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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
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14.073 commenti

Pagine: 1 447 448 449 450 451 1.408

  • 4481
    Luna -

    LUCA; ancora una cosa: per inciso sì, c’è stato un periodo della mia vita in cui ho giustificato l’ingiustificabile, ma ora no, non è così. lavoro su me stessa perché non accada mai più. Perché non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me. Ma diventando più forte, non più stronza o più violenta.
    C’è una differenza tra le due cose, che ti sfugge.
    La vera forza non ha bisogno della violenza. Tu non sei solo incazzato, tu sei ferito, soprattutto. Un mix esplosivo. E ti difendi come puoi. E quando incontri su queste pagine una che stronza non è le dai della cretina e della debole ingenuotta. Perché ti confermerebbe che il mondo non pullula solo di bestie feroci, persone senza valori.
    Se una prova di sensibilità diversa dalla tua è già stupidità, se la sensibilità ti irrita, sei già entrato nell’ottica che esistono i prepotenti perché esistono gli agnelli, e quindi la colpa non è dei prepotenti, ma di chi è troppo stupido e crede nelle favole. Sono questi i discorsi che odio, perché sono discorsi da deboli che si travestono da lupi, e molto spesso i deboli travestiti da lupi sono peggiori dei lupi stessi. Perché odiando la propria debolezza, sentendosi troppo indifesi, odiano quella debolezza che credono di cogliere negli altri. Non la reggono, perché non reggono la propria, e quindi la attaccano con violenza.
    La maggior parte delle persone violente (la violenza non è solo fisica) sono persone che non reggono la propria debolezza, anche specchiata negli altri. Ecco perché (non solo per questo, ma anche per questo) ci sono persone che sono state picchiate da bambine e che da adulte picchiano i famigliari o chiunque non sia in grado di opporsi fermamente alla violenza verbale e fisica.
    Ecco perché chi è cresciuto nella molestia morale, nella fuga, nella violenza verbale, da adulto è aggressivo e scappa, vigliaccamente, dopo aver fatto del male, perché non regge innanzitutto se stesso, il dolore che ha provato e che fa provare ad altri.
    E molto spesso di questo gioco perverso con se stesso non è neppure consapevole, sente solo rabbia e dolore.
    Ho descritto delle dinamiche, che esistono, non delle valide giustificazioni per chi fa del male. Quel che penso è invece che se chi è ferito si curasse le proprie ferite, riuscendo a non volgerle in rabbia e violenza, al mondo ci sarebbe meno sofferenza emotiva. Che è quella di cui parli quando parli dell’amore che non esiste più, di vigliaccherie, fughe, imbrogli e incapacità di amare.
    se un genitore malato fa violenza ad un figlio non sarà il genitore a poter guarire il figlio dalle ferite che ha procurato, perché non riesce a guarire neanche se stesso! Solo il figlio può curarsi le ferite. Così è nell’amore. L’odio genera odio, se la debolezza patita si tramuta in rabbia.

  • 4482
    serena -

    PER LOREDANA

    come stai , qualcuno di voi sà com’è andata ?
    poi si è ripresa io sto nelle sue stesse consizioni…
    spero non scriva più qui starebbe a significare che forse è tornata ad essere felice

  • 4483
    ANNA -

    Luna e Chiara hanno super mega ragione.
    Alla fine, almeno per molti di noi, la vita e’ stata bella.
    Con grandi dolori, alcune ferite e inaspettate delusioni ma BELLA comunque.
    Io parlo anche per me, che ho 34 anni, una famiglia splendida, un lavoro ottimo, una marea di amici e la possibilita’ di decidere ogni giorno cosa essere.
    Si, a volte, e’ successo di sentire che tutto fosse perso e finito ma e’ stata solo una parentesi. Orribile per me ma che nn mi fara’ mai dire che tutta la gente e’ stronza, che il mondo fa schifo, che nn vale la pena di credere in nulla che nn sia riconducibile al cinismo.
    Luca…sei arrabbiato…passera’…
    IN BOCCA AL LUPO.

  • 4484
    lucaCT -

    Siamo esseri umani Luna, gettiamo via al vento le nostre grida di dolore quando soffriamo, e facciamo eccheggiare nell’aria le nostra risa quando spinti dall’ilarità, ridiamo a crepapelle, come dici tu. Quando un animale è ferito urla, perchè nei nostri antichi geni c’è un codice che ci ha insegnato a chiamare aiuto, i nostri simili, lo facciamo per le ferite del corpo e per quelle dell’ anima, ma gridando in modi diversi lanciamoc sempre il medesimo messaggio, esternando con naturalezza il nostro dolore, che se fosse tenuto dentro diventerebbe un cancro, che non si potrebbe più fermare. Io non ho scelto di chiudermi al dolore, ne di rendere la mia vita meno aperta o meno disponibile a nuove esperienze. Ho scelto di smettere di illudermi che esista l’amore, sentimento controverso che fino ad adesso, nel bene e nel male, mi ha portato solamente guai e sofferenze, negli anni ho valutato la società che mi circonda ed ogni volta, ogni santissima volta che ho creduto di poter contare su una donna al mio fianco, mi sono reso conto che non ne valeva la pena. E questo non perchè non erano donne degne di attenzione, non è colpa loro, intelligenti e belle, erano tutte a modo loro, l’immagine della donna di oggi, forte, indipendente, dinamica e versatile. Ma io di queste qualità non so che farmene, se manca il coraggio, la consapevolezza come dici tu, l’onore, il rispetto, l’orgoglio, la fierezza, l’audacia, la serietà, la dingità.
    Mi accontenterei di molto meno credimi ma a che scopo? mi ritrovo a navigare tra ricordi che riaffiorano come nuvole inconsistenti, e perso tra i labirinti della mia memoria non trovo nessun appiglio, nelle strade che ho percorso un sottile velo di erba nasconde la giusta direzione da prendere, il futuro è solamente un vuoto da colmare con il presente, spoglio di qualsiasi illusione sento scorrere nelle mie vene solo rabbia e rancore, un rancore antico, potente e prepotente, che ha preso le redini della mia testa, stanco di far governare i sentimenti. Ho dato tanto cara Luna e indietro niente, o quasi, briciole di cui non riesco a saziarmi. Io sono consapevole di me stesso, non esiste che tradimento e cattiveria per le vie di queste strade, che da oggi percorrerò da solo perchè non ha senso, il profumo di qualcosa che non esiste, un fruscio di vento che ti sussurra qualcosa, colori che ti ingannano senza tregua, io non sono un giocattolo nelle mani degli dei o di una singola persona, o almeno non voglio più esserlo, c’è una bestia dentro di me che ha rotto ogni indugio, l’ho tenuta a bada per tanto tempo confidando nel destino e nella vita, ma adesso non posso più trattenerla, io ho perso, i giochi sono fatti, spero che per te, e per altri, il sogno si realizzi mille volte, io ci ho rinunciato.

  • 4485
    lucaCT -

    E’ giunta l’ora di andare. Ciascuno di noi va per la propria strada: io a morire, voi a vivere. Che cosa sia meglio, Iddio solo lo sa.
    Platone, Apologia di Socrate

    C’è stato un tempo in cui io credevo fermamente nella bontà degli esseri umani e inseguivo la luce, tutto ciò che poteva fare felice chi mi stava accanto era per me qualcosa che superava ogni felicità. Oggi il male è entrato dentro di me o forse come dici tu, c’è sempre stato, è vero, molte volte mi hanno accusato di essere un lupo travestito da agnello, ma se dentro me c’èra un demone io ho cercato di combatterlo senza sosta. Ho lottato con coraggio, contro il mio demone e per la mia gente, e per chi dormiva nel mio letto abbracciandomi ogni sera. Quanti lividi ho in queste mani e cicatrici nel mio volto, che mi faccio pena se penso a quanto ho sofferto per essere migliore, e le lacrime mi danno un fastidio che non puoi immaginare, perchè vorrei non essere capace di piangere, perchè non ne vale la pena, perchè non è servito a niente, perchè è solo acqua che scendo giù fino alle guance e poi cade a terra e non ne rimane traccia. Mi sento così idiota, così stupido, se penso quanto ho abusato di me stesso, quanto male ho permesso nei miei confronti, rido se mi parlano dell’amore lo sai, mi fanno pena le coppiette che vedo passeggiare per la strada, scappo quando una donna mi guarda negli occhi e intuisco che mi piace, che gli piaccio, perchè non voglio soffrire più, voglio abituarmi a non avere più carezze da nessuno, non voglio le labbra sulle mie labbra, penso con fastidio alla saliva di qualcuno dentro la mia bocca, che è così stanca di parlare e di difendersi, e le mie mani sono così stanche di toccare e di cercare, la mia testa gira e gira, e poi la sera mi viene un sonno, una voglia di dormire, anche se mi piacerebbe tornare a fare bei sogni.

  • 4486
    gatto -

    Ciao tt,
    scrivo solo 2 righe per sfogarmi un po’.
    Oggi è proprio una di quelle giornate in cui tt ti crolla adosso e ti chiedi il perchè di tt questo. Perchè siamo arrivati a questo punto? Vorrei far esplodere la rabbia che ho dentro, ma il dolore mi soffoca ogni sentimento. Non capisco e non capiro’ mai. Non posso accettare una scelta cosi’ insensata. Come puo’ cancellare tt in un attimo e con una fredezza cosi’ disarmante? Come potro’ un giorno tornare ad avere fiducia nell’amore? Non lo so proprio…

  • 4487
    maya -

    ciao è da un pò che non scrivo e questa sera ho proprio bisogno di sfogarmi, ormai sono al limite e la cosa buona e che sono astemia altrimenti berrei per dimenticare e non pensare anche solo per pochi minuti (almeno penso che questo faccia l’alcool)nn c’è la faccio più passo giornate intere a farmi delle seghe mentali e nottate a piangere dove il buio e il silenzio mi fanno compagnia di cui farei volentieri a meno.BASTA è un urlo che parte dalle mie viscere e che continua a echeggiare nell’aria, ho preso i vostri consigli di nn chiamarlo ecc.ecc inizialmente ero soddisfatta e mi ripetevo è giuso cosi non posso continuare a lottare contro i mulini a vento, ma questa sera la tentazione e forte e se nn lo faccio è grazie a voi e a quello che ho letto alla fine non serve a niente lo so infatti la mia dignita e stata calpestata da lui ma molto più da me stessa che non volevo accettare la situazione e quindi continuavo a fare stupidaggini rendendomi ridicola oltre che stupida.cmq un altro giorno è passato e ho resistito e per me è una grande vittoria certo la battaglia sarà lunga ma io cerchero di essere un buon generale di me stessa

  • 4488
    Luna -

    LUCA: @il futuro è solamente un vuoto da colmare con il presente…

    il problema è che il passato non si può mai cambiare (si può però rielaborare, perché oltre ai fatti esiste il nostro modo di porre noi stessi rispetto ai fatti), il futuro è comunque un’astrazione… certo, anche una meta a cui tendere, ma comunque la vita si fa sempre nel presente…

    Hai descritto con troppa energia il tuo stato d’animo per dipingerti da passivo… e infatti dici che non vuoi abbandonarti nella mani degli dei o degli altri… ma ti opponi alla vita, con rabbia e dolore, invece di viverla?
    Già, forse ora il tuo carburante è composto da rabbia, disincanto, dolore, sofferenza…

    probabilmente, per il momento emotivo che vivi, è anche naturale che sia così…

    Credimi, capisco quello che dici quando, guardando le coppiette per strada, ti chiedi come facciano a credere ad un’illusione, a qualcosa che l’indomani può finire… li guardi da fuori e dici: ma come fanno? Ma non capiscono che è tutto soltanto un bluff? che l’amore non esiste, che le parole sussurrate lasciano il tempo che trovano, che tanto, un giorno, guardando indietro, quando la febbre se ne sarà andata, capiranno che è solo questo, null’altro, una febbre che fa sembrare vero ciò che vero non è. E comunque, anche se lo fosse, quanto dura? e se non dura che senso ha?
    l’ho pensato anch’io, sai?
    Sì, mi è capitato di provare uno stato d’animo, a riguardo, che se non era identico al tuo era molto simile.
    Non è durato molto, ma quanto era violento!
    Me lo ricordo benissimo. D’improvviso la questione non era “l’amore fa soffrire”, “l’amore può finire”, era proprio “l’amore non esiste”… è un imbroglio. Ma come fa la gente a crederci?!? e soprattutto, come ho fatto io a crederci fino a ieri?!?
    Una specie di verità pazzesca che si apre davanti ai tuoi occhi, e tu pensi: non sarò mai più come prima… perché io ora so…
    Perché mi è capitato di stare male per amore, ma mai così…
    Forse perché l’amore – inteso, in senso più esteso anche per l’amore che si mette nelle cose che si fanno, nel senso di energia vitale, di apertura, di fiducia di superare le difficoltà insieme, la regola del ricevere e dare, di una lealtà intrinseca nelle persone più vicine – era sempre stato il mio motore… tolto quel motore, se quel motore non aveva senso che dovevo fare? decidere di andare avanti… a remi?!? Cambiarmi la testa, cambiarmi il cuore?
    E allora, mi dirai, perché sto lì a dirti che sbagli ad avere una visione così negativa, se l’ho avuta anch’io?
    Perché la mia visione negativa, così pazzesca, così violenta, è stata figlia di un colpo così forte, in mezzo al petto, da lasciarmi senza fiato. Da cambiare i connotati del mondo per me.
    perché, una persona che avevo amato molto, che sino al giorno prima pensavo mi amasse, con cui credevo di avere una vita, una storia, anche un’identità (non nel senso che non ne avevo una mia, ma nel senso che comunque siamo tante cose, e io ero anche la protagonista di quella storia di lungo corso) un giorno mi ha detto: Non ti amo più.
    Avesse detto soltanto questo forse non sarebbe stato così pazzesco, così deflagrante. Gli amori possono finire. E’ un fatto. Possono durare 50anni, possono durare molto meno. Non si sa mai quanto possono durare, lo si sa solo vivendoli, e alla base c’è comunque, credo, una convinzione di eternità…
    Ma quando gli ho chiesto: sono dieci anni… è riuscito a dirmi (perché era nel pallone): in fondo questi dieci anni non sono mai esistiti.
    Ora, ti giuro, quando penso a quel momento io riesco persino a sorridere.

  • 4489
    Luna -

    Nel senso che è chiaro che erano esistiti (e tra parentesi non era neppure finito quell’amore che lui diceva finito, neanche da parte sua intendo), però giuro che io in quel momento ho avuto davvero una specie di trauma… è stato come se davvero un qualcosa avesse cancellato di colpo dieci anni della mia vita…
    non sono esistiti? ma io li ho vissuti! e non li ho vissuti mica da sola… dunque, i miei ricordi cosa sono? le foto che abbiamo scattato insieme cosa sono? le sensazioni che ho provato cosa sono?
    no, sai che non riesco a spiegarti bene la sensazione? Però è stato come se mi avessero rubato non solo il presente e il futuro, per come l’avevo concepito sino a quel momento, e passi (perché il presente e il futuro potevo comunque ancora scriverli), ma se ti relativizzano pure il passato, così, che cavolo fai? E’ come essere trasportati in un’altra dimensione. Ti dicono: ah, sai, scusa, ci siamo sbagliati… sai che non eri dov’eri, non vivevi ciò che pensavi di vivere, e non eri con chi pensavi di essere?
    Una frase (anche stupida), buttata là, mi ha aperto dentro una voragine, che ha inghiottito tutto ciò che – di bello – io pensavo dell’amore. Ciò che nessuna delusione era mai riuscita a rubarmi.
    Questa è solo una parte della faccenda, però mi è venuta in mente quando ho letto quella cosa delle coppiette per strada, e altre cose che hai scritto.
    La cosa più “interessante” è che mentre da un lato ero scioccata dal fatto che l’amore non esistesse, al contempo io ero la prova del fatto che esisteva… perché io amavo… cavoli, essì, io c’ero.
    e insomma, vabbè che si può essere un po’ egocentrici, ma anche pensare che nessuno prova amore al mondo a parte me… 😉 😉
    Non sono Heidi, Luca. Non lo sono, e capisco – se parliamo di sofferenza amotiva che ti toglie il fiato, che ti fa provare rabbia, che ti fa chiedere cosa diavolo abbia senso! – più di quanto credi. Però bisogna anche saper distinguere la realtà dalla nostra percezione della realtà dovuta a un periodo di rabbia e dolore.
    Proprio perché sono passata attraverso un bel ribaltone emotivo, attraverso la rabbia, il fatto di pensare che non si può credere proprio a un bel niente, e che non ci si può fidare di nessuno, eccetera eccetera eccetera, proprio perché mi sono sentita come un pugile suonato e il concetto dei sentimenti quasi mi faceva impressione o comunque mi sembrava alieno, sono contenta oggi di dire che queste sensazioni non sono la realtà, sono espressioni del dolore che si prova interiormente.
    Un dolore che enfatizza gli aspetti negativi dell’amore.
    Che pure ci sono, ma non soltanto quelli.
    Io spero per te, davvero, che tu attraversi questa fase senza farti troppo male, e che poi tu possa recuperare la tua parte capace di credere, di aprirsi, di non essere incatenata dalla paura e dalla rabbia.
    Perché se io avessi continuato a pensarla in quel modo avrei perso la mia capacità di provare emozioni. Avrei perso me. Sarebbe stato un peccato (perlomeno per me!).

  • 4490
    lucaCT -

    Per Luna:
    Quanto è forte il verbo he? Quando attraverso la cabala si studiano i significati nascosti che contiene la bibbia, e si analizza la parte in cui Dio, con la voce, crea il mondo e tutte le cose in esso contenute, sta a significare questa semplice ma profonda verità. Quando apriamo la bocca Luna, apriamo mondi nell’anima della gente, c’è chi costruisce praticini con l’erbetta e la fontana, c’è chi apre voraggini. C’è chi è particolarmente bravo a fare i praticini e chi invece è particolarmente bravo a fare voraggini. Mi sembra di sentire il tuo smarrimento nel sentire quella frase, e dimmi, anche se ne sorridi adesso, non senti l’eco del dolore?
    Non credo tu sia Heidi, e da quello che scrivi sicuramente sai cos’è la sofferenza, ma io per adesso vorrei essere come quelli del film equilibrium, una società di esseri senza sentimenti (scarica il film da e-mule è bello) ,mi dispiace che tu leggi la parte di me che non vuole più provare, era così bella quella che provava qualcosa sai? se ti facessi vedere le mie foto, ero così bello, avevo una luce negli occhi, ero felice, si vedeva. Ora è diverso, e credo di starmi assestando ormai in questo limbo di praticità, considero i sentimenti di carattere amoroso una malattia che debilita la mente, e il corpo, più questa malattia viene estirpata dal nostro corpo, dalla nostra mente, più diventiamo efficenti, veloci, precisi, il nostro lavoro vede triplicare, quadruplicare i frutti, tutti i processi finalizzati al risolvimento di problematiche si potenziano, la nostra attenzione si sveglia, diventiamo macchine perfette adibite al raggiungimento dei nostri sani obbiettivi di vita. Non ci sono laghetti pieni di arpe che suonano Luca, svegliati, la donna è un essere umano come te, pieno di difetti, che senso ha riporre in lei risposte a domande che nessuno dei due saprà mai rispondere? certo io so che l’uomo e la donna sono opposti che tendono ad unirsi, come per soddisfare un profondo equilibrio, ma ci sono tanti esseri su questo pianeta che siano loro a raggiungere l’equilibrio. Il fatto Luna è che io sono fondamentalmente, purtroppo: Vendicativo, orgoglioso, pericoloso quando vengo colpito. Al rancore e alla rabbia per i colpi ricevuti, adesso si aggiunge un profondo desiderio di rivalsa, voglia di restituire i colpi ricevuti, volontà di trasformare chi amavo, in un nemico da distruggere un giorno o l’altro. Quando passerà questa fase per me, e dalle ceneri di questa stupida guerra tornerà una persona capace di giudicare freddamente se e gli altri, come una macchina efficiente e non più come un cretino rimbambito, calcolerò il prezzo del danno subito e presenterò il conto al mittente, perchè prendi quello che è capitato a te, moltiplicalo per 100.000 e capirai minimamente cosa è stato fatto a me, con cattiveria, con malizia, con freddezza. Io devo difendermi per il futuro, o sono spacciato.

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