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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5971
    LUNA -

    LILLY: 🙂 😉 molto vero :):):)

    il doppio cognome sul campanello… non l’avevo mai pensata così, ma quanto hai ragione 😀
    bacioni 😀

  • 5972
    Lilly -

    Ciao Barbibruna. Comincio dalla fine del tuo post:”mi chiedo che senso ha continuare a vivere”! Mi permetti di integrare la domanda e (integrandola)di modificarne completamente il contenuto???

    Io mi domanderei (anzi, mesi fa me lo sono domandata….):che senso ha continuare a vivere così? Stando male , affidando agli altri (amici, uomini etc ) addirittura il senso della mia esistenza…..

    Vivi perchè sei nata, perchè la salute te lo concede, perchè la vita si può vivere (e bene) anche da soli senza condizionare la sua sussitenza allo stare con qualcuno.
    E’ bellissimo avere un compagno, avere degli amici che siano compatibili con noi ( e beh….. Siamo tutti d’accordo, credo).
    Ma ti pare che sia il caso di mettere in discussione il vivere perchè la nostra altra metà del cielo non ha fatto o non ha ancora fatto capolino dalla porta? O perchè la sua controfigura ha tagliato la corda?

    Stop. Faccio una precisazione. Non ti sto dicendo che sei rinco a fare una pensata del genere. Anzi….l’abbiamo fatta in parecchi qui. Qualcuno ha anche tentato di togliersela dai piedi questa vita che all’improvviso o con il tempo è diventata una zavorra dolorosa.

    Ti sto dicendo: sei proprio sicura di ciò che hai scritto? Se proprio sicura che la felicità sia solo ed esclusivamente in quegli altri che non stanno facendo parte della tua vita? Non credi che ci sia qualcosa dentro di te di veramente buono e degno di per sè di essere mantenuto in vita, tutelato, difeso e cresciuto?

    E’ una mia opinione, l’opinione di una perfetta ignorante nel settore della psicologia….ma se non rispondi a questa domanda è quasi inutile affrontare le altre.

    Un giorno mi sono svegliata e mi sono resa conto di non poter andare avanti stando così tanto male. E a quel punto ho dovuto tirarmi fuori da quel caos primordiale che infestava la mia capoccia e rendermi conto che dato che lo stare ferma in quella posizione mi stava massacrando potevo fare due cose: accopparmi o

  • 5973
    Lilly -

    riprendere a vivere. E beh! Sono scattata come una velocista olimpionica verso la seconda direzione. E sono arrivata allo start con le ossa rotte, la testa in confusione, un disordine pazzesco, una paura terribile, tante domande, nessuna risposta ed una sola certezza: Voglio riuscire a fare tutto ciò che è umanamente possibile per stare meglio.
    Mi dirai “mbè? questo è capitato a te! Chemmenefrega a me?”! Giusto! Ma qui ognuno porta ciò che ha. Ed io ho solo la mia esperienza.
    Sono partita sgonfia come un pneumatico passato sopra al tappeto di un fachiro, ho intrappreso un viaggio con la stessa forza di un moscerino a dieta, avevo più fiducia sull’esistenza di Peter Pan e degli gnomi che sulla mia capacità di ripresa, non avevo punti di riferimento e tutto mi sembrava troppo in alto per me. Però sono partita. Perchè sentivo che c’era qualcosa dentro di me che meritava una seconda opportunità.
    Credimi: quel qualcosa c’è dentro ad ognuno di noi. E merita un numero infinito di possibilità.
    Devi imparare a volerti bene. E a stimarti, a bastarti e non buttarti in una mischia nella convinzione che la mischia dia la felicità. Devi imparare a usare le tue energie non per chiederti cosa hai sbagliato ma a cosa fare oggi per stare meglio. Quell’energia si crea da sola. Dagli un imput e lei verrà!

    Cos’hai sbagliato? E chi lo sa? Forse tutto, forse niente, forse qualcosa. Ma non importa adesso. Te lo domanderai dopo. Dopo che ti sarai conosciuta, voluta bene, e rienergizzata. Cerca i post che Luna ha scritto sulla “banca energia”. Cercali, leggili e credici perchè non possono farti altro che un gran bene.
    Poi, dopo verrà il tempo dei perchè e delle domande esistenziali. E avrai la forza di affrontare queste domande e di accantonarle se non esiste una risposta. Perchè, a volte, una risposta non c’è. Non bisogna a rinunciare a vivere per una risposta mancata.
    Cara Luna! Nei miei post non posso fare a meno di parlare dei tuoi! Non è che mi chiedi i diritti di autore? :-))

  • 5974
    LUNA -

    LILLY: ahahah 😉 figurati, segnali pure la citazione 😉 comunque sia, anzi, se mi viene l’alzaimer tu potrai sempre ricordarmi quello che dico, ti pare poco? 😛

    Bimbabruna: concordo con tutto quello che dici Lilly, ovviamente. Ed è vero, capita di stare così male da chiedersi quale sia il senso della vita, e lo step dopo può essere chiedersi “ma che senso ha vivere?” che non è la stessa domanda. La prima è quasi “filosofica”: che senso ha la vita? l’amore esiste? chi siamo? da dove veniamo?
    la seconda vuol dire: sono triste, sono incazzato come una iena, perché spesso la depressione vuol dire rabbia. Frustrazione che esplode in disperazione. In apatia. In non senso.
    Oppure in: qui è troppo, qui, dentro, e io voglio scappare. Dove scappo?
    Il senso, in realtà, sta nella vita stessa. Intesa come energia, spinta vitale, il fatto di esistere.
    Che culo, esistiamo!
    D’altra parte come ti capisco, pure io quante volte me lo sono dimenticata questo gran culo. Anzi, non me lo sono propriamente dimenticata, è stato peggio: mi sono detta “vivere è bellissimo, di per sè, perché cavolo devo vivere male? sentirmi male? perché devo avere paura? perché le cose devono sembrare tutte impossibile. è un insulto all’amore che ho per la vita il fatto di stare così… che doppia disperazione, che zavorra enorme…”.
    Io accolgo il tuo dolore, come ha fatto Lilly, e come certo faranno tutti quelli che leggono qui. Perché sono dolori grandi questi, sentirsi soli, domandarsi cosa non va in noi.
    Chiedersi cosa non va in noi, in modo più sereno, è utile. Non nel senso di difetto, di “sono sbagliato”, ma nel senso di: come potrebbe funzionare meglio la mia vita? Ma quando ci si fa queste domande in stato di disperazione diventano un vortice, improduttivo.
    Meglio andare a farsi quattro passi, e rimandare a dopo.
    Ah, be’, lo so che non è facile.
    Dirottare le energie, in esubero, per la frustrazione, che sembrano in punto morto, ma non lo sono, sono bloccate e basta.
    Ripeto, non è che la

  • 5975
    LUNA -

    – BARBIBRUNA, no Bimbabruna! Scusa, oggi son stanca fusa 😉 e perdo colpi… vedi, Lilly, tra poco mi sarai indispensabile! :PPPP –
    Dicevo, non è che la faccio facile… non è facile, ma è anche l’unica via… volersi bene, intendo. Imparare a farlo meglio, molto spesso.
    Tra le vie possibili non mi sembra neanche male. Sarebbe sempre ora.
    Per tutti, intendo. Scommettere su noi stessi (ma non come sfida, come certo guadagno, nella direzione giusta) piuttosto che puntare troppo sugli altri. Siamo animali sociali, perché negarlo? E’ vero. Ma per amare bene dobbiamo amarci, e per essere amati bene pure.
    Hai perso due uomini forse perché c’era bisogno di spazio per quello che deve ancora venire, ci hai mai pensato? Qualcuno che ancora non conosci. Magari quest’uomo con cui avevi cominciato ad aprirti ha fatto il suo. Se avevi cominciato ad aprirti era perché qualcosa si apriva in te, non buttarlo via.
    Credo fosse Nietzsche che diceva: Anche gli errori compiuti nella vita hanno un loro senso e un valore.
    L’autocritica – quella sana – è evoluzione, quella esagerata e insana è implosione, arresto. A volte bisogna fermarsi, ma impedirci di vivere, noi per primi, mai.
    Se non possiamo coltivare fuori, non in quel momento, cominciamo a coltivare dentro. Frutti ne arrivano, sempre.
    Coltiva le tue piantine, con amore, il resto, sono certa, verrà.
    E se qualche volta ci capita di dire: che senso ha vivere così? forse è quel così il centro, ti pare? non nella parola vivere. Così non mi piace, e forse posso trovare una dimensione migliore, per me, da coltivare intanto dentro di me.
    Forza (e coccole per te) Barbi, siamo tutti nella stessa barca. Vedrai che non affondiamo 😀
    Un abbraccio grande a tutti 🙂

  • 5976
    consapevole82 -

    Ciao a tutti. Sono già passato tra i sentieri angusti ma spesso utili di questo forum, e tra le vie di queste pagine ho conosciuto Luna, e tanti altri, in un periodo nero, come tanti di voi, che arrivano su queste pagine scrivendo “come dimenticare un amore”, “come scordare l’ex”, eccetera eccetera. Mi chiamavo diversamente. Oggi ho scelto di chiamarmi consapevole, perchè di cose ne ho imparate partendo da qui e poi proseguendo sulla strada pratica della vita, dolore, odio, poi di nuovo amore, poi ancora odio, indifferenza, scoperte più o meno gradite, in una macedonia di sentimenti sempre diversa. Come molti di voi ho vissuto la fine di una storia molto importante, come tanti, ho scoperto una persona diversa da quella che credevo scoprendomi pure io molto diverso da quello che pensavo, ho tradito e sono stato tradito, ho usato altre donne per dimenticare e sono stato usato da altre per consolare, però un esperienza nuova, dovuta a condizioni particolari, eccezionali, mi ha permesso di capire delle cose che con umiltà e modestia, mi sono sentito di donarvi, per ringraziarvi dell’aiuto che mi avete dato nei momenti più grigi della mia storia personale, quando perso come un viandante smarrito cercavo risposte che solamente la mia caparbia mi avrebbe donato, e che solo la vita vera poteva partorire anche se dopo dolorosi travagli. Nella lettera che segue, vi racconterò tutto e spero possa esservi di aiuto.

  • 5977
    consapevole82 -

    La mia storia, durata 4 anni, era irrimediabilmente finita, di quelle che nn ci si può fare nulla, dovevo solo rassegnarmi. Ero nella disperazione più totale,nonostante tutto ero ancora innamorato,ma era finita.Io faccio un lavoro particolare,a metà strada tra la politica e la vendita,dove convincere la gente,pianificare strategie,rendere in sostanza cose impossibili possibili,è il mio pane quotidiano.Dopo mesi e mesi di dolore,capii che dovevo fare quello che mi ero sempre ripromesso di non fare mai,sfruttare le mie doti professionali per tornare con la mia ex,così buttai giù un piano “strategico” a lungo termine,diviso per obbiettivi e punti da perseguire,che in più o meno breve tempo,mi portò ad avvicinarmi di nuovo alla mia ex,e mi regalai quelli che sapevo essere gli ultimi mesi insieme a lei, di nuovo,come una magia.Non voglio e non posso soffermarmi nei particolari,posso solo dirvi che dovete credermi,soffrite,disperatevi e sfogate la vostra frustrazione in ogni dove,ma non pensate mai,nemmeno per un solo istante,che un amore finito possa essere resuscitato.Scoprireste che puzza come un cadavere,quindi,anche se non vi date pace perchè nutrite delle speranze,convicetevi che è finita e date a questa fine l’accettazione obbligata che si da alla morte,dopo questa consapevolezza io ho ricominciato a vivere,anche se può sembrare banale,vi dico che un amore finisce perchè non funziona,non importa di chi sia la colpa,non importa se siete stati voi, lui o lei, se è un vero amore non finisce,perchè chi ti ama veramente ti perdona e se tu ami veramente perdoni ogni cosa e vai avanti,quando ti ritrovi da solo nella tua stanza e sei triste,non nutrire rabbia o rancore verso l’altra persona,non è questo che ti farà stare bene,sarà la profonda consapevolezza che la vita è fatta di cose finite e mai eterne,che vi farà crescere e vi trasformerà in individui consapevoli,pronti per una nuova,stupenda,avventura. Un bacio a tutti, e grazie Luna.

  • 5978
    Lilly -

    Giusto Luna. Dare spazio a sè stessi non significa chiudere gli altri fuori dalla porta. Forse significa puntare su tutti. Su sè stessi e sugli altri. Non solo sugli altri.
    A volte delle persone si dice “si è chiuso in sè stesso”. E si pensa che lo abbia fatto per un disagio. Per egoismo, per diffidenza, per paura del mondo. Per un rigurgito di asocialità come unica difesa. O, a volte, come autopunizione per non essere stati capaci di stare al mondo.
    Un pò come il divieto di uscita a tempo indeterminato “perchè hai preso 4 in matematica” che usciva dalla bocca del pater anni fa.
    Non sempre è così. Io punisco me stesso….
    E invece? Invece, magari, ha deciso di pensare un pò a sè nell’ottica di volersi bene.
    Perchè si può (e si dovrebbe) pensare sia a sè stessi che agli altri. C’è uno spazio immenso dentro a noi.
    E a volte chi si “chiude in sè stesso” non soffre così tanto come si crede…magari nella sua panza un paio di proiezioni di sè, un paio dei diecimila aspetti della propria peronalità, stanno giocando a carte, bevendo vino, facendosi i ca….propri senza un pensiero “non all’amore, nè al denaro, nè al cielo”…..

    Cara Luna, ne hai di cose da raccontare prima di rimbambirti…..ti vieto assolutamente di farlo…..Un bacione.

    Un bacione a tutti!!!!!!!!!

  • 5979
    max -

    Ciao, a tutti, sono mancato per qualche giorno sono stato in grecia a fare un po di ferie.Mi sono divertito e ho conosciuto tanta gente nuova e per 10 gironi sono riuscito a staccare un po con la mente, anche se non nascondo che ho avuto anche la i miei momenti di malinconia. Il problema è stato più grosso al mio ritorno, quando sono rientrato in casa e ho avuto a che fare con la mia solitudine casalinga, non sono stato prorpio bene anzi ho avuto una giornata pessima, ma come dice la mia psicologa è normale, quindi vado avanti per la mia strada fatta di alti e bassi. Lei ha provato in questi ultimi 15 gg di farsi sentire con contatti tramite mail con motivazioni più o meno valide alle quali con sacrifici enormi non ho mai risposto.
    Mi mancano tutti gli affetti che ho lasciato, ma non ho scelta, il mio cammino deve proseguire verso la mia rinascita, sia nello spirito che nell’anima che nel cuore, vi confesso che la tentazione di rispondergli è tanta, ma cerco di non farlo, me lo devo e se mollassi mi sentirei ancora più deobole di quanto già non lo sia.
    Sto lottando, ragazzi, si lottando e combattendo una battaglia durissima e spero prorpio che un giorno i possa vincerla.
    Ciaoo

  • 5980
    LULU -

    La vincerai Max ne sono certa. Anche se a volte a passi lenti ma la vincerai. Accettati, accetta le “crisi”, sai servono anche queste. Prova a domandarti una cosa, cosa vuoi adesso?! Torneresti in una situazione che hai appena lasciato?! Credi che sia quello che vuoi?! Rispondo per te, scusa la mia presunzione, non credo….e questo lo dici pure tu. Allora, ben venga (si fa per dire)la giornata no, il ricordo che ti appare improvvisamente in testa ma soprattutto nel cuore,la nostalgia, la solitudine, tutto utile, utile per fermarsi un attimo a pensare,” e’ questa la vita che voglio, sono felice?!” decisamente no, ma ieri stavo come oggi? oppure oggi su 24 ore ci ho pensato “solo” 23? Bene, lavoriamo su questo, su questa grande conquista che sono riuscito ad ottenere….e credimi e’ una grandissima conquista il fatto che in quei 10 giorni di vacanze sei riuscito a staccare ed anche a divertirti…sei decisamente sulla strada giusta. Lo so e’ difficile, a volte sembra davvero di non farcela ma pensa a quanto ti vuoi bene, e devi volertene, vedrai che riparti di nuovo con piu’ carica, ogni volta e’ cosi’, non pensare che io sia completamente fuori dalla mia storia, anche io sono ancora li’ che lotto ogni giorno, ogni ora, ma adesso forse ho superato la meta’ della strada, non so quanto ci mettero’ ad arrivare a quel traguardo, forse tanto forse no, ma sai e’ proprio vero che una mattina ti svegli e ti senti un po’ diverso, allora tutto ti aiuta a riytrovare la serenita’, quella cosa che credevi non tornasse mai piu’, la voglia di vivere non piu’ di sopravvivere.

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