La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Ah, MAX, vorrei farti una domanda.
Se lei tornasse per parlarti (e tu gliene dessi la “rischiosa” possibilità: rischiosa PER TE): piangesse, ti implorasse, ti dicesse che ti ama, che ha sbagliato. Ti promettesse lascio l’altro, anzi, guarda, l’ha già lasciato non conoscendo nemmeno che cosa avresti fatto. Ti ama, ti ama, ti ama alla follia ed è pronta a dimostrartelo in tutti i modi ecc. ecc. ecc.
TU, ti domando: vorresti tornare con lei? Penseresti ancora che potrebbe essere la donna della tua vita? (o hai cambiato – definitivamente – opinione di lei? Non la stimi ecc.?
Se la riposta è NO, NON POTREI MAI PIU’, nemmeno se tornasse, RITORNARE CON LEI, sai già che cosa devi fare. Se la risposta è NO, e te la ricordi continuamente, ti aiuterà (lo spero) ATTIVAMENTE a iniziare a “spazzare via la sofferenza” inutile che ti sta ancora procurando lei con i suoi “mezzi tentativi” che non si capisce cosa siano.
Grazie anche a te lilly per la comprensione e le belle parole.
Grazie Naty.
non è più li con la testa sapete che ha avuto il coraggio di fare il giorno dopo, mandareun sms a mia sorella dicendogli che non capiva perchè nessuno della mia famiglia si fosse proccupato per me e nessuno che mi avesse dedicato un po di tempo visto che era il mio compleanno. roba da matti! lei che è venuta per dirmi che scopa con quello schifo d’uomo nel giorno del mio compeleanno ha avuto il coraggio di mandare un sms cosi a mia sorella, la quale in questi mesi mi è sempre stata vicina.
ma cosa succede nel cervello di certa gente, non ho parole, non la riconosco più!!
NATY: “anzi, guarda, l’ho già lasciato, non conoscendo nemmeno cosa avresti fatto…”…
…è che sei una ragazza intelligente Naty cara… ma si sapeva già 😀 😉
il problema è che alle volte le persone tradiscono perché sono o comunque si sentono sole, non importa se hanno una persona che dorme con loro, guarda la tv sul divano con loro, anche pranza o cena con loro…
la solitudine emotiva è un’altra cosa, ed è quella per cui anche le persone “dritte” come spade, quelle del “mai” possono tradire.
Perché magari hanno cercato, disperatamente, di parlare, chiarire, di sentirsi ancora trattati da esseri umani, o solo perché, in mezzo ad una “morte” che non hanno cercato, anzi cercato di combattere, sempre, in qualche modo si è accesa una scheggia di vita, dentro di loro, e magari l’avranno pure “scheggiata” male, invece di correre al parco facendo 45 giri o di fare 340 corsi di taglio e cucito, o volontariato o sublimare l’energia bloccata, che si trasformando in dolorosa implosione, sempre di più, e sta facendo venire un’ulcera perforata, invece di fare qualcosa di edificante ad un certo punto sentono che non possono morire, o sentono un disperato bisogno di affetto che non si controlla più… non si sentono sole perché hanno deciso di sentirsi sole e non hanno cercato l’altro, bada bene, ma si sono scoperte sole e hanno cercato di non sentirsi sole perché dopo aver pianto al buio con una cuscino sulla faccia per mesi o anni non ne hanno potuto più. E spesso, tradendo, si sono fatte anche male da sole, perché sono uscite nel mondo senza vaccinazione…
Lo so che questo post non sarà popolare, e che tutti coloro che sono stati traditi nella vita mi salteranno alla giugulare…
ma questo non è un post in difesa del tradimento, ma sulla tristezza del tradimento, e sull’umanità delle persone.
Sulla tristezza del tradimento delle persone che si sentono sole ed inermi, e per questo tradiscono prima di andarsene.
Per quel mondo pieno di persone che tradiscono perché se ne fottono, ed è vero, ma anche di persone che tradiscono per disperazione.
Reale disperazione.
Ho conosciuto una persona, una persona disperata, ridotta dall'”amore” come da una malattia, nel modo che sappiamo.
Disperata due volte per essere uscita nel mondo, senza vaccinazione, e per essersi presa un’altra tranvata in faccia.
Troppo fragile per valutare chi era a farle una carezza.
E non è perché ognuno ha quel che si merita che si è presa una tranvata in faccia. Perché questa è la morale, ma se la morale fosse la legge, la legge primaria, che il mondo rispetta, allora quella persona non sarebbe stata ridotta da un altro essere umano, che avrebbe dovuto amarla e rispettarla in una specie di larva che accetta una carezza come un cane abbandonato. E non riesce a difendersi da un’altra tranvata.
Il problema non è la morale, ma il bene o il male che le persone si fanno le une alle altre. C’è gente che preferisce arrivare quasi a tagliarsi le vene piuttosto che andare a cercare quella carezza, ma io mi chiedo se questo sia morale, più morale, uccidersi per i propri valori, che ammettere che possiamo anche odiare chi ci sta uccidendo.
E tentare di salvarci la vita come possiamo.
Ho scritto questo pensando che sarebbe stato più umano (ove però umano è tutto, anche lo schifo, certo, quando parliamo di esseri umani, ma non è di quel tipo di umanità che parlo) più “logico” se fosse stato Max a tradire, come via estrema anche per sopravvivere e combattere avanti. O solo per insopportabile solitudine.
Se non sarebbe stato più umano che fosse Max a innamorarsi se non di qualcuno, perché il posto era occupato, di uno sguardo che fosse riuscito a penetrare il muro della sua disperazione.
Max, da quel che mi dici non è il suo caso, lei non era sola.
Tu c’eri. Che si tenga le sue scelte, fatte per qualsiasi ragione, e non ti tormenti più.
E’ ora che tu viva, finalmente. Sei appena uscito di galera.
Ciao,sono una pazza ribellina capace di riuscire a fare innamorare un raga per poi lasciarlo..Io ieri mi sono lasciata con un ragazzo dopo un’anno e un mese..per lui ho passato dolore a dr basta lo amavo e lo amo ancora e per lui ne esco pazza,lo lasciato per un semplice motivo cioè non avevo libertà,non mi faceva uscire mai..Non sono passati neanche un giorno e già lui mi manda msg a mi dice che sente la mia mancanza mi chiede se io mi voglio rimettere con lui ma io gli rispondo sempre di no e lui mi chiede un motivo e io non so che dirgli..Secondo voi che cosa gli posso dire??aspetto un vostro commento..ciauuuuuuuuuuuuuuuu
Luna:”Lo so che non ho usato una bella metafora, tra rivoltamenti intestinali e cessi, però questa mi è venuta.”.
La metafora più azzeccata che potessi scrivere, cara Luna. E ie credo che te sò venuti in mente i cessi. Vist il modo di fare della persona coinvolta…..(la tipa, non Max, intendiamoci….).
Ed il tuo post sul tradimento non sarà impopolare. Credimi. Hai scritto la verità! C’è tradimento e tradimento.
E mi sta bene che il grido di dolore, rabbia, ira che accomuna i traditi è lo stesso: “min.... cornuto mi facisti!” ma i presupposti sono diversi.
Conosco una coppia. La domenica, a braccetto, passeggiano per la citta. Lei è bella, elegante, cordiale. Ma agli occhi così tristi sopra un sorriso appena abbozzato. Sembra che si aggrappi al marito, sembra che gli chieda qualcosa.
Un giorno siamo rimaste chiuse nell’ascensore per un paio d’ore. Una di quelle situazioni che “fanno parlare”. E lei mi ha raccontato il dramma di un marito che è un ectoplasma in casa, il dramma di una tv fra di loro, di cene in silenzio, di fughe al primo tentativo di dialogo. “La domenica porta a spasso la pelliccia che mi ha regalato……non me”!
Quella donna, ad un certo punto ha “tradito il marito”…..ma che razza di tradimento è stato? O meglio: è stato un tradimento?
Si tradisce l’altro se l’altro c’è.
Ma se è diventato uno che ha la stessa data incisa sulla fede nuziale, un tipo che quando entra in casa capisci che non è un’estraneo perchè usa le chiavi, il gatto non gli soffia e il cane gli fa le feste si può dire veramente che l’altro c’è?
Certo….si può dire: lascialo anzichè tradirlo!
Non è così facile. Non è così semplice. Io l’ho vista quella donna: si aggrappava al braccio del marito. Lei, come ha detto Luna, ha cercato quella carezza che non c’era…..
E’ quando si tradisce mentre l’altro c’è, è presente, e a volte si fa avanti a volte si nasconde alla ricerca dell’atteggiamento giusto per riportare il rapporto sulla strada giusta che il tradimento diventa
insopportabile. E’ come quando chi è seduto a tavola accanto a te ti porta via il cibo dal piatto anche se il suo piatto è ancora pieno. Ti fa imbestialire, ti fa incazzare, ti fa saltare i nervi!!!!!!
Perchè non è lo stesso portare via della persona che ha ancora fame e ha avuto meno cibo di te.
A proposito…..la donna di cui parlavo non sorride più del tutto. Ha sempre gli occhi tristi ed ora sono velati da un senso di smarrimento e di senso di colpa.
Non abbiamo più parlato, ma penso di sapere cosa c’è dietro quello sguardo.
E’ smarrita perchè non ha più la speranza che con il tradimento avrebbe superato la disperazione. E si sente in colpa per quel marito silenzioso che in fondo è lì con lei, con la sua pancia rassicurante e quel grugno serio che la fa sentire distante e al tempo stesso protetta.
Ed è lì sballottata tra una vecchia sensazione di solitudine e disperazione che non l’abbandona ed una nuova sensazione di colpa che l’attanaglia.
E non c’entra un tubo se quella colpa c’è o non c’è, se il suo comportamento è stato o meno immorale. C’entra che una donna sta male e non sa come uscirne.
Tradimento per disperazione e non per ingordigia.
Anche dietro all’ingordigia probabilmente c’è una spiegazione. Che ne so….un trauma infantile…..un regalo non ricevuto che nel corso degli anni è cresciuto in modo esponenziale e porta ad arraffare tutto l’arraffabile senza la minima considerazione dell’altro.
Ma non possiamo giustificare tutto e tutti…..il traditore ingordo è stronzo. Magari motivato ma stronzo (v. la ex tipa di Max)!
Il traditore per disperazione fa più tenerezza. Perchè il male maggiore lo fa a sè stesso. Si può dire che ha un motivo? Una “giustificazione”? Una “scusante”?
Non so che espressione sia la più azzeccata.
Forse basta dire che il traditore disperato (in modo forse poco ortodosso) cerca un qualcosa che gli manca.
Il traditore ingordo accatasta persone ed emozioni!
Ciao A TUTTI. Un bacione a Lunetta, Natyna e Luluccia!
LILLY: mi sono commossa leggendo di quella donna che, un giorno, in ascensore, è riuscita a toccare tutto il suo dolore, o almeno a sfiorarlo, e dirlo. Per poi continuare a portare la sua croce, che ci sia o la senta lei non importa, come se non potesse che essere così. C’è gente che muore, muore in un ospizio, e non ha portato che quella croce, per tutta la vita.
Perché grave è altro, no? è un marito che ti picchia, non un marito per cui non esisti, e una vita in cui le emozioni non esistono più. Che ti abbandonata standoti accanto.
Ieri ho incontrato una ragazza, 38 anni, mi ha detto che dopo 20 anni si sta lasciando con il marito.
Mi seccava dirle Mi dispiace, mi sembrava una frase convenzionale, buttata lì. L’ho guardata e basta e lei mi ha detto: tranq, a me non dispiace. Certo, non posso essere felice che sia andata così, siamo insieme da quando avevo 19 anni, abbiamo un figlio, e non è così che doveva andare. Ma non abbiamo neanche 40anni e facciamo vite separate, non ci amiamo più, e abbiamo vissuto una specie di agonia.
Forse è il caso che viviamo, entrambi. Mi dispiace per mio figlio, che adora suo padre, ma lo vedrà lo stesso. E forse ci vedrà entrambi più contenti, io spero che sia così. Mica litigavamo e ci lanciavamo piatti, sai? semplicemente eravamo soli tutti e due, pur stando insieme.
Io non ce l’ho fatta più, gliel’ho detto che non si può vivere così. Forse lui non lo avrebbe mai fatto, ma alla fine mi ha dato ragione.
Mi sono commossa per la donna di cui parli che, dopo il suo tradimento, si è sentita soltanto più sola, e in colpa, perché lei ha tradito, lui no (o chissà?). Perché sa che ha bisogno che lui non se ne vada del tutto, e perché non sa lasciarlo. Perché anni così le hanno fatto pensare, probabilmente, che c’è qualcosa di profondamente sbagliato, in lei, se lui porta in giro soltanto la sua pelliccia, e se anche quando la guarda non la vede.
E mentre lo ama pensa anche che l’amore non esiste. Per lei no, mai più.
o semplicemente non sa più cosa sia l’amore.
C’è gente che muore aggrappandosi al braccio del marito.
C’è gente che muore mentre affetta le zucchine, e come ogni giorno porterà in tavola la cena alla solita ora.
C’è gente che muore cercando disperatamente uno sguardo, un sorriso, un po’ di complicità, un corpo che nel buio non si sposti bruscamente dicendo che fa troppo caldo.
C’è gente che muore nelle chiese, quando non c’è messa, pregando Dio di essere abbastanza forte da sopportare quella croce.
Molte volte in questo forum, in altre lettere, ho letto di tradimenti stronzi ammessi, senza ipocrisia, di gente che diceva: ho tradito, mi piace farlo e sono un insicuro.
Ovviamente di comprensione non è che ne arrivasse granché…
ovvio.
Altre volte ci sono state lettere di persone che hanno scritto: ho tradito, perché ero disperata, lo so che non ho fatto bene, ma stavo male, male davvero. Poi però anche la persone che ho trovato mi ha fatto male…
E giù, il più delle volte, risposte come:
ti sta bene, magari peggio.
lapidiamo la meretrice o il “meretore”
la gente tradisce appena c’è il più piccolo problema, appena c’è meno passione, appena arriva un po’ di noia.
io non tradirei MAI, la gente trova mille scuse per farsi i c.... suoi.
Vergogna!!!
Ma non stiamo parlando di serenità che annoia, di complicità che annoia, del fatto che ha sicuramente ragione chi dice che è importante avere un bel dialogo con la persona che ami, e complicità, e rispetto, è importante perché quando passeranno gli anni sarà quello il valore più grande, quando non ci si chiuderà appena possibile in una stanza a fare quattro salti in padella, ma ci saranno altre cose, altri problemi, altre sfumature.
No, non è della serenità che non basta, ovviamente, che sto parlando.
Io parlo della vera solitudine e disperazione.
Di quello sguardo che hai colto tu in quella donna.
Con quello sguardo si può morire.
E ci si può fare molto male, anche cercando la carezza.
Un abbraccio 😀