La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Poi alla fine ti accorgi che il punto di riferimento è superfluo. Lo puoi superare e andare un pò più in là. E magari tornare qualche passo indietro, se serve. Un viaggio vero e proprio. In piena libertà. Non c’è un obbiettivo fisso.
Ciao Markos. Fai bene a scrivere tutto su un notes. Per svuotarti, per conoscerti meglio, per evitare di sprecare troppe energia nel tentativo di ricordarti tutte le emozioni nel terrore di perderne una per strada…e magari, se accdrà, per parlare di queste emozioni insieme a lui. Oppure insieme a qualcun’altro che un giorno vorrà conoscerti nel profondo.
Gli occhi, Markos. Non lo so se sono veramente lo specchio dell’anima. Ho la sensazione che spesso si tenda a vedere nello sguardo altrui un’anima più aderente alle nostre aspettative, ai nostri bisogni che alla persona cui quell’anima appartiene.
Mesi fa quando vedevo il mio ex leggevo nel suo sguardo il rimpianto per una storia(la nostra) stritolata dall’ineluttabilità di un destino beffardo ed infame.
Ora, quando lo incrocio, vedo lo stesso identico sguardo…ma l’altro giorno, per esempio, ho letto in quello sguardo solo la sua grande voglia che spostassi la mia capoccia dal suo raggio visivo dato che stava ostacolando la lettura del prezzo del prosciutto in offerta nel negozio di alimentari alle mie spalle….
La mia impressione Markos è che tu ti sia “seduto” sopra te stesso e che ti stia ostinando a non rialzarti. Ho l’impressione che tu ti stia comportando nel modo che “contestavi” a lui. In modo passivo e dipendente.
C’è tutta una vita intorno a te. Cerca di viverla nel modo migliore. Tutto il dramma che trasuda da ogni tua parola ti fa solo un gran male e non è l’unico ingrediente della pozione magica che lo farà tornare.
Credo di conoscere le sensazioni di depressione e disperazione che stai provando. E, se è così, credimi (ma per davvero): non portano da nessuna parte se non ad aggiungere dolore al dolore.
Ciao Mary. Sono contenta di sentirti serena.
Baci a tutti
Non c’e’ cosa piu’ terribile del vedere ma non voler vedere, del credere pur sapendo che in realta’ non e’ cosi’. Voler vedere nei”loro”occhi il rmpianto, quando questo in realta’ non c’e’ piu’ o non c’e’ mai stato. Forse si, una cosa piu’ terribile c’e’, darsi le colpe e non accettare che il proprio cuore sobbalzi quando lo o la, si incontri ancora. Tutto normale, fa parte anche questo degli ostacoli da superare. Temi che sia perche’ ancora lo/la ami, ma forse e ‘ solo il ricordo, la paura che avevi di affrontare anche questa prova.
Luna, quante volte mi sono chiesta quale era la maniera giusta per salvare quel rapporto, quanti tentativi, eppure sapevo sapevo che non era possibile farlo, a meno che non avessi accettato per il resto della mia vita quella violenza, che a volte non era solo psicologica. Il difficile pero’ e’ riuscire a guardare oltre, avere non solo il coraggio ma anche la forza di farlo. Nel momento in cui decidi di farlo e’ come se “fossi a meta’ dell’opera”, a volte pero’ ci attacchiamo a ricordi, parole, sguardi, che davvero ci fanno solo male, che non ci aiutano a stare meglio. Allora diciamoci una parola che non dobbiamo piu’ dimenticare, come giustamente dici tu Luna, NOI CI MERITIAMO RISPETTO, crediamoci e gli altri non si permetteranno mai piu’ di togliercelo….un caro bacio alle mie “vecchie” amiche, Luna, Lilly, Naty, e un abbraccio grande anche a tutti gli altri. Lulu
MARKOS: sono d’accordo con Lillina nostra, sai? (Lilly, scusa l’affettuosa appropriazione indebita :DDD).
E vorrei dirti questo:
perfetta fusione d’anime…
bisogna stare un po’ attenti anche all’idealizzazione, sai? anche a quella a posteriori. Le idealizzazioni, sull’amore e sulle relazioni non sono del tutto persuasa che portino a qualcosa di buono… Conosco una bella coppia che sta insieme da 40 anni. Non da spot, reale. Sicuramente sono molto belli da vedere insieme, perché si amano, e la loro è certamente una buona fusione d’anime, perché sono veramente complementari, si sono messi insieme a 15 anni, e insieme all’amore hanno probabilmente saputo (vista la buona volontà di entrambi, e sottolineo di entrambi, e anche la portata reciproca di un sentimento e sottolineo reciproco)anche coltivare negli anni amore, complementareità, limare difetti e sopportare quelli non limati o limabili.
però ecco, diciamo così, che non è che loro sono insieme da 40anni perché da quando ne avevano 15 hanno avuto una PERFETTA fusione d’anime, ma perché hanno saputo fondersi, hanno lavorato, insieme, anche su questo, tra loro hanno sempre parlato moltissimo, preso le decisioni insieme, e nessuno dei due ha dovuto usare la sfera di cristallo. Non credo che nei loro occhi abbiamo sempre letto solo cose poetiche. Avranno letto anche fifa di non trovare un lavoro stabile, preoccupazione, nervosismo, voglia di scappare dalla finestra e avranno anche litigato. Come peraltro litigano anche oggi, a volte. Ma nessuno dei due è scappato dalla finestra. E non per dovere, ma per amore. Tra loro non ho mai visto ciò di cui parliamo qui. Forse c’è, nascosto in un armadio, ma non credo proprio. Se ci sono stati momenti più difficili di altri, di cui io non so, li hanno superati, insieme.
Fermo restando che domani possono mandarsi a quel paese (speriamo ovviamente di no), come tutti al mondo, e che possono scoprire di non amarsi più (idem come sopra)
non te ne parlo come coppia esemplare/ideale. L’ideale non esiste, e l’abito relazionale che ci sta bene addosso è comunque personale.
Ma te ne parlo nel senso di coppia che, INSIEME, ha trovato e tenuto un suo funzionamento, un equilibrio che, a conti fatti, mi sembra sia soddisfacente per entrambi. Sembrerà banale che io dica che sono in due, e che soddisfa entrambi, ma le nostre qui, sono storie di gente che in coppia, perlomeno ad un certo punto, talvolta pure sempre, si è ritrovata a essere sola e stare male. A parlare da sola, a pensare all’importanza del rapporto da sola, a lottare per salvare l’amore da sola, a cercare di comprendere e risolvere da sola, e chiedersi cosa sta pensando l’altro, che ci fosse, o che fosse scappato dalla finestra, etcc etcc. E lottando anche con una violenza, emotiva, verbale e non, dall’altra parte. La fusione d’anime, x come la intendi tu, è quella, secondo me, per cui due persone si amano, sapendo che la telepatia non esiste. Parlano, e insieme lavorano per stare bene insieme, per superare le difficoltà insieme, per tenere vivo il collante che li unisce. E qd il collante ha un problema entrambi cercano di capire dove sta il problema. Nel momento in cui si parla da soli la fusione d’anime è evidentemente andata, momentaneamente o per sempre, a farsi fottere. E può ricrearsi solo se ENTRAMBI ci mettono il proprio. Lo so, è triste ciò, ma mi sa che è proprio così.
E non è vero che solo gli occhi parlano. E concordo con Lilly, cmq sulle interpretazioni. Anche i gesti raccontano, perché quando siamo tesi, nervosi o infelici abbiamo una postura diversa e ci muoviamo nello spazio in modo diverso. Magari camminando su è giù per la stanza o facendo cadere la tazza di caffé. E anni fa, mentre sorridevo nonostante “tutto”, un mio caro amico che non sapeva nulla dei miei problemi, mi disse: non è il tuo solito sorriso questo, c’è qualcosa che non va?
Scrivere può averti comunque aiutato a portare un po’ di rabbia e dolore fuori da te.
Ciao a tutti rieccomi qui…oramai è 1 mese che la mia storia è finita ma purtroppo ancora ci sto male. Ragazzi ma come mai piu tempo passa e più io sto male?? il tempo non dovrebbe guarire le ferite è cosi anche per voi? o sono io che sono strano? non capisco aiutatemi.. :°(
Ciao Emanuele…
Io penso che sia normale io sono 4 mesi e solo nelle ultime 2 settimane ho cominciato a migliorare, anche se ci sono dei momenti o eventi che ti portano alla mente situazioni che ti fanno ricordare bei momenti che stridono con il presente…
Come già detto , il tempo (ognuno ha il suo…..)aiuta razionalizzare le emozioni ha farti vedere le cose con le giuste proporzioni da persona “normale” (passatemi il termine) anziché da innamorato….
Emanuele un mese,un anno non cambia se non siamo noi che lo vogliamo, ognuno di noi deve vivere la prorpia Leggenda Personale, e ognuno di noi e padrone di essa, io sono ormai 2 mesi che non dormo più iniseme a lei e che vivo lontano da lei, ma non pensare che stia vivendo allegramente, sto cercando si guarire dal male che lei mi ha recato, vedi certe ferite si cicatrizzano col tempo, ma il tempo non è uguale per tutti, tanto dipende dal nostro carattere e dalla nostra forza di volontà nel accettare ciò che ci è successo, io vivo a fasi alterne, una cosa però è uguale per tutti, evitare qualsiasi contatto che siano sms, telefonate dirette o indirette, io ad esempio l’altra setimana ho sentito per neccessità sua madre la quale mi ha comunicato che la signora era andata in ferie a casa di quello che doveva esere solo un amico e che per mesi si è spacciato come tale, lascio a te immaginare come mi debba esssere sentito, a dir poco umiliato.Loro di noi se ne fregano hanno solo in mente quello che gli va di fare e di preoccuparsio se questo posa farci star male non gli importa niente, quindi evitare ogni contatto e non sapere cio che fa e l’unico mdo per far si che la ferita non si riapra.Vedrai che il tempo ci darà ragione dobbiamo aver pazienza e tenere duro, prima o poi avremmmo anche noi il nostro momento di gloria e torneremo a vivere con entusiasmo, ma attenzione a non ripetere poi in futuro gli errori che oggi paghiamo, e non dico che è colpa nostra se ci troviamo qui a piangere i nostri dolori ma soltanto di fare tesoro delle esperinze che la vita ci mette davanti.
Ti consiglio un paio di libri che possono aiutarti, almeno con me ci riescono,
Il manuale del Guerriero della luce, e, L Alchimista, sono tutti e due di Paolo Coelho.
Ciao
Ciao a tutti.
Il tempo che “cura tutte le ferite”, gli occhi che sono “lo specchio dell’anima” e altre mille espressioni simili sono frasi che contengono una parte di verità, una parte di leggenda metropolitana.
Sono frasi ad effetto.
Uscire o restare prigionieri di certi stati d’animo e per quanto tempo accettare di essere sequestrati dipende da noi.
Di fronte ad un muro di cemento armato puoi decidere di prendere una scala e scavalcarlo, di fare dietro front alla ricerca di vie più comode o decidere di sfasciartici la capa contro nella convinzione che riuscirai a tirarlo giù.
Così in amore. Puoi optare per urlare banzai e partire in un attacco kamikaze per un tempo indefinito e poi prendere atto che un muro di cemento armato è un muro di cemento armato e la tua testa non è un missile terra aria nè una carica di dinamite.
E puoi arrivare a questa conclusione da persona triste e rassegnata o da persona serena e riappacificata con il mondo.
Non è il tempo in sè che ti porta alla disperata rassegnazione o alla sospirata serenità.
E’ tutto un lavoro interiore enorme che alla fine ti porterà a domandarti ” ma tu….quanto bene ti vuoi?”.
E alla tua risposta “che domanda pirla: io mi voglio tanto, tanto bene” il tuo lavoro interiore ti metterà al palo con una seconda domanda: “allora perchè ti fai del male?”.
Il “bello” di certe brutte situazioni è che, non ti sembra vero, ma puoi decidere.
La morte di una persona cara, una malattia non si decidono.
Il bene che vogliamo a noi stessi e l’influenza che lasciamo alle persone che hanno voluto andarsene dalle nostre vite lo possiamo decidere, invece.
C’è la delusione, il senso di solitudine, la sensazione di presa in giro, il rimpianto per anni che sembrano buttati nella tazza di un cesso in disuso, il rancore per il mancato dialogo o per il dialogo falso, il dramma dei perchè senza risposta, la voglia di piangere così tanto da scivolare via dal mondo in una grossa lacrima.
Già, c’è tutto questo oltre
alle preoccupazioni di natura economica e ai figli in balia di un disagio, in certi casi.
Ma c’è la possibilità di uscirne.
E di vedere le cose nella loro realtà e non nello specchio del castello stregato.
Probabilmente l’amore perso non era sempre e costantemente bellissimo, unico, impareggiabile prima come non è una presa per il culo di Gulliver dopo…..
A volte vediamo lo straordinario insostituibile che ci può portare alla tomba o all’impermeabilità sentimentale dove invece c’erà normalità. Una superabilissima normalità.
Intendo dire: un Amore con la A maiuscola, in piena regola ma…. che, come tutto, può finire.
Ed in effetti è finito ……perchè a volte, senza un perchè particolare, le “cose”, anche gli amori (più o meno estremi), finiscono.
Ma non finiscono te.
O meglio: non devi lasciare che finiscano te.
Se riesci a vedere le cose nella loro realtà vedi che in quella realtà ci sei anche tu.
Tu che hai tutto il diritto di starci ed il dovere verso te stesso di starci al meglio.
Perchè nessun dolore può mangiarti vivo se tu non vuoi essere mangiato.
Luna tante volte ha parlato di storie “comuni”.
I vecchietti che litigacchiavano al supermercato, le coppie insieme da 50 anni. Gente che conosce ogni singolo gesto,ogni singolo sguardo dell’altro e chissà quante risate, quanti sbadigli si sono fatti insieme.
Amori normali di gente che, probabilmente, sta abitando contemporaneamente in due posti: la propria esitenza e quella dell’altro, in modo civile, senza pretendere di occupare tutto lo spazio o senza farsi così piccino piccino da finire schiacciato in un angolo.
Forse è proprio in questo dono dell’ ubiquità che sta l’Amore.
Il dramma, il dolore che uccide, la disperazione che soffoca così come le emozioni estreme, la ricerca di anime che si fondono con la propria, di contatti telepatici, di sensazioni così forti da portare al collasso dei sensi, alla vertigine mentale sono, forse, solo….. coreagrafia.
Un bacio a tutti.
Hai Ragione Max sono pienamente daccordo con te è quello che penso io lei con te ha sbagliato come anche la mia ex ha sbagliato con me… le esperienze negative sono quelle che ci insegnano piu cose, cmq non la sto pensando in nessuna maniera, di lei non mi interessa piu niente nn avendo rimpianti i miei pensieri adesso devono voltare pagina, ci soffro questo è normale per TUTTI l’importante come hai detto tu ho imparato molte cose, così magari in futuro saprò essere piu saggio sulle decisioni che prendo con la prossima ”lei” il mondo è una ruota le cattiverie tornano sempre indietro max grazie per questo tuo commento… noi rispetto alle donne siamo piu forti loro magari nascondono nn fanno vedere che ci tengono ancora ma dentro di loro c’è un fuoco che arde molto piu del nostro nei loro confronti. MAX forse 1 mese è ancora poco serviranno altri mesi per guarire tutte le ferite spero che tu esca da questa situazione,cme lo spero anche per me. SIAMO FORTI.