La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Ciao a tutti 😀
Emanuele, sono d’accordo con Max e con Lilly. Il grosso del lavoro bisogna farlo da sè, anche e soprattutto quando diventa molto improbabile che l’altra persona di colpo verrà a portare il sole al posto della pioggia che ha creato, o che cmq è venuta a crearsi.
Una giornata con la pioggia è solo una bella giornata in cui è necessario l’ombrello, diceva qualcuno, non ricordo chi.
Certo, questi tipi di pioggia qui – chiamiamoli pure temporali, tempeste, maremoti, cataclismi – non sono belle giornate. Ma restano giornate, giornate in cui ricordare che sì, c’è bisogno di un ombrello, di autocura, autococcola supplementare, e di arieggiare, per come lo intendo io, ricordarsi di aprire le proprie finestre, oh sì, e soprattutto, anche quando si sta sul divano in stato semicatatonico con un film che gira in testa, e ci si interpreta come delle larve… ci si guarda così, e non sembra che non importi più se è lunedì, mercoledì, se è mattino o pomeriggio, che tempo fa fuori, cosa succede intorno… però il fatto è che comunque il resto si muove, e siamo noi che siamo scesi dal flusso della vita, non è il mondo che si è fermato.
La faccio facile? no, la faccio difficile.
Ed è proprio perché è difficile che bisogna persino andare a scavare alle volte per andare a cercare, dentro di sè, quei pochi passi che ti separano dalla finestra con le imposte chiuse…
provarci, e poi scoprire che già arieggiare un po’ fa la differenza.
E se invece parliamo di una depressione così debilitante da non riuscire veramente, ma proprio veramente, a trovare quei passi, allora gli specialisti esistono per questo. E bisogna chiedere aiuto.
Non ho bisogno di quell’aiuto? Perfetto, allora lo senti che dentro di te quei passi non sono poi così inacessibili.
Lilly, mi ha fatto simpatia e anche tenerezza che mi hai ricordato quei signori del supermercato 🙂
Sono d’accordo con la tua chiusa.
Per quanto riguarda la leggenda degli occhi che sono lo specchio dell’anima non so quanto
sia leggenda, nel senso che sì, possiamo vedere se una persona ci guarda negli occhi o sfugge il nostro sguardo, per esempio, ma ci sono credo parecchie ragioni per cui una persona può guardarci negli occhi o sfuggirli. Peraltro ci sono anche quelli, pare, che derubano le persone dopo averle agganciate con lo sguardo :O
L’istinto può dirci molto quando entriamo in contatto con una persona, penso per un mix di cose, al contempo è vero che noi possiamo vedere nell’altro ciò che desideriamo vedere, quindi la faccenda è un po’ più complicata di così, probabilmente. Però quando leggo di questi famosi occhi specchio dell’anima mi viene in mente anche questo: anche i gesti lo sono, i gesti sono lo specchio di molte cose. Eppure chissà quanti di noi, nelle nostre storie “sbagliate”, o comunque non funzionali a rendere sereni, appagati, felici, o comunque ad un certo punto fortemente sbilanciate, o deteriorate, avremo pensato romanticamente e leggendariamente gli occhi, ma non guardando i gesti, gli atteggiamenti, un non impegno nel tenere insieme il collante, o cose eclatanti come parole tipo: non ti amo più, o l’allontanamento volontario.
Ci sono coppie assolutamente sbilanciate, e infelici, o in cui uno dei due è molto infelice, in cui ci sono grandi sensi di complicità, ancora di più quando il copione è reiterato. Lutti e le malattie non si scelgono,xò le relazioni che fanno stare male possono fare ammalare. Le persone che vivono relazioni frustranti hanno spesso disturbi anche di salute, oppure neanche mezzo, per quanto la tensione tiene alte le difese, e poi però degli autentici crolli. Le persone con relazioni non funzionali spesso non dormono, o si sentono stanche anche se dormono, fumano molto, a volte bevono, soffrono di disturbi alimentari o non hanno una dieta bilanciata. Sovente non curano l’attività fisica, e le relazioni di amicizia, non trovano piacere negli hobbies. Xdono altri sensi del limite. o hanno altre forme di lesionismo “compensativo” collaterali.
LILLY, a volte scrivi cose davvero belle, come queste ultime. Mi paiono così profonde da essere quasi… Inafferrabili.
Ciao Naty. Grazie per il complimento. Lo contraccambio al 100%.
Ciao Luna. Concordo con te. Le relazioni che fanno stare male spesso fanno ammalare e a volte uccidono.
Durante la mia relazione malata e dopo la fuga del tipo ho perso il sonno, la sicurezza, la capacità di esprimere un concetto di tre parole senza “inframmezzarlo” con quattromila “ehm”, “come si dice”, ho perso la capacità di concentrazione, ho ripreso a fumare come una dannata, ho fatto l’occhiolino alla bottiglia, ho visto la finestra non come un buco nel muro ma come un ponte da attraversare per volare verso la pace.
Ho perso la voglia di uscire, di sorridere, di ricostruirmi un’esistenza.
Ho avuto paura di non farcela da sola. Paura di dire sempre la cosa sbagliata, di non essere compresa. Agorafobia, panico, senso di colpa a stecca, crisi di persecuzione, sensazione che gli altri fossero ombre minacciose e troppo veloci rispetto a me, sensazione che gli altri parlassero nell’ovatta o dentro all’acqua.
Ho progressivamente perso la capacità dire, di fare, di decidere, di muoveri.
E contemporaneamente è nata e cresciuta a dismisura la paura. La paura di tutto. La paura globale.
E alla fine sono crollata. Incapace anche di aavere paura. Senza forza, senza energia. Con solo tanta ma veramente tanta voglia di morire.
E adesso sono qui.
Ma se ad un ictus cerebrale non puoi dire “no grazie, ci si vede tra 70 anni….meglio 80” ad un amore malato puoi dire basta prima che ti
Un fastidio che logora dentro.Ricordi che il nostro cuore si rifiuta di cancellare.
La prima cosa da fare e’ ritrovarsi. Soprattutto se la relazione ci ha scaraventati in mezzo ad un deserto, impedendoci di avere contatti con la realta’. Il tempo cura le ferite e’ vero, ma non da solo, non dobbiamo sederci li’ ad aspettare. Non e’ sufficiente. Chiediamoci pure perche’, ma se io, se lui, piangiamo, strepitiamo, ma poi raccogliamo i nostri cocci. Si, perche’ e’ vero che una storia finita puo’ farci sentire a pezzi, distrutti, ma se ce la mettiamo TUTTA ci accorgeremo che nessuno di questi pezzi ci e’ stato portato via, sono stati frantumati ma non rubati.
Non dobbiamo piu’ vivere in funzione del passato, ognuno ha i propri tempi, ognuno ha bisogno di elaborare in maniera diversa il proprio dolore, ma tutti quanti dobbiamo sapere che c’e’, esiste un momento in cui dobbiamo rialzare la testa e ricominciare a vivere. Perche’ di questo si tratta, crederci per prima cosa, anche se inizialmente la forza di farlo e’ cosi’ lieve, anche se ci sentiamo cosi’ deboli, anche se temiamo che rialzare la testa possa significare soffrire ancora di piu’. Per qualcuno e’ sufficiente ricominciare a uscire, per altri frequentare una palestra, oppure…cucinare….camminare…correre…scrivere….oppure rivolgersi a qualche terapeuta, come nel mio caso. Non e’ importante cosa, l’importante e’ fare qualcosa per se stesso. Non aspettiamoci passi da giganti, accettiamo i nostri piccoli passi, le nostre piccole conquiste, ma soprattutto accettiamo le nostre ricadute, i nostri inciampi di percorso, tutto serve….A volte tutto questo sembra impossibile, ci diciamo io non ce la faro’ mai, niente di piu’ falso, ve lo dice chi in realta’ ha tentato il gesto estremo. Adesso me ne vergogno, non per cio’ che ho fatto di fronte agli altri, ma per cio’ che ho fatto a me stessa…..ciao a tutti, Lulu.
(az……..mi hanno mangiato un post)
stavo dicendo:Ma se ad un ictus cerebrale non puoi dire “no grazie, ci si vede tra 70 anni….meglio 80″ ad un amore malato puoi dire basta prima che ti distrugga.
Ma lo puoi fare solo quando riesci a realiizzare mentalmente che sei arrivato all’orlo, che se fai un passo di più rischi di cadere nel precipizio.
E capisci che tu non vuoi cadere nel precipizio. Che cadere fa male, fa un male insopportabile che non ti vuoi infliggere.
C’è un momento in cui, invece, si vuole stare seduti nel proprio male, si vuole stare male, si odia chi tenta di dirti di rimetterti in carreggiata, si odia chi ti dice di andare avanti. Perchè tu vuoi stare lì, nel tuo letto di dolore. Ci stai male ma è l’unica condizione che accetti.
Forse per scaramanzia (se sto male lui torna), forse perchè la confusione è al top. Forse perchè si prova odio e non potendo odiare lui si gira l’odio su sè stessi e su chi ci consiglia.
Sapete quante persone ho odiato perchè volevano spronarmi a tirarmi su. Persone buone. Persone che mi hanno detto cose simili a quelle che mi hanno detto mesi fa Gatto e Luna.
Ma prima ero al top della malattia e non potevo capire. Ai tempi di Gatto e Luna invece avevo avuto un primo input.
Ed ho ascoltato Gatto e Luna (che fine avrà fatto Gatto?).
Ho creduto in loro.
E mi sono affezionata alla loro positività, all’energia che mi trasmettevano.
E poi è stato un crescendo di voglia di non soffrire più.
E adesso sono qui a dire tutti coloro che stanno soffrendo: forse non potere ancora capire, forse vi sentirete legati mani e piedi e vi sembrerà impossibile sia muovervi che decidere, forse vi sentite in balia di un ingestibile destino di dolore, forse mi troverete odiosa e fastidiosa come una vecchia zia che elargisce consigli inutili e biscottini stantiti ma, credetemi, prima o poi sarete in condizione di poter scegliere tra il soccombere ed il risalire.
Auguro a tutti di scegliere di risalire.
Ciao bellissimi.
Prorpio com dici tu cara Lulu, io sto attraversando la fase delgli alti, pochi, e dei bassi, motli, ma cerco di godermi gli attimi di alti il più possibile, si le ricadute, prorpio quelle non mi lasciano ancora in pace, mi chiedo spsso perchè dopo tutto quello che mi ha fatto passare io non riesca a volta a sentirmi male per non averla più con me, so che 23 anni dellamia vita non si cnacellano in pochi mesi, ma se solo riuscissi a pensare alle umiliazioni e alle soffernza che mi ha fatto passare in questi ultimi mesi forse riuscirei ad avere pià alti che bassi. Faccio ancora fatica ad abituarmi alla solitudine domestica, si quella mi da una profonda tristezza e angoscia, esco ogni tanto la sera e mi capita di mettermi a guradare in giro per vedere se vedo il suo volto, vado in piscina 3 volte alla settimana ma mentre nuoto spesso mi capita di pensare a lei, vado anche dalla psicologa e ci vado da mesi ormai, si mi sta aiutando molto, ma spesso la carica che mi da dura giusto il tempo di una giornata. So che tutto questo probabilemte è “normale” ma vorrei non lo fosse, cerco dentro di me le forze per vincere queste senzioni e vorrei che tutto sparisse cosi come è arrivato, ma questa è un utopia, sono sensibile e provo sentimenti veri e le persone che hanno queste carratteristiche non riusciranno mai a non soffrire, sia per un amore perduto che per la sofferenza di altri, a volte avrei voluto non esssre come sono, ma poi mi dico, io posso camminare a testa alta perchè conosco il risppetto verso il prossimo e ho sentimenti veri,
Ma che prezzo che bisonga pagare per essere cosi, tutte le cose belle della vita probabilemte hanno un prezzo da pagare e quello ch sto passando io in questi mesi probabilmente fa parte di quell prezoo.
Spero solo che un giorno tutto questo finisca e che la vita mi riservi un pochino si serenità e perchè no anche di felicità
Ciao
Beh ragazzi, come si dice chi non muore si rivede!
Ciao Luna, ciao Lilly, ciao a tt quelli che hanno condiviso gioie e dolori di questo blog.
Non credo molto alle coincidenze e proprio quando Lilly si chiede che fine ha fatto Gatto ecoomi qui, dopo mesi che non venivo piu’ a trovarvi, rieccomi. Avevo bisogno di staccare la spina con tt, con quello successo, di tuffarmi in qualcosa di nuovo, che mi potesse trasmettere nuove speranze e così è successo.
Per prima cosa un grosso abbraccio a tt voi, spero che per molta gente le cose siano cambiate in positivo e che molti di voi si siano rimpossessati della propria vita, io della mia in parte ci sono riuscito, nuovi impegni, nuova persone, tt faticoso ma alla fine appagante, insomma sono riuscito a tornare a galla. Ma la novita’ piu’ grossa è che mi sono innamorato!!! Ecco, sembrerebbe tt perfetto, ma non è proprio cosi’! Qualche piccola premessa. Ho incontrato questa persona ad un corso che svolgiamo insimeme e da li nel tempo, mi è piaciuta tantissimo. Dopo circa 3 mesi che ci si vedeva e dopo una vacanza stupenda trascorsa insieme con amici e scattato il tt. Un sogno, ragazza dei miei sogni, tt perfetto, se non fosse per il fatto che ho una paura tremenda che le cose possano finire, paura di sbagliare, paura di non piacere, paura di ritrovarmi ancora una volta deluso con il cuore fatto in mille pezetti. Sto vivendo tt questo con ansia, provo ad esser sereno ma mi rendo conto che mi è difficile vivere la giornata con semplicita’, tt viene amplificato nella mia testa a mille, emozioni, ansie, gioie, timori. Sono convinto che gran parte di tt questo derivi dallo scherzo fatto dalla mia cara ex ed in parte dalla condizione che questa persona sta affrontando. Anche lei alle spalle ha un enorme dolore causato dalla perdita del marito, abbastanza recente, sta cercando come tt di rimpossessarsi della sua vita, di ripartire, di trovare la sua identita’, di capire cio’ che vuole, cose piu’ che leggittime.
Ed proprio da qui che nascono mille paure. Quando lei è con me, è molto serena, tranquilla, riesce a staccare la spina con tt il resto e nei suoi occhi posso leggere la felicita’. Lei stessa piu’ di una volta mi ha detto di star benissimo con me, di volermi un mondo di bene, di aver incontrato una persona speciale in un momento in cui mai e poi mai si sarebbe sognata di trovare una persona, era l’ultimo dei suoi pensieri. Nonostante tt cio’ mi rendo conto che ci sono molte cose che mi disturbano, che rendono per me questo rapporto difficile, pieno di ansie e paure. I nostri tempi sono ben diversi, io corro come un pazzo, e lei come giustamente deve essere vuole i suoi tempi i suoi spazi, e tt questo a me spaventa, mi genara timori, ansie, paure. Condivido in pieno il suo pensiero, ogni cosa nel tempo giusto, ci si deve conoscere meglio, ma poi sono parecchio in difficolta’ nel viverla nella realta’ di tt i giorni. Vado in ansia se non mi risponde ad un sms o ad una mail, cerco conferme nei suoi atteggiamenti, mi infastidisce il fatto che prenda impegni che ci possano tenere distanti per qualche giorno, è molto razionale in tt la gestoine del rapporto, non se se per paura o altro, ma avverto come se i nostri due coinvolgimenti fossero su due piani ben diversi e tt questo mi spaventa da morire. Forse come gia’ detto non sono altro che le mie paure rimaste nel profondo dalla precedente delusione, ma una cosa è certa cosi’ non posso viverla, vorrei fosse tt piu’ semplice, lineare, immediato, ma mi rendo conto che non lo è. Penso e ripenso a quale possa essere la soluzine giusta, ma ho paura della risposta, forse il problema sono io, il mio passato, le mie esperienze, vorrei viverla come lei piu’ serenamente, dando il giusto peso alle cose e senza buttarmi a testa china come se fosse lei la soluzione al mio benessere, gia’ in passato ho fatto questo errore, ma allora perchè non uso la calma e il buon senso che l’esperienza mi avrebbe dovuto far capire. un abbraccio a tt
Max, sei proprio sicuro che vorresti essere diverso?! Vorresti essere piu’ cinico e meno sensibile?! Se non del tutto menefreghista?! Quante volte anch’io ho pensato questo, soprattutto nei momenti piu’ difficili, ma sai adesso non lo penso piu’. Non mi cambierei per nessuna cosa al mondo con gli altri. Ho tanti difetti, ho subito, cercato di ricucire quel rapporto ormai irrimediabilmente distrutto, (ammesso che sia mai stato un rapporto) ho negato le evidenze, ho accettato compromessi, mi sono annullata, ho perso la mia dignita, ma un giorno ce l’ho fatta…..sono rinata. Adesso mi piaccio cosi’, con tutti i miei lati no, ma anche con tutta la mia grande sensibilita’, la mia voglia ancora innata di voler bene, di stare vicina a chi mi ama e a chi amo…chissa’ un giorno forse, dico forse perche’ ancora e’ una idea moooolto lontana da me e dal mio presente ritrovero’ qualcuno che si merita il mio amore….non tutti se lo meritano, non dobbiamo solo dare, dobbiamo imparare a ricevere, ma credimi anche tu un giorno ti piacerai per come sei. Coccolati, curati le ferite ogni volta che ne hai bisogno, e impara ad amare prima di tutto te stesso. Guardati allo specchio, e dimmi sei proprio sicuro di voler essere diverso? Anche per me la solitudine pesa, a volte, soprattutto quando in casa mi capita di pensere che “quell’oggetto” lo avevamo scelto insieme…quando mi capita di rivedere qualche film che avevamo visto insieme….eppure adesso amo anche questi momenti di silenzi, mi ritrovo, sai in fondo in tutti quegli anni trascorsi con lui ero molto piu’ sola, adesso non butto piu’via il mio amore al vento….
Gatto, fermati una attimo, tira un sospiro, sembri un treno in corsa. Certamente la tua vecchia storia ti sta condizionando tanto, troppo, ma forse la cosa piu’ importante prima di ricominciare una storia nuova e’ ritrovare l’equilibrio di se stessi, soprattutto riacquistare la sicurezza in se stessi. Puo’ essere una storia speciale come potrebbe non esserlo, non