Salta i links e vai al contenuto

La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.

14.073 commenti

Pagine: 1 582 583 584 585 586 1.408

  • 5831
    Lilly -

    Ti sei messo avanti tirandoti indietro. Ti sei mosso all’interno di un equilibrio che hai sentito giusto in quel momento.
    Non sei rimasto fermo sotto il pelo dell’acqua facendo finta di niente, senza quasi respirare per non fare rumore e restare ad ogni costo. Inosservato ma presente.
    Ti ha fatto male questa scelta, lo so, lo posso immaginare molto bene.
    Però è una scelta importante, coraggiosa.
    Contraddizioni dell’amore….
    Ti sei fatto del male per salvarti da una situazione che poteva logorarti.
    Hai fatto bene Max.
    Joe: “Io darei la mia vita per lei, anche adesso…”.
    L’hai divisa insieme a lei per il tempo in cui siete stati uniti. Ora sarebbe un regalo inutile.
    Lei, in questo momento, lo sottovaluterebbe.
    Ci sono momenti (sporadici o definitivi) in cui anche il sacrificio più grande (promesso, garantito o realizzato) non viene viene percepito dall’altro nella dimensione che si vorrebbe. Tipo il “mi ucciderei per te…..” che ha come risposta un “vabbè” indifferente con un firulì firulà di sottofondo segno di estrema indifferenza alla drammatica affermazione.
    In questi momenti qualsiasi sforzo per trattenerli, “svegliarli” dall’incubo che però solo tu stai vivendo, riaverli in versione “come eravamo” è tragicamente destinato a precitare nel vuoto.
    Lei ha preso un’altra strada. Tu devi cercare di trovare la tua. Non è detto che prima o poi le due strade tornino ad affiancarsi.
    Affiancarsi, però. Non sovrapporsi al punto in cui la tua non esiste più (daresti la vita per lei) e la sua si srotola senza intoppi come una superstrada rettilinea negli spazi sconfinati degli States.
    E’ una questione di amore per sè stessi ed autotutela.
    Amare un altro + amare sè stessi non è inconciliabile, non è egoistico e non è sintomo di diffidenza.
    Nessun “sacrificio umano” (per quanto a parole…..), please.
    Luna:”Quello che possiamo fare, per esempio, è arieggiare. ”
    Bellissimo: arieggiare. Rende l’idea e da un senso di liberazione irresistibile!

    ciaociao!

  • 5832
    Joe S. -

    Vado troppo a fasi alterne. Cert giorni sto decentemente, altri (come oggi) mi sembra di non poter respirare. Passerà prima o poi questa sensazione? che diritto ha lei di farmi così del male? non può, non deve, non a me. Mi sento così giù…ho come la sensazione di essere in bilico nel bordo di un burrone. Quanto darei solo per vederla 10 minuti, sono ridotto uno straccio. Ieri mi ha mandato un sms, dicendomi che sa che quello che provo è bruttissimo e che si augura che io possa riprendere la mia vita, non ho risposto. Ma che discorsi sono? ma vieni qui e stammi vicino, che sono 4 anni che lei passa l’inferno ed io mi sono fatto in 4, in tutti i sensi. Che merda la vita, che merda le persone.

  • 5833
    Lilly -

    Ciao Joe.In questo momento se lei venisse da te potrebbe (il condizionale è d’obbligo)essere per pena tardiva e tu ti deprimeresti ancora di più.
    Lo dico perchè ho vissuto e anche a lungo la fase che hai sintenticamente ma intensamente descritto.
    Mesi, anni passati ad essere forte per aiutarlo nelle sue crisi per poi finire piegata sulle mie stesse gambe a mendicare un pò di pena pur di poterlo avere di fronte per pochi minuti.
    Nella mia confusione ciò che ora chiamo pena era amore…..ma ero così confusa, così all’orlo del baratro, così giù per il baratro che qualsiasi gesto, anche una randellata, l’avrei letto come un gesto di presenza, di non distacco quindi di amore.
    Se potessi realizzare un desiderio vorrei tornare indietro, tornare al giorno prima dell'”atto finale”, andarmene e lasciarlo andare con la dignità che invece ho perso, con la mente abbastanza lucida da capire ed agire di conseguenza, e con la stessa forza e la stessa energia di quando io ero la persona che sosteneva e lui la persona da indirizzare verso la serenità mentale.
    Quando aiuti un altra persona corri un grande rischio…..
    Tu sai di farlo con e per amore. Per te è un gesto naturale, un gesto che non fai pesare.
    Di certo non gli dici “vieni qua, povero scemo, che ti assisto, ti rassicuro e ti faccio riprendere il controllo dei nervi e di quel poco cervello che hai”.
    Lo fai con tutta l’energia, la forza, l’amore che hai.
    Butti nella fornace delle loro crisi tutto ciò che hai, non hai nemmeno il tempo di rimpinguare le risorse, butti butti butti e alla fine ti ritrovi ad essere uno straccio, ad avere bisogno di solidarietà ed invece che ti arriva????? Pena (se ti va “bene”), abbandono (se ti va male), abbandono prima pena poi e calcione nel sedere alla fine (nella peggiore delle peggiori delle ipotesi).
    Se ne vanno con una forza, una decisione, una freddezza ed una stabilità che non sei in grado di riconoscere perchè non sono mai stati così quando erano con te…..

  • 5834
    Lilly -

    E se tornano è per accertarsi di non aver fatto troppi danni con la tua povera mente. Per “scaricarsi” la coscienza.
    E tu vai ancora più in palla. Ti attacchi a tutto…..”mi ha cercato, quindi mi pensa ancora, quindi mi vuole, quindi se le provo tutte torna….”. E giù a sbanattare come un dannato nel personalissimo vortice di confusione, crisi, depressione, sconcerto, stanchezza……Ti attacchi a loro….e loro se ne vanno ancora più in là. Quasi incazzati come se ti dicessero “ma guarda te la gente…..la vuoi aiutare….le porgi una mano e loro si prendono tre braccia, quattro gambe ed un etto di culo…..via via via”.
    Joe. Questa è la mia storia, non la tua….lo so. Ma a volte ci sono spunti che si possono prendere. In tutte le storie c’è uno spunto a cui attaccarsi per risalire verso la vita.
    “Ma vieni qui e stammi vicino, che sono 4 anni che lei passa l’inferno ed io mi sono fatto in 4, in tutti i sensi.”
    Non ti attaccare troppo a lei. Hai dentro di te tutto ciò che ti occorre per uscire dallo stato in cui ti trovi.
    Quante volte l’hai aiutata in questi 4 anni?
    Ora fai lo stesso. Le stesse cose, gli identici gesti ed aiuta te stesso. E’ un percorso lungo, è un percorso duro.
    Ma è un percorso che puoi fare.
    Non ti dico di pensare, che ne so, che il cielo è sempre più blu e che domattina mattina…tadàààà…la bua non c’è più!!!
    Ma intanto avrai passato un secondo su 24 ore a pensare a qualcosa che non sia lei. Il giorno dopo due, poi tre. Poi pian piano riprenderai il controllo della tua vita e allora si che che … tadààààà….ti renderai conto che hai ancora una vita. Anche senza di lei.
    E anche se lei tornasse o quando arriverà un’altra donna ricordati sempre che tu esisti perchè esisti e non perchè sei una loro proiezione, una loro ombra destinata a scomparire se loro se ne vanno….

    Ciao Joe. Ciao a tutte/i quanti…….tutto bene sotto il sole d’Agosto?

  • 5835
    Emanuele -

    Cari Ragazzi vi scrivo perchè stò afforntando veramente un periodo difficile, ho 18 anni e 2 settimane fà la mia ragazza mi ha lasciato, un motivo valido non c’era. so solo che lei ultimamente aveva Gravi problemi familiari, io sono stato sempre bravo con lei, mai mancata di rispetto, mai fatto corna, non sono mai stato oppressivo, le dicevo che gli sarei stato vicino nei momenti del bisogno, ma non ero il suo zerbino… ci rispettavamo a vicenda. Sono sicuro che lei non aveva nella testa qualche ragazzo sicuro al 100%. Dopo che mi ha lasciato il girono dopo voleva ritornare con me, ma io non le risposi per 3 giorni consecutivi, cancellai i suoi contatti di facebook e di msn.. e sapete perchè? mi lasciò con un sms di poche parole senza specificare il motivo per la quale lei mi ha lasciato un messaggio motlo confuso! Poche sono le spiegazioni forse il periodo che stava affrontando ha portato lei a fare decisione che non avrebbe voluto veramente? non capisco non si lascia senza una spiegazione forse ho sbagliato a rifiutare il giorno dopo a non rimettermi con lei ma l’ho fatto perchè mi sembrava ridicolo essere lasciati con uno squallido sms e il giorno dopo stare di nuovo insieme non me la sono sentito di fare quel passo. Magari adesso me ne pento ma ci sto male veramente e penso anche lei.L’ho sempre trattata bene non sono stato mai il suo zerbino e neanche lei era il mio zerbino ci rispettavamo a vicenda un rapporto molto bello però non capisco perchè lei ha preso questa decisione… sono sicuro che non aveva in testa ragazzi al 100% perchè ogni volta che usciva sapevo con quali sue amiche si vedeva e che cosa facevano. Sarà forse il brutto periodo che stava passando? Non so darmi una risposta aiutatemi voi per favore Grazie.

  • 5836
    LUNA -

    JOE:
    @che diritto ha lei di farmi così male?
    Il diritto che le concedi tu.
    Una frase, la mia, che può sembrare anche “qualunquista”, banale, quando si sta come stai tu. Come se, ancora una volta, sembrasse che non capisco cosa voleva dire la tua di frase…
    lo capisco, sì.
    Male si sta male. Se qualcuno in cui abbiamo creduto, qualcuno che amiamo ci fa male, come possiamo stare? di m…
    e chiederci tutte le cose che ti stai chiedendo tu è inevitabile.
    le emozioni cariche di dolore che provi sono naturali.
    distacco,e pure brusco.
    che torni, che ti dica ti amo, che tutto torni come prima, ripristino delle impostazioni: questo sembra ciò che può calmare il dolore.
    Oh, be’, certo, lo sarebbe.
    Ma siamo nel condizionale. Di fatto non è.
    Di fatto questa soluzione non è possibile.
    Di fatto la controparte non ci sta.
    Non può, non sa, non vuole darti quello che per te farebbe andare via il dolore.
    Allora giustamente dici quello che dici.
    Ma il problema è che, se la soluzione numero uno non è possibile bisogna perlomeno cercare di non causarsi altro dolore.
    E sentirla, mentre lei non può, non sa, non vuole, ti fa solo più male.
    La vorresti lì, lo so. Come?
    Pensare che ti tratti da estraneo ti fa malissimo, naturale.
    Il contatto con lei da un punto di vista significa: per lei ancora esisto.
    Ma se lei viene da te a ripeterti che è finita ti giova, davvero?
    Joe, devi tutelarti.
    E tutelarti adesso significa pensare a te.
    Ad una mia amica sta capitando che lui sia tornato alla carica.
    “Ho bisogno di vederti” le dice.
    Lo sa già come va a finire se lo vede. Sa soprattutto cosa provoca in lei il fatto che lui chiami o scriva o dica: ci vediamo?
    A parte che probabilmente lui la chiama perché ha bisogno dell’amica che c’è in lei, magari ha bisogno di lei per compilare la schedina.
    Magari perché lei gli piace, come persona…
    Ma lei è riuscita a tenere a bada il bisogno di un lui che non sa, non può, non vuole.
    Ora lui torna. Come se fosse niente.

  • 5837
    LUNA -

    che cosa ha dentro lei lo sa lei, neppure una radiografia perfetta riuscirebbe a rendere tutto. E lui comunque non vede, non sa vedere.
    Come può farle questo? di fatto lo fa. Quindi può.
    Non deve… eppure lui lo fa.
    Quindi tocca a lei tutelarsi.
    Gli ha detto: per me è meglio di no.
    “Solo un attimo, che ti costa?” scrive lui.
    Che le costa? Potrebbe scriverci un romanzo su quanto le costa un sì.
    Anche su quanto le costa un no, certo. Ma lei sa che si deve tutelare, perché lui non cambierebbe modo di essere neanche con una radiografia messa su una lavagna luminosa. Non la ama, lei lo sa. Ed era il suo amore che voleva. Non c’è. C’è altro, ma quello no.
    Lui entrerebbe nella sua vita, fosse anche per un’ora, facendo quello che ora sa, vuole, può. Lei? Andrebbe via da quell’ora con le ossa rotte. Che ti costa? Le sue ossa intere. Sono sue, indipendentemente da lui.
    Non resta che tutelarsi.
    Non chiedere fuori: “non farmi male”, qd dirlo non funziona, ma non lasciarselo fare.
    Spostandosi.
    Facile? No. Chi lo dice? Anche se lei dice che ora è più facile. Perché ha arieggiato. Perché è andata verso le “impostazioni iniziali”, oltre alle impostazioni “lei con lui”, a quelle prima: chi ero e sono io, al di là.
    E’ stata a chiedersi come fa uno ad essere così, uno a cui lei ha dato tanto, certo. Ma soprattutto a chiedere, lei a lei stessa, cosa vuole dalla vita. Non vuole qualcuno che non vede, non sa, non vuole, perché ora non ama. E’ stato qualcuno con cui è stata anche bene, ma oggi non lo è. Nostalgia dei tempi buoni? Con la nostalgia dei tempi buoni quando qualcuno ci sta facendo male non ci si fa niente. Anzi no, ci si fa più male. C’è bisogno di rielaborare il dolore, soffrire anche di nostalgia. Ma anche di tutelarsi, spostandosi e arieggiando. Prendersi cura di sè.
    Lei non fugge, si sposta.
    “Andiamo a fare una camminata, dai” mi ha detto oggi. Arieggiare. Per non dire che la vita e le persone sono una merda. Anche se le strade si separano. E male.

  • 5838
    Joe S. -

    Mi ha chiamato 2 volte ieri. Mi ha chiesto come sto, è preoccupata per me, mi ha detto che ormai vede noi 2 come il passato ed è convinta della sua decisione. Io apprezzo questa sincerità, ma è davvero una cosa lacerante. No riesco a darmi pace, dov’è la ragazza che amo? mi dice che sono perfetto, che avrebbe voluto incontrarmi ora e non 4 anni fa, che senso ha? dice che gli sono servito per crescere, per questo l’amore è finito, non capisco. Abbiamo parlato con cortesia del più e del meno, sentirla o no per me è lo stesso, cambia poco. Avrei preferito un tradimento che frasi del tipo “ti auguro il meglio”, sono delle frasi per me almeno distruttive. La amo tantissimo, ma so che devo andare avanti, lo devo fare per me, per la brava persona che sono.

  • 5839
    Max -

    Lilly, grazie per le tue parole e la tua comprensione, oggi è una settimana che vivo da solo nel mio appartamento, è stata dura, molto dura, non che ora non lo sia, ma sto riniziando a vivere, ho ricominciato a farmi da mangiare, lavarmi i panni pulirmi casa, cose che facevo anche prima e che per qualche mese avevo smesso di fare.
    Piango, si piango ancora e lo faccio soprautto nei momenti topici delle gironate quelli nei quali stavamo insieme, la sera, il w.e., la notte.
    In quei momenti mi sento male, un male sordo che ti scava dentro e che non ti lascia in pace, i ricordi di lei e della mia casa dove ho lasciato tutta la mia vita sono soffernze seconde solo alla perdita di un prorpio caro, ma si deve andare avanti, si perchè abbiamo avuto la fortuna di avere un bene prezioso, la vita.
    Questo bene ci è stato donato a noi e solo a noi, non è giusto buttarlo via per altri, non è giusto che un altra persona si prenda questo dono.
    Forza di volontà, coraggio, speranza e credere nel futuro sono le medicine che mi servono oggi, e sto cercando di assumerle in dosi più o meno adeguate tutti i giorni.
    Lotto quotidianamente con i miei sentimenti ed è una lotta che ti risucchia tutte le energie mentali, ma non mollo, no non mollo, perchè, perchè non è giusto verso me stesso e verso tutte quelle persone che ti vogliono veramente bene e che stanno soffrendo nel vederti soffrire.
    Non molliamo, no non diamo a le persone che non lo meritano anche questa soddisfazione.
    Ciao Max

  • 5840
    Lilly -

    Ciao Emanuele. Scusa, ti scrivo un pò di corsa e sicuramente non riuscirò a dire tutte le cose che vorrei.
    Abbandono….A voltre sembra che non ci siano spiegazioni o che le spiegazioni siano ben poche ed insufficienti.
    In realtà, poi, esistono magari centomila spiegazioni tutte valide.
    Ma tu ora stai soffrendo e non puoi vederle nè, tantomeno, capirle.
    Ed è per questo che è importante non lasciarsi andare e stare a galla.
    Tutto ciò che provi è nella normalità.
    Ciò che mi impressiona è quel continuo ripetere che non eri il suo zerbino.
    Non è che essere zerbini comporti automaticamente l’essere lasciati.
    Così come l’essere sempre all’erta in atteggiamento di difesa non salvaguarda dall’abbandono.
    Forse c’era tanto rispetto ma poco dialogo?
    Cacchio se io sto con uno nell’ambito di un rapporto normale (intendo dire senza prevaricazione, paura, stato di confusione…..situazioni che alterano la normalità dei comportamenti e che tanti qui hanno vissuto) e questo all’improvviso mi molla in modo confusionario lo vado ad acchiappare ovunque e cerco, con calma, un pò di chiarezza. Poi lo posso lasciare bollire nel suo brodo, se ne sente la necessità, senza soffocarlo ma prima, azz…, un minimo di chiarezza.
    Non è che mi impettisco, mi indegno, lo spedisco, sparisco, cancello tutto, cancello lui.
    Per orgoglio. Per non essere uno zerbino. Per poi, però sentirmi, come se tutte le scarpe del mondo mi stessero ballando il cha cha cha sulla schiena….
    Comprensione e solidarietà non sono zerbinaggio.
    Saper ascoltare anche una sfuriata o un “ti lascio” detto senza convinzione o per disperazione o per stress o perchè “oggi è così e domani è già diverso” non sono segni di debolezza.
    Anzi…….

    Ciao, scappo!

    Ciaociaociao a tutti.

Pagine: 1 582 583 584 585 586 1.408

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili