Salta i links e vai al contenuto

L’ipocrisia del politicamente corretto

di vincenzo drosi
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Dicembre 2023. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: L’ipocrisia del politicamente corretto

La lettera ha ricevuto finora 78 commenti

Pagine: 1 6 7 8

  1. 71
    maria grazia -

    panzone o con le tipe dei night che stanno sotto padrone e a cui arriva di tutto. Eddai Su!
    Poi può essere vero che molte prostitute non hanno abbastanza autostima o fiducia nelle proprie possibilità ma questo purtroppo è molto comune tra noi donne perché le nostre famiglie e la nostra società ci crescono così, insicure.
    Peccato che ignori completamente i commenti di Jonathan. Penso che con lui potresti confrontarti in modo interessante invece di restare rigida e chiusa nelle tue posizioni oltranziste.

    Per quanto mi riguarda la chiudo qui, anche perché voglio prendermi un periodo di stacco dai forum.

    Buone cose a tutti.

  2. 72
    Trader -

    “…Essendo incapaci di mettersi in discussione, l’ unica cosa che possono fare è giocare a chi c’è l’ha più lungo, arrivando addirittura a dire che sarebbero grandi combattenti spara granate e grandi volontarie per il fronte. (…)”

    MG invece sa usare molto bene il cannone sparac@zzate.

    MG, hai descritto te stessa! Non ti sei mai messa in discussione, secondo te non hai mai sbagliato, sempre colpa degli altri, ce l’hanno tutti con te. E poi ci parli che se scoppia la guerra tu almeno sai usare bene le armi. Io invece non ho mai detto di essere un grande combattente, anzi, ti abbiamo risposto che la guerra non è fare il tiro al bersaglio in poligono.

    Solnze, leggendo i tuoi commenti, si nota che sei una persona equilibrata.

  3. 73
    gabriele -

    @Soinze scusami, se te lo dico, ma non sono molto d’accordo sul fatto che il “femminismo” sia una moda del momento e che serva come una sorta di controllore sociale. Penso piuttosto che ci debba essere rispetto ed educazione, nei confronti di tutti. In Italia, a volte sembra che non ci sia. Forse non esiste il concetto di discriminazione pura e semplice, poichè anche il femminismo a cui fai riferimento nasce e prospera perchè c’è un oggettiva demoralizzazione rispetto agli altri, che sfoglia nella distruttività, specialmente nei confronti delle donne. E poi si cerca di chiamare a responsabilità gli uomini, definendoli “maschi” e non uomini.
    Ti dò ragione quando dici che per pensare di andare a prostitute bisogna avere comportamenti ed atteggiamenti antisociali. Molte persone non ci pensano nemmeno, perchè certe cose non pensano si debbano pagare, siamo già in due che la pensiamo così…

  4. 74
    Solnze -

    Gabriele,
    Non sono sicura che sia proprio così, ma inizio a pensare (la mia è solo una teoria) che dietro il terzo o quarto femminismo ci sia qualche organizzazione governativa. Ok sarò stata resa paranoica dal frequentare Paesi con regimi, ma ci penso sempre più spesso.
    Non ti sembra strano che proteste femministe e uomini che rinunciano alle donne e diventano hakikomori/MGTOW siano comparsi SOLO in Paesi occidentali, anche se sono molto diversi fra loro (tipo Corea del Sud, asiatica e buddhista, Spagna, cattolica, Svezia, protestante, ecc.). Possibile che in tutte queste culture le donne fossero trattate male e abusate?
    Ma soprattutto, possibile che esca fuori oggi?
    Per quanto riguarda gli abusi, ad ogni modo, vanno puniti sia che la vittima sia un uomo che sia una donna.

  5. 75
    ARGO -

    “Ti dò ragione quando dici che per pensare di andare a prostitute bisogna avere comportamenti ed atteggiamenti antisociali. Molte persone non ci pensano nemmeno, perchè certe cose non pensano si debbano pagare, siamo già in due che la pensiamo così…”

    Disse il belloccio che faceva il modello

  6. 76
    Max -

    Io non sono mai andato con prostitute perché non ritengo dignitoso verso un rapporto profondo come quello sessuale che esso venga remunerato: lo ritengo umiliante per chi ne fruisce e anche per chi lo offre dietro compenso. Ma non disprezzo né le persone che si prostituiscono né coloro che se ne avvalgono. La persona che si prostituisce, delle due l’una: o è una ragazzina in qualche modo costretta a farlo, e quindi non ne ha colpa; oppure è una persona adulta e consenziente e in quanto tale ha il diritto di fare ciò che vuole, sia di sé stessa sia del proprio corpo. E suona strano che molti di coloro che vanno con prostitute, poi le disprezzano. Quanto ai clienti: vi sono i violenti, i prevaricatori e gli sfruttatori, ma possono anche esserci persone gentili, che si sentono sole e che non riescono a trovare compagnia o intesa in altro modo se non in questo. E se per qualche motivo non riescono a trovare un’altra possibilità di rapporto, sono semmai da comprendere.

  7. 77
    Max -

    Se io accettassi un rapporto a pagamento, anzitutto mi rivolgerei a una donna non giovanissima, che riceve nella propria casa e che ho motivo di credere che non sia in alcun modo costretta da qualcun altro ma fornisca questo servizio in piena libertà e consapevolezza. Inoltre la tratterei con il rispetto e la cortesia che uso, o cerco di usare, nei confronti di chiunque e non mi farei forte della mia qualifica di “pagante” per farle, o pretendere da lei, qualcosa che non si senta di accettare. Certo, se mia moglie volesse prostituirsi la cosa non mi andrebbe, ma non perché disprezzo le prostitute ma perché nel matrimonio, o in una relazione stabile, credo che ci debba essere la fedeltà reciproca, in tutti i sensi. E se una delle mie figlie dovesse prendere questa strada, mi dispiacerebbe molto, perché riterrei più dignitoso che provvedesse a sé stessa in altro modo, ma non la giudicherei e tanto meno la disprezzerei, ma la rispetterei e la amerei comunque e in ogni caso..

  8. 78
    Solnze -

    Questi devono essere i frutti della mancanza di morale di Stato. Ecco l’unica cosa buona dei regimi è che ne hanno una.
    Comunque è vero che nel regime comunista la prostituzione è illegale, ma è anche vero che non esistono quasi per niente scapoli. Primo perché il matrimonio è promosso, secondo perché non esistono disoccupati e gli stipendi sono più o meno gli stessi per tutti (anche se le élite vivevano indubbiamente meglio del popolino).
    A me sembra strano che a 25 anni siano sposate così poche persone in occidente e che la causa sia economica. In URSS quasi tutti si sposavano a 19-20. Tradire era sconveniente e soprattutto era sconveniente essere un farfallone/a, però si poteva divorziare e risposarsi.
    A me sembra più corretto così, tutti che ciulando, tutti che si sposano e rapporti chiari, niente tradimenti, menzogne, prostitute e pensieri strani in testa.
    Non si può educare la gente così anche con la democrazia?

Pagine: 1 6 7 8

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili