarà e non dovrà più essere affare mio e tanto meno importarmene qualche cosa” . Non è una bella frase, e tu, con la sensibilità che hai dimostrato e dimostri, lo sai.
    Non ti può fare bene, non dimostra maggior amore e stima verso te stesso, non ti tutela, non ti protegge.
    Perchè (opinione mia, intendiamoci…) la stima per sè non si dvrebbe raggiungere e mantenere attraverso il rancore per e la sfiducia verso gli altri.
    Ti piace “vincere facile” come dicono nella pubblicità? Se si allora va bene…..diventa re di un paese che non ha abitanti. Allontana tutti, disinteressati di loro, non coinvolgerli nella tua vita e fai tuo il modo di dire “a quattro dita dal mio culo facciano un pò quel che vogliono….

  • 6106
    Lilly -

    Perchè non ti prendi un pò di tempo, invece? Tempo di rimetterti in ordine come se fossi un armadio stracolmo che è esploso in un tripudio di maglie e braghe buttate dentro con il forcone ed ora sparse per tutta la stanza.
    E’ così che ti senti ora?
    Se è così non è il momento di fare progetti per il futuro. Li faresti alla luce dela rancore, della depressione, di una stima che per te stesso che non è ancora tale. Tu non ti stai stimando. Ti stai facendo pena e ti stai consolando.
    Non va bene.
    Luna in un altro post ha detto che tutti abbiamo una Ferrari sotto al culo! E’verissimo.
    Tu sei sceso dalla Ferrari, qualcuno ha parcheggiato davanti la 313 di Paperino e tu, voltandoti di scatto hai visto quella e ti sei convinto che fosse la tua Ferrari.
    E adesso mentre accarezzi la 313 dcendoti che in fondo in fondo cosa le manca? Ha un volante, un motore, un cruscotto esattamente come tutte le altre macchine, a modo suo è una variante di una Ferrari, metti le mani avanti dicendo che se qualcun’altro arriverà con una vera Ferrari tu non vorrai averci più di tanto a che fare perchè la tua macchina scassata ti basta, merita rispetto, non chiede nulla a nessuno e nessuno deve chiedere nulla alei.
    Caro Max, non devi decidere tutto adesso e tutto ora. Non devi tutto d’un botto mettere a posto l’armadio, spostarlo, cambiare il colore ai muri e comprare tutti gli orpelli possibili per adornare la stanza.
    Lo so! La voglia è quella.
    Ma ci vuole tempo. Lo stare di merda finirà se anzichè progettare con rancore e depressione il domani in cui starai meglio ti limiti, per ora, a fermarti un attimo e a mettere ordine nel casino che hai dentro nel presente.
    Con calma, fermandoti quando sei stanco, ripartendo quando sei in forza e con la consapevolezza che non c’è nessun cagnone dentro di te che ti morde le chiappe per farti arrivare più velocemente al traguardo.
    Qui siamo tutti in cammino. C’è chi è più avanti, chi è più indietro, con ossa fratturate in punti diverso. Ma in cammino.

  • 6107
    max -

    @Lilly, io mi riferivo alla vita della mia ex quando dicevo che non mi deve importare più nulla della sua vita e di quello che ne farà, ed prorpio come dici tu, io non mi sento pronto ancora per cercare un compagna che sappia farmi riscoprire l’amore e nemmeno di donare quello che ho dentro io in quel senso, so che oggi farei soffrire un altra persona perchè non mi avrebbe al 100% e questo non lo voglio fare, certo che voglio tronare a credere nelle pesone e nella loro buona fede, ma oggi come dici tu io non sono pronto, sto metablizzando il fatto di essere stato buttao nel cesso da una donna che ha avuto tutto da me, ma non gli faccio una colpa per non amarmi più, perchè come dicevo questo è umanamente capibile, non la colpa che gli faccio è quella di avermi preso per il kulo per mesi e mesi e di non avere avuto il rispetto per una persona che non gliene ha mai mancato. La ferrari, si so che è percheggiata li fuori ma oggi probabilmente non ancora voglia di correre così forte, forse oggi mi sto accontentando di andare piano e con una una macchina un poco scassata, ma so che la Ferrari è sempre li che mi aspetta e io ed solo io ho le chiavi per metterla in moto.
    Rancore, magari, vedi nonostante tutto quello che lei mi ha fatto passare non riesco nemmeno a smettere di volergli bene, magari riuscissi a provare un po di rancore o di rabbia, magarari, forese sarei anch’io una persona “normale”.
    CIao un abbraccio, Max
    @Giuglio, grazie per le tue parole, mi danno coraggio e speranza, e credimi ne ho veramente bisogno, ciao

  • 6108
    Lilly -

    Ciao Max. Anche io, come te, non sono riuscita a provare nè rabbia nè rancore nonostante mi sia sentita presa in giro e buttata via. Uno scazzo enorme, questo si, una botta gigante di realismo e di concretezza che ha smesso di farmelo apparire come l’essere migliore di tutto l’universo, depressione, ansia e chi più ne ha più ne metta. E anche io, come te, mi sono sentita poco “normale” nel continuare a volergli bene nonostante tutto.
    Ma c’è una verità incontestabile.
    Se io e te funzioniamo più o meno nello stesso modo mi azzardo a dirti che no….noi non siamo “anormali”.
    Ci stiamo semplicemente comportando in modo coerente con noi stessi.
    Il rancore, la rabbia, la voglia di vendicarsi sarebbero atteggiamenti umani, comprensibili, magari persino dovuti….già, ma anormali per noi.E penso che la non aggressività trasudi da ogni nostro post.
    Non potrei mai riuscire a provare rancore e voglia di vendetta verso una persona per cui avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederlo sorridere.
    E, sai Max, in fondo chissenefrega se loro non sono stati così con noi, se ci sono passati sopra con un panzer e magari si sono pure incazzati o fatti consolare per le nostre “rimostranze”…….
    Noi non siamo loro e non dobbiamo nè vergognarci nè stupirci delle nostre reazioni allineate con noi stessi.
    E poi….sai che ti dico: ho visto gente incazzata nera, perdere intere giornate e nottate a elaborare piani di vendetta alla luce del rancore e mossi da una rabbia incredibile….non stavano meglio e hanno rischiato l’ulcera.
    Il becco fuori nel mondo. 4 passi, poi 6, poi 8 nel mondo…e poi si vedrà.
    Un abbraccione, Max.

  • 6109
    Astra -

    @ Max come stai?
    @ Lilly..ho letto molto attentamente quanto hai scritto e sono d’accordo soprattutto su una cosa: ci vuole tempo.
    Il rancore, la rabbia, la delusione, fanno parte di questa via crucis che anche noi in un qualche modo abbiamo contribuito a creare.
    I segnali “delle prime stazioni” a pensarci bene non tardano ad arrivare, ma si è sempre li, a sperare che prima o poi passi, che l’amore sia più forte di tutto.
    Finita la magia,ci si sente fragili,con le ossa frantumate e con l’anima in spalle..
    Io stessa in questi gg ho avuto la tentazione di ricercarlo..
    l’idea poi che possa stare con un’altra mi fa un male indescrivibile.
    Ma ho resistito e resisto.
    Evito ogni luogo dove posso incontrarlo,l’ultima volta che ci ho parlato l’ho insultato talmente tanto che quasi ho avuto paura di me.
    E vuoi ridere?
    Prima mi ha proposto di andare da lui,(chissa perchè) e poi mi ha detto che è stufo dei miei insulti..
    il ragazzo di mia sorella ha avuto un incidene gravissimo nemmeno un mese fa, una sera l’ho chiamai in lacrime..a parte dirmi “che vuoi da me”, non mi ha mai chiamato per sapere come andavano le cose.. e qualche giorno prima avevamo fatto l’amore..se ci penso mi viene la nausea.La verità è una sola: lui non mi ama
    Ed è questo il macigno da accettare.
    sapessi con che fierezza va ogni giorno a pranzo con la sua nuova collega..Di come sto io non gliene può fregare di meno.
    lui, che per anni, mi ha impedito di andare a cena con i miei amici, che voleva sapere ogni mio spostamento, che mi chiamava mille volte al giorno..
    L’idea di saperlo felice mi fa impazzire.
    Ci vuole tempo si, cazzarola..
    Lo stordimento è troppo.
    Grazie per le parole che hai scritto a Max,hanno fatto bene anche a me e penso a molti altri qua dentro.
    Buona giornata.
    Ps: scrivere in questo blog è davvero una gran terapia!

  • 6110
    Lilly -

    Ciao Astra. Sono d’accordo con te. Parlare, sfogarsi, confrontarsi è importante.
    Vedi Astra, ogni storia ha le sue peculiarità, cinquecentomila aspetti diversi che si sommano e che, a volte ci sfuggono. Non possiamo raccontare, scrivere tutto. Spesso si parla della fine, si parte dalla fine e ci si ferma alla fine.
    E l’inizio? E il durante?
    La fine è quella che fa male, ok! A volte fa male anche il durante.
    Ma è difficile che lo si ammetta finchè si è in quella fase in cui da più sollievo rotolarsi nella propria disperazione con quella bella coperta di ineluttabilità che scalda la nostra solitudine che rialzarsi e partire.
    Però stai malissimo perché la coperta è calda ma il materasso e pieno di schegge di vetro.
    I pezzi di vetro dei sogni andati in fumo? No….di tutta un’esistenza andata in fumo, di tutte le tue certezze, di tutte le aspettative, di tutti gli obbiettivi.
    Cosa capita? E chi lo sa! Forse ti rendi conto che tutto era incentrato su di lui, che tu eri diventata solo uno strumento a suo uso e consumo.
    Ma ora lui se n’è andato……e tu? Tu lo hai rincorso ma sei rimasta indietro, non ti ha aspettata e tu ti sei persa in un limbo senza spazio, senza tempo e senza memoria se non quella dei bei momenti passati insieme. Solo loro. Solo quei momenti di una vita intera.
    E allora lo “odi”. Ma in realtà odi te stessa.
    E poi lo “perdoni”. Ma in realtà perdoni te stessa.
    Perché? Con il tempo si può arrivare a rendersi conto che lui era “solo” un uomo (o una donna…) che probabilmente non ha preso né dato più di quanto tu sia stata disposta a dare (tutto) e a chiedere (poco) e che poi se n’è andato per la sua strada.
    Il conto da pagare c’è, è aperto ma non è aperto con lui. E’ aperto con te stessa.
    Perché il male maggiore non te l’ha fatto lui andandosene ma tu stessa restando.
    Prima restando nonostante tutto.
    Dopo restando nonostante non ci fosse più motivo di rimanere lì, chiusa in una storia finita, abbarbicata ad un passato ricordato a spezzoni

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