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Fidanzata depressa

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Lettera pubblicata il 26 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    loki -

    @ThaMan.
    Purtroppo, come per me, la condizione della tua ex-fidanzata è cambiata e con essa anche lei, non è più la persona di prima. Quando avviene una “rinascita” non si è più gli stessi. Me ne rendo conto personalmente. La prima cosa che ho fatto per riprendere in mano la mia vita è stata quella di eliminare Facebook e tutti i contatti che avevo. Sembra assurdo e contradditorio ma è come un mettere alla prova gli altri e vedere chi veramente è degno della mia attenzione (macabra scoperta: nessuno!)
    Non demordere. Nella mia lettera ho scritto il termine “essere riscoperte” proprio perchè vi è un radicale cambianto della personalità che fa paura alla persona stessa. Ci si sente liberi dalle sofferenze, nessuno può più ferirti e autoprotettivi. Comunque immagino che tu abbia fatto di tutto e da come descrivi la situazione…mi spiace dirlo ma sembra che la scusa era bella e buona visto che le sei stato vicino proprio nel periodo buio, quando gli altri mollano. Vai avanti come stai facendo sennò va a finire che finisci anche tu sotto terapia…Grazie per il supporto, io per il momento sto bene…hanno cercato di distruggermi ma non ce l’hanno fatta. Meglio soli che mal accompagnati : ))

  2. 12
    magirama -

    Loki, mi e’ piaciuto il fatto che togliendoti da Facebook tu abbia compreso la reale utilità di questo fantomatico social network: zero!! Tutti lo usano perché va di moda, tutti ci vanno perché sperano di conoscere gente nuova poiché la sua forza consiste proprio nel fatto che si pone come una sorta di “censimento” di persone reali. Tuttavia si partecipa solo al gioco di chi si arricchisce con questo giocattolo, lo si usa solo perché si sta davanti a un computer ma non e’ altro che una gelida realtà di cartone: le persone vere, le amicizie vere, sono fuori, sono di fronte a noi. Tolto il computer, tolto il fatto di andarci spesso, tutto crolla. Io penso che stare in contatto con le persone dipenda da noi, non serve un sito, basti pensare che proprio il suo creatore e’ un tipo di uomo viscido, insignificante e scontroso. Se qualcuno pensa che io sia retrogrado, sappia che sono un programmatore e che lavoro nell’informatica, non ho Facebook e penso che la tecnologia, anche per lo svago, sia altra. La vita e’ altro. Scusate se il mio intervento c’entra poco, ma ci tenevo a dire la mia su questo.

  3. 13
    ThaMan -

    Ioki..stai tranquillo che non ci finisco sotto terapia…sn un ragazzo abbastanza forte x fortuna..e quotidianamente vivo anche una brutta situazione in famiglia..un altro al posto mio si sarebbe già rivolto a uno specialista..io invece no..la mia immensa forza d’animo e la grande fede in Dio mi permette di andare avanti con serenità..come già detto prima sono sicuro che il futuro mi riserverà tante soprese..positive questa volta!! 😉

  4. 14
    Mack -

    Ciao a tutti. Io sto assieme a una ragazza da qualche mese. Da quando ha lasciato il suo ragazzo per me, ho l’impressione che sia cambiata. Ultimamente si sente molto depressa e mi ha anche confessato, che vorrebbe farla finita, che non c’è nulla che la rende felice, e che non ha uno scopo da perseguire nel futuro. Quando ho capito quello che mi stava dicendo, mi è crollato il mondo addosso. Vorrei tanto aiutarla ma ogni volta che apro bocca per darle conforto, ecco che lei si intristisce ancora di più, facendomi sentire in colpa. Non mi va di indirizzarla da uno strizzacervelli, anche perché mi sembra di capire che la soluzione di tutto siano gli psicofarmaci, e a giudicare dalle vostre esperienze, non è che abbiano funzionato chissà quanto. Forse la soluzione sarebbe davvero di lasciar perdere, ma mi sentirei uno schifoso egoista e menefreghista. Lei non capisce come faccio ad avere così entusiasmo nella vita, come ad esempio avere la voglia di crearmi una famiglia, avere dei figli, ecc. Per lei è tutto inutile e la vita è solo sofferenza in cui l’unico scopo è procreare e contribuire al mantenimento della razza umana……. Non so cosa fare. vorrei tanto aiutarla, o forse il mio è solo egoismo.

  5. 15
    The Jackal -

    Si crea una certa dipendenza tra la persona depressa e il compagno. Una sorta di bisogno reciproco e degenerativo. A me succede cosi. Sarebbe da chiedersi perche non prendiamo il coraggio a due mani e voltiamo pagina. Le donne sono molto piu capaci e coraggiose in questo. Noi uomini visto che siamo governati dal testosterone, raramente ci riusciamo, almeno di non avere già sul piatto una valida alternativa.
    Riflettete gente. (io sto cercando di farlo con me stesso, poiche vittima della stessa trappola)

  6. 16
    ThaMan -

    @ The Jackal come dicevi tu noi siamo governati dal testosterone..ma credimi devi farti forza e voltare pagina..magari un viaggio ti puo essere utile..se sei fortunato a fidanzarti nuovamente sarebbe il massimo ovviamente..Ma hai una fidanzata depressa??Allora stalle vicino ma tieniti i tuoi spazi..non ti dannare la vita tua per lei..te ne pentiresti amaramente..e se lei si riprenderà un giorno non ti sarà riconoscente affatto!Ti voglio solo aprire gli occhi..non so quanti anni hai ma cerca di tenere le distanze da lei..ste persone non hanno sentimenti..la cosa è tristissima..in certi casi devi essere egoista..pensa prima a te stesso!..spero tu mi ascolti..veramente..ciao

  7. 17
    Mack -

    The man ha ragione…queste persone non provano più sentimenti, e cercano di attaccarsi a chiunque le possa aiutare (spesso invano). Cercherò anch’io di fare così.

  8. 18
    Darko -

    Il problema della depressione è comune più di quanto si pensi. Troppe persone soffrono di questa malattia, e troppe soffrono vedendo stare male i propri cari. Sto con la mia ragazza da più di un anno, e negli ultimi due mesi è in depressione, anche se c’è sempre stata, con attacchi meno violenti e sporadici, ma ora persiste sempre.
    All’ inizio non ci vedevamo, e quando parlavamo tramite il pc o altro è stata fredda, spesso acida e pungente. Ogni parole era come un mattone in testa caduto dal 10° piano. Ci siamo visti dopo un mese circa, poi dopo un altro ancora, e intanto continuavano le “discussioni”. Ora ci vediamo, e abbiamo ricominciato a parlare e a stare insieme, quasi come prima. Quello che mi sento di dire è di avere pazienza. E’ facile parlare se non si è depressi, ma in questi momenti davvero tutto va male, ogni piccolo cambiamento causa terremoti interiori, crisi, pianti, ansie. E come se non bastasse si è maledettamente empatici. Il dolore degli altri lo si sente, vivo si manifesta, e fa stare ancora più male, fino ad arrivare a una sorta di ascesi. Io sono convinto che se l’amore c’è, si possono superare questi momenti. Basta (so per primo che non è facile) essere se stessi, non mostrarsi depressi o tristi, cercare di mostrare che le cose vanno bene, e che andranno così e meglio anche all’ altro. Bisogna saper ascoltare, non essere oppressivi, egoisti nel cercare anche le attenzioni più piccole e normali. Stringere la mano, abbracciarsi, fa stare molto meglio. Non mollare e tenere duro. Diciamo che amiamo l’altra persona e che faremmo tutto per lei, però è da vili abbandonare perchè si sta male, perchè l’ altro starà peggio. Bisogna essere capaci di caricarsi sulle spalle i problemi (quelli che lo permettono) dell altro, e motivare intelligentemente l’altro nel superare quei problemi verso cui noi non possiamo nulla. E arrendiamoci anche davanti ciò, il partner ha dei limiti, alcuni problemi possono essere risolti solo da chi li ha, è inutile farsi sensi di colpa. Bisogna dare amore, in sintesi, spassionato e senza pretendere nulla in cambio. Se si tiene a una persona, si fa di tutto per lei. Seguendo queste linee, che ho “appreso” dopo tante discussioni e dopo tante parole non dette, il nostro rapporto è migliorato, come possono migliorare tanti altri.
    Non mollate voi, altrimenti non darete che la mazzata finale al partner.

  9. 19
    ThaMan -

    @ Darko .. Se vuoi bene a tè stesso..lascia perdere tutto..In certe circostanze bisogna essere “egoisti”..Puoi amare quanto vuoi..ma in certi casi a volte nemmeno i dottori e i farmaci riescono a fare qualcosa..Te lo dico..rischi solo di pentirti di quanto stai facendo..Non è detto che lei un domani ti sarà riconoscente e che ti amerà o cose del genere..Non avere queste illusioni! Apri gli occhi..So che quando si è innamorati spesso non si pensa a sè stessi ma più alla persona amata..ma ti ripeto..Apri gli occhi..rischi di ammalarti anche tu..di andare veramente col morale a terra..alla fine di ragazze ce ne sono tante per fortuna..troverai quella che riuscirà ad amarti veramente..

  10. 20
    Azzurra -

    Salve a tutti, sono qui per dare il mio contributo. Ho 20 anni e da due anni prendo psicofarmaci a causa di un episodio depressivo. Ai 18 ho avuto una storia con un uomo più grande che ha problemi emotivi, ho iniziato ad essere dipendente e lui più mi avvicinavo più mi faceva male per allontanarmi, siamo arrivati all’autolesionismo, attacchi di panico, crisi di rabbia e violenza fisica. Sono stata ricoverata un paio di mesi in un ospedale psichiatrico e pian piano ho ripreso la mia vita anche se ora dopo due anni faccio ancora un pò fatica. Ho imparato che le malattie come la depressione non sono circoscritte a chi ne è direttamente colpito ma anche a chi gli sta intorno. Se a qualcuno va di parlare per scambio di opinioni o sostegno reciproco mi scriva a Darkthought@hotmail.it. Grazie per l’ascolto.

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