La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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..o forse è già nato e ho paura di prendere una botta, di “soffrire”..
Poi pero’ quando sono con lui, mi abbraccia e mi fa stare bene..
Non so, io non so cosa voglio, quello di cui ho bisogno..forse pero’ io non sono da avventure, non riesco a viverele cosi’, forse io voglio ricevere e dare di piu’..
E allora mi dico posso io soffrire anche pr questo?
Ma non era una storia senza impegno? O forse io il sentimento un po’ ce l’ho cmq investito..
Per questo preferisco una brutta vrità a una bella bugia, preferisco mi dica..ci ho provato ma io devo stare solo perchè ho voglia di quello, che mi dica è stata bella finche’ è durata ma stop!
E invece non ti dice niente, lo osservi diverso, ti dice che è stanco..e per quello ti dico che dovrei mettermi in un angolo..aspettare che faccia chiarezza almeno lui..o forse lui ha capito prima di me che io cmq ho bisogno di qualcosa di piu’e non sa se è in grado di darmelo e pian piano si ritira..non lo so..ma perchè parlare è cosi’ difficile..?!
Forse io mi sono mentita..forse io in queste mezze storie nn posso stare bene perchè conosco cosa c’e’ al di là e mi sembra sempre troppo poco..io e la leggerezza non potremmo andare d’accordo..?? O sarebbe possibile solo nel caso non esistessero sentimenti??Ma forse in quel caso io non lo avrei neanche frequentato..
Forse allora dovrei preferire la “singletudine” fino a che un giorno
sulla mia strada trovero’lamore?!?
SIMO: ciao cara 😀 vero, vero, vero… 😀 centrale, direi 😀
@tanto diamo per scontato che non tutti sapranno e vorranno accettarlo, molti non capiranno, molti avranno da ridire, altri per non fare la fatica di capirci se ne andranno come sono arrivati…amicizie comprese e familiari compresi….ma alla fine almeno avremo il nostro essere intatto e sapremo cosa abbiamo dentro e di cosa abbiamo bisogno oltre che come conseguirlo….
Avere il proprio essere intatto è fondamentale. Ciò non significa non essere aperti in modo sano, non mutare (tutto scorre) in modo sano, non entrare in comunicazione con gli altri, non farti anche contaminare positivamente, arricchire da ciò che l’incontro con gli altri può portare nella tua vita, non cambiare idea, non essere fatto di tante parti e scoprirle, viverle e usarle con flessibilità… ma significa che non ci si può mentire e snaturare, perché alla fine quello che senti senti e quello che sei sei (nel presente che vivi, non come un dato di fatto immutabile dal primo vagito all’ospizio)… e se vai contro di te prima o poi i nodi vengono sempre al pettine, sempre. Perché gli altri possono avere il loro punto di vista, la loro opinione, le loro motivazioni, possono essere deboli o fortissime, ma alla fine dentro di te ci sei tu, e quindi sapere cosa senti e vuoi tu è la prima cosa. E non è egoismo, è realtà.
Se sai cosa vuoi tu, cosa è importante per te, puoi anche accorgerti se ciò che vogliono gli altri collima con questo o no, e scegliere.
Perseverare o rinunciare in base a dati di realtà, nel presente.
SONIA: ciao stelin 😀
ovviamente io non volevo darti il tormento, ma il punto era che mi pareva che un po’ di tormento ci fosse già… e stesse andando in capoccia capocciona… allora il senso delle mie domande era l’esatto contrario, provare a centrare la questione, entrare nella sensazione, piuttosto che, come dice Simona, rischiare di farsi duecento pippe mentali, forse e se, mentre la cosa, in fondo, è probabilmente più semplice di quello che sembra… e sta in panza… nel cuore, anche, ma sappiamo che la panza “brombola” e dice le sue ragioni 😉
@Anche se dentro di me ho sempre sentito la sensazione di una “fregatura” nel senso che cmq prima o poi io ci sarei cmq rimasta sotto..
guarda come funziona bene la tua pancia, Sonia…
non perché la panza sia in grado di leggere il futuro, e di dirti se rimarrai sotto o no, ma perché lei vive nel presente e ti ha detto qualcosa, da subito… che riguardava come ti sentivi…
che poteva essere tante cosa, anche solo il fatto che, alla fine di una storia importante, comunque una persona è in inventario, e che quindi, bisogna ascoltarsi bene bene…
Non ti ha detto che tu eri sotto, ma che non volevi sentirti e metterti in posizione di “svantaggio” perché non era proprio una cosa di cui avevi bisogno. E questa, indipendemente da ciò che voleva lui, era lui, era una TUA sensazione.
Non è lui che può risponderti per una tua sensazione.
Ciao Sonia, quanta paura sento nelle tue parole, quanta paura e nello stesso voglia di amare, di sentirti amata…e’ vero e’ difficile a volte parlare, ma non preoccuparti qui siamo abituati a questi stati d’animo, a queste confusioni mentali, quindi ti capiamo benissimo.
Forse e’ vero che lo vedi strano e forse e’ anche vero che non dipende da te, non fasciarti la testa prima di essere certa delle cose (parla una buona!….io per prima faccio quello che fai tu!!!) vedi a volte vediamo delle situazioni o non ne vediamo altre giusto per paura. Rifletti un attimo, ti fa stare bene o no, credi davvero di poter accettare una storia, o come dici tu una mezza storia oppure no…l’importante e’ chiarire bene cosa puo’ darti lui e cosa sei disposta ad accettare tu, tu vieni prima di tutto, se ti va una storia superficiale e lui e’ daccordo vivila, altrimenti fai ben chiarezza soprattutto con te stessa e chiediti a cosa sei disposta a rinunciare.
Non pretendo di essere una tua consulente, il mio e’ solo un consiglio di donna ferita, che ancora deve lottare molto soprattutto con i fantasmi che ogni tanto disturbano le sue giornate ed il suo sonno, ma sai tu non devi metterti in un angolo ed aspettare che lui faccia chiarezza con se stesso, falla prima tu chiarezza. Non possiamo aspettare sempre che gli altri lo facciano, a volte anche noi abbiamo il diritto di farlo, pensaci, se ti fa stare bene ma non sei sicura che sia ltrettanto per lui, parlane. Altrimenti, prendi tu la decisione, anche se i pensieri in testa saranno tanti, anche se avrai paura di sbagliare, l’importante e’ che tu sia quella che prende la decisione, tu sei importanet per te, lui in questo momento e’ solo colui che ti fa o non ti fa stare bene….sii piu’ egosista a volte e’ importante, molto importante esserlo, solo cosi’, anche se a volte non riusciamo lo stesso, possiamo dire FINALMENTE SONO IO QUELLA CHE HA DECISO, NON QUELLA CHE HA DOVUTO SUBIRE LA DECISIONE….scusa se sono stata troppo cerebrale, e’ vero quando la viviamo una storia ragioniamo di piu’ con i sentimenti…facile parlare per chi non e’ coinvolto vero?! Comunque sia un in bocca al lupo te lo mando con tutto il cuore LULU
Nel senso: lui può risponderti riguardo al fatto che tu lo percepisci distante e gli chiedi il perché, lui può risponderti in modo diretto se tu gli chiedi:
“ma tu vuoi continuare a vedere altre donne?”.
o “cosa provi per me?”.
Mettere in tavola le sue carte, e quel punto, in base a ciò che lui risponde, puoi sentire, con le tue carte in tavola dentro di te, ciò che vuoi tu e se ciò che vuoi tu collima con quello che vuole lui e come è fatto lui. E scegliere se vuoi continuare questa storia o no, se, per come si sta svolgendo ti somiglia o no, se per te è fonte, il presente che vivete, di piacere, o di frustrazione.
Questi sembrano pensieri se li scrivo così,ma xe tuta panza!!! 🙂
Riguardo il fatto di come tu vivi la cosa, dentro di te, e di cosa stai cercando tu, lui non può rispondere. Non può fare chiarezza lui per te. E’ chiaro che siete in due, e che dipende anche dalle sue carte in tavola l’idea che tu puoi farti, ma per te, dentro di te, la protagonista sei tu.
Dici che ti “sposteresti” per vedere cosa ne pensa lui. e da lì capire delle cose. Ma… spostarti un attimo tu per capire cosa senti tu e rilassarti un attimo?
non c’è nessuno qui che debba mettersi in un angolo.
Io non credo che la questione sia: Sonia non ama in generale le storie “sportive” o le avventure. Anche se è così io credo che il centro della questione sia come Sonia si sente adesso. Di cosa ha bisogno Sonia e di come si sta sentendo dentro il presente.
Io, ovviamente, non posso sapere perché stai bene tra le sue braccia finché ci sei e poi non stai più bene quando vai a casa.
e perché questo copione ti fa sentire in svantaggio.
Il fatto che a te non piace dividere l’intimità con qualcuno che frequenta altre donne mi pare un dato abbastanza evidente. e anche piuttosto naturale direi. Ma, al di là del fatto che sia naturale o no, questa è una cosa che a Sonia non va, indipendemente se sia poco o molto sportivo. così è.
Lui è uno a cui piace/ha bisogno di vedere altre donne? Bene, saprà lui perché.
Ti vivi male questa cosa? Se te la vivi male te la vivi male. E non è questione di non saper vivere le cose leggere…
Cosa vuol dire leggero? lo dice la parola stessa. Se è pesante non è più leggero. Tu vuoi sentirti spensierata, forse è questo. E in questa storia ora non ci riesci.
Tu sicuramente sei in grado di vivere anche una situazione libera e spensierata ma dipende se il tipo di libertà e spensieratezza che viene messo in piatto collima con il tuo concetto e bisogno di libertà e spensieratezza, non con quello di un altro e basta.
Non sei poco sportiva se ammetti con te stessa che così per te c’è qualcosa che non va. Sei sincera con te stessa.
E se sei sincera con te stessa puoi fare la tua strada, sola o in compagnia, ma scegliendo in base a ciò che veramente ti fa stare bene e ti somiglia. Dicendo no e sì non in base a ciò che dovrebbe essere ma in base a ciò che è.
baci 🙂
Poco tempo…scusate la sintesi.
Sonia, se torni a leggere di me piu’ o meno un anno fa, mi trovi alle prese con la mia “storia senza impegno”…
Chi scrive e legge qui da secoli, magari ricorda.
Ebbene, chiusi io in settembre senza drammi apparenti.
Stavo come stavi tu.
Senza amarlo ma sentendone comunque la mancanza perche’c’era quando voleva e poteva lui ma io non ero mai nella posizione di sentirmi considerata. Non mi dava spazio ed io non ero predisposta a chiederlo per quel vago sentore di inadeguatezza che, nel suo piccolo, sapeva lasciarmi.
Insomma non tirava fuori il mio meglio, non mi consentiva di amare se non immolandomi ed io ero gia’ nella fase in cui si sa cosa provochi l’ immolarsi ad una causa persa !
Forse lui aveva mille altre, io solo lui ! Ed era per scelta. Mia come sua. Troppo diverso il modo di vivere quel rapporto quando non eravamo insieme…
L’ ho capito, accettato e ho chiuso.
Cominciava a farmi male dirgli “ciao” dopo un w.e. e aspettare il miracolo del ritorno volontario senza fiatare.
Leggera ansia e una discreta dose di solitudine…
NO! Era gia’ troppo ! E anche troppo simile a quel non saper pretendere mai nulla che mi ha massacrato in passato.
L’ amore che io so dare e che volevo avere non era quello.
Non e’ colpa di nessuno. Solo che LUI E’ COSI’ed io NO !
Vivere “sportivamente” una persona con cui divido parti intime di me e della mia vita…con cui dormo, rido e mangio non e’ nella mie capacite’ mentali.
Ne’ me ne dispiaccio, ne’ me ne congratulo. L’ ho accettato.
Ho ricordi belli e dolci di lui ma anche di tante delusioni e attese che mi hanno fatto soffrire.
Per fortuna, non mi sono lasciata travolgere da quell’ amore semplicemente non adatto a me.
Ti do’ un consiglio, Sonia : vivi e fai quel che ti senti ma quando e se sentirai dolore o inadeguatezza, sappi chiedere e proteggerti. Se non trovassi riscontro, vai via.
A me, in quel frangente, il passato ha aiutato.
Mi ha fatto capire che ero cambiata.
Che volevo e potevo amare ma non a tutti i costi, che in me era sorto il concetto di limite e di amore ANCHE per me…
Il resto, lo sapete 🙂
Buona fortuna, Sonia e a presto.
Ciao di nuovo!
Come la vedo io in tre punti:
1) come dice anche @Luna, viverla di panza, sentirla così…è come l’istinto, la vocina nell’orecchio, il sesto senso…
Tu @Sonia dici si, ma dentro la vocina dice no, o il contrario…quella vocina ti sta dicendo cosa veramente vuoi…ma e c’è un ma…attenta a non confondere quella vocina con le tue paure, perchè ti porterebbero fuori strada!
Per questo devi riflettere su ciò che veramente vuoi….più in pratica…fai come i bambini, prendi carta e penna dividi in due e metti positivo e negativo ed elenca….alla fine tira le somme, sono certa che avrai più risposte di quante immaginavi!
2)Per esperienza e a 39 anni qualcosa credo di aver capito….anche se ultimamente….vivitela senza troppe domande ne risposte…sembra in contraddizione con il primo consiglio ma non lo è!
ci sono delle storie e dei momenti in cui la cosa migliore è abituarsi a viverla così….lo so che la società e tutte le altre menate ci insegnano fin da piccoli a rispettare regole, ma piano piano si può apprendere che non sempre le regole servono….soprattutto in amore!
Hai mai notato quante volte facciamo progetti e ci immaginiamo secondo secondo come sarebbe bella la nostra vita se….beh accade sempre il contrario…quindi vivitela senza farti troppe domande!
3)Pensa che se non vuoi seguire nessuno dei due consigli o entrambi…hai la terza scelta: pensarci con calma, come se nessuno ti corresse dietro…fai altro distraiti, impegna la mente….e sii convinta che tanto giusto o sbagliato puoi sempre tornare indietro….se le cose non sono irreparabili o portano chissa che conseguenze, una via di uscita la trovi sempre, e questo ti fa stare più tranquilla….
Quindi alla fine il concetto è @Sonia conta più di tutti e deve fare ciò che crede giusto per lei anche se solo per un secondo perchè quel secondo sarà prezioso.
Ricorda sempre che sei un essere libero…e che puoi decidere per te stessa!
Spero di aiutarti almeno un pò…
BACI SIMONA
…..mmmmmmmmm!!!
Leggevo e rileggevo e pensavo..si pensavo alle vostrea parole!
Luna te eche mi dici di come funziona bena la mia pancia..forse, ma iopensavo che piu’ la panza a parlare fosse la paura, la paura questo sentimento che dopo quello ch ho subito quasi un anno fà..mi sembra piu’ che normale..e quindi pensavo fosse la paura a dirmi di stare attenta e a sentire in lui “puzzo” di fregatura..per questa mi sono concessa la paura..perchè ho deciso di mettere da parte la paurae riprovare a vivere!
Forse hai ragione quando dici che sono troppo incentrata su di lui e poco su di me..ma adesso avrei bisogno di sapere quello e da li’ muovermi..Ti parlavo di leggerezza, di storie senza impegni..in realtà io mi sono convinta che fosse quello il tipo di rapporto di cui avevo bisogno adesso..ma in realtà non è cosi’..io ho bisogno di dare e di ricevere..e non è vero che siccome ho concluso da poco una storia importante per me era la situazione ideale questa..forse non è veramente cosi’..per questo ogni volta che se ne va..io sento il vuoto..perchè che duri una settimana un mese o un anno io ho bisogno di vverla piu’ intensamente, forse di sentirlo piu’ mio e sentirmi piu’ sua..
Non lo so..in questa storia, come giustamente mi dici io non riesco a sentirmi spensierata..perchè non fa parte del mio essere..mi manca la “sicurezza” e la “tranquillita’”che ti puo’ dare il sentirmi amata..
a me non riesce sentirmi “amata”quelle ore insieme..e appena voltato l’angolo ritovare a dirmi “e adesso? che ruolo ho io?che posto ho nella sua vita”?
Non penso di avere un divero concetto di spensieratzza..penso solo che le avventure non siano per me.per me esistono solo(purtroppo!)..i sentimenti, profondi o meno che siano..E se devo essere sincera e ascoltare la panza dovrei uscirne e stare sola o imparare a essere piu’ superficiale e prndere le cose per quelle che sono..
E infatti Lulu mi scrive di domandarmi se voglio una storia superficiale..fore il punto è questo, pensavo di si’, ci ho provato..ma io non preferisco niente al superficiale..ma mentre vi scrivo questo, non m’interessa se sarà lui o io a decidere, pechè cmq mentre lui pensa io sto facendo le mie considerazioni..
Mi dispiace solo che non possiamo essere chiari e pensare che magari preferisce lasciarla scivolare piuttosto che mettere la paroal fine..
Grazie
SONIA: forse non mi sono spiegata bene io, mi sa…copio a Simona lo schema 😉
1. hai sentito la paura, l’hai accolta e hai deciso cosa farne, il che mi sembra un’ottima cosa. Il fatto che tu ti sia ascoltata e che tu abbia scelto, intendo. Qualsiasi cosa tu abbia ascoltato e qualsiasi cosa tu abbia scelto.
In quel momento hai fatto una scelta che tu sentivi valida per te, o la migliore tra varie opzioni, e che in quel momento aveva una sua funzionalità, che tu sai. Bene. In corso d’opera possono cambiare le tue sensazioni, le tue priorità. Puoi sentire diversamente e quindi scegliere diversamente. Questo volevo dire. E’ ciò che intendo quando dico: stare nel presente. Può darsi che tu avessi bisogno, in quel momento, di “sperimentarti” in quella storia, così com’era.
Che male c’è?
Hai scelto di vivere, e hai fatto bene, perché vivendo hai sentito delle cose, capito delle cose. Ma al di là delle motivazioni per cui ieri hai scelto e vissuto in un certo modo conta ciò che senti oggi.
2. oggi dici:
@in questa storia io non riesco a sentirmi spensierata..perchè non fa parte del mio essere..mi manca la “sicurezza” e la “tranquillita’”che ti puo’ dare il sentirmi amata..
a me non riesce sentirmi “amata”quelle ore insieme..e appena voltato l’angolo ritovare a dirmi “e adesso? che ruolo ho io?che posto ho nella sua vita”? penso che le avventure non siano per me.per me e
sistono solo(purtroppo!)..i sentimenti, profondi o meno che siano.
Bene, non ti sei risposta?
Questa è la tua verità, questo è quello che tu puoi offrire a questo rapporto. Non puoi offrire un’altra visione delle cose, un altro sentire, perché questo è il tuo.
E qualunque cosa lui dica questa è la tua verità, mi pare.
Se poi lui ti dice che potete avere una storia impostata diversamente il discorso può cambiare, certo, ma comunque sai che un’avventura non la vuoi.
3. C’è una cosa, scusami, che non capisco.
Non capisco:
@Mi dispiace solo che non possiamo essere chiari.
Perché non potete essere chiari?
E a che livello soprattutto?
Poiché tu dici che così le cose non ti vanno deduco (forse erroneamente) che il vostro tipo di rapporto lo abbia impostato lui in un certo modo, sul disimpegno.
A meno che tu sino a questo momento non abbia ancora parlato chiaramente del fatto che così a te non va, vedendo se la proposta di un maggiore impegno arrivava da parte sua.
Magari è così, per pudore?
Tu hai detto che lo vedi strano, che gli hai chiesto se c’è qualcosa che non va e lui ti ha detto che tu non c’entri.
E in questo tu hai la sensazione che non sia stato chiaro. Ma a me (forse sbagliando) pare che il problema sia a monte
forse lui è anche stato diretto su quel punto, ma il problema è che dovete forse chiarire se vi vivete questa storia sulla stessa lunghezza d’onda. del doman non v’è certezza, ma nel presente le cose ve le potete chiarire sì!
comunque sia, cara Sonia, forse tu volevi una storia leggera, ma nel senso di una storia in cui non ti venissero chieste delle promesse e in cui non ti venisse fatta fretta, in cui poter andare adagio, tu, ma che ti desse, al contempo, un senso di luogo protetto. In cui prendere confidenza con la tua capacità di sentire ancora emozioni… magari anche nuove.
Non posso sapere se la tua relazione somiglia a quella che ha raccontato Anna nel suo post, però credo che lei abbia lanciato un messaggio importante, che male non fa. a nessuno qui.
In generale vivere significa accettare le proprie emozioni e viverne anche di nuove, ma anche sapere dire no quando si sente che quello che si sta vivendo crea disagio. scegliere di dire no, in generale, a qualcosa, non significa dire di no a tutto. non significa ritirarsi dal gioco completo dalla vita, ma da una partita che in quel momento non è per noi.
e, come dice Simona:
@ricorda sempre che sei un essere libero…e che puoi decidere per te stessa!
Non c’è una situazione stile:
o mangi ‘sta minestra o salti dalla finestra.
si può anche dire no alla minestra, se il menu ci fa venire il mal di pancia, e andarsene dalla porta con la consapevolezza di aver semplicemente scelto. In base alla propria natura e ai propri desideri.
Baci
Anna, Giusy.. che bello ritrovarvi
siete le compagne di quel viaggio..quel dopo-dolore che ha fatto largo alla ns vita nuova :)))
“Gli animi sensibili pagano piu’ degli altri ma quando arrivano, arrivano in un posto migliore”.. bello come sempre!!!! brava Anna.. dipingi invece di scrivere!
Un bacio
Simonetta
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