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Completo fallimento personale

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Lettera pubblicata il 7 Marzo 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 38 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    LUNA -

    Ho scritto “attacchi di panino” 😉
    Sì, concordo con gli altri: ho visto persone avere problemi come i tuoi e risollevarsi, assolutamente. Non in un giorno, ma farcela.
    E poter anche rimettere in moto i sogni. In fondo di quali siano stati i tuoi errori, in cosa hai fatto bene e in cosa ti sei perso tu lo sai: dico, ti pare poco? A me no. E’ attraverso la tua inventiva iniziativa tenacia capacità anche di vedere oltre che hai fatto delle cose buone, adesso ti servono queste qualità (che sono tue) per rimetterti in piedi e rimettere ordine. Ma concordo con Robert:

    @La laurea dimostra che hai testa, le tue parole che hai grinta, i tuoi pensieri che hai etica. Il mondo ti vuole, ha bisogno di gente come te. Che fatica clamorosamente ma che da speranza, e che avrà speranza.

    Adesso mi rendo conto che ti senti male anche al pensiero di esserti “ipotecato” la vita in un certo modo per anni annorum, così giovane, ma non è detto. Ti ripeto: ho visto persone risollevarsi da situazioni ancora peggiori. Certo c’è anche la questione “psicologica” dell’entusiasmo iniziale che si trasforma in problema da superare. Ma puoi. Non hai sbagliato a credere.
    Prenditi cura di te, il più possibile, perché sei stanco, non randellarti di autocolpevolizzazione, che bene certo non ti fa, e cerca di credere in te, perché hai ragione di poterlo fare.
    Tutti possiamo commettere errori nella vita, soprattutto se ci sono anche delle contingenze avverse.

    Io di anni ne ho 37, e anche se per ragioni diverse, mi sono ritrovata ad un certo punto a prendermela anche con me per aver fatto delle scelte più rischiose (ma che sentivo), a chiedermi come diavolo avesse fatto ad un certo punto “il nastro” ad incepparsi in un modo tale da far disastrare tutto come un effetto domino, ad avere insieme dei problemi economici e di salute… a sapere che dovevo contare su di me più che mai ma proprio in un momento in cui non potevo contare su di me al 100%…
    a guardare indietro e dirmi: com’era bello quando ero… quando ero una persona che sapeva rischiare, con testa ed entusiasmo. a guardare oltre, anche, e superare problemi e avversità.
    Ci ho messo del tempo per smetterla di dirmi che non ero più io, e per ammettere che le mie risorse quante volte invece mi avevano dato ragione, anche se io quando ho visto “il disastro” ho perso la fede. In me e nel mio modo di guardare… oltre e di essere tenace e positiva.

  2. 12
    LUNA -

    Nel mio caso il nastro, mi rendo conto, si è inceppato anche perché avevo avuto un lutto che per me era stato un grandissimo dolore, e altre contingenze pesanti, e mentre credevo di reggere tutto e di riuscire a tenere tutto sotto controllo in maniera lucida (perché ci ero sempre riuscita prima) in realtà, umanamente, se guardo indietro mi rendo conto che stavo male ma che andavo avanti come un treno…
    anche perché non potevo fare altrimenti. Però nella mia mente si era anche formato un assioma tipo: quando è morta quella persona tutto ha cominciato ad andare a rotoli e forse era scritto che anche una parte della mia vita per come la concepivo per come ero stata io dovesse morire. Cosa che mi dava immenso dolore perché la persona che non c’è più credeva moltissimo nelle mie scelte e quindi mi sentivo anche in colpa.
    Oggi cerco di ragionare sul fatto che questo pensiero è per me deleterio, non risolve nulla e anzi può persino bloccare le mie risorse, che, finché ho creduto in loro, comunque del buono, anche nelle avversità, hanno sempre portato.

    @Robert: 40 anni non sono tanti, e non significa doversi rassegnare per l’eternità. Anche le tue scelte avranno avuto un motivo, e istintivamente forse può anche darsi che tu abbia sentito che non era il momento di farne altre. Non mi pare proprio che tu sia nè un vigliacco nè un fallito, e non capisco perché sei certo che se non domani, ma più avanti potrai fare altre scelte.
    Il messaggio che hai lanciato ad Alex lo capisco, ed è giustamente positivo, però io credo che tutti noi, ma proprio tutti, dovremmo smetterla di chiamarci falliti, qualsiasi siano state le nostre scelte e il nostro presente. Spero che anche tu ritrovi la fede in te, e quella sana indulgenza che ci permette anche di capire perché, a volte, i nastri si inceppano o non abbiamo dato loro (non ancora almeno) la direzione che pensiamo possa somigliarci di più.

    ALEX: non so quale sia la tua laurea, ma il fatto di aver gestito un locale nel modo che hai descritto mi pare faccia di te una persona che non ha solo una specializzazione in barista. Mi pare che tu abbia una serie di competenze molto più ampie e spendibili, anche fuori contesto. Non riesci a individuarle? Dai che questo motore può ripartire. I black out possono capitare a chiunque. Sei giovane, hai un grosso debito ma alla tua età c’è chi non è neppure riuscito a farsi un’esperienza professionale, mentre tu ne hai tantissima e da “comandante”. Credi ai tuoi talenti, azzo!

  3. 13
    Zoa -

    Robert smettila di definirti un fallito ti prego..i tuoi 1500 euro te li sudi e guadagni con dignità..il fatto di non aver mai azzardato vuol dire semplicemente che hai dato priorità ad una sicurezza che evidentemente in quella fase della tua vita serviva. Azzardarsi a cominciare qualcosa pieni di dubbi non aiuta certo nell’impresa, al contrario.. quindi vivi di quel che puoi ma fallo come meglio puoi..io di anni ne ho 33 e per vivere da sola posso concedermi davvero poco, ma va bene così..

    Alex come vedi qui siamo in tanti ad esserti vicino e soprattutto a “non giudicare” le tue scelte, ti ripeto..ce la farai, mi auguro solo che invece tu non faccia la scelta di ricorrere a medicinali o cure, io non credo molto in queste cose, tu non hai un problema mentale..la serenità non si riacquista con le medicine e soprattutto rimbabiscono ( parlo per esperienza ) e tu ora come ora hai bisogno di essere il più lucido possibile, hai decisioni importanti da prendere..spero di non aver offeso nessuno dicendo questo, rispetto tutti coloro che cercano un modo per stare meglio, credo solo che a volte si rischi di cercare la soluzione in un dosaggio di chissachè e di perdere la strada del ritorno..

  4. 14
    Kid -

    Intanto provaci e arriva ai 10 anni , ti risparmi qualche spesa.
    Devi reagire , in ogni caso . Quando non hai nulla da perdere puoi solo cercare di risalire.
    Se riesci a riavviarlo , puoi anche pensare di venderlo nel mentre
    o darlo in gestione e fare quel che sai fare , in altro locale , pagato al nero.
    Seppoi andasse all’asta ….dici che ti rimarrebbero le briciole …
    intanto non restituisci il contributo se arrivi a dieci anni..
    Meglio di niente …

  5. 15
    LUNA -

    ZOA: @ce la farai, mi auguro solo che invece tu non faccia la scelta di ricorrere a medicinali o cure, io non credo molto in queste cose, tu non hai un problema mentale..la serenità non si riacquista con le medicine e soprattutto rimbabiscono ( parlo per esperienza ) e tu ora come ora hai bisogno di essere il più lucido possibile, hai decisioni importanti da prendere..spero di non aver offeso nessuno dicendo questo, rispetto tutti coloro che cercano un modo per stare meglio, credo solo che a volte si rischi di cercare la soluzione in un dosaggio di chissachè e di perdere la strada del ritorno…

    Zoa, tu non hai offeso nessuno, però, scusami se te lo dico, ma se una persona ha un sacrosanto esaurimento nervoso con attacchi di panico non ha un problema mentale, nel senso che è matto, ma ha un problema che di per sè lo fa stare male e che gli fa proprio avere la percezione di essere meno lucido di quello che è e di avere meno risorse di quelle che ha. E dirgli: spero che tu non ti curi e dare per scontato che prenderne la consapevolezza e che non puoi camminarti sopra un esaurimento nervoso o gli attacchi di panico significhi che ti imbottiranno di psicofarmaci e diventerai uno zombie non è fare un favore, ma è fare terrorismo. In buona fede, sono certa che lo dici in buona fede, ma una delle ragioni per cui Alex non ha fatto niente per la sua ansia che è aumentata con il tempo è stato appunto un assioma (non vero) per cui fare qualcosa per la propria ansia significhi che arrivano dei tizi che gli mettono una camicia di forza, gli iniettano degli psicofarmaci anche se lui non vuole e che in due giorni lui diventerà un rimbambito dipendente dalle medicine. Ma dove sta scritto???
    Io ho avuto gli attacchi di panico, ne ho preso atto invece di camminarci sopra, e quando l’ho fatto è stato sempre ora! e non ho mai preso psicofarmaci. Se l’avessi fatto sarebbero stati una terapia di supporto non considerata miracolosa ma con un senso in un quadro clinico, comunque, e non in vista di trovare una soluzione nella pillola magica. Alex non mi sembra nella maniera più assoluta, anche visto il mazzo che si è fatto nella vita, uno che pensa che arriva lo psicofarmaco e ti risolve l’estistenza.
    Mi ripeto: capisco cosa intendi dire, ma mettendo sullo stesso piano il mio consiglio di non sottovalutare un disturbo di panico (anche perché se cerchi di contenerlo da solo rischi di aumentarlo e basta, e ti butti anche giù, in un circolo vizioso)

  6. 16
    LUNA -

    e fare qualcosa per non camminarci sopra e non farlo aumentare con tutta le energie implosive che servono per contenerlo, e il fatto di dire che se fa qualcosa per stare meglio per forza rischia di diventare schiavo degli psicofarmaci è una cosa pericolosa.
    Perché il mondo è pieno di persone che si camminano sopra stati di ansia che potrebbero rientrare con facilità e che non vengono affrontati in modo mirato per pregiudizi di questo tipo. Scusa Zoa se ho specificato ma io mi sono preoccupata per il fatto che Alex si stia camminando sopra a questo stato di malessere temporaneo, ma di cui lui si è reso conto, e che lo fa sentire in un labirinto anche di sensi di colpa e di concetti che in realtà gli fanno vedere le cose ancora più nere di quello che sono.
    Ripeto, condivido il tuo punto di vista che essere drogati di psicofarmaci non aiuta ma non condivido nella maniera più assoluta la generalizzazione. Alex è stanco morto ed esaurito (non è una vergogna, ed è uno stato transitorio del suo “sistema” che alza bandiera bianca, perché oltre ad avere tutte le qualità che noi gli riconosciamo ha anche quella di essere un essere umano, che quindi può provare angoscia in questo momento) e una delle ragioni per cui si cammina sopra questo stato di angoscia è che si ripete che non può permettersi di svenire perché deve avere tutto sotto controllo. Ma proprio perché ha bisogno delle sue risorse nonché perché è giusto che si voglia bene senza tirare come un cavallo da corsa quando il suo corpo stesso gli manda segnali inequivocabili, deve prendersi cura di sè.

    ALEX: scusa la filippica precedente. Non ce l’ho con ZOA, assolutamente, solo che sono preoccupata della visione stessa tragica che tu hai del tuo stato di malessere. In realtà cerca di capire che sei tu stesso che ti mandi dei segnali e non perché ti vuoi male, ma perché ti vuoi bene! Ti stai dicendo: sono stancooooooooo. Sei una persona strapiena di risorse e molto in gamba (tu ti senti fallito e invece qua son tutti che hanno stra-stima di te… non saremo tutti scemi no? :)), ma il guerriero è stanco 😉 – Perché mi parli di ricovero? perché ti senti molto debilitato anche fisicamente? Sì, esistono anche delle terapie di supporto brevi, io so nel privato, ammetto, nel pubblico non ho mai provato. Io credo, anche se non si fanno miracoli in un giorno, che già il fatto di fare qualcosa per la tua ansia, pure solo prendere un appuntamento, potrebbe toglierti un po’ del carico di “contenimento” che hai ora.

  7. 17
    alex79 -

    ciao amici ( voglio chiamarvi così anche se non ci conosciamo spero non vi dispiaccia ).
    Ho appena chiuso baracca…stasera festa della donna quindi festa di routine con karaoke e musica come sempre da 5 anni a ‘sta parte.
    Incasso soddisfacente ( nella media ), c’ era anche la mia ex con tutte le amiche…da quello che ho capito da facebook è ancora sola, ma che c.... vuole dalla sua vita che c.... vuole…??Non lo so.La vedo lì, brancolare al buio, cercando un “principe azzurro” che chissà se arriverà, lei sta ancora studiando ma è carina e intraprendente prima o poi troverà sicuramente qualcuno meglio di me…qualcuno con una posizione stabile e senza un disastro di vita da affrontare ogni giorno.
    Che tortura!! Di certo il fatto di vederla abbastanza spesso ( nonostante tutto il mio è ancora uno dei pochi locali decenti nella zona e punto di ritrovo per le compagnie ) non mi aiuta, quando la vedo mi assale un insieme di emozioni indescrivibile…vorrei poterle dire che c’è una bella casa che ci aspetta, un futuro, un amore fortissimo e incondizionato e invece niente…mi tocca guardarla parlare e scherzare con gli altri senza poter dire nè fare niente…
    Infine ci sono ancora un sacco di cose irrisolte perchè secondo lei ci siamo lasciati “bene”, nel senso che io per una sorta di istinto di autoconservazione non ho fatto nessun melodramma, quando mi ha detto “è finita” l’ ho lasciata andare per la sua strada…tanto non serve a nulla fare il matto o lo stalker…
    Ok stanotte vi ho raccontato questo flash purtroppo domani quando mi sveglierò anche gli altri pensieri oggettivamente ben più pesanti torneranno a bussare…

  8. 18
    Mau -

    Buongiorno.
    Non vorrei sembrare irriverente e scortese nei confronti di chi soffre situazioni personali e professionali pesanti, sia economicamente e moralmente, alle quali va il mio massimo rispetto.
    Ma mi permetto di ricordare che secondo gli ultimi dati Istat oltre il 40% della popolazioone trai 15 e 64 anni è senza lavoro.
    Il 30% dei giovani non trovano nulla.
    La disoccupazione femminile è oltre il 50%. Quelle occupate poi sopportano vessazioni di ogni tipo (vedi madri lavoratrici).
    Non parliamo poi di aziende che giornalmente o licenziano o chiudono mettendo in ‘mezzo a una strada’ gente di oltre 50 anni che non vuole nessuno; famiglie intere senza sussistenza.
    Perchè scrivo questo?
    Perchè all’età che ho, 55 anni, mi ritengo non fortunato…ma ‘strafortunato’ di avere un lavoro sicuro da 1300 € al mese. E a conti fatti anche quella schifezza di pensione che avrò tutto sommato mi sta bene.
    Almeno già so da ora che non andrò a chiedere l’elemosina.
    Magari avessi io 31 anni…….magari io a 40 anni avessi avuto un lavoro da 1500 € al mese…..
    (Due età queste così giovani…eppure a raccontarle sembrano vecchie..)
    Magari…. tante cose…..

    Mau.

  9. 19
    alex79 -

    Mau hai proprio ragione…è un po’ il discorso che facevo a Robert…tanti in buona fede mi hanno consigliato di provare a prendere un’ altra strada ma guardando le cose con un po’ di sano realismo la situazione generale è disastrosa, fa fatica a inserirsi gente con 110 e lode e un sacco di referenze, figurati io che so fare solo il barista e ho giusto quelle conoscenze minime di contabilità, fisco gestione del magazzino ecc indispensabili per mandare avanti la baracca…
    lo vedo anche tutti i giorni sul lavoro che non sono l’ unico messo male ( magra consolazione ), figurati che se non fosse per gratta&vinci e videopoker potrei tener chiuso durante la settimana, e ti garantisco che chi ci gioca o compra una caterva di gratta&vinci non naviga di certo nell’ oro ma si sta sputtanando lo stipendio o gli ultimi risparmi alla ricerca del “colpaccio” che ti cambia la vita…
    Viviamo in uno Stato di merda dove alcune categorie come noi piccoli imprenditori, gli autonomi, gli artigiani, se si trovano senza lavoro non hanno nessuna forma di tutela…e chi si è trovato in una situazione tipo la mia può confermarti che molto spesso si va avanti anche se si è consapevoli che si stanno perdendo soldi per orgoglio e per la vergogna di dover stare in alternativa a casa a rigirarsi i pollici…
    per non parlare dei giovani…io penso che se lo Stato garantisse come in tutta Europa un reddito di cittadinanza minimo almeno da garantire la sussistenza la gente sarebbe molto più libera di programmare il proprio futuro ma non voglio annoiarvi sconfinando nella politica economica…
    Luna: hai centrato il punto nuovamente, la mia situazione ora è proprio questa. Mi sento completamente svuotato e privo di energie, e gli ostacoli che ho davanti mi sembrano insormontabili.
    So che se non prendo dei provvedimenti seri per me stesso e per la mia attività arriverà ( tra una settimana,un mese,due mesi ) il momento in cui scoppio e faccio qualche cazzata.
    E’ proprio questo dualismo che la mia mente non ce la fa proprio a sostenere: da un lato avrei un bisogno assoluto di ridurre il carico di lavoro, riposare e farmi curare, dall’ altro primo non posso permettermelo secondo la mia mente arriva quasi a pensare che sia un controsenso perchè continuo ad autocolpevolizzarmi per non essere in grado di tirare fuori quelle energie suppletive per cercare almeno di trovare una soluzione…
    Penso di essere nel bel mezzo di un esaurimento nervoso potentissimo, ma paradossalmente riesco

  10. 20
    alex79 -

    a vedere le cose molto più lucidamente e con oggettività rispetto a un anno fa quando mi sono giocato l’ ultima fetta di futuro con le spese pazze…
    Il problema è che la situazione è proprio oggettivamente disperata…se avessi un lavoro normale da dipendente mi prenderei un mese di aspettativa e sfrutterei tutto questo tempo per cercare di stare meglio ma non posso…non mi sono mai considerato un viziato però è durissima dover fare delle rinunce in un’ età in cui di solito la gente si sistema o è già sistemata…e al limite se fai le rinunce è per i figli, per il mutuo della casa, non perchè in pochi anni ti sei infilato da solo in una voragine finanziaria.
    Vi faccio qualche esempio banale tanto per farvi capire: due mesi fa ho fatto un piccolo incidente, meccanicamente è tutto ok ma avrò 1800-2000€ di danni come carrozzeria però non ho i soldi per metterla a posto quindi vado in giro così con la macchina mezza incidentata…di sky ve l’ ho detto…ho mandato via giusto ieri il rappresentante dei piatti pronti ( surgelati ) perchè in pratica li compravo quasi esclusivamente per me,ora mangio pasta al pomodoro e wurstel del discount per risparmiare…se qualche amico mi invita a uscire nel giorno di chiusura mi invento scuse…sarà mica vita questa!
    Il picco della frustrazione arriva poi quando vedo l’ estratto conto…fai tanti piccoli sacrifici poi scopri che i tassi sono andati su e quindi anche le rate quindi penso ma chi me lo fa fare di combattere ancora…??
    Comunque vi ringrazio per le parole di stima ma non me le merito, se ho fatto qualcosa di buono nella mia vita l’ ho fatto fino a qualche anno fa poi ho perso completamente la bussola.

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