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Eroina…..

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Lettera pubblicata il 6 Febbraio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 42 commenti

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  1. 21
    Yog -

    Che poi mi pare un po’ monotona ‘sta storia de “la faccio finita a breve”, dopo un po’ stufa e annoia, fai un giro al SERT e senti quello che dice il dottore, con una assistenza farmacologica ne esci sicuramente. Inoltre l’eroina non è che la trovi sotto i pioppi come i funghi, se ne stai lontano risparmi parecchio.

  2. 22
    Golem -

    Per esempio, se da “distrutto” passassi a “di strutto”, e ti concentrassi su questo prezioso ingrediente della cucina di una volta e sulle ottime quanto grevi ma saporite ricette nelle quali lo si utilizza, potresti trovare molto più originale e piacevole usare il metodo ipercalorico che non l’eroina, che alla lunga fa male, per i tuoi scopi.
    Nei ’70 ci fecero un fantastico film con Ugo Tognazzi (che a te millennium non dirà niente) su questo sistema per chiudere in bellezza. “La grande abbuffata” si chiamava.
    Credo, ma potrei sbagliare, che fosse Marco Ferreri il regista. Cercalo su Youtube. Secondo me ti piacerà. Anzi no, te lo cerco io. https://youtu.be/QP0h2l4BPIo
    Ciavo.

  3. 23
    michelle -

    Maria grazia abbiamo un percorso molto simile io e te sai? Anch’io famiglia problematica, anch’io pensieri depressivi e tante esperienze destabilizzanti negli anni. Anch’io ne sono uscita dopo tanto tempo. Ora non voglio dire che io stia benissimo, uno certe cose se le porta dentro per sempre, peró secondo me bisogna combattere contro i pensieri distorti e la sensazione di vuoto e di solitudine. Io non credo che a tutti se ne freghino di tutti, ma perché a qualcuno importi davvero di noi dobbiamo prima aprirci e non farci trascinare sempre solo dallo stato depressivo. Molte volte si é cosí coinvolti da queste cose, che nemmeno ci si accorge se una persona si interessa a noi e vuole starci vicino. Altre volte abbiamo persone vicino, ma mostriamo il peggio di noi e prima o poi se ne vanno e questo rafforza le nostre convinzioni. Ci vuole prima di tutto la volontá e la forza di cambiare. Sinceramente mi fa incazzare leggere di gente che scrive qui e poi non ascolta nessuno dei consigli, non li prende nemmeno in considerazione e continua a pensare che nessuno lo capisca. Tante persone soffrono quindi ci possiamo capire benissimo. Bisogna decidere di cambiare direzione. Punto.

  4. 24
    distrutto97 -

    Michelle,se pare che non ascolto consigli è solo perché sono esausto…..la vita mi ha preso a cazzotti ogni giorno,poi posso pure fare il positivo,l’ottimista etc.ma non sarebbe coerente con la realtà….. La realtà è che sono un neotossico,che non riesce a studiare nulla x traumi infantili piuttosto seri a cui penso ogni giorno….fine….non so quanti attacchi di panico ho avuto negli ultimi mesi….un disastro…poi ringrazio chi mi ha scritto cercando di aiutarmi….in questo momento non posso andare oltre a questo

  5. 25
    maria grazia -

    E’ vero Michelle, certe risposte di sufficienza ai propri suggerimenti possono irritare. Ma non mi sento neanche di biasimare “distrutto”. Quando ci si trova in pieno stadio “borderline” è difficile avere la lucidità e la volontà ferma per uscirne, perchè questo implica il doversi responsabilizzare, il dover prendere le redini in prima persona della propria vita. quando ci si trova in quella condizione, sei come “immobilizzato”, ti crogioli nel tuo dolore, il sentirti vittima in qualche modo “ti rincuora”, dentro di te ti giustifichi dicendo: “perchè dovrei lottare? sono sfortunato/a e niente potrà cambiare le cose”. Questa convinzione era radicata in me, proprio come ora lo è nell’ autore di questa lettera, che sembra incapace di fare anche solo una cosa semplicissima come andare al SERT ( secondo quanto Yog saggiamente gli suggerisce ). Ovviamente questa presunta mia sfortuna in realtà non esisteva, era solo una proiezione della mia mente, una sorta di ologramma ingannante. Quelle che io consideravo disgrazie non erano che eventi che possono capitare un pò a tutti nella vita..

  6. 26
    maria grazia -

    ..Ma in me c’era una concezione distorta delle cose, un’ idea che mi portava a pensare che, mancando nella mia vita determinate cose ( un partner fisso di bella presenza, un impiego di successo, una condizione sociale avvantaggiata, ecc… ) ero una persona votata al fallimento. Credo che anche “distrutto” sia prigioniero di questi meccanismi. E ovviamente, come dici, il pensiero fisso su ciò che secondo lui gli manca e che lo fa soffrire, lo “acceca”, non gli fa vedere le occasioni e le persone positive che gli si possono presentare. Credo che in questi casi, e lo dico per esperienza diretta, il percorso di recupero non sia nè semplice e nè rapido. Prima di tutto occorre prendere coscienza di se stessi e riacquistare l’ autostima ( cosa non facile, per chi è abituato da sempre a svalorizzarsi o ad essere svalorizzato da altri, familiari compresi ) e in un secondo momento imparare a osservare con spirito critico la realtà che ci sta intorno, che è tuttaltro che perfetta.

    Golem, ricordo anch’ io quel film. bellissimo.

  7. 27
    Michelle -

    si maria grazia, concordo su tutto, anche per che ci sono passata anch’io e mi ci sono voluti tanti anni per arrivare a stare meglio. Purtroppo quando non si ha l’appoggio dei genitori e quando si hanno problemi di un certo tipo in famiglia, ci si sente soli al mondo ed é difficile crescere e responsabilizzarsi senza una guida positiva, un appoggo, un affetto.. Distrutto io non voglio dire che ho provato il tuo stesso dolore, perché se tu sei arrivato a questo livello capisco che tu abbia toccato fondo. Spero solo tu possa pensare che forse non vale la pena buttare via tutto per queste sofferenze, che é possibile rialzarsi e che questa potrebbe essere solo una fase dolorosa della tua vita, che un giorno magari ti guarderai indietro e ti sentirai orgoglioso di te stesso per averla superata.

  8. 28
    distrutto97 -

    Facilissimo andare al sert….sisi l’ultima volta mi hanno fatto solo parlare..al sert ti danno il metadone,così finisce che mi faccio di eroina e metadone e finisco a spacciare….

  9. 29
    maria grazia -

    Esatto Michelle è così. Purtroppo oggi in molte famiglie ci sono conflitti di ogni tipo e molti genitori ( com’era accaduto per i miei ) pur essendo in buona fede si rivelano poi inadeguati al ruolo genitoriale, anche perchè al giorno d’ oggi si tende a mettere al primo posto nella propria scala di valori il denaro, le cose materiali e l’ esaudimento del proprio volere, quand’ anche questo fosse in contrasto con ciò che è giusto. Tutto questo non fa che generare una società malata alle sue radici, e nella quale i giovani sono allo sbando e praticamente gettati in pasto nell’ arena dell’ esistenza senza essere emotivamente e caratterialmente preparati ad affrontare le situazioni della vita con il sufficiente discernimento. Con questo naturalmente non voglio esonerare noi figli da qualsiasi responsabilità per le nostre libere scelte. Ma senz’ altro una famiglia sana ed equilibrata ti permette di avere i giusti strumenti per contrastare il più possibile le situazioni e le persone fuorvianti e impegnarti nel perseguire ciò che è buono e costruttivo anche se costa fatica.

  10. 30
    maria grazia -

    Per “distrutto” ( che personalmente preferisco “ribattezzare” a “rinato” ): Non sono un’ “esperta” del campo, ma nella mia ignoranza sono portata a pensare che se ti somministrano il metadone è perchè evidentemente ritengono che la tua dipendenza sia arrivata ad uno stadio per cui non può essere affrontata diversamente; comunque se il SERT si è rivelato poco utile al tuo caso, e se nel tuo privato non riesci a uscire dalla dipendenza, forse dovresti cominciare a considerare l’ ipotesi di andare in comunità.

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