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Ho 27 anni e sono solo. Che sia antipatico?

di Seconda persona
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Lettera pubblicata il 18 Novembre 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 415 commenti

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  1. 331
    dada -

    Niente di strano o di nuovo: l’amicizia è sopravvalutata. Quelli che sono “amici” quando ti diverti e spariscono quando ci sono guai non sono veri amici. Per questo si dice che “chi trova un amico trova un tesoro”. Lo stesso vale per l’amore: amicizia e amore sono difficilissimi da trovare. Per questo tanti soffrono di solitudine; non c’è molto da dire o da fare, è questione di fortuna: a volte si trovano falsi amici e falsi amori, questa è una vera sfortuna, a volte si trova l’uno o l’altro, per lo più nella vita non si trova nessuno dei due. Bisogna farci l’abitudine, e provare a trovare amici nuovi e amori nuovi, non è detto che si riesca, ma almeno si tenta. Il resto sono solo illusioni.

  2. 332
    Disilluso -

    dada, in amicizia anche se non ti conosco: ma che … dici? Secondo te TUTTI quelli che si fidanzano o che provano ad aprire una nuova relazione sono innamorati? Secondo te a tutti va bene? E cosa più importante: secondo te nessuno soffre?

    Chi ha scritto questo messaggio, ma soprattutto molti di quelli che hanno scritto dopo, si lamentano del NULLA che li circonda, che è una cosa diversa dai retorici vero amore, vera amicizia e via discorrendo. Come … fai a capire se un amore è vero se quando c’è un interesse non riesce mai a partire verso qualcosa? Come fai a capirlo se non lo alimenti, se rimane una cosa esclusivamente nella tua mente che poi non ha nessuno sbocco pragmatico? Come fai a vedere se gli amici possono diventare reali se c’è ostilità perfino alla frequentazione?

    L’amore è un dono, non è un diritto. Ma rimanere nel nulla fa impazzire, altrochè. E’ la cosa più bella è che non c’è alcuna soluzione, sei invischiato in questo vortice dove ad un certo punto non ti interessa nemmeno più il vago sogno che avevi di costruire una famiglia con qualcuno, ma quello ben più modesto di provare ad iniziare una relazione e VERIFICARLA, in tutto e per tutto. Cosa che non puoi fare perchè sei circondato di nulla, nonostante tu faccia ogni sforzo possibile per frequentare le persone. Preferiresti arrivare a 50 anni con il tuo sogno accantonato con sommo dolore ma non vivere quest’angoscia, questo nulla, che pervade la tua vita.

    Sono due anni e mezzo che mi trovo in questa situazione, e scusami, ma commenti come il tuo non riesco a reggerli. Ho passato anche io la fase dei falsi amici e dei falsi amori, ma vuoi sapere una cosa? E’ infinitamente meglio di questa. Almeno ti muovi, fai vita sociale fluida, hai la possibilità di fare una cosa che nella vita conta tantissimo: FARE ESPERIENZA e provare sulla propria pelle gioe e dolori. Così si dovrebbe vivere! La felicità è un sogno remoto, ma vivere è fondamentale per tenere la mente occupata, e non solo dal lavoro!

  3. 333
    dada -

    Caro Disilluso, se non riesci a “reggere” la verità non prendertela con me. Capisco che tu abbia sofferto – e non sei certo il solo – ma credi davvero che continuare a vivere nelle “false amicizie” sia davvero la soluzione? Se tutto si basa sul “sentire” piacere o dolore, allora l’illusione vale quanto la realtà, anzi è meglio! Un po’ come quel cattivone in Matrix che tradiva gli amici per avere la “sensazione” di una buona bistecca. Continuare a provare “sulla propria pelle” gioie e dolori significa soltanto sacrificare la ragione agli impulsi, niente più: non è vero che da soli si diventa matti, semmai il problema è cosa fare di ciò che sentiamo quando non si ha nessuno. Ci sono persone che hanno vissuto per amore o per forza in solitudine e sono diventate migliori, non peggiori. Ciò non vuol dire chiudersi in casa, ma fingere che la realtà sia diversa da come è. Auguri.

  4. 334
    dada -

    (è saltata una riga): ma fingere che la realtà sia diversa da come è significa vivere in un sogno non nella vita vera.

  5. 335
    Disilluso -

    Ma quale vivere false amicizie, non hai capito una mazza di quello che ho scritto.
    Bisogna augurarsi di non vivere false amicizie nè falsi amori, ma la realtà purtroppo potrebbe presentarle.
    Vivere senza nulla, senza poterlo scoprire, è deleterio. Per la psiche e per l’animo. Si vive e si tenta, ma si deve sempre sperimentare.
    Qui dentro molti non riescono nemmeno a vedersi la seconda volta con una persona, e molto spesso non per colpa loro.
    Quindi risparmiami i commentini sulla solitudine che non fa impazzire, grazie. Al 90% tu hai problemi, come tutti, a trovare quello che realmente vorresti e affetto autentico. Fin qui niente di male. C’è chi sta peggio e non riesce nemmeno a provare, ma rimane fermo. Provaci te a rimanere ferma, vediamo se ti senti meglio o peggio.
    Ma poi “la soluzione”. Quale soluzione? Secondo te intendevo che ricevere delusioni dopo aver avuto esperienze è una soluzione? E’ talmente palese che non lo sia, com’è palese che se arrivo a 60 anni da solo guardando il mondo dall’esterno è una tragedia, se ci arrivo provando, sperimentando e fallendo ho condotto senza dubbio un’esistenza migliore. Felice? No, solo migliore. “Soluzione” un paio di ciufoli, essa sarebbe solo la felicità. Ma non mi sono mai spinto a tanto, facevo un discorso fin troppo pragmatico.

  6. 336
    dada -

    Caro Disilluso,
    intanto magari cerca di essere aggressivo in modo diverso, così non è piacevole e tende ad allontanare le persone. Secondariamente, se le persone non vogliono vedersi nemmeno una seconda volta è perché sono immature e hanno paura del prossimo, pertanto non sono persone adatte all’amicizia, perché alla prima difficoltà si tirano indietro. Ma l’errore maggiore credo sia nella “ricerca della felicità”: ora, da che mondo è mondo, la felicità NON esiste, o è cosa molto rara, eppure al giorno d’oggi le persone vogliono a tutti i costi essere felici. Bisogna dirlo chiaramente: non è possibile, non è un diritto, non è certo. La maggior parte delle persone vive una vita infelice, malattie, morti, dolori, lutti, perdite e solitudine fanno parte della vita, bisogna accettarle, solo così si può vivere con una certa dignità, Altrimenti si è frustrati, nevrotici e pieni di rabbia verso il mondo. Auguri.

  7. 337
    Disilluso -

    Ma lo fai apposta? Sono 2 reply che ti ripeto che non è questione di felicità. E’ questione di vivere attivamente, di stare con una persona prima di vedere se fa o no al caso nostro, di frequentare gente per vedere se ci sono amici veri oppure no, come avviene la maggior parte dei casi. Stare fermi è dannoso, tutto qui. Muovendosi può andare anche tutto male, ma per lo meno si vive.
    Sono 20 volte che ti ripeto le stesse cose, sarò anche aggressivo e mi scuso ma ripetere sempre gli stessi concetti, scusami, fa rassomigliare l’interolcutore a un muro.
    Non-c’entra-la-felicità. Quella può esistere dopo o non esserci mai. Punto. Spero di essere stato chiaro.

  8. 338
    dada -

    sì, vivere attivamente va bene, sono d’accordo, bisogna provare nella vita e vedere come va, certamente rinunciare non è salutare; dicevo soltanto che può capitare a volte che non ci siano le condizioni e allora va bene anche accettare la solitudine, ciao!

  9. 339
    edos -

    dada permettimi di non pensarla come te

    la rassegnazione è normale dopo che hai tentato di migliorare la tua vita ,che non hai rimorsi ecc….
    ma non prima ..
    altrimenti non vivresti mai ,per paura delle conseguenze

  10. 340
    dada -

    @edos: e chi ha detto “prima”?
    come dici tu, uno prova tutte le strade, se non ha rimorsi o rimpianti si rassegna, anche questo fa parte della vita, guarda che capita, non è impossibile.

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