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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5401
    Umberto -

    Beh,a me è successo lo stesso : dopo più di 19 (!) anni lei scopre di non amarmi (eh,ce ne ha messo di tempo..).Ovviamente sto malissimo,ma alla fine che cosa ho perso? Il mondo è pieno di donne che non mi amano,quindi alla fine è solo una del mucchio.Certo un conto è dirlo con la mente e una altra comprenderlo col cuore.Da uomo mi sento di dire che se ti ha lasciato probabilmente è già innamorato di un’altra donna,se no si sarebbe fatto lasciare.Aspetta perchè è giusto farlo ma soprattutto guardati intorno.E se nel mucchio di coloro che non ti amano trovi qualcuno che ti piace……magari poi cambia idea! In bocca al lupo

  • 5402
    steffy -

    Può succedere di sentirsi in colpa, pur essendo consapevoli che le cose non stanno così? E’ quello che mi sta accadendo da un pò di giorni…

  • 5403
    LUNA -

    LULU: è una fatica che vale la pena 🙂
    perché ti porta incontro a te 🙂 🙂 🙂
    è “sudore” che paga, questo 🙂 ribaltamento interiore che porta fuori le risorse, vedrai 🙂
    perlomeno questa è la mia esperienza personale 😀
    prima ne hai fatta tanta di fatica… non era certo riposante…
    ma era una fatica in un’altra direzione, non tesa verso lo stare bene…

    tra quella fatica e questa, anche se pesa anche questa in questo momento, lo so, accogli questa, che ti porta incontro a te 🙂

    Lo so che è dura, Lulu. Ma credimi, questo castello di pensieri che ora giocano all’autoscontro l’uno con l’altro lasceranno spazio a una maggiore leggerezza. Credici.

    avevo capito che parlavi con me 🙂 e non mi sono scomposta 🙂
    fossero queste le cose che denotano una sbroccaggine! Ma figurati 🙂 🙂 🙂 un lapsus che capita pure a chi è riposato come un bebè 🙂

    Ma lo sai che quando uno è stressato tende a enfatizzare le sue piccole mancanze come segnali di sbroccaggine? 🙂 🙂

    @Ma non sono sicura di avere ancora la forza di rifiutare quei due metri per due…almeno di non averne completamente.

    sei fresca fresca, datti tempo 🙂 come ho già detto non sarà, secondo me, il chiederti mille volte al giorno se sei in grado di rifiutarli o farne a meno che ti darà la risposta, e ti farà sentire che sei in grado, ma il fatto di vivere, e riappropriarti pezzetto dopo pezzetto del tuo mondo 🙂 anche interiore 🙂 e di goderti anche la semplicità delle cose.
    Hai dimenticato cosa sia la semplicità, probabilmente.
    Ma per questo sarà ancora più bello quando riuscirai a riassaporarla di nuovo 😀

    Che tu abbia contraddizioni ora è assolutamente naturale (a parte che gli esseri umani ne hanno sempre tante di contraddizioni, in generale, e spesso le accettano e scelgono tra le loro contraddizioni… il problema, nei momenti di ribaltone come il tuo, è che ci si fa un’idealizzazione di cosa vorrebbe dire stare bene ed essere “a bolla”…
    come, appunto, se stare bene significasse non avere più contraddizioni e paure.
    Tutti hanno sempre fragilità, debolezze, contraddizioni…
    tutti hanno i lapsus…
    il fatto è che quello che hai vissuto ti ha riempita, come una spugna, di etichette e di giudizi, oltre che di angoscia… un’angoscia della quotidianità. Ci vuole tempo per… eliminare le tossine. Datti tempo 🙂
    Ora, per fare un paradosso, tu sei abituata ad avere una certa risposta: tipo: LULU, datti tempo 🙂
    e tu quasi pensi: caspita… lo vedi, io non so darmi tempo!

    Ma anche questo riflesso acquisito con il tempo se ne andrà.

    Perché sono così fiduciosa?
    Non per una forma di cieco ottimismo, ma perché l’ho visto succedere. L’ho visto succedere davvero. E tutti coloro a cui è successo all’inizio si sentivano dei, passami la parola, “casi disperati”.
    E sentirsi così faceva parte di questa cosa di cui parliamo qui.
    Ma le persone ferite sono persone ferite, non casi disperati.E stare meglio si può

  • 5404
    simonetta -

    prima o poi (dipende anche da voi tra quanto) uscirete da questo dolore.
    Vi guarderete indietro e vi sentirete ..oltre.

    Mia sorella, che ha problemi di salute fin dalla nascita, mi ha insegnato che alla fine “si decide di star bene”.
    L’ho sperimentato dopo una delusione .. e posso dire che è vero.
    Ma nn è facile, come putroppo sapete, e richiede tempo.
    Forza ragazzi!!
    questo dolore assordante è transitorio. cercate di gurdare fuori dal suo cono di luce.
    Ho scritto su questo sito a lungo due anni fa..ecco perchè ogni tanto ci torno, per un saluto e una piccola testimonianza positiva.

    Ciao a tutti!
    Simo

  • 5405
    LULU -

    Luna, leggero’ sicuramente il libro che mi hai suggerito ne sto’ divorando uno dietro l’altro…anche questo mi fa capire che va un po’ meglio, sono stata per tanto tempo, quando stavo con lui che non riuscivo piu’ a farlo, non riuscivo a concentrarmi.
    Stiamo affrondando alcuni temi con la terapeuta, dei quali non riesco a parlarne pubblicamente, cose che valutate adesso con l’aiuto di qualcuno mi hanno fatto capire la cosa che forse mi ha fatto piu’ del male di ogni altra, ma che devo affrontare altrimenti rimane li’ all’interno dei miei pensieri e non la elaboro per superare il dolore.
    Ho parlato con lei (ieri sera), di alcuni miei gesti di autolesionismo puro, caricandomi di colpe che non avevo semplicemente perche’ avevo paura che mi lasciasse.
    E’ davvero difficile sentirsi dire che lui non ha mai creduto nel nostro futuro, nel nostro rapporto, che tutto cio’ che ho fatto e’ stato farmi solo del male perche’ lui non aveva nessuna intenzione di passare la sua “vecchiaia” con me.
    Come si puo’ essere cosi’ falsi, come si puo’ fare del male cosi’ gratuitamente. E’ questo che non so e non voglio accettare, il mio carattere rifiuta categoricamente la cattiveria gratuita, soprattutto il fatto di esserci caduta personalmente.
    La cosa tremenda che sono un vero e proprio paladino, per gli altri, della violenza morale o fisica. E sai….sono stata in grado di subire ambedue le cose sulla mia pelle.
    Le ultime parole della dottoressa sai quali sono state ieri sera?
    “ricorda una cosa, il dolore e’ grande, la rabbia in questo momento ancora piu’ forte del dolore, ma sei stata davvero fortunata che gli eventi si siano succeduti cosi’, prova a pensare solo un attimo, nonostante tutto stavi peggio allora o in questo momento?..quale sarebbe stata la tua vita attuale?” io ci ho pensato e ho dovuto ammettere mio malgrado, che sto’ migliorando anche molto piu’ velocemente di quanto credevo.
    Mi ha anche chiesto cosa sto’ provando ancora per lui, dopo questi due anni tormentati, non ho saputo darle una risposta, non lo so piu’……Spesso penso che vorrei un giorno soffrisse quanto soffro io, ma lei mi ha detto di non sprecare le mie energie su questo, lui non soffrira’ perche’ un uomo cosi’mai avra’ un cuore per farlo. Forse in punto di morte, “…ma sai..” mi ha detto “…non ci spererei neppure piu’ di tanto.”
    Ma dico io, Luna, non e’ che ti nascondi dietro questo nome e in realta’ sei la mia terapeuta?

    Comunque grazie di cuore, e’ vero l’esperienza insegna, ancora non riesco ad essere completamente fiduciosa, ma, credimi, sono davvero sulla buona strada, so che avro’ ricadute, sicuramente anche molto forti, ma credo che faro’ in modo da ora in poi di accettarli perche’ ogni volta riusciranno a farmi fare sempre un po’ piu’ di strada, dalla parte giusta. Sono sopravvissuta a momenti davvero terribili, il resto sara’ veramente poco rispetto a cio’.
    Di tempo ne e’ passato tanto non ne passera’ certamente altrettanto e poi se ne serve anche di piu’ pazienza, e staro’ meglio. Lulu’

  • 5406
    LULU -

    Grazie Umberto del tuo intervento, credo sia rivolto a me, ma sono certa che ne passera’ di acqua sotto i ponti prima di aver voglia di riguardarmi intorno.
    Per Steffy, si, puo’ succedere, e puo’ succedere ancora, io ce ne ho messo del tempo per capire che non potevo portarmi anche i fardelli degli altri, ne avevo di miei e non potevo accollarmene ancora.
    Sono appena all’inizio, ma l’importante e’ cominciare, tu hai gia’ cominciato dicendo che non sono tuoi, io non capivo neppure che erano degli altri, li sentivo miei e basta. E’ dura, a volte sembra di non farcela, ma credimi nel momento in cui abbiamo preso coscienza di cio’ che ci appartiene e di cio’ che in realta’ spetta agli altri abbiamo fatto molto…volevo dire meta’ dell’opera, ma forse sarebbe troppo,…e’ giunta l’ora di tornare bambini e sai per cosa?! Per l’egoismo BUONO che essi hanno. Pensano per prima cosa a se stessi, impariamo a rifarlo anche noi….io per prima. Lulu

  • 5407
    Lilly -

    Ciao Steffy. Quando si è appena usciti da una storia come la tua penso che il minestrone primordiale di sentimenti-emozioni-sensazioni-voglie-controvoglie che bolle nel tuo personalissimo pentolone cerebrale sia tale da rendere molto difficile l’identificazione di un senso come senso di colpa pittosto che senso di solitudine, di sconforto, di malinconia o quant’altro…
    Ciò che sto cercando di dirti (perchè l’ho vissuto….) è che ciò che credi di provare potrebbe non essere ciò che provi veramente.
    Hai un dolore profondo dentro di te che, probabilmente, assomiglia molto ad una tavolozza usata in cui vedi che c’è il verde, il rosso, il blu, il giallo, il bianco ma sono talmente mescolati tra di loro che se dovessi puntare il dito e dire “il rosso è lì” non ci riusciresti.
    Non ti chiedere se è normale uno stato che non è detto che sia quello che stai provando perchè rischieresti di cadere in un baratro di colpe/accuse/simulazioni mentali (“e se invece di fare così avessi fatto cosà o avessi detto cip invece di ciop….).
    Baratro perfettamente inutile ed estremamente doloroso. Un eccesso di dolore che non ti porterebbe a nulla se non allo sfinimento.
    Ripeto….ce so passata, raga….un serve a nu caz….” autocolpevolizzarsi!!!!!
    E poi che minch..di cippa di colpa avresti??????
    Ieri, in un post, ho abbondantemente scritto sui “sensi di colpa”….(occhio, non sono in preda ad un attacco di megalomania, non sto dicendo di rileggertelo con la fiducia che si potrebbe avere in un esperto di psiche & affini…..non ci penso minimamente a considerarmi una portatrice di verità insindacabili, nè mi azzardo a dare consiglio o additare direzioni da prendere).
    Però…vorrei che lo leggessi solo per sapere che al mondo c’è una che si è sentita come te, che ha smanettato e sta smanettando (e smanetterà) come una dannata per riprendersi indietro la propria vita e che, credimi, oggi sta molto meglio di ieri (e meno di domani!!!!).
    A differenza tua non mi sono dovuta trasferire nè ho perso il lavoro, lo so.
    Ma, simbolicamente, il mio cervello non era dove avrebbe dovuto essere ed l mio lavoro è andato dietro di lui…..quindi più o meno….anche io ho aggiunto il tracollo lavorativo a quello sentimentale (tipo quegli scherzi di carnevale….hai presente la merda di gomma fatta a mucchietto rotondo con tanto di “baffo” all’insù ????Beh quel mucchietto era tutta la mia vita!!!). Non è più così!!! E se ho voluto cominciare a tirarmi fuori ho dovuto smettere di accusarmi di colpe inesistenti. Tutto il resto segue a ruota.

    Ciao a tutti.

  • 5408
    Naty -

    Ciao tutti.
    Scusate se scrivo poco, qualche problemino (niente di grave) di salute m’impedisce di stare troppo qui.
    Mi sono successe due o tre cose belle. Una è proprio importante per me. Aspettavo a dirvela per essere certa… Chissà!
    E comunque… Dovrete… indovinare!
    Dai, indovinate?

    LULU, mi dispiace tanto, ma ti vedo e sento forte, nonostante tutto. Questo tuo stato è perfettamente normale: stai elaborando il lutto…
    Leggi tantissimo e con lui non riuscivi a farlo più?
    Ma lo vedi quante cose positive?
    Non ti dice niente che una cosa (è successo anche a me e non va bene…) che ti piaceva tanto fare non riuscivi più a farla stando con lui?
    Non vedi che fare ciò che ami e che con lui non riuscivi a fare SIGNIFICA INIZIARE A GUARIRE?

    Ti mando un abbraccio. A presto.

    LUNACCHIOTTA, LULINA mi piace tanto! Ciao a te 🙂
    Ciao LILLY, STEFFY, UMBERTO, ciao tutti!

    PS: chi indovina vince una TORTA AL CIOCCOLATO fatta da LULU! eheheh

  • 5409
    ANNA -

    Ciao, Simo !
    Da quel che leggo, stai bene. Ne sono felice.
    Anche e me piace scrivere qui parole di gioia e speranza.
    Stamattina ho affrontato una situazione difficile in campo lavorativo.
    Un possibile disastro, evitato completamente.
    Questo giorno era atteso.
    Come l’ ho aspettato? Preparandomi per salvaguardarmi dal peggio ma comunque pronta ad accettarlo. Con calma e con realismo. Niente panico.Sul lavoro mi riesce possibile da sempre.
    Diverso nella vita privata, dove un sentimento ancora riesce a fermarmi il respiro e far arrivare il cuore in gola. Succede.
    Io adesso amo tanto e sono amata ancora di piu’.
    A volte, ho paura. Senza ragione, senza un suo perche’.
    Guardo questo amore e so quanto sia fragile.
    Forse la ragione e’ questa.
    So quanto vale e so che bisogna essere in due per non perdersi per sempre.
    Riconosco il bene che sa portare nella mia vita e vorrei essere all’ altezza.
    Sono felice. Molto piu’ di quanto lo sia mai stata.
    Mi rendo conto che il passato e i suoi errori mi hanno aperto una strada che mi doveva portare dove sono.
    Il dolore e le ferite, piu’ o meno profonde, mi portano molta piu’ gioia oggi di quanto mi abbiano fatto male allora.
    Come fossero arrivate per farmi capire chi sono, cosa merito, cosa esista su questa terra, se riesci a liberarti di tutto l’ amore sbagliato di cui ci siamo riempiti.
    C’e’ chi nasce e sa proteggersi e chi, invece, deve imparare.
    Gli animi sensibili pagano piu’ degli altri ma quando arrivano, arrivano in un posto migliore.
    E lo amano con tutto il cuore, senza mai considerarlo scontato ne’ dovuto.
    Ieri ho fatto un viaggetto in macchina con un’ amica un po’ piu’ giovane di me con cui parlavo di rapporti di coppia in genere, mischiando le nostre realta’ al concetto stesso di essere in due.
    Ad un certo punto, mi ha chiesto : “ma tu credi che sia possibile dividere un’ intera vita con la stessa persona?”.
    Ho risposto senza pensare di si, che per me era possibile.
    E lo credo davvero.
    Nonostante il mio trascorso e il vostro.
    Anzi, forse,lo credo ancor di piu’ proprio per quello.
    Finisce cio’ che e’ sbagliato e cio’ che e’ sbagliato, ora, noi lo sappiamo per conoscenza diretta.
    Sara’ molto difficile che ci si ritrovi ancora a vagare con una catena al collo, incapaci di distinguere il nostro bene dal nostro martirio.
    Ragazzi, vi leggo sempre e continuo a riconoscere me in ogni parola.
    I tempi sono singoli, i particolari anche, ma leggo di persone intelligenti, simpatiche e sensibili. Acute e autocritiche.
    Persone che sanno capire il proprio cuore ed entrare in quello altrui.
    Persone che valgono, che hanno sofferto o che lo stanno facendo ancora.
    Persone che sono su un percorso difficile ma importante.
    Non vi auguro nulla di piu’ di cio’ che meritate perche’ e’ gia’ il meglio che possa immaginare.
    Credeteci sempre e cercate di essere giusti con voi e con gli altri. Il resto verra’ da se’, semplice come respirare.
    Buon w.e. a tutti e un bacio a te, Simo.
    A presto.
    ANNA

  • 5410
    LUNA -

    Ciao Simonetta 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    LillY: merda di gomma… ma dove le trovi? ahahahahahahaha… non nel senso che voglio sapere dove le vendono :PPPPPPPPPPPPP
    scusa, lo so, era una metafora dal senso serio… però la “merda di gomma” è… una perla… :DDD e sto 🙂 per la tua creatività metaforica 🙂

    LILLY e STEFFY: 🙂 🙂 🙂 per le osservazioni di Lilly. E ti dirò che avete sollevato insieme, secondo me, un tema importante. Perché le osservazioni di Lilly secondo me sono valide un po’ in senso generale, non solo specifico per la superconfusione di certi momenti… (dove a maggior ragione, come nota lei, dipanare la matassa emozionale è ancora più complesso… e quando magari ti becca sto senso di rubinetto che gocciola nella pancia puoi pensare che sia il senso di colpa che lo tiene aperto…) nel senso che se c’è una cosa con cui veniamo bombardati sin da picciriddi è il concetto del senso di colpa… chi più chi meno…
    penso che il fatto di scambiare una sensazione di panza (che è la nostra bussola e chissà cosa ci vuol dire :), di ciò che NOI PROVIAMO, per senso di colpa possa accadere spesso… e nel tipo di relazioni di cui parliamo qui, già in… corso d’opera (intendo durante la relazione) accade spesso. Che, anche per il fatto che il senso di colpa indotto può diventare un’arma micidiale (di controllo) che certe sensazioni di disagio vengano subito prese, di peso, da chi le prova, e trasportate nell’archivio “sensi di colpa”… e prese in esame dalla capoccia, in modo severissimo, tipo con un plotone di giudici con tanto di toga e parruccone. Quando riesci a mandarli via spesso scopri che il senso di colpa non c’entrava na cippa…

    Scusa la divagazione generale, Steffy.

    LULU: ciao cara 🙂

    @nel momento in cui abbiamo preso coscienza di cio’ che ci appartiene e di cio’ che in realta’ spetta agli altri abbiamo fatto molto…

    concordo, Lulina 😀 concordo assai :DDD

    e ti credo assolutamente che sei sulla buona strada 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 non solo, ma in quello che hai scritto c’è un grande effetto cordata, che viene dalle TUE risorse che stanno uscendo 🙂 🙂 🙂 dunque grazie Lulu 😀

    Lulu, ma così, senza impegno, un giorno, se ti va, visto che ti piace scrivere… ce la scrivi una piccola favola? :DDDD
    (mi è venuto in mente perché parlavi dei bambini… alla mia parte bambina piacerebbe molto leggere una favola scritta da Lulu :D).

    NATY: un saluto da Lunacchiotta 😉
    io a indovinare non sono brava :O quanti fagioli ci sono nel vasetto di vetro… ohi, ohi… non lo so… :O
    :PPPPPP
    posso avere una fettina di torta di Lulu comunque? :DDDDDDD
    Certo è che per le cose belle che ti sono capitate:
    :DDDDDDDDDDDDD
    Qualsiasi cosa sia sono contenta :DDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

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