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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5331
    LUNA -

    LILLY: @Però l’appunto di Luna, in effetti, mi ha destabilizzato, mi ha riaperto una vecchia ferita non ben cicatrizzata.

    Bene, tagliamo la testa al toro.
    Sono contenta che quello che è appena successo perlomeno possa rivelarsi utile. Aver colto la destabilizzazione, e le vecchie ferite lo è sicuramente.
    Ma siccome sono stata tirata in mezzo in un meccanismo che, di fatto, malinteso a parte (che si può chiarire con tranquillità) ha ben poco a che fare con me, io mi tolgo fuori da ciò che non riguarda me.
    E, soprattutto, voglio dirti che sono d’accordo con Tina (che ringrazio) riguardo al fatto che il discriminante non è la pacca sulla spalla o meno.
    Anzi! A volte chi ti dà la pacca è un manipolatore. Che te la dà affinché tu continui a pensare di avere bisogno di conferme per andare avanti. Poi ci sono pacche e pacche, ma sta a te (tu generico) capire la differenza. Decodificare ciò che arriva, da chi e come. E’ difficile? sì, ma è l’unica strada, mi sa. La soluzione, come hai colto, rispetto al fatto di essere dipendenti dal giudizio, l’opinione degli altri, il fraintendimento, non è dirsi: io sono fragile, e quindi è l’esterno che deve dirmi quello di cui ho bisogno. Ma perché puoi trovare chi lo fa, ma anche chi non lo fa. Non perché è stronzo o insensibile, magari perché, come nota Anto, è su una lunghezza d’onda diversa, e magari ha pure ragione, le sue ragioni, quanto te. Valide per lui come per te sono valide le tue. Poi, peggio ancora, puoi trovare chi invece è proprio stronzo, e là son guai. Perché può usare persino la conferma a suo scopo.
    A me è andata peggio. A me Marghe ne ha dette di tutti colori, e non tendendo a misurare le parole, ma a cercare quelle che facessero male.
    Questa frase, da sola, ha più aggressività dentro di un’armeria:
    @Un dubbio mi assale, ma te parti veramente da qualche soria vissuta sulla tua pelle, visto che poco racconti di fatti a te avvenuti, o stai forse cercando spunti per una tesi di laurea?

    Non solo non c’è un barlume di empatia, ma nega, persino (penso che se uno vuole parlare legga, prima, anche le puntate precedenti) il fatto che io ho detto, recentemente, non solo i miei fatti realmente avvenuti, ma pure che sto attraversando un periodo difficile.
    E del mio vissuto parlo. Ne parlo con pudore, come viene a me in questa fase, ma lo faccio. Non ho da portare prove a Marghe.
    Mi ha fatto male Marghe?
    No.

  • 5332
    franz -

    E si Sonia
    ho letto con una certa partecipazione quello che hai scritto e, in effetti, mi chiedo cosa proverei nel caso la incontrassi, fermo restando che non penso riuscirei a simulare una virile compostezza interiore. Nel mio caso però non credo ci sarebbe questo reciproco struggimento dal momento che, nel suo caso quello che provava lei era una forte infatuazione, un sentimento adolescenziale e caduco espresso ad ogni piè sospinto con un sentimentalismo che nascondeva una mancanza di profondità ed empatia. Per cui, nella vicenda che mi ha visto coinvolto, come direbbe Nelly (mi pare), non si è trattato di un’opportunità mancata di vera felicità ma di una vacanza sentimentale, di un film tratto da un romanzetto di Moccia, la vita ( e l’amore) vera è altro…e bisogna essere in due a remare nella stessa direzione e non con remi ricavati da poesiole da baci perugina.
    E in parte concordo con quanto scriveva Francesco…L’anno scorso di questi tempi ero cotto e rintronato dal sentimento amoroso ma non ero tranquillo, ora magari sono meno cotto, non sento le trombe del Paradiso, ma sono più rilassato….
    Leggo che molte si dilettano nella lettura dei manuali di autosostegno..Io dopo alcune pagine di Goleman, Harris & c, mi sentivo una specie di Bridget Jones e mi dissi che ad ammannirmi banalità spacciandole come verità psicofilosofiche ero capace da me…in compenso poichè ridevo su quelle pagine, ho preferito rivolgermi ad autori che fan ridere per davvero da Benni a Pennac da Bukowsky a Palanjuk ….Poi ho nuovamente sperimentato il valore terapeutico del ballo, a casa da solo o in compagnia…Sintonizzatevi su U-tube e sentitevi brani furbi o struggenti come “Portami via” delle Vibrazioni, o “impressioni di settembre” dei MArlene Kuntz e lasciatevi andare…molto meglio dell’io adulto e dell’io bambino; tra l’altro le canzoni più belle e toccanti son quelle che parlano di amori finiti, ad avvalorare la tesi che i momenti migliori di una storia sono l’inizio e la fine….
    Un abbraccio

  • 5333
    LUNA -

    Perché non gliel’ho permesso. E non negando un’emozione. Ma alzando il mio livello di attenzione. Stando nella realtà. E non perché io sono più forte o più evoluta, ma perché, proprio perché sto attraversando un periodo in cui sono fragile ed esposta so che serve molto di più proteggersi in modo sano, che aspettarsi che siano sempre gli altri a fare la cosa giusta.
    Scegliere cosa far entrare e cosa no. E come.
    Un conto è uno scambio di opinioni. Un conto è anche il fraintendimento, le posizioni diverse, il significato diverso che diamo alle parole, mettersi in discussione. Ma il punto è restare in parità. sempre. L’empatia sana e l’empatia che toglie il senso di attenzione, e lo scambio obiettivo tra interno e esterno sono diverse. Diritti e doveri sono uguali ed è dentro di sè, innanzitutto, che bisogna imparare a sentirsi protetti. Ed è questa la strada per la non dipendenza.

    @MARGHE: @Forse LUNA non hai capito che quella a sentirsi fraintesa non sei stata te ma Lilly, nel momento in cui aveva più bisogno di essere capita e incoraggiata, quella che ci è rimasta male è stata lei come io a suo tempo…

    sorrido… chi l’ha detto? cioè, scusa, fammi capire, tu sei in grado di sapere cosa sento io? e chi sente di più e cosa? complimenti!!! tu sei in grado, da fuori, di sentire per noi chi è più fragile di chi?

    E poi, scusa, permettimi, mettere in dubbio che io abbia subito molestie morali ti sembra una cosa da alta sensibilità? Cos’è che ti fa pensare che io non le abbia vissute? il fatto che ne parlo diversamente da come ne parli tu? che io abbia trovato soluzioni, per me, diverse dalle tue?
    che io sia uscita dall’idea dell’amare troppo come un qualcosa di inevitabile tipo tegola che ti arriva in testa?

    Hai fatto una descrizione cinica di me, e sarcastica (tu), che non centra con me. E che esula, peraltro, anche dal contesto del malinteso tra me e L.. A me pare che tu abbia cercato un pretesto, difendere L., per dire ciò che vuoi dire a me. Dai tempi in cui sono andata in antitesi con te. Ma allora perché non scrivere direttamente a me senza tirarla in ballo? Io colgo in te il bisogno di usare questa aggressività nei miei confronti, di dire che tutto quello di cui si parla qui non serve (perché dire a persone che dicono che a loro questo forum, non io, questo forum serve, che non è così? che quello che a loro pare utile non lo è? è questo dare una pacca sulla spalla?). Tutto ciò non ha nulla a che vedere con l’esprimere un’opinione. Conosco le molestie morali. E ti dirò che so anche, evidentemente, riconoscerne una. Tu vuoi ferirmi (mi spiace, non ci riesci). Chiediti perché.

    LILLY: Ho cercato, a più riprese, in modo leggero, di comunicarti questo: che io, come te, come tutti, ho bisogno di fare il mio viaggio senza stare là a guardare a che punto sto. Per me è importante 🙂
    Ho cercato di comunicarti anche un’altra cosa: che l’idealizzazione non serve mai. Mai. Non serve a te (tu generico) e mette anche l’altro in una posizione di imbarazzo, quando poi diviene il pretesto per altri di scatenare un’aggressività competitiva. Bacio

  • 5334
    LULU -

    Ciao Sonia, si e’ tutto possibile che si senta ancora dopo molto tempo cio’ che abbiamo provato in passato, come se una strega ci avesse fatto un incantesimo e il nostro cuore fosse li’ fermo come paralizzato…non so bene la tua storia, non so come e’ andata tra di voi ma credimi, anche il mio ex ha avuto la faccia a…tosta di farmi sapere che nonostante mi abbia tradita continuamente con altre, e nonostante da cinque anni (di cui tre nei quali ancora stava con me..)abbia una relazione con un’altra, io sono la donna del suo destino della fine dei suoi giorni, che come stava con me non stava con nessuna, e’ certo un’altra deficente al pari mio dove la ritrova? Che nonostante abbiamo avuto periodi in cui PER COLPA MIA, (la mia colpa era un intervento chirurgico…) abbiamo avuto pochi rapporti intimi, io sono sempre stata e sempre saro’ quella che lo ha fatto stare meglio, per finire questa super mega stragrande sviolinata, vivra’ il suo futuro pensando all’amore che ha per me, MI HA SEMPRE AMATA E SEMPRE MI AMERA’…..
    Scusami se sono cosi’ scettica ma la mia esperienza mi rende molto fredda (purtroppo non riusciamo ad essere completamente obbiettivi con noi stessi e cio’ che ci e’ accaduto), Sonia, i bla bla bla contano poco, sono i fatti quelli che contano, spero per te che sia diverso, spero che vi possiate ritrovare se realmente e’ cio’ che CREDETE E PROVATE “ambedue”, ma se cosi’ non fosse ascoltami se puoi, io non sono il Dio in terra, la mia esperienza non e’ identica a quella degli e non perche’ la mia e’ andata come e’ andata ho il diritto di dare consigli e da considerare oro colato, se cosi’ non fosse per favore non continuare a perdere la tua felicita’ ancora per una infelicita’, valuta bene, e se non e’…allora smetti di parlarci, chiudi definitivamente ogni tipo di rapporto, il trascinarsi dietro false lusinghe solo perche’ non vogliono che ci stacchiamo completamente da loro ci fa solo male.
    Un’altra cosa, non credere che non si vogliono staccare PER AMORE, ma solo perche’ non vogliono che ci liberiamo della loro dipendenza.
    Con affetto LULU

    P.s. A ME L’AIUTO CHE HO RICEVUTO QUI DALLE ALTRE PERSONE CHE PARTECIPANO A QUESTE CHIACCHIERATE E’ STATO NO GRANDE DI PIU’, CIO’ NON SIGNIFICA CHE NON ABBIA MOMENTI DI SCONFORTO O BRUTTI PENSIERI MA, ALMENO PER QUANTO MI RIGUARDA, CREDO SIA MOLTO MEGLIO DEL FALSO AIUTO CHE HO RICEVUTO DA PERSONE CHE MI CONTINUAVANO A DIRE, “IN FONDO CERCA DI PERDONARLO, VEDRAI PRIMA O POI TORNERA’ DA TE, NON SI POSSONO CANCELLARE TANTI ANNI INSIEME, APPENA SI ACCORGERA’ DI AVER SBAGLIATO BUSSERA’ ANCORA ALLA TUA PORTA…”, ma chi accidenti lo rivuole uno cosi’? che se lo tengano pure, non so piu’ di cosa farmene. Anche se credimi il dolore ancora riaffiora, i ricordi si fanno spazio tra gli impegni veri o falsi che mi sono ritrovata nella giornata, si si fanno spazio a gomitate e ti giuro sono gomitate ogni volta nello stomaco, ma non importa, soffriro’ ancora, piangero’ ancora, soprattutto quando all’improvviso ti capita qualcosa di inaspettato e non te lo aspettavi, si soffriro’ ancora MA NON MI RIAVRA? MAI PIU!!!!!!!

    Naty no non lascero’ il lavoro, non e’ il massimo della remunerazione ma ci vivo abbastanza decentemente, quindi aspettero’ rielaborero’ fino a quando una mattina vedendoli uscire di casa li guardero’ e diro’ “ma chi e’ quel cretino, quella nullita’ che mi ha fatto tanto male…” e riusciro’ a sorridere serena….(SI SI PERCHE? SO CHE CE LA FARO’….almeno spero)

  • 5335
    Giusy -

    Ciao a tutti,
    sebbene non scriva leggo spesso i vostri post essendo una “reduce”di questo spazio bianco che mi ha aiutato tantissimo in un momento molto difficile.
    Lulu ho letto dell’ ennesimo colpo basso e ti capisco benissimo.
    Ogni volta che ne ho ricevuto uno l’ho sempre paragonato ad una tessera di un puzzle….Oggi il puzzle è completo…..
    Il mio ex vive a pochissimi metri da casa mia in una casa comperata per noi.Si è sposato e ogni giorno con prole e moglie a seguito passa dinanzi casa mia,la sua presenza è lì.,la sua auto….Ho sempre sostenuto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” e invece beffa delle beffe….Oggi sono ancora qui e il mio puzzle sarà completo quando quella auto nera e la loro presenza sarà invisibile……
    Ho toccato il fondo ma pian piano sono risalita ,oggi non sono in cima ma in cammino, un cammino lento, impervio ma cammino….Come me qui tutte voi siete in “cammino”.Non siete ferme e se vi sembra di esserlo sbagliate…Non ho ricette ,non ho consigli ma solo la consapevolezza che siamo noi il punto da dove ripartire e quel punto non è mai zero ma è sempre al di sopra ….
    Un saluto a voi tutti

  • 5336
    Lilly -

    Luna. Bacio ricambiato e stop. Anzi….una sola precisazione:
    Ognuno ha il suo bagaglio di sofferenza, un proprio mostro che può ritenere utile (anche sbagliando, s’intende) sbattere in prima pagina perchè gli altri che capiscono di avere una valigia uguale alla tua si sentano meno soli e meno disperati.
    Questo è stato l’unico significato del mio post di questa mattina.
    Rivolto a tutti coloro a cui è stato malamente chiuso il becco in passato.
    Se non doveste incontrare la totale approvazione e vi sentirete destabilizzati pensate, prima di tutto, che siete stati colpiti proprio lì e che prima di incazzarvi con l’interlocutore dovreste affrontare il vostro problema….
    Mi spiace averti messo in imbarazzo. Mi spiace aver scatenato un putiferio.
    Punto e stop.
    A questo punto penso spero mi auguro che tutto sia “rientrato”.
    Lilly viene in pace con tutti AUGH!

    Un bacione a tutti…..

  • 5337
    LULU -

    Giusy, grazie delle tue parole, hai brevemente spiegato cio’ che io faccio in maniera davvero logorroica.
    Anche io aspetto il giorno in cui riusciro’ a passare davanti a quella casa senza tremare, senza avere sintomi di attcchi di panico..io ancora ho messo soltanto due pezzi del puzzle, ma che vanno e vengono continuamente, adesso ne ho messo uno per toglierne due.
    E’ un momento difficile, nel quale ti senti come se qualcuno ti abbia strappato via il cuore con le sue stesse mani e tu ti senti cosi’ stanco di lottare che vorresti non rialzarti piu’.LULU

  • 5338
    LUNA -

    LILLY: me lo auguro anch’io 🙂 per me non è neanche mai cominciato 🙂 🙂 🙂 e la tempesta che esulava dal contesto mi è parsa da subito uno spreco di energie, investibili in qualcosa di più positivo e costruttivo, e reale :):) anche perché, come a tutti noi, le energie mi servono, “là fuori”, ed è quindi un bene, secondo me, sempre, investirle in qualcosa di costruttivo 🙂
    Mi dispiace che tu sia rimasta male per la mia affermazione che, ripeto, era autoironica e il cui senso, per me, di fronte alla frase “profondo studio di sè” era dirti cos’è per me ora “approfondirmi”.
    Ciò sicuramente anche, per me, perché a suo tempo sono andata a cercare, e ho trovato, delle chiavi, riguardo il rapporto me/me me/altri che per me sono state assolutamente pratiche, concrete, non teoriche. E a riprova di ciò mi sono servite, fuori dal contesto delle molestie morali, in questi ultimi mesi in cui l’emergenza emotiva, come ti dicevo, è stata veramente generale. E mia.

    FRANZ: come vedi sono d’accordo con te, fluire nella vita 🙂 te l’ho già detto 🙂
    ma non sempre può essere così immediato quando si esce da una tempesta di grandi proporzioni. Può non essere così immediato sentire di poterci fluire con tutti i propri pezzi al loro posto. Ciò nonostante sentirselo dire, che fluire nella vita fa bene, piuttosto di implodere, fa sempre bene 🙂
    Per quanto riguarda i manuali di autoaiuto: ce ne sono di tremendi (quelle cose tipo: “diventa manager in 5 giorni e costruisciti un’azienda con 120 dipendenti in altri 3”, brrrrr ;)) molto superficiali, e anche ridicoli, ce ne sono altri il cui scopo, probabilmente, è anche di far pensare “ma io queste cose le so già!”, che male non fa, nel momento in cui uno, magari, pensava di averle dimenticate. Ce ne sono altri, seri anche se divulgativi, che propongono non soluzioni, quanto piuttosto una visione più mirata e concreta su funzionamenti, dinamiche (quindi la soluzione parte dalla consapevolezza), e offrire un diverso punto di vista, che fa la differenza, e che, se uno vuole, poi, può approfondire in altra sede, dove non basta quello che uno può dirsi da solo.
    Non perché non sia abbastanza intelligente, ma perché alle volte, effettivamente, ci sono chiavi, anche semplici, che si possono non vedere, se qualcuno, competente, non te le indica.

    Personalmente credo che manuali come “Donne che amano troppo” e “Molestie morali” non siano assolutamente pseudofilosofici, ma bensì molto concreti. Com’è concreta la molestia morale, e sono concreti gli effetti dell'”amare troppo” (effetti emotivi, fisici, economici, e via dicendo) concreti sono gli esempi, concreto, per molti, è comprendere che ciò che gli è avvenuto o gli sta avvenendo ha un nome, dei sintomi, e che è possibile uscirne. Concreto è comprendere che certe relazioni sono forme di dipendenza come l’alcolismo.
    Dare un nome a quello che ti sta succedendo, mentre prima ci stavi dentro pensando che succedesse solo a te, o che fosse tutta colpa tua, o che le storie violente possono capitare e avere paura anche di un nuovo incontro, o che fosse perché qualcuno ha colto la tua inadeguatezza, e sentirti depressa perché senti che non ti stai difendendo in modo adeguato, ecc, bhe, spesso fa la differenza. Fa la differenza perché se non guarisce nell’immediato, apre comunque una prima finestra sulla consapevolezza e la guarigione. anche dal trauma di una relazione violenta, dal punto di vista fisico e psicologico.

  • 5339
    LUNA -

    SONIA: mi dispiace molto che tu ti senta così.
    Anche perché, se ricordo bene, i vostri cuori non sono rimasti vicini, nella realtà – nonostante da parte tua ci fossero la volontà e la disponibilità a proseguire una storia a cui tenevi molto – per delle difficoltà non esterne, ma interne poste alla relazione, e non da parte tua. Poi, certo, la responsabilità non è mai da una parte sola, al cento per cento, ma io mi ricordo, se ricordo bene, una Sonia che era per costruire, non per distruggere, per stare, non per lasciare, per continuare, non per finire e che si è messa parecchio, persino troppo in discussione, in alcuni momenti, come se dipendesse tutto da lei, anche se chi aveva detto no non era lei. Una Sonia che ha atteso un segnale, a lungo. Un segnale serio, concreto, non fatto solo di parole, per tornare a costruire qualcosa insieme. Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, cantava qualcuno, e in generale può accadere, sì. Ci sono contingenze che dividono le persone, errori che si fanno e si riparano, veramente, con una messa in discussione costruttiva, e le persone possono crescere… ecc ecc. Ma… è facile, fuori da una relazione, quando l’impegno concreto, quotidiano non c’è, parlare d’amore e di rimpianto. Perché non ti ha tenuta stretta a sè quando c’eri, Sonia? chi glielo ha impedito? Che lui ti piace (inteso nel senso più ampio del termine) lo sapevi già, che hai fatto fatica a rinunciare a ciò che ti piaceva di lui, molta fatica. Hai scalato l’everest per rinunciare a qualcosa che tu percepivi come profondo. Quando non hai avuto scelta, perché è stato lui a dire no, quando hai avuto scelta, perché ciò che ti piaceva, e molto di lui, era unito a cose che di fatto non rendevano possibile la relazione che avresti voluto con lui, e perché, concretamente, lui non c’era, come avresti voluto tu. E’ molto triste, e insieme romantico, incontrarsi e pensare: ora potremmo essere insieme!
    Perché non lo siete?
    E chi ve lo impedisce ora? lasciate i vostri rispettivi compagni, se non li amate, e tornate insieme, se pensate che quello che c’era c’è, che è ineguagliabile, che è stato tutto, solo, un brutto sogno. Lui, se ho capito bene, non si è sposato, tu, se ho capito bene, non ti sei sposata. se voi due siete la reciproca felicità, e non solo parole, chi vi impedisce di esserlo adesso? Parole parole parole cantava Mina. Attenzione, non sto dicendo che lui non pensi quelle parole, ma sto dicendo che tu delle parole, secondo me, non sai proprio che fartene. Volevi e vuoi, giustamente, i fatti, l’impegno. l’amore. L’amore che dice: ci sono, qui, adesso.
    No: accidenti, è un vero peccato che le cose siano andate così, sai? perché non mi sento come mi sentivo allora.
    ma allora, ad un certo punto, non si sentiva come si sente adesso…
    Insomma, un po’ di idee chiare a ‘sto ragazzo, forse, non farebbero male.
    Detto ciò, le sensazioni sono quelle che sono.
    Baci

  • 5340
    Lilly -

    Ciao Margherita. Dici:” siamo qui quasi guerrieri per combattere questo schifo, con varie tattiche, analizzando ogni cosa possibile, noi, la storia, lui o lei, le situazioni, i vissuti, i passati, tutto, cercando perchè e rinunciando a risposte, quando invece basterebbe solo dimenticare quella persona che ci ha fatto scaturire talmente tanto coraggio da starle vicino.”
    A volte (anche ieri) mi sono chiesta se avesse un senso arrovellarmi in centomila perché e per come.
    E me lo sono chiesta visto che, nel periodo in cui sono stata con quella persona, il mio cervello era così ”ben funzionante” da individuare il suo comportamento come marcio.
    Però lo decodificavo come tale solo nel momento in cui lo vedevo adottato da altre persone nei confronti di persone care.
    Non so se mi sono spiegata….
    Insomma. Se lui fosse stato il compagno di una mia amica le avrei suggerito di dargli un calcio nel culo con gli stivali delle sette leghe. Di spedirlo a quel paese con busta raccomandata senza ricevuta di ritorno…..
    Quindi ho spostato il fulcro dei miei arrovellamenti mentali DAL “perché e finita” AL “ma mi conosco veramente dato ? Mi voglio bene come ne posso volere ad una mia amica?”
    Qualche passo in avanti l’ho fatto.
    Ed a questo punto potrei anche buttarmi nell’impresa di cancellarlo, rimuoverlo dalla mia mente come se fosse uno di quei bruttissimi foruncoli che a volte ti compaiono in mezzo alla fronte!!
    Però no. Non lo farò. Non dimenticherò mai quel tipo. Mi limiterò a comprimere il suo spazio, a ridimensionarlo, a sgonfiarlo, a vederlo in base a come si è comportato.
    E sai perché? Non per ottuso masochismo o voglia immane d vittimismo…….solo perché lui mi tiene ben in mente come’ero prima e cosa rischio se abbasso la guardia.
    Il problema non è stato lui. E’ stato come io ho lasciato che fosse con me.
    Lui è stato persin “onesto”. Ha messo sul tavolo tutta la sua stronzaggine, non si è nascosto (all’inizio si, va beh).
    Avrei dovuto dirgli all’americana : comincia a correre, cocco.Ti do tre secondi di vantaggio e poi ti tratto per il piattello che sei.
    Non l’ho fatto. Non l’ho fatto “durante” e neanche per un sacco di tempo dopo…..
    Il problema non è la sua bastardaggine evidente. E’ stata la mia ignoranza in materia Lilly, la mia incapacità di volermi bene, di stimarmi come persona meritevole di rispetto.
    Se resetto tutto, se lo faccio fuori, faccio fuori la me stessa che sono stata e che rischio di tornare ad essere se metto la testa in un buco e dimentico
    E non va bene.
    Abbiamo avuto forza, energia, coraggio stando con loro?
    E questo è stato positivo.
    Abbiamo indirizzato male, usato male quella forza, quell’energia e quel coraggio? Gia!!!!!!
    E questo è stato un male. E’ li che dobbiamo intervenire.
    Naturalmente parlo del mio vissuto (pecchè quello conosco bene vè!!!).
    Le storie di chi passa di qui sono tutte diverse. Ma c’è un tratto comune in parecchie di loro (parecchie….non tutte, ovvio).

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