La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Per la cronaca, ho deciso di portare a termine il progetto, ma, intanto, stanca di sentire menate invece di un’ammissione di un’azione scorretta, e delle scuse, stanca dell’arroganza, del sentirmi dire esagero, oggi ho chiamato un’amica avvocato raccontandole il tutto per sapere se ho ragione. Sapevo di avere ragione, ma ora ne ho la certezza. Come ho detto alla mia amica avvocato non ho assolutamente intenzione di procedere per vie legali, anche se ci sarebbero gli estremi per farlo. O perlomeno, come dice lei, per far capire alla persona in questione che non siamo a paperopoli. Non mi interessa farlo, tra l’altro non lo farei per i soldi, ai quali ho detto di no da subito, non mi interessano, sono quattro soldi e per me conta il pricipio di correttezza. Ingrandire la questione ulteriormente (già mi sembra assurdo tutto sto casino adesso) mi pare assurdo. Però se la persona che si è comportata male con me insisterà con quell’atteggiamento le dirò che si informi anche lei, presso un’avvocato, come ho fatto io, per sapere come funzionano questo genere di cose. Oggi il rapporto è stato civilissimo (è lei che non era civile nei giorni scorsi) e collaborativo, come, peraltro, avrebbe dovuto essere sin dall’inizio. E’ fantastico come ci si debba sorprendere della normalità 😉 Io sono distaccata, ora lei si mostra disponibilissima, adatta le cose secondo le mie osservazioni… Sì, cmq sono stanca e non vedo l’ora che questa faccenda sia finita. se oggi l’atmosfera fosse stata diversa avrei girato i tacchi.
LUCA: ciao ciottolone 😉 serena… adesso sì, se tu mi avessi vista stamattina ero verde 😉 – la tipa mi aveva mandato una email allucinante in cui pur di non ammettere il suo torto diceva che gli asini volano e altre menate, cercando di girare la faccenda sul fatto che sono io stronza a incazzarmi se qualcuno mi tira un pugno, e non chi mi ha tirato il pugno 😉 – non ho neanche risposto (e questa è stata una gran cosa…), però ovviamente la cosa mi ha innervosito… poche cose sono frustranti come parlare ad una persona di arance mentre lei finge volutamente di non capire e porta il discorso sulle melanzane. Così ho pensato: ok, ma il centro per me qual è? Le arance, appunto, e ho portato le mie arance in consulenza dall’avvocato. Così, se lei rompe ancora le palle con gli asini che volano e le melanzane, io dirò: ti ho già detto qual è il punto.Se ti sfugge il concetto ho un avvocato che può spiegarti,perché io sono stanca.ciò, possibilmente, con un radioso sorriso.
Del volantinaggio ho un bel ricordo, per l’adrenalina del progetto comune,e anche perché mi offrì un punto di vista sulle persone particolare.Chi ti dava un bicchiere d’acqua, chi ti urlava dietro (alcuni però poi si pentivano e poi volevano invitare tutti a pranzo).E su chi si era lanciato nell’avventura,fidandosi di me, e io di loro. Sii fiero di quel che hai fatto 🙂 ma ricordati anche di giocare 🙂 un po’ bisogna essere sempre bambini (in senso buono), guai sennò 🙂 🙂 🙂
baci
ciao ragazzi eccomi di ritorno dopo incontro con il mio ex.
L’ho visto e rivisto e’ stato anche a casa mia..
ma la storia e’ proprio finita. Diciamo che per la prima volta ho avuto la sensazione che e’ proprio finita.
Oggi passero’ a casa mia per salutarlo definitvamante prima che riparte.. mi ha chiesto di accompagnarlo all’aeroporto ma non penso lo faro’. Un altro addio.. non potrei sopportarlo.
Lui sta bene in ogni caso e non gli manco, e’ rimasto a dormire in albergo..non e’ successo niente tra noi, mi ha detto che ora siamo amici e come amica mi tratterà..anche se ieri seduta di fianco a lui sul divano morivo dalla voglia di dargli un bacio.
Quindi LUNA
niente illusioni.
Per un po’ cerchero’ di non sentirlo.. nemmeno come amico..ho dormito stanotte.. mi rimane solo tanta tristezza nel cuore per quello che poteva essere.. ma sopravvivero’.
Andiamo avanti, come minha detto anche lui.
Hehe, vorrei vederti ciottola veramente, sono curioso di vedere la tua faccia verde, o rosa, sei sempre così equilibrata nei tuoi discorsi e nell’esprimere i punti di vista, mi piacerebbe verderti incazzata, tipo pronta a sbranare qualcuno, a tirare fuori tutto il caricatore come dici tu. Comunque sono contento che l’atmosfera si è trasformata in civile, e si, avresti fatto bene a girare i tacchi (li porti?) se fosse stato diverso.
Un bacio
grazie mille per il tuo messaggio Lucact…
“’abbandonato agisce come se fosse sotto l’effetto di una droga, più precisamente, come se fosse sotto astinenza,”
questa è la base sulla quale poter continuare senza farsi troppi problemi del passato.E’ vero,ero in qualchemodo drogato.Io per primo ritengo che il mio rapporto era diventato una codipendenza.Se fosse stato amore mi sarei comportato in maniera diversa,per questo posso sfruttare il passato per crescere e migliorarmi.
e visto che alla fine parli dell’essere guerrieri posto un testo dei timoria che ultimamente son tornato ad ascoltare…
(il guerriero)
“Il guerriero é vivo ed é tornato
con lo sguardo fiero e gli occhi lucidi
é tornato urlando al vento
il suo canto per la gente
oltre la paura oltre la solitudine
Sciogli in rabbia il tuo pianto
come quel fuoco al vento
e guardarlo divampare
come gente nelle strade”
(la cura giusta)
“Strano trovarsi qui
questo cortile
occhi scuri intorno a me
ho un pò paura
il peggio verra da sé
anche questa sera
il mio orgoglio griderà
cieco dolore
…
Un nome un Dio io non ho
per cancellare il buio dentro me
la polvere del ricordo servirà
per caricare l’ arma dei miei anni
ma il sogno non sparirà mai
é tutto quel che resta
della mia dignità
… Ma sono ancora vivo”
@ Luna hai ragione, in tanti si nascondono dietro “la prova per dare una chance” ma, come dici giustamente, tu la chance è reciproca.
Secondo te mi conviene scrivergli dopo le feste? vorrei giusto mandargli due parole per fargli capire che non sono scema e che si è comportato in modo molto scorretto.
LUCA: voce dai toni bassi, sguardo che quando si incazza comunica… i finti agnelli vanno a nozze… scassano le balle, anche con ipermeschinità, poi io dico, magari, “ora basta”, con sguardo eloquente, e pare che ho puntato loro in faccia un kalasnikov.
Non parliamo quando parto a difendere le mie ragioni con la dialettica. E’ quello il mio caricatore, non le parolacce. Allora là il lupo (quello vero) si trasforma in madonnina infilzata. (e le mie amiche dicono: per forza, metti loro la realtà nero su bianco e li stronchi… è un modo per mettersi le mani sulle orecchie e fare lalalalalalaaaaaaaaaa).
Se mi mettessi anche a dire le parolacce e ad urlare probabilmente chiamerebbero amnesty international.
Anche se sono mingherlina. Ma mi sa che, quando mi incazzo, ho problemi di presenza scenica… 😉
ero quella che, da piccola, si azzuffava con i maschi quando facevano i gradassi portando via i gattini, o rubando il pallone di pallavolo. (naturalmente quei maschi con cui mi sono azzuffata da bambina sono tra i miei migliori amici, che mi porto dietro da allora).
E’ difficile che io mi incazzi, se allo sportello un’impiegata mi risponde male io prima le chiedo se ha avuto una brutta giornata, non ironica, sorridente ma ferma, se serve. Di solito va a finire a tarallucci e vino. Odio litigare, l’altro giorno, quando ho capito cosa aveva combinato quella fenomena alle mie spalle, sono andata a farmi un giro di venti minuti per autocensurarmi.
Ci sono i tempi giusti per andarsene, e per tornare. Spesso riuscire a beccare i tempi giusti, per la salute del proprio fegato, fa la differenza! (anche per l’effetto rimbalzo che dicevo tempo fa, pure se hai ragione e potresti incazzarti come uno tsunami).
Sono quella che hai letto. Per me le persone vanno accolte con un sorriso.
Ma detesto i gradassi, perché non sono mai stata una gradassa. Detesto i prepotenti, i prevaricatori di ogni specie. Quelli che se hanno una brutta giornata pensano di poter trattare tutti di me… soprattutto chi è gentile di costituzione e chi non capisce perché qualcun altro cerchi di trasformare ogni situazione in un campo di battaglia. Non capisco gli incazzati-costituzionali. Quelli non del mezzo bicchiere vuoto, magari, no, quelli del mezzo bicchiere pieno di rabbia da scaricare su chi passa passa.
E i gradassi travestiti da agnelli trovo siano i peggiori.
Ho sempre detto: se vuoi fare lo stronzo, quello che deve sempre litigare per chi passa sul ponte, per dimostrare a te stesso chissà che (qualcosa che agli altri nella maggior parte dei casi non interessa affatto) e non sei capace di accorgerti che si può tranquillamente passare in due, abbi allora la coerenza, le balle da sostenere il mio sguardo dopo che hai cercato di darmi botte pensando che io fossi heidi. Ma spesso al posto delle balle c’è la faccia da cu… dell’agnello con il manto sintetico.
Non porto molto i tacchi, per comodità (diciamola tutta, con un tacco dieci finirei dall’ortopedico).
paola, amico???? occhio che ti fai del male, forse un giorno sarete più che amici, conoocenti, ma per adesso non esiste assolutamente, sparisci e basta
Paola: se questo incontro può esserti servito a mettere un punto, dentro di te, un punto di svolta e guardare avanti in modo diverso…
a me pare di sì… mi pare anche che lui sia stato corretto.
Gatto: i segni che puoi trovare nel prima ce li hai descritti tu, mi sa. Non è questione di girare con la calcolatrice nei rapporti, è chiaro che è un fatto naturale, ricevere e dare, però alle volte si è così abituati a uno – o più – rapporti sbilanciati da non rendersi conto che i segnali ci sono. E non c’è allora da rimproverarsi per non averli colti, o di dirsi “perché non ho riconosciuto una persona egoista?” ma di capire che, la prossima volta, saprai riconoscere l’egoismo quando lo incontrerai. Di chiederti, forse, (ho detto forse) perché ti sei accontentato di un rapporto in cui toccava a te riempire anche i buchi affettivi che una persona arrecava a te. Perché c’è una differenza tra essere contenti perché amiamo qualcuno e diamo e basta ed essere contenti e stare bene perché amiamo qualcuno e diamo e perché quel qualcuno ci fa sentire amati e ci dà altrettanto. E non è questione di calcolatrici, ma di sensazioni. In un rapporto equilibrato, men che meno, c’è bisogno di ricordarsi che esistono le calcolatrici e le bilance.
Se hai imparato che tu puoi stare bene con qualcuno, e quel qualcuno con te, ma che nessuno può pretendere da nessuno che un altro sia la sua pillola della felicità (mentre “non agisce” a sua volta per essere felice e rendere felice chi ha vicino) è già tanto, Gatto, un’ottima partenza.
E ricordati che, anche se lei, per caso, ti accusasse di essere stato ingombrante nel tuo “accudimento” (lo dico, perché a volte è possibile) è anche vero che ti ha chiesto di accudirla (se ho capito bene), affidandoti anche la gestione di se stessa, e che quindi comunque anche lei dovrebbe chiedersi la sua parte nella cosa, invece di scrivere agli amici che tu qua e tu là e tu su e tu e tu e tu…
Esistono persone che fanno del preteso accudimento una molestia vera e propria, ma non mi pare il tuo caso. Tu racconti di una persona, piuttosto, che si è adagiata sul tuo accudimento.
Tutti in certi periodi della vita possiamo avere bisogno di essere accuditi (moralmente, e non solo), ma ci sono persone che fanno di ciò il loro stile di vita. Per me rendermene conto è stato fondamentale. E per questo mi rimprovero di non aver ascoltato l’istinto quando, questa volta, per lavoro, ho incontrato una persona di questo tipo e il mio istinto l’ha riconosciuta subito. Ma, come ho già detto, questa esperienza mi dimostra anche quanto, in fondo, se ci ascoltiamo, possiamo anche riconoscere certe dinamiche negli altri, e scegliere di non averci a che fare.
grazie a tutti delle risposte..
Guerriero non preoccuparti..abitiamo in 2 stati diversi.. difficile avere ancora contatti..
in ogni caso per un po’ vorrei non sentirlo..l’ho detto anche a lui che e’ difficile per me rimanerglia mica ora.. ma e’ intelligente e mi rispetta..quindi penso che ce la potro’ fare.
Forse ora dovrei spostarmi ad un altro blog
“Andare avanti” magari potrei aprirlo io, e potremmo raccontarci delle cose nuove che ci succedono, ma soprattuto di nuovi incontri 😉
Questo forum è un crogiolo di sofferenza. Dolore a tempesta. Luna, è così giusto? convergono qui tutti i delusi d’Italia? hehe. Ragazzi a conti fatti, alla fine, ti rendi conto che la vita è così, troppe aspettative su altre persone, aspettarsi che qualcun altro ci renda felici, dilaniarsi nel dolore quando quel qualcuno se ne va, sperare in un ritorno, attraversare le fasi di un abbandono, scrivere e sfogarsi, per capire alla fine che poi il tempo appiana tutto, come se nulla fosse successo, quando negli anni poi ti volti indietro e tutti sono volti sfocati, privi di consistenza, in una sorta di malinconica illusione. Viviamo momenti che poi ci costano mesi, anni per cercare di dimenticarli, come se fosse la cosa più naturale del mondo. E forse lo è. La verità è che non c’è un senso in tutto questo, bisogna essere forti, lottare, dimenticare, usare la memoria con egoismo, smettere di idealizzare, Amore o possesso? cosa veramente vi fa soffrire? Amore o possesso? Amore o quell’idea che vi eravate fatti di loro, dell’amore? quel momento o quello che quel momento avete voluto che rappresentasse? cosa? così come vi siete illusi di amare ed essere amate adesso illudetevi di stare bene, e vedrete, che le illusioni a quanto pare, funzionano.