La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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ragazziiiiiiiiiiiiiii, manacano 4 giorni alla grandissima pizza party, se sarò da solo, mi divertiro, se saremo in due saremmo fantastici, se saremmo in 3 meglio, ma sarà senza dubbio una serata da ricordare. he.he.he.
anto? non eri tu l’esperto di compiuter? hi.hi.hi ogni volta mi sparisci su messanger. kapanna, pronto? sandy, pronta? e mentre noi ci divertiremo voi sarete tristi e sconsolati a casa. hi.hi.hi. ma non problem, vvi penseremo e faremo un brindisi per voi. un abbraccio a tutti
ANNA E MARGHERITA: sono io che ringrazio entrambe per questo fruttuoso scambio di riflessioni 🙂
dici bene, Anna, quando parli dell’essere in un’altra fase, lo hai notato con grande sensibilità e consapevolezza 🙂 ed è la cosa che mi dice, per me, anche Margherita: è verissimo, quando ci sei dentro un’analisi così non la puoi fare. Puoi avere istintivamente degli elementi che ti dicono, in parte, queste cose, che poi è possibile analizzare a posteriori, ma mentre ci balli dentro è diverso. Infatti mi sono rotta le ossa anch’io mentre c’ero. Eccome!!! :O Ma metabolizzare le esperienze imparando delle cose è sempre utile 🙂
queste, per esempio, sono parole sacrosante:
@”se vuoi tornare nella vita di una persona da cui tu per scelta ti sei allontanato devi farlo coi piedi di piombo e non con gesti “eclatanti e sconvolgenti” per capire se ci sta ancora posto per te…quando si sconvolge si crea solo confusione e nella confusione ci si può annidare…” Grandi parole, Marghe!!!
(non ho capito bene il riferimento alla beffa, nelle tue ultime righe).
Darsi tempo e dare tempo, per ascoltarsi e ascoltare con calma, è una cosa più difficile di quanto sembra. Ma credo sul serio che imparare a farlo possa fare la differenza. (io vado a scuola di ciò, vediamo come va 😉
ANTO: perché non il sole in faccia? 🙂 importante è avere gli occhiali da sole, però! 😉
Il bello dei tuoi ricordi è che sono i tuoi, e puoi farne ciò che vuoi 🙂
(basta, dice Luna-chioccia, che non ti fai male 🙂
Bacini
LUNA la beffa era riferita a me!
Adesso ti spiego.
Tante delle riflessioni che io posto qui non è la prima volta che escono dalla mia bocca o dita in questo caso.
Proprio quella che tu hai sottolineato e riportato io l’avevo fatta tale e quale al mio campione, assieme a tante altre, quando riflettevamo sulle nostre vite e su cosa ci era successo.
Questa uscì dopo che lui entrò nel panico a causa del gesto eclatante della sua ex che tornava e l’unica cosa che seppe fare d’istinto fu tagliare fuori me, si pentì al punto di dirmi che in quell’occasione si era rovinato la vita e quando io gli diedi un’ulteriore possibilità divenne talmente aperto che mi raccontava ogni minuscolo pensiero (almeno io credevo fosse così).
Alle mie estemporaneee provocazioni della serie coraggio buttati quando mi raccontava qualcosa che poteva mettere in crisi il nostro rapporto lui puntualmente rispondeva co sta frase “ho rischiato di rovinarmi la vita una volta ora non lo faccio più”…e per cosa?…a cosa sono servite tutte ste belle parole?…man mano che il tempo passava sono servite solo a farmi stare sempre peggio fino a sentirmi dire che non mi ama…ma che cavolo ci facevo io in questa situazione con tutte le mie belle riflessioni dettate da quanto avevo già vissuto e condivise in pieno da lui?
Più la si guarda più puzza…
Col distacco di ora vedo pure i miei di errori, di tante cose fatte o dette a volte dettate dall’emotività del momento, ecco perchè anche le mie potevano essere solo parole in quei momenti…
E poi oggi mi son pure stufata di ricordare ste cose, ma si è andata!! analizzare non può cambiare le cose. punto.
Son approdata qui solo per me stessa, solo per togliermi quel dolore di dosso non per lui nè per la nostra storia…
Solo per riuscire a staccarmi da una cosa che come giustamente Anna ha detto una volta era solo VELENO per me, quando me ne son resa conto, purtroppo lo ho fatto tardi perchè sono testarda.
Scusate lo sfogo…
ciao! sono prontissima per la grandissima pizza party…. ma non voglio brindare a voi che siete a casa….. venite tutti!!!! che ci vuole a venire a orte siamo nel mondo del villaggio globale e ci spaventiamo per un po di chilometri? stasera c’è una pizza con gli amici e forse ci sarà anche il mio ex… bruno mi ha sconsigliato vivamente di andare.. e io invece eccomi qua a tirarmi a lucido per la serata…….
cara sandy, ti sei dimenticata il ” non ” ti avevo detto di non andare. ma siamo tutti grandi e vaccinati, ed ognuno puo fare quello che vuole.
Marghe, per riconoscere i VELENI, bisogna anche “studiarli” un po’….
Lesson number one : appresa con successo !!! 🙂
Vedrai che nn la scorderemo piu’.
Ti aspetto a Milano per la pizza…
MARGHE: non ho capito tuttissimo (non conosco bene la tua storia), ma credo di aver capito il senso.
Dico in generale: alle volte le parole sono troppe sì, alle volte vengono pronunciate sull’onda della rabbia o dell’ansia o della proiezione di esperienze passate. A volte bisognerebbe contare fino a dieci. A volte si vuole sapere ogni minimo pensiero pensando che così si potrà avere di più sotto controllo una situazione, una storia… l’altro. Si va alla ricerca spasmodica di una verità. Ma non sempre sincerità e vuotare il sacco di ogni briciola corrispondono. Mi spiego: il punto è che i pensieri sono rapidi, veloci, alcuni sono solo dei flash che passano e vanno. E non si sa se meriti davvero lasciarli imbrigliare nella rete delle parole. Anche perché, se parli con qualcuno che ha troppa o troppo poca capacità di analizzare i suoi pensieri, rischi che messo sotto torchio ti dica cose che neppure pensa, nel tentativo di decodificarle in parole. Rischi di trovarti di fronte delle apparenti enormi incoerenze (i pensieri pesciolini, che finiscono nella rete delle parole, sono a volte incoerenti) o, per contro, rischi di scontrarti con qualcuno che non vuole parlare (e quindi che fai?) o che prova piacere a dirti tutto, tutto quello che gli passa per la testa, anche cose che, per rispetto e decenza o autoresponsabilità, potrebbe tacere.
Questa una riflessione generale partita da quello che hai scritto, NON che riguarda quello che hai scritto, eh!
alla fine le sensazioni alle volte ci dicono davvero molto molto più delle parole, e pure l’istinto. E’ che bisogna allenarsi un po’ ad ascoltarlo e seguirlo, mi sa. Cosa non così semplice.
Per il resto: no, analizzare spasmodicamente il passato, che appunto non può cambiare, non serve. Serve metabolizzare, questo sì. E capire i meccanismi può aiutare, per riconoscere i Veleni, come dice Anna. Per conoscersi, in fondo. Ma non per mettersi al muro o mettere al muro, davvero solo per capire, fuori di giudizio, alcune cose che possono tornare utili in futuro. Futuro che, quello no, non è scritto.
Baci 😀
ANNA stanne certa…milano non me la perdo….
LUNA la riflessione che hai fatto in generale azzecca ciò che nel particolare è successo nella mia storia e che ha portato me a sensazioni contrastanti dovute anche al fatto che eravamo distanti…nulla è sostiuibile all’espressione di un viso o a ciò che la pelle trasuda mentre si dialoga…
Le azioni poi son interpretabili o meno ma ciò che più della ragione va seguito è quella vocina che ci parla dal profondo del nostro petto, io l’ho fatta tacere più volte cedendo alla ragione che la metteva nel dubbio, questo non si deve più fare!!!!
Analizzo me, non la storia di persè, adesso, perchè se prima avevo una storia e una persona da analizzare per allontanarla da me, ora ci sono solo io, che una volta uscita da quall’inferno di dolore mi devo reinventare e qual’è il modo migliore se non analizzare se stessi per poi lavorarci sopra, con una nuova meta: tornar a sentirmi migliore come persona dopo l’autodevastazione totale.
L’importante è sempre crederci.
Io ad un certo punto mi son sentita una persona squallida e banale giungendo a compromessi con me stessa in nome di un dell’amore che provavo per una persona perchè non volevo accettare il falliemnto di una cosa in cui credevo, di una cosa che sentivo era vera, peccato che lo era solo per me…
E’ questo che non voglio più che succeda nella mia vita, ho ripetuto l’errore di ostinarmi in una causa persa in partenza come ho fatto col mio ex marito perchè i segnali c’erano tutti dopo i primi mesi e io nonliho voluti assecondare.
Ci ho messo tre secondi per decidere cosa fare quando lui mi lasciò la prima volta e poi tornò, nonostante mi fossi imposta di prendermi tempo, di guardare se dentro di me c’era ancora posto per lui dopo il male che mi aveva fatto, non lo feci, lui si è presento con i piedi di piombo, bussò piano piano e io gli spalancai le braccia, le porte, il cuore di nuovo. Poi non riuscii più a chiudere niente e a credere con tutta me stessa in questo amore che mi pareva unico al mondo anche se difficile e a lottare per esso, per la sua realizzazione.
Lo stesso errore feci col mio ex marito, e me lo sposai quella volta…
Quando dico il male che mi son fatta è a questo che mi riferisco, alla mia impulsività, alla mia istintività che mi hanno portato ancora una volta allo sfacelo.
Io quella morsa che ti attanaglia la testa e il cuore, quel vuoto che ti fa sentire un buco nello stomaco non li sento più da mesi, ma il peso di questa che chiamo mia idiozia si.
Questo lo sento ancora.
Ti ringrazio dei pensieri che mi regali perchè in questi oggi mi rifletto e mi autano in questo nuovo cammino quello della mia ricostruzione.
Mi viene più semplice perdonare gli altri che perdonare me stessa e cado in continuazione nei tranelli dell’istinto…
Cammino in questa direzione, l’importante è crederci per riuscirci.
Buona serata a tutti
Sono da sempre una persona cha sa quello che vuole o comunque che ha chiaro quello che non vuole..
Adesso per la prima volta nella mia vita non ho le idee chiare, non so cosa mi piace, cosa non mi piace, cosa ho voglia di fare, cambio idea in continuazione..
Sono quella che non sono mai stata..
Così rispetto al suo ritorno..Non lo rivorrei accanto a me ma neanche riesco a dirgli “vai, è finita”..
Niente, non decido, non so, non scelgo..aspetto che mi venga un'”illuminazione”, aspetto che le mie idee si facciano, piano piano, più chiare..aspetto e basta!
E per una volta nella mia vita assaporo il non far niente..
Però poi penso e mi dico, alla fine non sono chiara anche in questo mio pensiero? Cioè penso di essere così indecisa,titubante perchè non so decidere..ma non è già questa (il non decidere)una decisione..?!?
..Luna, Anna, Marghe volevo ringraziarvi perchè mi date molti spunti di riflessione :)!
Anna non ti lascio..non sai quanto mi mancheresti te!