Salta i links e vai al contenuto

La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.

14.073 commenti

Pagine: 1 570 571 572 573 574 1.408

  • 5711
    LUNA -

    SARA: @E’ capitato a qualcuno di voi finire così avviluppato nei propri pensieri a fare continui bilanci, dimenticando la casua originaria dle dolore ma non il dolore…

    sì, è capitato.
    non è una cosa “strana”. E’ umana pure questa. Siamo macchine perfette anche in questo, anche quando il nostro disagio sembra marciare contro di noi, in verità è un segnale. Un segnale di ciò che sentiamo, anche se in quel momento, proprio per lo stato di disagio in ci troviamo, e magari per un livello di stress alto, noi non siamo in grado di decodificare i messaggi che il nostro corpo (e la nostra mente, la nostra emotività) ci inviano, e quindi, più cerchiamo di decoficarli, ma in stato di fragilità e confusione, più ci sembra di caderci dentro. Più ci stanchiamo.
    A mio parere sicuramente hai fatto benissimo ad andare in terapia.
    Se si ha mal di denti si va dal dentista, non possiamo essere i dentisti di noi stessi, se il malessere è di questo tipo si va, giustamente, da chi ci può aiutare a dipanarlo.
    Ciò non significa che non siamo in grado di cavarcela da soli,ma a volte ci può servire un traduttore, proprio per capire quanto possiamo cavarcela da soli.
    E’ una prova d’amore verso se stessi, e di grande maturità, non il contrario.
    Non passa in un secondo, ma ti sei messa sulla strada per stare meglio, perché ne hai preso atto, e vuoi stare meglio.
    Cercando di dipanare la matassa da sola ora ti saresti caricata di uno stress ulteriore, perché avresti aggiunto pensieri – magari in circolo – ai pensieri. E ti saresti stancata ancora di più.
    L’essere così spaventata fa naturalmente parte del disagio che senti.
    Anche il cervello che va a mille e sembra fondere di pensieri.
    Mi pare di avere già detto troppo, hai chi è preparato per aiutarti a risolvere questo disagio 🙂
    volevo solo rassicurarti sul fatto che sono sì, cose di questo mondo.
    Che si risolvono.
    Un abbraccione 🙂

  • 5712
    markos -

    mi spiegate che intendete per indipendenza emotiva?
    sono due giorni che faccio eltto divano divano letto come se anzi di andare avanti andassimo indietro, certe volte voglio sconfiggere tutto certe altre mi ritrovo a piangere come un disperato desiderando solo di morire perchè stavo vivendo il sogno che avevo inseguito con difficoltà per una vita e ora sono piombato nel suo opposto: il più grande incubo, ma soprattutto da una persona che fino all’ultimo giorno ha detto di amarmi che ero tutto e mi sarebbe sempre stata affianco non lasciandomi mai solo…cosa si prova a illudere così tanto un altro?marciare sopra i suoi sentimenti e illuderlo fino alla fine? fino all’ultimo giorno con promesse e giuramenti?posso mai pensare che la eprsona con cui ho fatto tutto possa essere diventata così cattiva da inventarmi una malattia per farmi fuori togliermi di mezzo con delicatezza?
    si può essere così avidi di se?
    forse si ma lui no, è un debole, è vittima di qualcuno non posso accettare che sia diversamente da così. avrà una sua vita un nuovo ragazzo, complimenti!perchè io non ho il coraggio di farmi sfiorare da nessuno, eppure ne avrei di gente dietro che aspetta!
    disperazione e ansia per una storia che mi sembra guerra e pace, i classici amori travagliati e contestati alla shakespeare…è solo l’inizio o una tragica fine? il 6 luglio è il nostro anniversario…gli amnderò un messaggino ma piccolo, forse!che spero? nulla so già che non farà nulla, ma saprà che la penso sempre in quel modo e che è lui che ha deciso così perchè io invece giramenti e promesse le mantengo!
    indipendenza emotiva? io a quanto pare non riesco ad averla!
    cura di me? non trovo lo spirito per reagire e riprendere la mia vita eprchè ho paura che facendolo lo rimuoverò epr sempre non dandogli la possiblità di tornare…un giorno…se dovesse capitare perchè l’avrei già dimenticato, per questo rimango in questa fase trans!

  • 5713
    Lilly -

    Ciao Sara:dici”Perché se ho preso un calcio in faccia è me che metto in discussione, e non chi me lo ha dato?”
    Perchè chi te l’ha dato se ne va, se ne può andare, puoi mandarlo via.
    Invece tu resti. Resti sempre.
    Quindi va bene che l’autoanalisi sia incentrata su di te e non su una sorta di piattello umano che compare per un attimo più o meno lungo all’orizzonte per poi sparire dopo un pò.
    Ciao Ada. Sono d’accordissimo con Luna. Ti sei semplicemente difesa con un atteggiamento che in quel momento la tua testa, la tua panza, ti hanno consigliato come il migliore per te.
    Avresti potuto sfilargli davanti sostenendo lo sguardo con aria di sfida, avresti potuto digrignargli i denti come un cagnaccio inferocito. Avresti potuto scappare dall’uscita di sicurezza o buttargli le braccia al collo “ciao caro smak smak”.
    Invece hai fatto ciò che hai ritenuto corretto in quel preciso istante. E’ lui che avrebbe potuto evitare di pretendere da te lo stesso atteggiamento che in quel momento lui ritenva corretto.
    Ma già….a volte funziona così. IO faccio, penso, dico così e se tu non fai, pensi, dici come me sbagli e io mi incazzo! Va beh…..momenti di insana onnipotenza.
    Ma tu ti vedi veramente come la sfigata del campus che guarda sfilare la reginetta ed il re del ballo scolastico?
    E’ un atteggiamento che ti fa male, però. Cerca di convincerti che non sei la sfigata del campus ma una persona con tutte le proprie potenzialità inalterate. Che anche tu sei una reginetta…una reginetta che ha perso UN re….non IL re, che nel mondo ci sono ancora tante “monarchie”….e che il correre felici sulla spiaggia con lo sciabadababà sciabadababà cantato di sottofondo non è solo una prerogativa degli altri.
    Markos: Hai mai ascoltato Dolcenera di De Andrè? Ti scrivo il finale:
    “così fu quell’amore dal mancato finale
    così splendido e vero da potervi ingannare”.

  • 5714
    Lilly -

    E’ solo per dirti che, a volte, l’altro decide di stare in silenzio.
    Ma tu non puoi morire dell’assenza di una parentesi che chiuda un discorso.
    C’è un momento in cui devi essere tu a chiudere quella parentesi.
    Per poi riaprire un discorso nuovo o per poi chiudere il capitolo per sempre. Chi lo sa.
    Intanto tu scrivi la parola fine e chiudi la parentesi.
    Perchè intanto una fine c’è stata.
    Perchè se ritornerete insieme la vostra storia sarà diversa da quella del passato.
    Tu e lui sarete diversi perchè questa storia, quella rimasta “aperta” per sbaglio per la sua fuga silenziosa e per la tua paura di perderlo, vi ha comunque segnato.
    Lo vorresti contattare….mi hai chiesto se io lo farei….Ti rispondo dicendoti ciò che ho fatto: non ho voluto chiudere la parentesi che lui si era “dimenticato” aperta, gli sono stata “addosso” con discrezione ed alla fine NON siamo tornati insieme NE’ci siamo neppure formalmente lasciati. In compenso mi ha urlato (al telefono) molto malamente tante cose che mi hanno fatto capire che, e beh….era finita!
    Per un pò lo stare male di quella reazione è stato più doloroso di un assurdo silenzio. Poi è stato meno doloroso. Poi ancora meno doloroso, poi ancora meno…..
    Continua a mancarmi quell’addio. Non più lui. Quell’addio! E ancora oggi mi capita di chiedermi perchè non ha mai avuto il coraggio di dirmelo. A volte penso che probabilmente ha dovuto allontanarmi ma che se avesse potuto….Poi alla fine penso “ma chi ‘azzo se ne frega….” e penso a quanto sto bene ora con la mia ritrovata voglia di vivere.
    Non so dove mi porterà il percorso che sto facendo. So però che l’amore che mi dava e che gli davo mi stavano uccidendo pian piano.
    Era un modo di amare malato, sballato, sfalsato, ciucciaenergie.
    Non torneremo mai insieme. Ma se mai dovessi incontrarlo e parlargli…..non so chi mi troverei di fronte ma di certo lui non troverebbe più la persona che stava con lui.

  • 5715
    Mary -

    Lilly,ciao a tutti
    Eccomi week end finito!
    Sono qui sola sola con i miei penisieri…
    Mio figlio giustamente fuori con i suoi amici,la vita continua…
    Non è per niente facile,ieri ha riaccompagnato a casa nostro figlio e dopo settimane l’ho rivisto!
    Che colpo al cuore!Perchè nonostante tutto quello che mi ha fatto e le cattiverie che mi ha detto è così difficile allontanarlo dai miei pensieri????
    Lo so 20 anni insieme non si possono cancellare,ci provo ci sto mettendo tutta la forza che trovo dentro me cercando di pensare che passerà….ma è davvero dura!Mi manca da morire….

  • 5716
    Lilly -

    Ciao Mary. 20 anni insieme non si possono cancellare in un botto. E probabilmente non li cancellerai mai. Non sarebbe giusto.
    Sono anni che hai vissuto e in cui sarai stata a volte bene, a volte male, a volte così così. Ma sono stati anni comunque tuoi.
    Ora, scusami, ma ipotizzo….
    C’è un momento in cui ci si sente delle perfette imbecilli vero?
    Lui ha fatto la voce grossa, si è riempito la bocca di cavolate che poteva benissimo evitare, è stato arrogante, perfido, un pò bastardo….e tu lì….colpo al cuore….ti manca….
    Ti senti crollare il mondo addosso. E’ come se quel colpo al cuore , se quel grande senso di amore che provi si mangiassero tutto d’un colpo i passi che hai fatto avanti nell’accettare la fine della vostra storia.
    E magari ti viene pure il panico perchè nella tua testa scatta un pensiero del tipo ” se dopo tutto ciò che mi ha fatto mi manca, tremo quando lo vedo, basta un’occhiata per…..cacchio…allora vuol dire che non ne uscirò mai. Che ques’incubo non finirà mai”.
    Ti senti chiusa in un tubo con la porta di accesso bloccata e quella di uscita inesistente….
    Lo dico perchè ci sono passata…azz se le provate queste bruttissime sensazioni. Non erano vent’anni di convivenza, non c’erano nè matrimonio nè figli…..quindi mi viene spontaneo pensare che nel tuo caso queste sensazioni siano da moltiplicare x 10, 20, 30.
    Non dare un peso eccessivo a questi momenti, Mary. Vivili per l’importanza che hanno ma non farti prendere a martellate da loro.
    E’ importante vivere il dolore perchè solo vivendolo se ne sa misurare l’importanza e si riesce a superarlo.
    Se non lo si vive, se non lo si affronta, avrai sempre paura di beccartelo tutto d’un botto all’improvviso, come un serial killer che ti agguanta nottetempo tra il chiaro e lo scuro e ti presenta un conto spaventoso.
    E’ così difficile allontanarlo dai tuoi pensieri ANCHE perchè (ipotizzo di nuovo) come tutti i lasciati non consenzienti

  • 5717
    Lilly -

    ti è rimasto qualcosa in sospeso.
    Provi una sensazione di “mi manca qualcosa…..”. ed il qualcosa che ti manca è la possibilità di un confronto. Ti è stata imposta una decisione.
    E così nella tua testa riempi questo vuoto con la sua presenza.
    Lui non è qui davanti a me per poterci parlare, dialogare, confrontare ed io lo creo nella mia mente e lo chiudo lì, lo costringo a quel confronto che mi ha negato.
    Poi alla fine sei tu a restare prigioniera di quei pensieri.
    E sono pensieri pericolosissimi. Perchè non si tratta di autoanalisi. E’ una specie di processo, un teatrino delle occasioni mancate.
    Rischi di rimanere prigioniera della vita mentale a discapito di quella reale solo perchè in quella mentale hai un riscatto, un diritto di parola, una possibilità di emergere che in quella reale ti sono state negati.
    Non farti tentare dalla voglia di chiuderti e di chiuderlo dentro alla tua testa.
    Non so se mi sono spiegata. Ciò che voglio consigliarti è di affrontare il dolore con un sorriso in tasca e con la consapevolezza che la vita reale può darti tantissimo. E sei già sulla buona strada, giusto?????? Un abbracione!

    Ciao a tutti! Ehy Naty come va?

  • 5718
    LULU -

    Ciao a tutti, Sara tutto normale, capitano cose del genere eccome se capitano…per cio’ che riguarda la terapia sono con te, anche io seguo questa strada. Sai quale e’ la cosa che sembra strana (ma che in realta’ non lo e’?) io tutte quelle cose che sto’ tirando fuori dalla mia persona le ho sempre sapute, i problemi che affrontavo nella mia relazione con relativa dipendenza affettiva pure, ma avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a vederle, non offuscate dalla speranza di un miglioramento, avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a vederle su quel piatto (non tanto d’argento…) e piano piano me ne potessi liberare.
    Mary sei sicura che sia lui quello che ti manca, oppure la situazione diversa che ti fa sentire come un pesce fuor d’acqua? A volte questi cambiamenti obbligati ci fanno paura, temiamo di non essere all’altezza di noi stesse…la nostra vita non vive in funzione della loro. So’ benissimo quanto sia dura, spesso nonostante i grandi sforzi siamo pure tentati di mollare. La stanchezza vorrebbe fare ancora da padrona, ma noi contiamo, noi siamo importanti, il nostro benessere e’ quello al quale ci dobbiamo dedicare, non dobbiamo cedere ai ricordi….il percorso a volte e’ veramente difficile, ma vi posso assicurare che ad un certo punto sembra che qualcosa stia davvero cambiando. Io dopo anni e anni nei quali mi sono completamente annullata, in nome di un qualcosa che nemmeno posso definire amore, mi sono ritrovata. Ho ricominciato a volermi bene. Sono riuscita a gettare via ogni lettera che avevo scritto della mia sofferenza, sono riuscita a liberarmi dei messagi che mi aveva inviato per convincermi a fare la sua “amante” dopo dieci anni di convivenza, per tradire la sua attuale compagna….mi sono liberata di cose di cui non avrei mai creduto. Ancora e’ un percorso in salita, ma ogni giorno mi accorgo che sto raggiungendo la mia meta, e sono contenta di me stessa. Adesso mi….amo…ebbene si. Finalmente mi amo, con tutti i miei difetti.

  • 5719
    Lilly -

    Per me indipendenza emotiva è sinonimo di libertà, di maturità.

    Ciao Markos. In queste settimane mi sono affezionata veramente tanto a te (come d’altronde a tutti coloro che scrivono qui).
    Dici: “non trovo lo spirito per reagire e riprendere la mia vita eprchè ho paura che facendolo lo rimuoverò epr sempre non dandogli la possiblità di tornare…un giorno…se dovesse capitare perchè l’avrei già dimenticato, per questo rimango in questa fase trans!”.

    Che fosse così l’avevo già mezzo inteso e te l’avevo anche scritto.
    Che tu volontariamente decida di stare in una fase di merd….(azz….parli di morire) perchè lui potrebbe tornare e hai paura che non essendoti flagellato il cervello 36 ore su 24 tu ti possa essere scordato di lui e beh…..questo lo capisco un pò meno.
    Oddio!
    Capisco che possa succedere (a me è capitato) ma in modo, come dire, inconscio, inconsapevole, non razionale. Io appena me ne sono resa conto sono zompata in aria come se avessi scoperto di essere seduta su un nido di formiche rosse.
    E cribbio! C’era la mia vita in gioco, la mia stabilità mentale, tutta la mia esistenza.
    Parli di lui come vittima.
    Sei tu la vittima. Ma di te stesso, però.
    Lui, dici tu, è vittima. Bene! Lo conosci e saprai cosa dici…..però la vittima un bel mattino si è svegliato e ha deciso di fare qualcosa che lo facesse stare bene. E si è distaccato da un pò di situazioni che, evidentemente, gli stavano creando un disagio.
    Non dico date. Dico da una serie di situazioni. Lui, la vittima, si è tutelato. Magari raccontando tremila palle, scappando egoisticamente e vigliaccamente e chi più ne ha più ne metta. Ma si è tutelato.

  • 5720
    Lilly -

    Tu, il carnefice, ti dai delle bastonate da solo, parli di morire, anneghi, crepi, soffochi nel dolore, e (peggio che andar di notte) dici che non vuoi uscirne????????????????????
    Markos. Metti il caso che lui ritorni cosa troverà? Una larva? Una persona distrutta dal dolore?
    E metti il caso che non ritorni…..che fai? Con tutte le possibilità che hai, con tutta la gente che conosci, con tutta lo spirito, l’iniziativa, la fantasia che hai scritto di avere ti lasci andare alla deriva? Butti via tutto così?
    Markos, l’amore non si misura con il dolore, non si trattiene con il ricatto e non si trattiene dentro di sè cristallizzandolo nella più tragiromantica sofferenza.
    Come fai ad amare lui se non ami prima ed anche te stesso? E come fai a dire di amare te stesso se ti fai volontariamente così tanto male?
    Il mio cervello, forse, è un pò limitato……ma io credo nella caduta, credo nelle ricadute, credo nelle ricadute apparenti e nelle ascese discese umorali. Ma che uno decida di stare male per la finalità che dici tu dopo aver razionalmente messo a fuoco la situazione….questo NO! Non riesco proprio a capirlo.

    Ciao!

Pagine: 1 570 571 572 573 574 1.408

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili