La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
14.073 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 572 573 574 575 576 … 1.408 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 572 573 574 575 576 … 1.408 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Ciao Mary. Dicono che “si somiglia si piglia”. Nel caso di quei due individui pare prorpio sia così.
Di gente disposta a calpestare tutto e tutti pur di raggiungere il proprio obbiettivo è pieno il mondo……
Il “bello accade quando si mettono insieme. Perchè finito il periodo idilliaco del “pucci pucci cucci cucci com’è bello star con te” parte lo sbrano reciproco.
Perchè è gente abituata così. A prendere a calci la gente anche se non ce n’è motivo. Anche i loro simili.
Solo che dall’altra parte non c’è più la persona corretta che sta male, si fa da parte e, al limite, si tutela come può senza però mai aggredire…………..dall’altra parte c’è uno str….esattamente come loro.
Forse il tuo momento del riscatto sarà proprio quello…il momento dello sbrano!
E’ vero. Sono persone arroganti, forse insicure ma sicuramente convinte che tutto gli sia dovuto. Anzi, che gli sia dovuto anche qualcosa di più di tutto. Persone prepotenti, fancazzisti a tutti gli effetti.
E fanno male, un male cane quando se ne vanno perchè lo spazio che hanno occupato è stato troppo e la loro assenza scopre un vuoto doloroso, destabilizzante, assurdo.
Ma sarebbe stato molto peggio se fosse rimasto. Perchè ti avrebbe rubato ancora u pò dii personalità, un pò di vita e troppa energia.
E non lo meriti!!!!!
Ciao ciao.
per Markos…..si dammi il tuo numero ho bisogno di parlare con ualcuno estraneo alla vicenda!!!!
ADA: sì, capisco il concetto degli amici storici. Anch’io li ho, accanto a quelli più recenti 🙂 con gli storici siamo come fratelli, e al gruppo si sono aggiunti ovviamente negli anni mariti, mogli, compagni e compagne, più o meno storici pure loro, alcuni sono stati anche di passaggio.
peraltro capita che nella stessa tavolata ci siano anche degli ex, degli ex fra gli amici storici, intendo, per coppie formatesi in più giovane età, poi tramutatesi in fratellitudine, e nessuno si scompone…
ma certo la tua situazione ora è diversa.
tornando all’inizio del tuo post:
@…A me questo sembra un po’ inquietante.
Ho paura di fissarmi nella cosa: “io stavo bene dov’ero, con la persona con cui ero”… ho paura sia quello che sto facendo… mi sto dimenticando le cose negative.
a me da fuori non pare inquietante, nel senso che può capitare di non sentirsi pronti, e non aver voglia, di chiudere un canale perché non si è pronti, e ci si sta ripigliando su certi livelli, anche se in teoria si vorrebbe… e magari si vorrebbe anche a dimostrazione del fatto che si sta bene, o meglio. e se si cerca una dimostrazione si è più tesi, si cerca un qualcosa di specifico ma quindi forse lo sguardo è meno aperto.
ma il punto è che se sembra inquietante a te, se tu hai paura di esserti fissata, bloccata… be’, ascoltati.
un conto è essersi bloccati, fissati e un altro avere paura di essere bloccati e fissati.
banalmente, se davvero il tuo disagio ti sembrasse troppo, se percepissi davvero un blocco, vai a farti sbloccare. Non c’è nessun motivo per cui bisogna camminarsi su una caviglia rotta, e zoppicare. esistono gli ortopedici per qualcosa. Lo stesso vale per i blocchi emotivi. Io almeno la vedo così.
come si fa a capire se si ha… una storta che sta guarendo, nei suoi tempi, o una frattura che non si sta rimarginando, ma invece si allarga?
ognuno sa per sè, cara Ada.
io sono piuttosto convinta che una persona lo sa, se si ascolta.
a te spaventa il tempo, anche, forse, che è
già passato da quanto vi siete lasciati, e il fatto che, dici, sei ancora lì…
ma in questo tempo c’è per esempio anche questa sollecitazione del fatto che lui giri con i tuoi stessi amici, insieme a lei.
questo allunga forse i tempi, o ti dà questa sensazione in questo momento, perché ti carica di stress, di domande, sensazioni…
carica l’emotività. la rielaborazione lavora sul distacco, perché vi siete staccati, la realtà lavora sulla… visione e l'”attaccamento”.
ora, Ada, io non conosco esattamente la situazione, neppure la logistica (non so per esempio se vivi in un paese di 100 anime, in una città o in una metropoli, se l’hai detto, perdonami, non me lo ricordo) e quindi posso parlare solo in generale.
In generale potrei dire che una tua frustrazione nasce anche dal fatto di quella che percepisci come un’invasione, e dallo scontro continuo, se ho capito bene, tra: io con i miei amici sto bene, e ho bisogno di stare con loro, perché con loro sto bene, ma in questo momento l’habitat che dovrebbe essere sereno è invaso e frutto di frustrazione.
ping pong su questa cosa. ping pong di testa e di cuore.
piacere misto dolore.
più dolore che piacere.
come andare a una grigliata per rilassarsi, ma cucinarsi il cuore sulla griglia. perché anche se lui non c’è c’è tutto lo stress dell’evitamento.
il desiderio è: voglio vedere i miei amici, che per me sono una famiglia, in pace.
la realtà è: non è così, non me la vivo in pace, non posso, non ci riesco.
la realtà quando dipende anche dal libero arbitrio degli altri non si può cambiare… può infastidire, ma che si fa?
si può usare il proprio libero arbitrio, e mettere sulla bilancia i costi/benefici.
Capisco che ti sembri surreale.
Anche perché, oltre alle ragioni del cuore, esiste una cosa chiamata consuetudine. E anche quello fa il suo.
Gli esseri umani vivono anche di consuetudini. Che lasciano una scia. Il modo per cambiare una consuetudine, e accettarne il cambiamento è… cambiarla.
avete mai visto il film COME ERAVAMO? con robert retford e barbara streisand. lui si innamora follemente di lei, hanno un amore unico speciale irripetibile sentito vivo passionale magico che li coinvolge…fin quando lui si allontana, dopo mesi lei lo rincontra e lo vede sposato con un’altra e gli chiede: perchè?
perchè lei…lei è semplice.
mentre barbara streisand con i suoi ricci e le sue problematiche comportava un rapporto difficile.
già a volte l’amore sembra proprio difficile per tutto ciò che può capitare e succedere. e uno scegli la via più semplice. non tutti siamo fatti per amare e lottare per amore, dobbiamo trovare solo un cavallo dir azza che come noi ha volgia di correre felice e ribelle.
ogni tanto durante la giornata alzo lo sguardo al cielo e mi rivolgo a lui e sorridendo gli dico: grazie.
già grazie per avermi fatto scoprire questo sentimento epr avermi fatto soffrire per avermi distrutto, eprchè mi hai dato una possibilità di migorare. non eprdo la speranza che torni, però forse proprio il giorno che tornerà io chiuderò questa parentesi perchè sarò andato avanti. e come la scena finale del film lo guarderò negli occhi e gli dirò: addio mio amore.
giornata romantica-nostalgica
ciao ragazze lily luna e co. come state???
io tra il meglio e il peggio!!!
tra alcuni giorni parto con i miei per 15 giorni vi lascio il mio indirizzo email chissà se qualcuna vuole parlare io sono sempre disponibile ad ascoltare (in particolare la mia diletta lily che sembra una sorella di quanto mi conosce bene)
markoss85@hotmail.it
besito!
Ciao ragazze,
Tutte parole vere le vostre!
Tutto vero….Ha trovato una sua simile!
E anche mio figlio stasera mi ha aperto gli occhi una volta in più,dopo aver parlato col padre al telefono…viene e mi dice: “mamma io e te stiamo bene da soli”!!
Che dire…ogni giorno che passa c’è una conferma!Eogni giorno che passa è un giorno senza di lui che mi fa trovare la forza di dire vai avanti che anche senza di lui ce la fai!!
un abbraccio
MARY: …pure meglio ce la fai 😉 direi.
più calma, più risorse da investire, più spazio per volerti anche più bene, meno egoismo con cui dover fare i conti ogni giorno, e a cui si rischia anche di abituarsi, sai?
vedrai… pure meglio, tesora 😀 :DDDDDDD
un abbraccio grande grande 🙂
anche a tuo figlio :DDDD
Ciao Luna,ciao a tutti
E’ vero la calma e il tempo sono tutto o quasi….
Mio figlio..la persona più importante!
Tanti amici…che non credevo di avere!La mia psicologa …che ogni giorno ringrazio di averla conosciuta,perchè mi sta facendo capire quanta forza ho dentro che non credevo di avere…
I miei suoceri che pur suoceri sono….invece ho trovato dei genitori in pù che mi vogliono bene perchè hanno vissuto tutto con me e sanno quanto in 20 anni ho fatto per la famiglia e sopratutto per il figlio!!E pur sapendo che comunque è il loro figlio sanno quanto male mi ha fatto e ha fatto a nostro figlio e grazie a Dio ci sono vicini!!
E a questo blog dove ho trovato nuove amiche!!!
Un forte abbraccio Mary
Luna: “ma il punto è che se sembra inquietante a te, se tu hai paura di esserti fissata, bloccata… be’, ascoltati.
un conto è essersi bloccati, fissati e un altro avere paura di essere bloccati e fissati.
banalmente, se davvero il tuo disagio ti sembrasse troppo, se percepissi davvero un blocco, vai a farti sbloccare.”
Già, è quello che sto cercando di capire. Mi sono accorta che mi è successo anche altre volte in passato, dopo storie di poca importanza.
“a te spaventa il tempo, anche, forse, che è già passato da quanto vi siete lasciati, e il fatto che, dici, sei ancora lì…
ma in questo tempo c’è per esempio anche questa sollecitazione del fatto che lui giri con i tuoi stessi amici, insieme a lei…”
Si, è vero, come è vera la questione della consuetudine… ma per quanto mi possa dare fastidio questa “intrusione”, francamente, non mi va di allontanarmi da quelli che sono i miei amici + cari e sai, non mi va proprio giù di farlo a causa sua! questo farmi “momentaneamente da parte” mi sembra un farmi condizionare da quello che fa lui, non so se mi spiego.
Ciao Markos. Hai detto una grande verità “…e uno sceglie la via più semplice…..”.
L’unica “giustificazione” che sono riuscita a estorcere al mio ex (in realtà avrei voluto un confronto, una risposta alle mie domande ma vabbè) e stato una sorta di motto rigorosamente scritto e che ogni tanto vado a rileggermi: “ho solo scelto la via più semplice che ho “trovato””.
Del tipo “chissenefrega se quella via la si può percorrere solo con un rullo compressore e con quel rullo ti becco alle spalle, ti stendo, ti schiaccio prima di andare oltre….”.
C’è un momento in cui i perchè sia nella forma di domanda che nella forma di risposta perdona importanza.
E’ il tempo che passa, le circostanze vecchie e nuove, la voglia di andare avanti o la necessità di farlo che gli tolgono importanza.
A volte quei perchè ballerini saltano fuori dal cassetto dei ricordi…..perchè non spariscono, restano lì inerti, tramortiti ma continuano a gironzolare dentro di noi aspettando un momento di fragilità, di umore nero, di tristezza o depressione per farsi forza e saltare fuori.
Ma sono solo attimi. Attimi che arrivano, fanno male, stanno lì per un pò, e poi se ne vanno.
Sono i “momenti del su e giù” che bisognerebbe riuscire a valutare non con lo stato d’animo che si vive in quel momento ma con quello del momento successivo.
In questo modo quando siamo su non vedremmo il “su” più su di quanto è veramente e non ci sembrererebbe di precipitare in un baratro infernale al momento del crollo emotivo.
E viceversa quando cadiamo giu non ci sentiremmo ancora più giù e non vedremmo il sù come letteralmente irragiungibile.
Ciao Mary. Quant’è bello quanto uno che si è comportato da bast….viene riconosciuto tale anche da coloro che di default dovrebbero vederlo come un santo sempre e subito. Quando qualcuno infrange la legge del “ogni scarrafone è bello a mamma sua” e ti dimostra che non sei da sola.
Quanto è bello che non debba essere tu a predicare, sottolineare