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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5321
    LUNA -

    Vedi, Marghe, per me uno può pensarla come vuole, vivere come vuole, e sa per sè.
    Peraltro le cose che dico a me sono servite a livello molto pratico, e per quanto mi riguarda non sono teoria.
    Quando Lilly ha detto “dimostri che…” io sono intervenuta non perché me la fossi presa a male – mi stava dicendo una cosa bella, non brutta, semmai – ma perché, sapendo che una persona, dopo aver, lo diceva lei stessa, fuso il cervello facendo la sistemistica dell’enalotto a forza di razionalità, nel momento in cui mi dice “profondo studio di se stessi” rischia di buttarla ancora una volta sul razionale, e di farsi male. Può non essere così, ma io, visto che si parla di ciò che io starei dimostrando, se io non ho spiegato bene il mio messaggio, io ci tengo a dire di no. E non perché mi secca essere fraintesa in quanto Luna, ma perché se porto il messaggio dell’ascoltarsi, invece di martoriarsi di pensieri, di usare una severa autoanalisi, vuol dire che ci credo. Per me ci credo. E semmai sono andata in protezione verso di lei, non il contrario. Le ho detto: vivo.
    Per quanto riguarda la risposta di Lilly sul fraintendimento le ho detto ciò che sentivo di dirle, ed era una risposta che, al di là del nostro dialogo, era un invito all’indipendenza e alla libertà del sentire e di esprimersi. Una cosa che è mancata a chi è stato martoriato ogni volta che apriva bocca.
    E non perché non ho percepito la sua difficoltà, ma proprio perché l’ho percepita. E per questo non le ho dato una risposta consolatoria e “dipendente”. Perché lei oggi, per come la vedo io, è una donna libera. Lo era sempre, ma quando c’era qualcuno che per un fraintendimento l’aggrediva, presumibilmente non si sentiva libera.
    Spesso le persone che hanno subito aggressività hanno dentro aggressività. Non credo sia il caso di Lilly, non credo sia il mio.

    Concludo dicendoti che ti ho risposto perché mi hai dato l’occasione di esprimere il fatto che, sebbene è chiaro che ciascuno può dire quello che sente e pensa, io penso che parlare di chi è più evoluto o meno sia una perdita di energia. Più che altro nel momento in cui si generano questi paradossi.
    Per te il tuo post aveva un senso, e lo rispetto. E ti ho risposto.

    @non abbiamo bisogno di essere fraintesi in senso negativo ed appuntati ma solo di riceve una pacca incoraggiante sulla spalla per andare avanti magari con un sorriso di ironia su cose tanto dolorose che abbiamo vissuto.

    Ti invito, se ne hai voglia, a riflettere su questa tua contraddizione:
    mi dici che sono uguale agli altri, cara Marghe, e sottolinei una cosa sulla quale io non ho alcun dubbio. Ma poi, tu che parli dei tuoi dolori e di quelli degli altri, e del fatto che quei dolori meritano rispetto, non appunti, non fraitendimento, ma una pacca sulla spalla e un sorriso, non hai per prima lo stesso trattamento per me. TU hai deciso che io sono più forte, e che la mia sofferenza non è uguale alla tua, o a quella di Lilly, non io.

  • 5322
    Lilly -

    Ciao Margherita. Grazie per il tuo post.
    Hai beccato un punto importante.
    Un punto polivalente perchè ciascuno lo può adattare alla propria personalissima situazione.
    La molestia morale, la violenza fisica, l’indifferenza esasperata, l’abbandono immotivato e chi più ne ha più ne metta.
    Io per tanto tempo ha avuto il terrore di parlare perchè indipendentemente da cosa dicessi e da come lo dicessi venivo puntualmente fraintesa, aggredita, minacciata, lasciata, ripresa, perdonata, rielaborata, riaccusata…in un vortice che sembrava non finire mai!
    Ed ho avuto il terrore sia di stare zitta sia di incappare in quelle micropause silenziose in qui il cervello tenta disperatamente di elaborare la risposta “giusta” nella certezza matematica che intanto non la azzeccherà……
    E beh….chi ha vissuto questo stato d’animo è più fragile di una bolla di sapone nel settore “essere compreso-non essere frainteso”!
    L’arrivare a dire “mi fraintendono? E chi se ne frega! Mica casca il mondo” è uno dei tanti obbiettivi da raggiungere (insieme al “se n’è andato? Chi se ne frega”-L’ho visto con un altra? Chi se ne frega” etc etc etc).
    Durante il percorso ostacolato o agevolato dalle centomila seghe mentali che ti frullano il cervello sei esposto all’attacco di ciò in cui sei stato carente e quindi ferito come se fossi un galletto segnavento fatto di carta velina piazzato sulla cima di un grattacielo a Trieste è quando soffia la bora….
    Certo. Non si può pretendere che tutti sappiano la storia altrui in maniera così approfondita da adeguare i toni alle loro fragilità.
    Però l’appunto di Luna, in effetti, mi ha destabilizzato, mi ha riaperto una vecchia ferita non ben cicatrizzata.
    L’ho assorbito senza l’ironia compagnona che (credo) lo accompagnasse.
    Ognuno è libero di esprimere la propria opinione con i toni che ritiene così come ognuno è libero di recepirla come “meglio” crede (o meglio…..come può in quel dato momento).
    Io sono ben conscia dei limiti che la mia fragilità mi appiccica addosso e cerco di leggerli con la testa che avrò domani per non dargli un peso eccessivo ma contemporaneamente cerco di memorizzarli con la testa che ho oggi per non sottovalutarli quando e se avrò a che fare con qualcuno che sarà nella mia attuale condizione. A volte il barbatrucco non riesce o riesce a metà. E il rischio è quello di rimangiarsi una parte del percorso fatto e di demoralizzarsi nel rendersi conto che basta un niente per…..
    E chissà quante volte (e del tutto involontariamente) avrò ferito qualcuno perchè la mia inesperienza nel suo problema mi avrà fatto dire fischio quando sarebbe stato meglio dire fiasco o non dire nulla!
    A questo punto occorre la pacca di incoraggiamento di cui parli tu!

    Dici “LILLY io ho capito benissimo il tono della tua frase come capisco tra le tue righe il disperato bisogno di lasciarti tutto alle spalle, so esattamente cosa provi e cosa vorresti provare per te stessa, è dura Lilly, molto dura, un giorno meglio e uno peggio, anche a distanza di tanto tem

  • 5323
    Lilly -

    …..azz mi hanno cancellato un post……Dicevo….(Margherita)Dici “LILLY io ho capito benissimo il tono della tua frase come capisco tra le tue righe il disperato bisogno di lasciarti tutto alle spalle, so esattamente cosa provi e cosa vorresti provare per te stessa, è dura Lilly, molto dura, un giorno meglio e uno peggio, anche a distanza di tanto tempo ma ci dobbiamo stare finchè passerà, evolverà, con tranquillità.”

    Giusto Margherita! Questa frase è la pacca di incoraggiamento che mi serviva in questo momento…….te ne do una anche io perchè il percorso è lungo e ce ne vogliono di pacche…!

    Luna: “Tu sai il tuo limite, quanto puoi andare giù all’inferno, farci un giro e tornare su, meglio di prima, quanto, invece, non riesci a sopportare di vederti triste. Quanto ti serve andare fuori con un amico e sfogarti per 5 ore piangendo come un vitello o uscire con un amico e dirgli: parliamo d’altro, vuoi? ”

    Ricollegandomi a prima……si, io in teoria so il mio limite. E’ la pratica che spesso frega……
    Mentre mi acchiappavo le randellate morali se una mia amica si fosse rivolta a me dicendo di essere in una situazione identica a quella che stavo vivendo le avrei consigliato di scappare con un UFO su Marte.
    Perchè non l’ho consigliato a me stessa visto che nessuno mi teneva segregata in una stanza al buio????
    Semplice! Semplicissimo. Sta tutto in una frase “del senno di poi son piene le fosse…..”.
    Quando ti dico che, secondo me, hai raggiunto degli obbiettivi non è per dirti “Brava, brava, hai preso lo sciroppo consigliato dal Ministero, nelle dosi indicate, agli orari prestabiliti e la bua è passata”…
    E’ per dirti “brava, hai superato uno tra i tremila step che la vita ci mette davanti e ce lo stai dicendo. Potresti non farlo. Potresti riderci in faccia e prenderci per il culo tutti ora che per te QUEL problema (tra i tanti) è diventato la miniatura di sè stesso….Hai superato uno step che a tanti di noi sembra ancora l’Everest e che tu ci aiuti a ridimensionare e a ridimensionare non trasformandolo in ridicolo ma trasmettendoci un messaggio “non farti accoppare da quel problema! Tu sei più importante di lui!”!
    Un messaggio logico ma che spesso la confusione mentale ti impedisce di cogliere!

    Poi si, probabilmente ho sforato nell’esaltare ed effettivamente me lo hai fatto notare un sacco di volte. Ma questo è una mia caratteristica in tutto.
    Forse è il riflesso di ciò che vorrei per me????? IO LILLY, NAPOLEONA BONAPARTE, IMPERATRICE DEI CIELI E DELLA TERRA E DEI QUATTORDICI MARI……(scherzo….)
    Todo claro? (Si dice così?Boh!)!

    Ciao ciao a tutti voi!

  • 5324
    LULU -

    Ecco, non mi sono alzata con la stessa carica con la quale sono andata a dormire ieri sera.
    Pero’ non sono per il momento cosi’ a terra come credevo. IL problema sara’ uscire, e rischiare di incontrarli come ieri fuori casa.

    D’altra parte ancora devo elaborare, e questo fa parte del percorso. Appena ti sembra di vivere decentemente esso la mazzata tra capo e collo…ma tutto cio’ mi fa capire ancora di piu’ quanto figlio di ..ttan. sia e sia stato. Sicuramente vorrebbe che gli strisciassi ai piedi come ho fatto per tanti anni e chiedergli un perdono del quale non so neppure io il motivo e che avrebbe dovuto fare lui…e’ vero io ho avuto problemi di salute per i quali ho dovuto allontanarmi obbligatoriamente dai nostri rapporti intimi…e allora STRONZO era giusto quello che facevi? Sai l’uomo non e’ di legno….era quello che diceva,forse deve dimostrare a se stesso quanto ancora e’ forte e sessualmente dotato visto che si e’ messo con una ragazzina…..io ero troppo vecchia per lui. Ma come possono esistere al mondo persone di questo genere, gli avevo solo chiesto di lasciarmi vivere, non lo fa certamente con queste sue sorprese. Mi conosce molto bene, T R O P P O!
    Sa che ancora penso a lui perche’ sa quanto l’ho amato.
    Ma stavolta forse urlero’ fino a perdere la voce, l’ho gia’ fatto qualche volta in auto con la musica a tutto volume…ma non STRISCERO’ MAI PIU’.

    Adesso vi saluto, devo uscire, ho paura, ma in fondo e’ cosi’ breve la vita che mi resta rispetto a cio’ che ho gia’ trascorso che devo farmi tanta forza e superare questo momento, per godermi i prossimi anni in santa pace.

    Mi chiedo, sto peggio adesso oppure quando ancora stavamo insieme e subivo (perche’ volevo subire) tutte le sue stronzate? Forse, anzi senza forse stavo peggio allora, credo che sia gia’ un passo avanti….LULU

  • 5325
    margherita -

    No LUNA, non ho affatto detto nè deciso che tu sia più forte o che la tua sofferenza sia uguale a quella mia e di Lilly… io ho proprio messo in dubbio che tu parti da “una sofferenza del genere trattato qui”, nel pieno rispetto della libetrà di esprimere i pensieri che nascono da ciò che ci comunichiamo con questi post.
    E’ vero che non ti ho dato una pacca sulla spalla sorridendo, infatti sono coerente con la premessa “prendo spunto dalle parole di Lilly per appuntarti LUNA”, questo voleva essere il mio post per te non l’inverso, e di seguito penso di averti spiegato anche il perchè.
    Forse LUNA non hai capito che quella a sentirsi fraintesa non sei stata te ma Lilly, nel momento in cui aveva più bisogno di essere capita e incoraggiata, quella che ci è rimasta male è stata lei come io a suo tempo…ma come? anche qui?…anche da persone con le quali abbiamo condiviso questo nostro vissuto e dalle quali ci aspettiamo di essere capite?…
    Facciamo un’ulteriore autoanalisi? Cosa c’è di altro in me che non va se anche questo piccolo episodio mi crea malessere?
    Non ci si deve far aspettative!!!!..
    Non ci si deve aspettare di essere capiti da nessuno!!..Sono troppo fragile?
    Questi, anche se in maniera forse esagerata, sono i pensieri che si muovono dentro la testa di persone ferite nella maniera descritta qui, che credimi Luna fanno ulteriore male.
    Usare una severa autoanalisi, usare scossoni serve a noi e agli altri come usarsi e usare una pacca sulla spalla con un sorriso.
    A volte bisogna sforzarsi di leggere tra le righe di chi scrive, rilassarsi e trovare per sè a per coloro che ci ascoltano una “coccola reale” non il semplice impara a coccolarti, “amore” e non il semplice impara ad amarti.
    Da qualsiasi parte la giriamo, la vediamo, la percepiamo la nostra vita per un periodo più o meno lungo è stato un vero schifo e forse lo è ancora…siamo qui quasi guerrieri per combattere questo schifo, con varie tattiche, analizzando ogni cosa possibile, noi, la storia, lui o lei, le situazioni, i vissuti, i passati, tutto, cercando perchè e rinunciando a risposte, quando invece basterebbe solo dimenticare quella persona che ci ha fatto scaturire talmente tanto coraggio da starle vicino.
    Siamo qui a scovar errori dentro di noi per eliminarli in modo da far passare il disagio, il malessere, aiutati da libri, psicologi, amici,post, così da non ricadere in futuro negli stessi meccanismi.
    L’amore è una cosa strana, ti arriva, ti succede, e quando ami una persona l’unica cosa che vuoi è stare con lui o lei, l’amore giustica tutto, perdona tutto, capisce tutto e ti può portare alle stelle o alle stalle, fa parte del gioco se decidi di giocare; finchè stai alle stelle ti percepisci come il migliore del mondo e quando vai alle stalle ti percepisci coem il letame di mucca.
    Io credo che la vita sia proprio questa: cadere ed alzarsi, ricadere e rialzarsi, ogni giorno se necessario, perchè ogni giorno ce ne viene data la possibilità….
    Una sorriso

  • 5326
    Naty -

    LULU: mi manca lui? ma chi e’ lui?

    Sono due domande, secondo me, GENIALI.

    Ti sento bene, sono contenta. Non lasciare il lavoro, altrimenti dovrò dirti che SEI PAZZA! Insomma, dovrei dirti una cosa che non credo… Infatti sono certa che non lo farai.

    La cosa, sì, mi puzza/va. Sai che hai ragione? Non ci avevo pensato! Puzza di STRONZO ehehhe.

    Per il resto: bene, ti sento proprio bene.

    LUNA: molto interessanti le cose che hai scritto sull’equilibrio.

    Ciao Lilly, ciao Francesco, ciao Steffy (‘ndo stai?), ciao tutti.

  • 5327
    Franz -

    ” Una persona può vivere felice con un’altra a patto di non esserne innamorato”
    In effetti, cara LUNA, il fatto di vedere il reprobo quotidianamente o frequentemente è irritante come passarsi la carta vetrata sulle gonadi, se mi consenti la similitudine grassoccia, ma può generare quel quid pluris di rabbia che può esser necessario per compiere un salto di qualità a patto che sia una rabbia feconda e non nichilista; aver a che fare con dei fantasmi da un lato semplifica, dall’altro complica, perchè li ingigantisci e mitizzi. Parlo in astratto, ovviamente; il fatto di non averla a portata e di aver interrotto ogni forma di comunicazione penso che mi abbia aiutato, così come mi ha aiutato il suo comportamento disonesto, sfuggente e petroso da automa ottuso; mi avesse detto in faccia e con il cuore in mano le cose che provava realmente e ci fosse stato precedentemente un periodo critico in cui avessi potuto subodorare qkosa, magari, il mio rispetto per la persona non sarebbe evaporato.
    Bè ma essere fraintesi, cara MARGHERITA, è la regola più che l’eccezione, specie per iscritto dove non è possibile un contraddittorio immediato; oltre al vocabolario vi è anche il vocabolaltro…basta leggersi l’augusto Pirandello. Inoltre per iscritto si risulta più sentenziosi, ma è un problema legato al mezzo. Molto spesso, poi, l’ironia (atteggiamento necessario e salutare) viene scambiata per sarcasmo e molto spesso mi capita di assumere un ragistro ironico, sarcastico o surreale come strategia di difesa. Al di la dello spazio dei forum le persone hanno una bassa disponibilità all’ascolto e una capacità di introspezione assai svagata, per cui se ti mostri per quel che sei, anche con debolezze e dubbi, ti guardan storto o con aria di sufficienza sottintendendo un inequivokabile “ekeppalle, sciollati un attimo e prova a divertirti ke mi stai rovinando la serata e la tipa la in fondo mi sta guardando, ma pensa te se mi dovevo portar dietro sta zavorra, e io che me l’ero portato dietro per fargli fare da spekkietto per le allodole e infilarmi in giri seduttivi , etc etc…”, per cui vale sempre il vekkio detto “ridi e riderai insieme ad altri, piangi e piangerai da solo”; talvolta la risata. a prestarci attenzione, pare un lamento o un grido ma l’importante è che la commedia prosegua e che nessuno si interroghi su ciò che è o ciò che fa.

  • 5328
    Ant062 -

    @Lilly : “Ed ho avuto il terrore sia di stare zitta sia di incappare in quelle micropause silenziose in qui il cervello tenta disperatamente di elaborare la risposta “giusta” nella certezza matematica che intanto non la azzeccherà”

    Dire sempre quello che si pensa, indipendentemente dalla reazione che si può provocare, è ciò che si dovrebbe sempre fare…Facile a dirsi..come al solito..

    Ma se dall’altra parte le parole vengono male interpretate (o, peggio, addirittura rielaborate a proprio vantaggio) il tutto sta a significare che la “controparte” non è “sintonizzata” con noi…non c’è feeling mentale…
    A quel punto tu puoi essere chiaro come il sole, ma se lui/lei ha deciso di “trasformare” le parole a suo vantaggio, non c’è nulla da fare: la strada della comprensione è chiusa.

  • 5329
    SONIA -

    Rieccomi..!
    Non voglio entrare nei vostri fraintendimenti..perchè non mi piace entrare in discorsi già cominciati..
    Vabbe’..pero’ dovevo raccontarvi un altro capitolo, non piacevole della mia storia..Dove eravamo rimasti..ahi si, vita nuova, amici nuovi..anche la voglia di vivermi un altra persona..
    beh è possibile incontrare l’ex dopo 4 mesi che non avevo piu’ visto ne’ sentito..bere un caffè, fare due chiacchere e capire che non è mai cambiato niente..
    Capire che io, che pensavo di aver fatto passi da giganti, non dico di averla superata in toto, ma di esserne cmq fuori, di stare meglio..invece non mi sono mossa da li’..o meglio io mi sono mossa da li’..con me la mia testa MA IL CUORE E’ ANCORA LI’ DOVE IO LO AVEVO LASCIATO!
    Riprovare le stesse emozioni, le stesse sensazioni, la naturale voglia di parlare di condividere anche di ridere..
    Tornare a casa con la triste consapevolezza che è ancora forte e vivo..che a distanza di quasi un anno non è cambiato niente..che con lui sento ancora un noi..e poi?
    Sentirsi dire che per lui è lo stesso..nonostante anche lui frequenti un’altra persona, lei non sono io..i paragoni sono inevitabili e dolorosi..quando hai vissuto una storia come la nostra..perchè nessuna persona, nessuna situazione, nessuno gesto ti sembra mai all’altezza..
    Perchè è triste accorgersi dopo anno che da te on si è mai allontanato realmente..che siamo due persone che hanno provato qualcosa di realmente profondo, due persone fortunate..ma non è detto che la vita ci riserverà anccora un’opportunità di essere felici..e noi (Lui) l’abbiamo butttata sprecata..e ora inutile voltarsi indietro o continuare a mangiarsi i gomiti..
    La verità è che nonostante abbiamo preso in mano le nostre vite, nonostante abbiamo ricominciato..il rincontrarsi è servito per capire che i nostri cuori sono rimasti insieme..
    tipo quei film dove lui si sta per sposare con uno..ma la sera prima del matrimonio rincontra il suo ex e capisce che non ha mai smesso di amarlo..
    Che tristezza!! SUNY

  • 5330
    steffy -

    Ciao ragazzi,
    leggere i vostri commenti mi risolleva notevolmente il morale che, in questi giorni, complice il cattivo tempo, sta praticamente sotto i piedi! Inoltre due giorni fa la mia migliore amica si è sposata e…quale migliore occasione per ricordare ciò che sarebbe toccato a me fra pochi mesi. Oddio, ho passato tutta la giornata ad immaginare come sarebbe stato il mio matrimonio, che tristezza!
    Quel genio del mio ex sembra essere morto. Niente, non si fa sentire, come se non fosse mai esistito. L’unica cosa buona che ha fatto è stata inviarmi la corrispondenza che, in questo mese, si sarà accatastata sulla sua scrivania. Forse preso da un moto di bontà ha deciso di chiudere tutto in una busta e di spedirla a casa mia. Ma probabilmente gli sto attribuendo un merito che non ha, di sicuro sarà stata sua sorella a prendere l’iniziativa. Che dire? Ci sto ancora pensando e mi manca. Tante volte mi sveglio con il ricordo dei suoi occhioni verdi. Mi sento un pò una stupida, ma è così. Mai negare quello che si è! In più ci si mette il mio status di disoccupata a peggiorare le cose. Troppo tempo libero da dedicare ai pensieri. Appena avrò sistemato i miei ultimi casini qui, nella mia città natale, penso di ritornare su. Devo assolutamente trovare un ‘altra occupazione. Non è tanto il lato economico che mi spaventa(con quello che ho messo da parte per il matrimonio riesco a sostentarmi ancora per qualche tempo), è lo stare troppo tempo senza far nulla che mi mette l’ansia! Non devo pensare altrimenti rischio di non uscirne più.
    A presto cari

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