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I balletti del centrosinistra

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Diamo uno sguardo generale e globale dei balletti del centrosinistra :

TASSA DI SUCCESSIONE

In campagna elettorale esponenti del centrosinistra si sono platealmente contraddetti sul significato da attribuire al termine “grandi patrimoni” per i quali si sarebbe dovuta reintrodurre l’imposta.

Per Bertinotti la soglia era costituita da un valore di 180 mila euro; per Rutelli “parecchi milioni” di euro; per D’Alema 5 milioni. Nel testo ufficiale della Finanziaria la tassa di successione non c’è, ma c’è un inganno: si aumenta, infatti, la tassa di registro sui beni ereditati quando questi superano i 180 mila euro. Le proteste dei cittadini sono incontenibili: chi eredita un bilocale deve essere colpito perché entra in possesso di un “grande patrimonio”.

Il controordine : dovrà pagare l’imposta di registro aumentata soltanto chi eredita beni per almeno un milione di euro.

BOLLI AUTO E MISTERI DEI SUV

È il caos anche in materia di bolli per auto e moto; i compagni ambientalisti ( se non sbaglio propio i Verdi )da tempo avevano nel mirino i Suv, i gipponi, i fuoristrada, considerati come inquinante roba da ricchi. Nei primi annunci sulla manovra si dava per certo un super-bollo su questi veicoli, poi si è scoperto che la supertassa avrebbe gelato un mercato in espansione e che i Suv sono certamente meno inquinanti di tante vecchie utilitarie in circolazione. Nel testo ufficiale della manovra la tassa sui Suv non c’è, ma la sinistra non demorde e adesso si dà per certo che il superbollo ci sarà, basato, forse, non sul peso dei mezzi, ma sul loro consumo medio.

Sparisce, invece, l’esenzione dal bollo per le auto più nuove, categoria Euro 4, le meno inquinanti :era stata annunciata con grande enfasi, ma se la sono rimangiata; per tutte le auto, proprio tutte, si dovrà pagare il bollo, che per le moto sarà aumentato.

SUPERALCOLICI

Udite – avevano gridato gli araldi del Palazzo – sarà introdotta una tassa speciale del 10 per cento sui superalcolici e, per contrastare l’uso dell’alcol in genere, sarà introdotto il divieto di venderne ai minorenni.

Ebbene, sia la tassa che il divieto non sono più nella Finanziaria.

ALIQUOTE IRPEF

Un capolavoro di confusione, errori, marce avanti e marce indietro, accuse e contraccuse nella stessa maggioranza. Gli italiani ( e la stessa Bankitalia) hanno capito subito che la stangata avrebbe toccato tutti, anche chi guadagna 20 mila euro lordi l’anno, senza aiutare i poveri veri, favorendo, magari, i single a danno degli sposati con moglie e figli a carico. Da questa consapevolezza e dalle proteste generalizzate è nato un confuso tramestio di pasticcioni che hanno fatto e disfatto, litigando fra loro. L’ultimo contrasto è l’aliquota maggiorata al 45 per cento per i redditi superiori ai 150 mila euro. La sinistra estrema la caldeggiava da tempo, un emendamento dell’Ulivo l’ha proposta l’altro ieri, ma l’ipotesi è durata solo un giorno….giusto il tempo di fare emergere divisioni nei Ds e nello stesso governo.

Non si sa quale sarà il prodotto finale di questo balletto , la finanziaria è in progresso e dalla stessa maggioranza finora sono stati presentati 750 emendamenti. Lo spettacolo continua,…….. alla prossima scena !!!

Lettera pubblicata il 30 Ottobre 2006. L'autore ha condiviso 32 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Cesare -

    Aggiornamento ai balletti (e quindi alle bugie) di Prodi :

    “Dire che siamo gli uomini delle tasse è un gioco da due soldi”
    (Romano Prodi il 17 febbraio 2006 a Bologna)

    “Vi posso assicurare che i conti li abbiamo fatti bene, fino all’ultimo euro”
    (Romano Prodi il 25 febbraio 2006 al Palalottomatica)

    “No, su questo possiamo essere tranquilli: non si aumentano le imposte per diminuire il cuneo fiscale”.
    (Romano Prodi il 14 marzo 2006 durante la sfida Tv)

    “Questa è un’invenzione sua e del centrodestra. Noi non prevediamo un aumento del peso fiscale. La politica fiscale sarà cambiata il meno possibile, con passi moderati, perché famiglie e imprenditori devono potersi regolare”.
    (Romano Prodi parlando a Matera il 21 marzo 2006)

    “La destra sta creando turbativa nei mercati e preoccupazione tra i risparmiatori, sostenendo che il nostro governo aumenterà le tasse. E’ falso”.
    (Romano Prodi, in una nota diffusa dal suo ufficio stampa il 22 marzo 2006)

    “Non è assolutamente nostra intenzione modificare la tassazione su bot e altri titoli di stato”.
    (Romano Prodi il 22 marzo 2006)

    “Torno a ribadire per chi ancora non ha capito, e soprattutto per chi non ha voglia di capire, che noi non alzeremo le tasse. Noi le abbasseremo”.
    (Romano Prodi il 24 marzo 2006)

    “E’ ora che si smetta di fare del terrorismo su questi temi. Così come con le ipotesi sulle imposte di successione: abbiamo chiarito che e’ solo per le grandi fortune”
    (Romano Prodi il 24 marzo 2006 a Firenze)

    “Abbiamo già detto a tutti che non aumenteremo le tasse sui bot e i cct e che per le successioni la tassa sarà reintrodotta solo per le grandi fortune. Chi deve lasciare ai figli la casa o il negozio non deve avere paura”.
    (Romano Prodi ai microfoni del Tg3 il 26 marzo 2006)

    “Ripristino della tassa di successione sui grandi patrimoni, e per questo si intende la tassazione dei ricchi veramente ricchi, non l’asse ereditario costituito da un appartamento o da un negozio”.
    (Romano Prodi durante una conferenza stampa a Piazza Santi Apostoli il 29 marzo 2006)

    “Questa e’ delinquenza politica che ormai da qualche giorno si sta attuando. Nessuno ha mai parlato di aliquote”.
    (Romano Prodi il 30 marzo 2006 rispondendo a di Giulio Tremonti)

    “E allora vi dico chiaramente: a pagina 206 del nostro programma è prevista la tassa di successione, esclusivamente per i grandi patrimoni. Dato l’allarme che è stato artificiosamente costruito dalla destra, voglio confermare che si tratta di un prelievo che riguarda esclusivamente grandi patrimoni e grandi fortune dell’ordine di parecchi milioni di euro.
    Riguarderà pertanto una percentuale davvero minima delle famiglie italiane”.
    (Romano Prodi il 1° aprile 2006)

    “Noi non aumenteremo il gettito dell’Ici di un euro”.
    (Romano Prodi ai microfoni di Odeon il 5 aprile 2006)

    “Io sono convinto di aver fatto la cosa giusta. La gente ti crede o non ti crede”.
    (Romano Prodi intervistato dall’Espresso il 6 aprile 2006)

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