La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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per lui. Lui ti piaceva, interessava al punto, da tenertelo per tutti questi anni, anche se era quello che era. quindi mi pare naturale (si capisce il senso?) che lei non si sia fatta lo scrupolo per me, allora. Mi aveva vista due volte, e in una delle due, ad un’altra persona (ancora ricordo la scena) mi aveva sentito dire che le cose tra me e lui non andavano bene. (e dovevo essere satura per benino, perché riservata come sono per “parlare male” di una persona che in quel momento era il mio amore…). Penso che in quel momento le si era aperto il cielo stile dopo un temporale. Per lei lui era l’uomo della vita. Quello che vedi e sbadabong, è scritto nel destino. Era impegnato, ma quella storia che non centrava con il disegno del destino faceva acqua! Certo, mi ricordo ancora la sua faccia da angioletto mentre io dicevo: con lui non va bene, e lei invece l’aveva puntato già (con il tempo avevo avuto modo di ricostruire ciò) e non è una bella cosa, proprio no. Perché si era presentata e mi aveva sorriso. E non si sorride a una a cui vuoi fottere l’uomo. Almeno non sorridere. Lei aveva avuto una vita difficile, e non lo dico con buonismo, voleva essere felice. Costi quel che costi. Il padre di lui una volta che l’avevo incontrato, anni dopo, mi aveva detto: io voglio bene a quella ragazza, ma li senti urlare fino in strada. Già ha avuto una vita difficile, da ragazzina, ma quella che hanno ora cos’è? Mentirei se dicessi che non siamo stati anche bene. Prima. Ma poi ci siamo lasciati perché io litigavo. Perché era in potenza quello che sarebbe diventato. Lei lo guardava adorante qd io cominciavo a detestarlo (pur amandolo), xché mi rendeva infelice, angosciata. Anni fa mi incontra, x caso, e mi dice: 6 stata il mio grande amore! Ci pensi mai a me? (penso lo abbia detto anche a qlla che era dietro a me in posta qd sono andata via 😉 è il tipo, veramente!
Scusa, Ada, l’attinenza era che x un xiodo me li dovevo cuccare davanti in compagnia, ogni sera. Ho cambiato giro.
Care amiche, Luna e Lilly, tutto vero.
E’ perfettamente come dite voi, adesso pensandoci bene non credo di amarlo poi cosi’ tanto, ho accettato a questo punto, anche se inizialmente non volevo, di averlo perso, ma a volte la nostalgia, le piccole cose ti fanno male quanto e come le piccole.
Lo so’ devo accettare il dolore, eppure ci ho convissuto per anni, adesso pero’ risentire quel malessere, anche solo per una biglietto o una foto mi ha fatto paura. Paura di soffrire ancora come allora, adesso non voglio piu’. Sto’ cercando di perdonarmi il male che mi sono fatta, perche’ nessuno mi obbligava a stare con lui, tantomeno quell’essere innominabile. Eppure lo facevo, stavo li’ ad accettare e subire tutto cio’ che faceva a me e a mia figlia.
Si ho capito, anche se in realta’ lo avevo sempre saputo, che potevo fermare questa “farsa” prima, prima di arrivare a cio’ che ero arrivata, ma credevo di essere capace di migliorare “il mondo”….”la mia vita”….
So bene che sto andando avanti, pero’ a volte il mio timore e’ quello di retrocedere anche solo per un attimo.
A volte credo davvero che sia stata una fortuna per me che sia andata cosi’, anche se avrei fatto volentieri a meno della sofferenza, pero’ mi sto’ conoscendo molto piu’ di quello che abbia mai creduto. A volte ci appoggiamo a qualcuno credendo che non possiamo andare avanti da soli, nascondiamo a noi stessi la nostra forza, il nostro coraggio, all’improvviso l’agnello e’ diventato lupo e ci dobbiamo proteggere, pena la nostra stessa vita.
Sentirsi orgogliosi di se stessi, finalmente, di aver affrontato, pur con tanti inciampi, a volte anche catastrofici, tutto il percorso, iniziare a vedere da lontano, moooolto lontano il punto di arrivo, ma…..all’improvviso temere per un motivo, anche banale di fermarsi e non ripartire. E’ questo che ho provato io, la paura, la pura del dolore, del tornare indietro. Mi sono fatta forza, dopo la prima reazione, dopo il primo gesto impulsivo e nascondere cio’ che mi
ha turbato ho ripreso tutto in mano e guardando tutto attentamente mi sono detta. Sempre ci sara’ qualcosa che ti fara’ ricordare, un luogo, un cibo un film, addirittura un oggetto della casa……e soprattutto mia figlia. Non devo sfuggire a cio’, devo continuare e andare avanti, avere la forza e il coraggio che mi ha aiutato ad andare avanti. Grazie di cuore per le vostre parole Lulu.
Luna, che accidenti! Ne hai passate delle belle davvero…Io ho cambiato giro, anzi loro hanno cambiato giro….noi gente “matusa” gente sposata, convivente, con figli o meno ma comunque gente alla quale piace fare una vita tranquilla, niente colpi di testa alle quattro di notte, che al mattino deve andare al lavoro,e non puo’ permettersi di stare a letto con una scusa, solo perche’ rientrati alle sei ANTI MERIDIANE, noi gente comune, non possiamo frequentare LORO e soprattutto io non vorrei mai e poi mai frequentare loro.
Forse saro’ banale, ma la sera a me piace godermi la mia casa, mia figlia , le sue storie le sue esperienze. Oppure amo passare una serata con gli amici, senza fare nulla di particolare, parlare rievocare ricordi che ci fanno anche ridere, decidere magari che il fine settimana successivo ci potrebbe piacere trascorrelo al mare….a mangiare il pesce. Troppo poco per lui, ma forse troppo poco per lei, ha solo 27 anni, giustamente vuole godersi la vita, certe cose vuole viverle e lui per stare al passo dovra’ adeguarsi.
Quindi per mia fortuna, sono loro che hanno scelto di andarsene, altrimenti lo avrei fatto io, non ci sarei potuta stare, gia’ sopporto male la presenza di loro nel nido d’amore che si sono creati accanto al mio ufficio…..saro’ una debole, ma non importa, preferisco cosi’.
Ho raggiunto un tacito accordo con gli amici, non parlarne, oppure farlo il meno possibile, di quella che e’ stata la mia storia. Spero tanto un giorno di incontrarlo e dirgli con tutta sincerita’ che sono stata davvero fortunata a “perderlo”, per ora forse non ci riuscirei ancora del tutto, ma continuo a lottare…Lulu
Ciao Lulu,ciao a tuttte
Ieri dopo settimane ho rivisto il mio ex marito,l’ho rivisto per cercare in modo civile di trovare un accordo senza farci troppo male con gli avvocati.
Sono passati solo 4 mesi e nel rivederlo ho proprio capito che nonostante 20 anii passati insieme… che ci unisce c’e solo nostro figlio!!Quanto male fa rendersi conto per tutti questi anni che credeva nella famiglia ero solo io!
Ora devo preparare tutte le sue cose che ha lasciato,perchè diceva che sarebbe tornato…devo prepare tutti i documenti per la separazione….Per quanto tempo dovrà durare questo dolore che mi spacca il cuore????Lo so che ho tante persone vicino che mi vogliono bene e mi sostengono,ma a fare queste cose sono sola con il mio dolore!!!!
E con i mie pesieri? Che per quanto da sola mi dica va bene così,vedrai che prima o dopo ce la fari anche senza di lui…non mi abbandonano….
Un bacio a tutte mary
Hai detto bene, Mary. E’ il classico momento che spacca il cuore.
E’ il momento in cui ti sembra impossibile che dopo essere stati uniti, dopo aver condiviso momenti belli e brutti, sorrisi, lacrime, gioia, esaltazione ci si debba rassegnare a diventare due estranei. Non estranei pronti a prendersi a forchettate urlando banzai,non estranei che si passano accanto senza riconoscersi ma nel sel senso di estraniati dalla vita reciproca.
Tu che sapevi tutto di lui, persino quante volte faceva pipì al giorno, ora di colpo non sai più nulla. Non sai se ha mangiato, cosa ha mangiato, che canottiera ha sotto la camicia, di che colore sono le mutande che indossa. E tutto questo ti destabilizza, ti fa sentire come senza la gamba dx e il braccio sx, ti toglie l’aria. Crea il panico.
Forse ti sembrerà che stia dicendo un mucchio di str….ate, e forse lo sono. Ma porto qui la mia esperienza personale.
C’è un momento in cui i dolori sono di tanti tipi e si confondono in un mix che li rende ancora più forti e perfidi.
C’è il dolore per l’essere rimasta sola, quello per le preoccupazioni economiche, quello per il figlio adolescente, quello del sentirti gabbata e ad un certo punto se ne arriva baldanzoso un nano-dolore…..il maledetto, stupido, piccolo dolore del non sapere il colore delle mutande che indossa…..ed è il classico dolore “goccia che fa traboccare il vaso”. Metti le mani avanti e c’è il vuoto. Non sai più nulla di lui, ti sembra impossibile, ti scoppia la testa. Ti si spacca il cuore.
Lui viene lì, prende la sua roba e nella testa ti risuona solo “èimpossibileèimpossibileèimpossibile”!
Invece è possibile Mary.
A volte l’altro pernde una strada diversa. A volte se ne va. Svolta l’angolo e sparisce e diventa quasi inutile capire se aveva torto o ragione, se è stato arrogante o civile, str…o educato. Conta la realtà. Lui se n’è andato.
Ma tu ci sei. Tuo figlio c’è.
Ed è su questo che devi concentrarti ora per non farti schiacciare dal dolore che soffoca.
Lo so. Sembro mia nonna quando mi diceva che non si possono drizzare le gambe ai ragni.
Non si possono fermare le persone che se vanno. Anche se restano non ci sono comunque più. La testa è altrove anche se il corpo è lì.
Guardia di un corpo seguestrato! Non credo ti sarebbe piaciuto avere questo ruolo.
A volte le persone prendono una strada diversa. Può capitare, capita e l’unica cosa da fare è reagire al dolore. Piazzarcisi davanti, dirgli “eccomi qua dolore. Io non scappo”, vivertelo tutto e aspettare che se ne vada.
Poi lui se è stato str….diventerà tale nella tua testa per il comportamento che ha avuto nei tuoi confronti e non per il fatto (ulltimo) dell’essersene andato.
Il tuo sentirti persa (mi pare) è logico e legittimo. L’hai avuto per i piedi per 20 anni…..il momento di smarrimento capita persino quando abbandoni la tua capientissima borsa sfasciata per una nuovissima borsa che senbra nata per nasconderti gli oggetti…..
Ma ti può mancare poi così tanto uno di cui magari sapevi tutto sui suoi diverticoli e niente di lui al punto di dire “nonostante 20 anni passati insieme… che ci unisce c’e solo nostro figlio”?
Naaaaaa!
Forse ti manca la presenza perchè in 20 anni si è talmente fagocitato il tuo spazio che tu sei sparita. Ed ora lo spazio che ti ritrovi, il tempo che ti ritrovi ti sembra troppo e ti spaventa.
E’ per questo che dovresti concentrarti su di te. Riprendere la tua vera dimensione e renderti conto che lo spazio che hai è quello giusto. E che il tempo ti serve tutto. Per te e per chi ti sta accanto.
Lui non è la tua vita. L’ha condivisa per un pò. Poi l’ha invasa per un altro pò, poi te l’ha espropriata e alla fine te l’ha restituita.
Ti ha fatto un gran regalo, in fondo.
Ti ha ridato qualcosa a cui avevi rinunciato per troppo amore verso di lui.Tutto quell’amore non deve andare perso. Ci sei tu, tuo figlio, le persone che ti vogliono bene.
Ed un dolore che, man mano che lo vivrai, vedrai che non è un nemico!
CIAO A TUTTI!!
LILLY: sembro mia nonna quando mi diceva che non si possono drizzare le gambe ai ragni.
😉 🙂
e tua nonna diceva una grande verità, ah?
e chissà quante altre, come le nonne mie 🙂
Questa del ragno me la segno 😉
“forchettate-banzai” e “diverticoli” son davvero delle perle di metafore 😉
Bacione a te, Mary, Lulu e a tutti 😀 😀 😀
Ciao Luna.
Io mi sto segnando tutte le tue perle di metafore.
Magari un giorno uniamo gli sforzi e pubblichiamo il “Metafolario” opera omnia in 47 volumi + appendice di aggiornamento (e ci facciamo un sacco di sacchi…..che non guasta mai….).
Ciao ciao a te e a tutti. Un bacione!
Facciamo un libro 😉