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Fermato da carabinieri arroganti

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Lettera pubblicata il 31 Agosto 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    luc -

    monk, chantal dice che di fronte a un suo iniziale rifiuto loro volevano portarla alla centrale. avrebbero potuto?

  2. 12
    Monk -

    @luc: non sono un grande esperto di diritto penale, ma mi occupo assiduamente di diritto costituzionale, sia per motivi (para-)accademici sia per motivi professionali.

    In base all’art. 13, comma 2, Cost., «non è ammessa FORMA ALCUNA di DETENZIONE, di ISPEZIONE o PERQUISIZIONE personale, né QUALSIASI ALTRA RESTRIZIONE DELLA LIBERTA’ PERSONALE [NdMonk: ivi incluso, quindi, il trasferimento coattivo in Questura e/o al commissariato di Polizia o al comando dei Carabinieri cui appartengono gli agenti che procedono al controllo], se non per ATTO MOTIVATO dell’AUTORITA’ GIUDIZIARIA e nei soli casi e modi previsti dalla legge».

    Il successivo comma terzo dello stesso art. 13 Cost. continua poi così: «In casi ECCEZIONALI di NECESSITA’ ed URGENZA, INDICATI TASSATIVAMENTE dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti PROVVISORI, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di effetto».

    Ne consegue che, qualora l’autorità di pubblica sicurezza proceda ad un fermo, se ne assume tutta la responsabilità, sia sotto il profilo civile sia sotto quello penale sia, infine, sotto quello disciplinare, qualora non vi fossero i presupposti per procedere a tale fermo.

    Peraltro, l’art. 384 c.p.p. consente il fermo di un «indiziato di delitto», ad opera degli UFFICIALI ed anche dei semplici AGENTI di polizia giudiziaria solo nel caso in cui una persona sia «GRAVEMENTE indiziata di un delitto per il quale la legge stabilisce la pena dell’ERGASTOLO o della reclusione non inferiore NEL MINIMO a due anni E superiore nel massimo a sei anni ovvero di un delitto concernente le armi da guerra e gli esplosivi o di un delitto commesso per finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell’ordine democratico».

  3. 13
    Monk -

    Per inciso (e anche per esemplificare), proprio per il fatto che la libertà personale è inviolabile, se ci fate caso, prima del check-in in aeroporto, siete VOI a sottoporvi ai metal detector. Se non volete sottoporvici, SIETE LIBERI di farlo (anche se ovviamente non potete attraversare il varco per partire, se non lo fate) perché nessuno può COSTRINGERVI a passare sotto il metal detector, se non volete farlo. Il sistema è stato, cioè, congegnato in maniera tale che si evinca il CONSENSO di colui che si sottopone ad una PERQUISIZIONE, nel pieno rispetto dell’art. 13 Cost.

  4. 14
    Monk -

    Poi, ripeto, non sono un grande esperto di diritto penale, soprattutto procedurale, ma quand’anche il semplice agente invocasse a proprio favore, per giustificare un fermo e/o una perquisizione da lui eseguita (e che non abbia portato a nulla) in base ad un suo mero CAPRICCIO, una qualsiasi norma, nascosta tra le migliaia di leggi e leggine che intasano l’ordinamento giuridico italiano, sarei incline a ritenere tale norma FORTEMENTE SOSPETTABILE di PALESE INCOSTITUZIONALITA’, e pertanto, quale ipotetico difensore della persona che abbia subito il provvedimento, non escluderei in giudizio di sollevare la relativa questione di legittimità costituzionale di tale norma per avere una pronuncia della Corte costituzionale in merito.

  5. 15
    luc -

    beh, monk, allora i tutori della legge non rispettano la legge migliaia di volte al giorno…bisognerebbe vedere se non c’è qualche comma di qualche leggina speciale degli anni di piombo che non permetta loro qualche eccessiva libertà… circa le misure disciplinari nei loro confronti… me viè da ride! teoria, belle parole, te lo dice uno che ha padre poliziotto, cugina commissaria, zio e cugino carabinieri… per non parlare del suocero capitano della polizia militare brasiliana (ma questa è un’altra storia).

  6. 16
    Monk -

    @luc: quand’anche le loro azioni vengano giustificate alla luce di leggi speciali, risalenti agli anni ’70, è innegabile che tali leggi hanno poco senso di essere ancora applicate, data la loro specialità e cioè il fatto che non possono essere applicate una volta venuta meno l’esigenza di prevenzione criminale che ne ha suggerito l’adozione.

    Pertanto, anche in questo caso, il cittadino, in giudizio e per mezzo dei propri legali, potrebbe sollevare questione di legittimità costituzionale di quelle norme, dal momento che la nostra Costituzione non tollera dei limiti permanenti alla libertà dell’individuo.

    Vero, poi, che il ragionamento è teorico, e che in pratica accade tutt’altro, ma la Corte costituzionale fonda su teorie le proprie pronunce. Il punto è che, a mio sommesso avviso, pochi sono i difensori capaci di proporre in modo fondato una questione di legittimità costituzionale e di sostenere il relativo giudizio innanzi alla Corte. 😉

  7. 17
    viseminara -

    Carissimo dott. raimondi, lei ha tutta la mia comprensione, io spessimo ho messo in luce avvenimenti di questo genere, e mi hanno accusato verbalmente e per iscritto nei blog, di vilipendio. Un parolone, infondato basato sulla falsa presunzione di “spaventare” forse chi dice queste cose.Purtoppo non è solo l’arroganza a far da padrone in questi casi, è anche la mancanza assoluta di privacy che disturba. Il vilipendio per chi non lo sapesse è il disprezzo per il bene giuridico o verso la nazione, scritto o verbale, ma se il principio che regola l’etica professionale è stata offesa è senza fuor di dubbio, da persone che svolgono il loro lavoro, non professionalmente e con poco contegno, o chi cerca di approfittare sempre delle situazioni.Noi che ci lamentiamo, abbiamo spesso il coraggio di esporre con forza le nostre opinioni là dove è necessario. nON è AMARE DI MENO LA NOSTRA PATRIA mettere in evidenza ciò che non va, è solo migliorare le cose che vengono celate , e chi le dovesse suggerire la parola “vilipendio” è proprio quello che va cambiato nello stesso istante in cui lo dice perchè non è coerente con la proprio coscIenza.No esistono comportamenti arroganti necessari, non esiste improvvisarsi scrittori o spicologi, intrufolandosi nei pc,in casa degli altri, anche solo per controllo?. Non possimo insinuare e ce ne guardiamo bene, visto l’andazzo di cose ma………Non esiste il corredo dell’arroganza , le persone non sono tutte delinquenti e la politica del tutti dentro sempre non può e non deve essere valida mai. Bisogna avere coscienza del fatto che non sempre quelli che abbiamo accanto sono malviventi, tra parentesi un furbo avrebbe controllato senza chiedere.Infine la libertà di opinione , alla difesa e di parola sono conquiste che l’uomo ha sudato per attuare e non possono essere dimenticate.La mafia fa esattamente il contrario , specie quando chiede il pizzo alle idee, ed è per questo che non si può e non si deve dimenticare mai la via del pensiero.Non credo nei destabilizzatori più di quanto non creda a biancaneve, ho imparato per esperienza personale che il 98% della gente che scrive nei blog, racconta cose che sono accadute veramente, lo si evince dalla ricchezza dei particolari in più se si osserva bene, molti dicono la stessa cosa, come me e il signo Raimondi. Il giusto sdegno è umano, io poi affronto determinati argomenti proprio perchè la mia patria la amo con tutto il cuore rischiando in prima persona , non solo il posto di lavoro, ma la vita . Quindi non lo faccio con leggerezza.Senza sembrare spocchiosa , per quello che riguarda me la mafia ho sempre cercato di prenderla a calci nel culo, rischiando come ho detto sempre. E nemmeno le “coercisioni” mi hanno resa più “MANLEABILE” O IL RISCHIO DI PERDERE LA VITA E TUTO QUELLO CHE HO COSTRUITO. IO PREFERISCO LA SIBERIA A UN MONDO SENZA IDEE.
    DISTINTI SALUTI VITTORIA SEMINARA

  8. 18
    luc -

    ricordo a tutti che in barba alle “visioni” riguardanti presunte EMERGENZE SICUREZZA, facili ricerche sul web eseguibili da tutti evidenziano che l’italia è un paese con i crimini in costante diminuzione da 20 anni e tassi di criminalità tra i più bassi al mondo. NONOSTANTE CIO’ è il terzo paese al mondo per tasso di popolazione carceraria dopo u.s.a. e cina (dittature?) e fra i primi per tasso di appartenenti alle forze dell’ordine. uno stato poliziesco che non ha la minima ragione di sussistere.

  9. 19
    angelo -

    ang……15/6/2009 salve a me è capitato di essere fermato da una pattuglia dei carabinieri nel nostro paesino (Baia Latina, ce)2000abitanti e tanti animali,cn me vi erano i miei bambini 9 e 4 anni,l?appuntato mi ordina di farmi più avanti dandomo del tu,poi mi ordina di spegnere l macchina tutto questo dandomi del tu,io mi rifiuto xchè cn il caldo che fa avewvo bisogno del clima x i bambini xchè fuori faceva caldo e aria umida,ok mentre mi restituisce i documenti mi dicestavolta vai ma la prossima vlta ti multo, io rispondo dandogli sempre del lei la prossima volta si metta il berretto e si appunti la camicia e mi dia del voi xchè io rispetto e voglio essere rispettato, da premettere ke nn ho mai avuto problemi cn la legge, in più tenendomi femo x 45 minuti i bambini si incominciavano a terrorizzare…..lui si gira e mi fa una multa x il motore acceso di 200 euro, a dimenticavo l’oro in paese mentre stanno in servizio lasciando la machina incustodita vnno a prendere il caffè, poi vanno in edicola a grattare i gratta e vinci e comprano le figurine per i loro bimbi tutto questo quando stanno in servizio, poi da noi vogliono far rispettare la leggeil loro concetto è sbagliato, portare quel distintivo non vuoldire fare e dire tutto quello che vogliono ma dare il buon esempio al popolo

  10. 20
    ippolito -

    Salve!!!! Sono un preposto delle forze dell’ordine. Ribadisco semplicemente un concetto elementare. Che non bisogna fare tutt’erba un fascio. I casi che ho letto nei post precedenti, sono dettati dal fatto che ogni circostanza avvenuta sia da interpretare in maniera ‘soggettiva’. Nell’ambito del mio servizio posto in essere, è scontato il buon senso civico con il privato cittadino e se questi viola una norma del codice stradale è alquanto presumibile una contestazione per l’infrazione commessa. Ovvio che il soggetto colpito dalla ‘multa’ ha diritto sacrosanto di opporre ricorso scritto entro i limiti previsti. Che poi alcuni colleghi siano ‘presuntuosi’il cittadino se ritiene che abbia subito un’ingiustizia verbale o ingiuriosa può sporgere eventuale querela di parte entro 90 gg. Ma non vorrei essere retorico, in ogni categoria professionale ci sono ‘pecche’. Allora quante volte me la dovrei prendere quando vengo in talune circostanze ‘bersagliato’ da obbrobriose ingiurie in occasioni di manifestazione sportive o politiche???? Sporgo denuncia ma contro chi??? Mi tengo gli insulti e vado dritto per la mia strada in quanto non posso procedere dato che la giustizia ordinaria ha abrogato il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e che devo essere io personalmente a denunziare il fatto a spese mie??? Ne vale la pena con questo misero stipendio???? Oggi i legali costano e sono come gli avvoltoi ‘hanno sempre fame’. Poi tornando al discorso della perquisizione personale sul posto l’agente di pg la può attuare in base all’EX ART. 4 Legge .152/1975. ‘Giustamente’ se la persona da adito a un fare sospetto ma anche che non sia sospetta è semplicemente una finalità sostanzialmente preventiva.
    Arrivederci……

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