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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 4511
    Luna -

    LUCA: @”Quando l’ho conosciuta, era praticamente una persona insicura, piena di problemi, in balia di se stessa e di persone veramente schifose, senza soldi, in una situazione lavorativa degradante, e non aveva mai ricevuto vero amore e rispetto da un uomo, aveva sofferto e ricevuto solo immondizia. Ho aumentato la sua sicurezza… ho risolto attivamente i suoi problemi… le ho garantito una sicurezza economica…”

    “Nel frattempo lei mi tradiva”

    “Nei 2 anni finali è avvenuto un ribaltamento dei ruoli, mi sono ritrovato io ad essere al suo posto e ad avere bisogno di aiuto… Mi sono ritrovato ad avere a che fare con una persona meschina ed egoista, a cui dava quasi fastidio il mio non essere in forma come ai tempi in cui avevo contribuito al suo risollevarsi… mi ricordo che l’emozione che provavo spesso erano sensi di colpa, a cui non riuscivo a dare un nome, ora capisco che mi sentivo in colpa perchè non riuscivo a darle il massimo come sempre”.

    Cito le tue parole, Luca, perché in quelle parole tu hai, probabilmente, una risposta, anche se non lo sai. E la risposta non è: se fai del bene la pigli in quel posto… o le donne sono tutte così…. o l’amore non esiste…

    Non darmi dell’analitica razionale, o anzi, dimmi ciò che ti pare, ma io provo a dipanare con te questa matassa (provo), guardandone le dinamiche.

    Quello che tu descrivi, forse, è un rapporto di FORTISSIMA dipendenza, il suo nei tuoi confronti. Hai incontrato una persona profondamente irrisolta, lo dici tu stesso. Irrisolta sicuramente per una base di problemi che l’avranno spinta a fare scelte sbagliate nella vita (precedente a te), ma anche per una pessima gestione di se stessa.Una persona con una pessima gestione di se stessa ha anche un problema con se stessa. Intendo dire, che come tu stesso affermi, non hai trovato una donna che stava in piedi da sola, si voleva bene ed era quindi in grado di avere dei rapporti sani o equilibrati con gli altri. (descrivi tu quel genere di rapporti “insani” che aveva avuto prima di incontrare te).Se qualcuno ha un pessimo rapporto con sé difficilmente riesce ad avere un buon rapporto con un’altra persona, non ti pare? Poi incontra te, e tu le dai tutto, le dai la possibilità di rifiorire. Ciò crea però una dipendenza: lei è rifiorita attraverso te.Si è specchiata nei tuoi occhi e si è vista diversa. Tu mi dirai, e che male c’è? che male avrei fatto io?Il punto è che a volte quando si istaurano questi rapporti di dipendenza l’altro, anche inconsciamente, può tenere molto al suo ruolo di salvatore.Ma mettiamo anche che ciò non sia assolutamente accaduto:un problema rimane, lei si vedeva “confermata” attraverso i tuoi occhi, ma si era risolta realmente? O era soltanto la persona irrisolta di prima vestita meglio e inserita in un contesto migliore?
    Molti rapporti di dipendenza di questo tipo possono avere i seguenti problemi:
    amore e odio da parte del dipendente, che manifesta la propria “libertà”,nei confronti del “salvatore”

  • 4512
    Luna -

    percepito come più forte, più sicuro (e quindi chiaro simbolo della propria inadeguatezza, del bisogno di essere salvata), con cose come il tradimento.
    b)se lui mi lascia io che faccio?quindi tengo sempre aperta una seconda porta (come chi ha vissuto in povertà assoluta e quindi, anche in tempi floridi, accumula in cantina più cibo di quanto non serva a saziare la fame)
    c)quel discorso sulla difficoltà dell’intimità reale che ti facevo: il tradimento crea distacco.
    e)le storia alternative magari creano l’illusione di essere meno dipendente.Di condurre il gioco altrove.
    d)la coazione, delle persone irrisolte, a ripetere atteggiamenti che non sarebbero più necessari, in un contesto diverso.
    e varie… (vuoi guardare le cose freddamente?ti ho pure fatto lo schema con i vari punti…).

    quanto era importante anche per te il ruolo del salvatore? aver raccolto quel cucciolo in mezzo alla strada? E’ stato proprio un caso che invece di trovarti una donna alla pari, come consapevolezza, indipendenza economica, hai deciso di condividere l’avventura di una vita insieme con una donna che aveva tutti quei problemi?

    Poi, dici, è arrivato il momento in cui tu sei stato male, e ti aspettavi un rapporto equilibrato in cui, nel momento in cui fossi stato in difficoltà, e il ruoli si fossero ribaltati, tu avresti potuto contare su di lei. Ma non eravamo partiti da una donna irrisolta e da un rapporto squilibrato dal punto di vista dell’indipendenza sia materiale che emotiva? Il vostro, lo dici tu, non era stato un incontro tra due persone con una buona base di autostima… I ruoli erano molto più sbilanciati.
    Lei, guarda che lo hai detto tu, aveva dipeso moltissima da te, se non altro in termini emotivi. E se tu eri la “madre nutrice” come potevi stare male, tu?
    Ti sentivi pure in colpa, come la madre che non riesce a nutrire adeguatamente le esigenze di un cucciolo in crescita…? peccato che lei non fosse tua figlia, era la tua compagna…

    va bene, basta così… mi sono allargata già troppo.
    Ma forse volevo dimostrarti che ciò che ti ha deluso non è l’amore. Che pensi di aver capito che l’amore è un imbroglio, ma in realtà forse quello che dovresti capire è che i rapporti basati su una forte dipendenza sono rischiosi, quelli sì.
    Hai incontrato una persona che non sapeva amarsi e sei rimasto sconvolto dal fatto di avere scoperto che non sapeva amarti?
    Ho letto il tuo punto di vista (poche righe, poi, non sono una storia), e forse la mia analisi voleva essere un po’ provocatoria.
    Volevo dirti che quello che ho detto non intendeva essere una giustificazione per qualcuno o un’accusa per qualcun altro.

  • 4513
    lucaCT -

    Quello che non ti ho detto però, è che anche io ero un cucciolo smarrito quando l’ho incontrata. Si è vero, (a proposito grazie guerriero, sai essere sempre schietto e mi piace questa diretta presa di coscienza io e te siamo partiti male ma mi piaci) ero più forte di lei, cresciuto in una famiglia dove dimostrare di essere forti è necessario per essere accettati, e non critico questo, anzi, meglio essere addestrati alla guerra in questo mondo che alla pace, avevo bisogno di essere amato quando l’ho incontrata. CHe fai allora per evitare i rapporti di dipendenza? dici ad una persona che ti piace e a cui piaci, mi dispiace evitiamo di stare insieme perchè mi sembri troppo insicura? perchè non mi sembri adeguata? senza contare che tu queste cose le scopri nel tempo. E poi che fine ha fatto l’onestà dell’animo umano? se vedi qualcuno che ti tende una mano tu la prendi, a maggior ragione se è la mano di chi ami. Che male c’è a tendere la tua quando poi sei tu ad aver bisogno? non sarebbe dovuto bastare questo invertimento di ruoli per quietare il suo bisogno di non sentirsi più salvata? Io un pò c’è l’ho la malattia di gesù che salva la maddalena, e poi sono pesci e i pesci sono così, e dopo tutto tu dici cose giuste, che hanno un senso, Certo, è vero, i rapporti di dipendenza (che sia univoca o reciproca sono sempre sbagliati), ma alla fine mi sa che sono risultato io quello più dipendente, perchè a furia di proteggerla mi sono impregnato di lei, e ancora oggi, mentre buttavo nell’immondizia gli ultimi suoi maglioni che avevo trovato nel mio armadio ho sentito l’ultimo, santo pezzo di cuore che se ne andava via, e un altro inesorabile pezzo di odio che veniva su, un altro pizzico di cattiveria in più. Tu hai in sostanza perfettamente ragione, ma manca qualcosa. l’ amore, quando arriva (arrivava) non ti domanda cose del tipo senti, io adesso entro dentro di te ma prima sei sicuro di voler costruire un rapporto basato su questo questo e questo? le cose nascono e si sviluppano, sta a noi poi districarle come meglio si può, capisci? La nostra storia è stata bellissima per certi versi, ma il peso di questa bellezza adesso lo devo pagare io, perchè? io non riesco più a vivere se penso di diventare come una volta, io non posso più fare le cose che ho fatto, mi sento stanco Luna, terribilmente stanco. Mi sveglio sempre di più, faccio sempre più cose, ma ho una gran voglia di dormire. Dormirei per tante di quelle notti lunghe, vorrei essere in una grande stanza, con un grande camino, e dormire per tanti secoli, vorrei uscire fuori e ritrovarmi in un mondo che non mi appartiene più, per perdermi, fino a scomparire. Io sono più forte degli eventi stessi, vado avanti solo perchè sono in grado di trascendere me stesso e perchè sono fiducioso, che quando arriverà il momento più opportuno, sferrerò il colpo che mi renderà il mio orgoglio. E’ la guerra ormai.

  • 4514
    lucaCT -

    Sai qual’è il problema della gente come me Luna? che sono consapevoli. La mia volontà lavora, per rendere più stabile e sicuro il mio cambiamento, e giorno dopo giorno un altro uomo sta emergendo dalle ceneri del vecchio, dimenticherò il suono e il significato della parola perdono, da oggi, ogni mio singolo nemico, è spacciato. La mia mente è al mio servizio, non lavorerà più per nessun altro. l’Armonia nel mondo…già. Chi se ne frega. Questa palla che gira può andare a farsi fottere, la melma che c’è in giro non riuscirà più a toccarmi nemmeno da lontano, io sono forte, io trascenderò me stesso. Io credo del destino, e sono fortemente incazzato adesso, con il destino, che vada a farsi fottere pure lui. Non pensare che sono uno di quei tipi incazati che tornerrebero con la loro ex in un attimo. Tu non mi conosci.

  • 4515
    gatto -

    Forse la “verita’” sta nel mezzo.
    A mio parere Lucact non sbaglia quando condanna la cultura occidentale, dove l’immagine, il successo, e l’ideale di una vita perfetta nella casa del mulino bianco viene anteposta a qualsiasi cosa, ai sentimenti, all’amore, che all’improvviso per un senso di inconpletezza generale viene annullato come se nulla fosse.
    La visione dell’amore che ci viene fornita è assolutamente distorta. Casa in campagna, cane che corre nel giardino fiorito durante una splendida giornata primaverile, conto in banca gonfio, moglie o marito sempre sexy e amorevoli, bambini splendidi che giocano con il nonno… Ma la realta’ è ben diversa!
    La realta’ è che l’amore oltre ad essere quel magnifico sentimento che ti accende l’anima, è anche sacrificio.
    Ma quanti oggi vogliono sentir parlare di sacrifico riferendosi all’amore? Provate a chiedere in giro e sentirete le risposte:”Ma sei pazzo, sacrificio, ma piuttosto solo!” Con questo non dico che dobbiamo essere martiri di un rapporto, assolutamente, ma che oggi la nostra idea di amore è questa, tutto sempre bello e perfetto senza affrontare le difficolta’, quando sopraggiungono la soluzione è mettere la testa fuori. Ed ecco che arriva il terzo incomodo. Chiaro, non tutti ragioniamo cosi’, ma questa visione dell’amore fa ormai parte del nostro costume.
    E per un sentimentalone old-style come me fa un male cane, proprio quel male che mi ha fatto la mia ex, una volta aiutata in tutto e per tutto, appena uno si rilassa un attimo ecco arrivare la crisi. “Ho bisogno di provare emozioni”. Questa è stata la sua motivazione per porre fine al nostro rapporto, ed in meno che non si dica senza tante chiacchere e parole gettato via come si fa con un vecchio calzino, come se nulla ci fosse stato tra di noi. Se c’è una terza persona? Forse si, forse no, ma cosa cambia? Nulla, perchè se innamorata, mai si sarebbe arrivati alla fine. Eppure ero convinto fosse innamorata di me, per i suoi gesti, le sue parole, la sua felicita’.E allora, ho visto male io o c’è una cultura dell’amore completamente distorta?
    A mio parere l’immagine che ci viene fornita dell’amore è assolutamente sbagliata, ingannevole, ma .azzo dico io, siamo o no esseri dotati di cervello? (e avolte mi viene da aggiungere anche di sentimenti)
    Poi come dice Luna le variabili nell’amore sono infinite, la famiglia, il passato, le esperienze trascorse, ma allora se io Gatto oggi ho voglia di amare ed essere ricambiato ovviamente, mi dite come .azzo faccio? C’è un modo “corretto” d’amare per farlo durare in eterno? Io ho messo tutto me stesso nell’ultima relazione e ad oggi non ho alcun rimpianto, se non quello, a questo punto di esser stato preso in giro, ma perchè? Luna tu sostieni che fa parte del gioco, ma se fosse realmente cosi’ è peggio di una roulette russa! Fa parte del gioco perchè abbiamo una cultura distorta dell’amore e siamo persone problematiche, o è insito nell’amore stesso? Non so proprio, ma posso capire benissimo Lucact,

  • 4516
    gatto -

    quando, forse per paura, per deduzione, per esperienze, sostiene che l’amore non è altro che la mistificazione di un sentimento forte, di un ideale, ma assolutamente inesistente.
    Rifletto, ma continuo a non capire, e mai capiro’. Non voglio arrendermi alla tesi di Lucact, voglio continuare a credere nell’amore, altrimenti che vita sarebbe?
    Certo che ad oggi, è tutto proprio strano, sono qui a sperare nell’amore, quando proprio quella che pensavo mi amasse mi ha accoltellato alle spalle!
    Luna, hai ragione, siamo proprio complessi e misteriosi…

  • 4517
    Maurice -

    Che dire Luna, è da un pò che ti leggo in “silenzio”…..nelle tue parole riconosco me,riconosco la mia sofferenza, riconosco ciò che ho perduto…..mi piacerebbe raccontarti la mia storia, ma come dici tu, possono poche righe dipingere il ritratto di un amore? Le mie risposte le ho trovate nei tuoi commenti…..GRAZIE.

  • 4518
    Luna -

    LUCA: sai, dopo che ho chiuso il pc, mentre stavo guidando mi sono resa conto di essermi dimenticata di dirti una cosa… e cioè che quando è capitato a me di proteggere qualcuno che era fragile, qualcuno che poi è diventato molto dipendente da me, intendo, e che poi, come si dice, ma l’ha cazzata, era ovvio che in quella persona avevo tentato di proteggere anche la parte fragile di me stessa, perché uscivo, a mia volta, da un periodo in cui mi ero messa in discussione. Era un’amica, non era un uomo, ma a conti fatti chi ci ha perso nell’aiutarla sono stata io, nel senso che lei ha ingaggiato con me una specie di competizione.
    La mia forza, da cui aveva tratto a piene mani (quella forza che in realtà lei anche idealizzava, esagerava, naturalmente… e che non era neppure forza, era solo l’entusiasmo che io mettevo nel fare le mie cose, l’impegno che mettevo non aspettando che la mela cascasse dall’albero, tentando di superare a mia volta, ovviamente, le mie difficoltà e le mie paure, e la mia gioia nello stare con gli altri), le stava ampiamente sulle palle.
    Le altre amiche me lo dicevano, ed io non vedevo, ammalata di buonismo e di affetto. Su una cosa ho la coscienza a posto: il mio desiderio di aiutarla era sincero. E ho persino pensato che tra noi ci fosse una reciprocità, non mi ero neppure resa conto di quanto il rapporto fosse sbilanciato, perché sono da sempre abituata a una visione dell’amicizia in cui le cose che si hanno, la presenza, il conforto, si mettono in circolo, in armonia e a bisogno in alternanza. Esserci gli uni per gli altri. Non come obbligo, come concetto naturale. Si dà quel che si può, ma con spontaneità.
    E se guardo i miei rapporti di amicizia sani, infatti, si reggono tutti su questa spontaneità e reciprocità.
    Quello che è successo con lei (risparmio il resoconto, ma c’è chi ancora si chiede come mai non l’ho attaccata ad muro) non mi ha insegnato a non tendere una mano alle persone fragili, ma mi ha insegnato che è comunque vero che ciascuno, alla fine della fiera, si salva da sè. Che ci sono persone che fanno del farsi salvare dagli altri quasi un mestiere, una modalità di vita. Che credono che tutto debba arrivare dall’esterno.
    E questo attenzione non significa che uno possa essere così a terra, perso, sconvolto, senza mezzi, che il mondo non sembri completamente nero, ma ci sono persone che pretendono (sì, mi spiace dirlo, ma molto spesso pretendono) che venga dato loro il pesce, e altre che chiedono di imparare a pescare, perché davvero desiderano ritrovare una loro autonomia. In sintesi: desiderano stare bene davvero. Ritrovarsi se si sono persi, trovarsi se non si sono mai trovati prima, e se ne sono resi conto.
    E’ questo che mi ha insegnato quella esperienza: che quando proteggevo lei proteggevo me, sì, ma ero convinta anche di trovarmi di fronte a qualcuno che desiderava imparare a pescare…

    Perché ti dico tutto questo? perché il mio discorso non voleva dire che il vostro non era amore, ma che se alle volte se ci ritroviamo a dire che qualcuno a cui abbiamo dato moltissimo di noi è stato ingrato o incredibilmente egoista (vero, lei, la tipa di cui ti parlavo è stata un’ingrata, anche se il termine non mi piace, perché non le avrei e non le ho mai presentato un conto)

  • 4519
    Kikka -

    La mia vita continua tranquilla e serena (serenità che splendida parola che pochi mesi fa non avrei mai potuto pensare di usare di nuovo!), ma continuo a leggervi tutti i giorni ..
    LUNA i tuoi post sono sempre interessanti e mostrano tutta la tua sensibilitàed intelligenza .. li leggo sempre con piacere … hai fatto una analisi arguta della storia di LucaCT .. ma lui è ancora troppo deluso e ferito, credo abbia bisogno di tempo ..
    SUNY leggo con piacere della tua piacevole serata, continua così senza fretta; io ormai è un mesetto che frequento quel ragazzo (che ha lo stesso nome del mio ex) ed è una piacevole compagnia; non sono innamorata, ma ci sto bene insieme, però non faccio progetti a lunga scadenza (e non è da me!!): non so se dipende da uno spirito di difesa visto il passato e considerato che tra un paio di mesi dovrebbe trasferirsi in un altra regione (e peraltro fa sempre battute sul fatto che lui non è uno che vuole “impegnarsi”) o forse semplicemente perchè non sono innamorata, comunque gli voglio bene e con lui rido finalmente dopo tanto.
    Ora analizzo la mia lunga (15 anni) e bellissima storia d’amore e mi rendo conto dell’errore fatto negli ultimi anni nel volerla portare avanti a tutti i costi, accettando l’inaccettabile, forse solo per paura di non saper vivere sola senza di Lui con cui sono cresciuta da quando avevo 17 anni.
    Quando l’amore è dipendenza le cose non funzioneranno mai.
    Eppure ora che mi sono ripresa e riconosco tutti i miei pregi e tutte le mie potenzialità, so che avrei potuto renderlo felice, se mi avesse dato fiducia nei momenti difficili, come io ho sempre fatto con Lui, invece di fuggire di fronte alle difficoltà, invece di riversare su di me tutte le sue insoddisfazioni personali, invece di farmi sentire sempre inadeguata
    L’ho amato con tutto il cuore, sempre, al di sopra di tutto e non me ne pento, ne sono fiera, anche se gli ultimi anni forse me li risparmierei ..
    Lui si pentirà, lo so, nessuno credo lo amerà di quell’amore assoluto che gli ho dato io, ma se tornasse ora non lo rivorrei .. e gli auguro tutto il bene del mondo. Tutto si può perdonare, ma non si può dimenticare, ed io non dimentico, per cui non si può tornare indietro
    Credo sia più facile perdonare un tradimento, che non un abbandono
    Ora sto bene con me stessa (e di conseguenza con gli altri)ed è una cosa bellissima .. spero continui così
    Quando la mia storia è finita credevo di non riprendermi, perchè mi dicevo “se la persona che ti amava tanto ha potuto farti questo, cosa puoi aspettarti dal resto del mondo?”, “se la MIA storia d’amore che per me era speciale, più speciale di tutte è finita, allora l’Amore non esiste!”
    Invece l’amore esiste, è dentro di me e dentro tanti di voi .. Buonanotte

  • 4520
    Luna -

    forse non ci rendiamo conto che il problema non è ciò che abbiamo dato, ma a chi lo abbiamo dato. Non è che non tenevo conto dell’amore, facendoti quel discorso, o che intendevo dire che avresti dovuto dire no a priori ad una persona che ti piaceva, il mio discorso era che però che lei non è il mondo.
    Assolutamente vero, in generale enel particolare, che io non ti conosco. Però, se vuoi saperlo, no, non ho mai pensato che tu fossi uno che si incazza, ma poi torna dalla ex. In realtà mi sembri più uno che quando mette una pietra sopra ci sta talmente male,e si strappa un pezzo di cuore, che poi, neanche se arrivassero gli angeli cantando un happy end, tornerebbe sui suoi passi.
    GATTO: anch’io capisco Luca. Curioso che io lo dica, quando gli vado contro come un ariete da giorni, in antitesi alle sue idee?
    No, io la sua sofferenza e la sua delusione la capisco.Chi crede in certi valori quando li vede travolti sente una bomba atomicaq scoppiare.Capisco anche il suo incaz (anzi, dirò di più, dopo aver letto certe – ripeto CERTE – cose che ha scritto mi sono anche resa conto che avevano colpito la mia parte incaz.ta, come certe cose mie che lui aveva definito INGENUE ecc ecc probabilmente avevano colpito una parte sua, da quello che ho capito) – quello che mi dispiace (ma sono fatti suoi) è quando sento una persona fare del male a se stesso, con la propria rabbia, perché è stato ferito da qualcun altro.
    LUCA: perché stai pagando tu? Perché tu sei uno che per una storia d’amore finita male è pronto a rinnegare l’amore in quanto tale, tanto era centrale per te. mentre lei, magari, la tua ex, non si volterà neanche indietro. Ragione di più per detestarla?
    Non lo so, Luca, io dico solo che spero che questa rabbia che hai ti passi, prima o poi, che passino la paura e il disincanto, così, rielaborata la cosa, tu potrai guardare avanti. E riprenderti te stesso.
    GATTO: non lo so… penso che continuare a portare avanti i propri valori sia importante.Chi ci crede è fortunato,a mio parere, anche se rischia di soffrire più di chi se ne frega.Credo che la sua gioia sia più piena di chi se ne sbatte le b di tutti e tutto.E’ verissimo che ci sono m. travestite da agnelli,ma è anche vero che ci sono m che non si sforzano neppure troppo di sembrare diverse da quello che sono.E allora sta anche a noi riconoscerne una quando la incontriamo.E continuare a credere nei valori, ma stare anche nella realtà, nel senso che io posso credere alla pace, ma se qualcuno mi sta sparando in faccia è un dato di fatto che mi sta sparando in faccia.Non per questo gli sparerò a mia volta, magari me ne andrò e basta,ma bisogna stare attenti a non edulcorare chi abbiamo davanti in nome dei nostri valori. Non so se riesco a spiegarmi :O
    Maurice: io rifletto a voce alta (anzi, a voce scritta…)… :O sono anch’io in viaggio… siamo qua, tutti nello stesso treno 😉 anche se c’è chi ama il finestrino aperto, chi lo preferisce chiuso, e via così… grazie a te 😀

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