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Felice non anniversario!!

Cara Daniela,

Felice NON anniversario… oggi sarebbero stati 20 anni.

20 anni da quel 10 dicembre 1995, giorno che credevo fosse un “punto di arrivo” e non un “punto di partenza”, come effettivamente è stato.

Le ragazze che arrivavano al matrimonio, pensavano di essere arrivate alla svolta…invece… responsabilità  su responsabilità, le figlie che arrivano, lavoro, bollette. Lavoro su lavoro…

Negli anni si inizia a perdere il sorriso, piano piano , non te ne accorgi neppure, ma dentro quell’insoddisfazione inizi a sentirla.

Comunque fai la brava donnina  seria e responsabile e vai avanti. 

Finché, come è normale che sia, arriva la crisi, che tenti di arginare. 

Un castello che inizia a crollare dalle fondamenta.

Oggi dico alle donne, a partire dalle mie figlie:

– anche se la scuola è  noia, gestita da insegnanti senza passione per il compito importante che hanno scelto, STUDIATE..  studiate per arrivare all’indipendenza.

– l’indipendenza è il primo pilastro che vi aiuterà nella vita

Qualunque cosa succederà , potrete vivere!

– sorridete , gioite e SCEGLIETE 

– SCEGLIETE  cosa fare, scegliete gli uomini che faranno un pezzetto di strada con voi

– non fatevi mettere il guinzaglio da quei modelli culturali che ci hanno imposto. MAI

– la vita deve essere gioia, deve essere risate,  deve essere gioco. Il più possibile…

– se vi innamorate godetevi l’amore, ma sceglietevi ogni giorno. Non trascinate

– se sentite il vuoto dentro… cambiate percorso.

Senza farvi condizionare. MAI

Oggi dico: se diventerò vecchia, spero di essere una vecchietta sorridente.

Senza rimpianti,  senza rimorsi  (o almeno pochissimi). La vita è UNA. E va vissuta.

Quindi cara Dany …VAI AVANTI!!!

SII FELICE COME MERITI!! 

FELICE NON ANNIVERSARIO!! 

Lettera pubblicata il 10 Dicembre 2015. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 28 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Rossella -

    Dici bene. La superbia è la libertà del maschio. La libertà dell’uomo consiste in un sottile velo di malizia e talvolta mi rammarico per essermi lasciata abbindolare dall’illusione che potesse esistere qualcosa di bello in quella che è una vera e propria forma di schiavitù. L’uomo diventa più ragionevole quando si sente “dominato” dalla vita o dalle donne… poi è chiaro che ci sono le eccezioni ma si tratta di uomini che per cultura tendono ad identificare la libertà con l’amore della famiglia. La fede entra di riflesso in questa scelta; a monte c’è un bisogno che passa dal negativo al positivo…. camminando su questa strada alcuni diventano santi.

  2. 2
    marinella -

    Ciao Dani, grazie per la tua lettera, capisco quello che dici…Arrivata a 30 anni capisco tutto anche se non ho ancora avuto bambini… Prima l’indipendenza, poi l’amore, e che sia solo per gioia e mai “per dovere”, “perchè si fa così” o “perchè altrimenti che vuoi fare?”.. grazie grazie e tante care cose 🙂

  3. 3
    Golem -

    Sono completamente d’accordo con Rossella, come sempre in tema, credo.
    Non ci può essere libertà senza superbia, seppure io tenda contemporaneamente ad indentificare questa con l’amore per la famiglia e nel contempo sia dominato dalle donne, cosa che peró mi rende più ragionevole, nonostante la superbia iniziale non mi abbandoni. Ma pur vivendo un bisogno alternandomi tra negativo e positivo, temo che non ci sarà mai nessun San Golem.

    Dany, bella lettera.

  4. 4
    Dany0103 -

    Grazie!
    Scritta di getto alle 6,30 del mattino…scusate le imprecisioni.
    Il senso di quello che volevo comunicare comunque mi sembra chiaro lo stesso!!
    Buon tutto a tutti !! 😉

  5. 5
    Sofia -

    Cara dany non ho ben capito..a chi scrivi?????? A te stessa?!
    Ma…cmq non sono d’accordo con certe cose che hai detto…
    1.studiamo ,studiamo per arrivare all indipendenza! Certo..forse 20 anni fa era così.. Ora la scuola e il studiare serve a un c......! Ora conta essere raccomandati ,avere tanti calci in culo,andare a letto con il capo,essere anche ignoranti ma stare bene di soldi e comprarsi le lauree senza aver studiato un c....,essere figlia di qualcuno di importante…ALLORA TROVI LAVORO!
    a nessuno gliene importa a qualcuno della tua scuola e delle tue capacita’!

    2.sorridere e gioire in questa vita..sono bestemmie.. Non solo per la vita oscena e mostruosa che c’è adesso ma ancora più semplicemente perché non esiste felicita’ e gioia in questa vita..queste due cose non fanno parte di questa dimensione…

    3.la vita non è una …disgraziatamente o no ,dipende dai punti di vista,la vita non è affatto solo una..abbiamo già vissuto e vivremo di nuovo..

    Cmq hai ragione a dire che va visita e hai ragione a dire che bisogna arrivare senza rimorsi e rimpianti. E che non dobbiamo mai farci condizionare ..questo lo dico sempre anche io!

    È impossibile essere felici in questa merda squallida assurda e vomitevole vita..

    Scusa la mia franchezza e schiettezza… Solo l’amara e giusta verità.. Io sono troppo realistica

  6. 6
    Dany0103 -

    Cara Sofia, mi spiace che vedi tutto così nero. I problemi li abbiamo tutti.
    Ma…. io non ho intenzione di spegnermi o di vivere nella rabbia ogni santo giorno.
    Per niente proprio!
    Ci sono anche dei momenti molto belli che ho intenzione di godermi. Sempre e comunque.
    Grazie a tutti…

  7. 7
    Sofia -

    Beata te dany….non vedo nero sono solo estremamente realista
    ……la mia vita mi ha insegnato solo cosa sia l’odio..la rabbia e la sofferenza…non potrei pensarla altrimenti…ciao..

  8. 8
    Michelle86 -

    Sofia e Daniela toccate un punto su cui mi soffermo a pensare molto spesso. Reazioni opposte a difficolta` e problemi.

    “Cara Sofia, mi spiace che vedi tutto così nero. I problemi li abbiamo tutti.
    Ma…. io non ho intenzione di spegnermi o di vivere nella rabbia ogni santo giorno.
    Per niente proprio!
    Ci sono anche dei momenti molto belli che ho intenzione di godermi. Sempre e comunque.
    Grazie a tutti…” Daniela tu sei simile a me, nonostante le cose brutte io continuo a vedere quelle belle, quelle piccole cose di ogni giorno, come un sorriso, uno sguardo d’intesa con un’amica, un gesto gentile.. tutto questo mi fa andare avanti con grande positivita`, perché so che ne vale la pena.

    “non vedo nero sono solo estremamente realista
    ……la mia vita mi ha insegnato solo cosa sia l’odio..la rabbia e la sofferenza…non potrei pensarla altrimenti…ciao..”
    Sofia tu invece sei sulla linea di pensiero di mia mamma. Sai lei ha avuto tanti problemi nella vita, e ora vede tutto nero e dice che sono piu` le cose brutte di quelle belle. Facevo questo discorso anche con maria grazia perché ci siamo ritrovate su questo punto.
    Io credo che non sia questione di cose belle o brutte, di problemi o non problemi, dato che tutti devono affrontare delle difficolta`, ovviamente chi piu` chi meno. La differenza sta nell’interpretazione che diamo alla vita e nel modo che utilizziamo per reagire.
    E` strano vedere come si creino visioni di vita totalmente opposte..

  9. 9
    Sofia -

    Cara michelle86..hai detto cose giuste…hai ragione.ma io sono ancora peggio credo di tua madre… Perché per me non esistono proprio le cose belle…non vivo nel mondo dei sogni ..vivo nella mia vita che è un inferno…e quindi è da anni ormai radicata in me la convinzione assoluta che gioia e felicita non fanno parte di questa vita…..

  10. 10
    rossana -

    Michelle,
    “E` strano vedere come si creino visioni di vita totalmente opposte..” – credo che questo sia dovuto essenzialmente ai seguenti fattori:
    1) carattere più o meno forte, più o meno reattivo, più o meno tollerante/giudicante, più o meno capace di superare vissuti sgradevoli;
    2) entità reale della negatività che a volte si è contribuito a creare e a mantenere nella quotidianità, anche come conseguenza del proprio temperamento e delle proprie scelte;
    3) abitudine fin dall’infanzia a piccole o grandi sofferenze, che rendono più facilmente adattabili a eventi nefasti;
    4) concetto acquisito di come dovrebbe essere la vita rispetto a quello che mediamente può essere, con carente adeguamento alla propria realtà di fatto;
    5) tendenza all’egocentrismo o all’altruismo;
    6) capacità di crearsi isole sempre accessibili in cui rifugiarsi per mitigare sensazioni di malessere attraverso acquisizioni positive.

    così come è necessaria una sopravvivenza fisica, altrettanto lo è quella psichica, che deve costantemente cercare il proprio equilibrio elaborando per istinto al meglio le componenti dei vissuti, nel modo più consono al proprio modo di essere.

    buona domenica!

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