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È forse un addio?

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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    afra -

    Si Teollo, forse siamo tutti ancora feriti e per questo motivo non ci impietosiamo facilmente.
    Personalmente non critico il fatto che qualcuno possa avere insicurezze, dubbi o crisi…ma in quel caso si sparisce, non si lascia la porta semichiusa (mi sembra troppo comodo e da immaturi).
    Photoman scrive “e anch’io non l’ho mai lasciata veramente…”…ecco, questo non va bene. Che cavolo significa?
    Tutti possiamo essere insicuri, siamo esseri umani…ma l’altra persona non và tenuta nel limbo, per poi essere ripresa quando stiamo bene. Se alla fine della crisi, quella persona è ancora là, bene…altrimenti niente. E’ un rischio, lo sò, ma è egoistico lasciare una porta semichiusa che non fa altro che alimentare speranze e anche delusioni nell’altra persona. Già l’essere lasciati è un dolore forte…credo basti e avanzi.

  2. 12
    galvanize -

    Hai giocato sporco.
    Hai giocato male.
    Hai perso.
    Game Over.

    E non aver rimpianti o rimorsi.
    Anche se lei tornasse non sarebbe mai più come prima.
    Rifatti una vita anche imparando dagli errori del passato.
    Buona fortuna 😉

  3. 13
    teollo -

    Ciao Afra,
    si hai ragione un piede in due scarpe non va mai bene, non è una scelta matura, concordo con te. Ma sai… forse un pò di comprensione in alcuni momenti da parte di chi non ha dubbi può aiutare a tenere insieme due persone che magari riusciranno a costruire qualche cosa di bello, certo la comprensione deve esserci da ambo le parti ma in alcuni momenti chi è più forte deve dare una mano e pazientare se ci si tine, chiaro che dopo un pò come ha fatto giustamente la ex di photoman e molti di noi, te ne vai con tanta tristezza nel cuore ma sapendo di aver fatto la cosa giusta aver lottato fino in fondo per ciò in qui credevi e amavi, senza alcun rimpianto e sicuro di poter gurdare serenamente a testa alta il tuo futuro. Un abbraccio

  4. 14
    Spectre -

    mah… per conto mio basta che fai una cosa, una volta, ed hai chiuso.

  5. 15
    Cristina -

    Io mi associo a Teollo, ma siete tutti così matematici??parliamo di sentimenti cara Afra, se si potesse sapere come unire cuore e razzocinio, non saremmo tutti qui a scrivere su questo forum!Io invece Photomon ti dico…quello che e’ fatto e’ fatto, non puoi crocefiggerti a vita per averla tradita,perdonati…se no non vai avanti…e sopratutto, se lei ti vede comunque come un amico vuol dire che lo ha gia’ fatto.
    Ora la cosa migliore e’ lasciarla tranquilla,scrivile una lettera, dille tutto…ma lasciala tranquilla di riflettere,potrebbe tornare se il vostro amore e’ ancora forte…ora come ora c’e’ ben poco che tu puossa fare.
    Ma perdonati davvero…la vita e’ la tua, non puoi siggillare il cuore per un errore, perche’ se non sara’ lei, quel cuore battera’ per qualcunaltro.
    E comunque miei cari moralisti, qui non si cercano i colpevoli, ma si cerca di aiutarsi…e fidatevi che anch’io sono stata tradita in passato quindi so’ che vuol dire.

  6. 16
    guerriero -

    ma che moralisti dai, realisti più che altro.
    se sai cosa vuol dire essere traditi, a maggior ragione tu nn dovresti tradire .
    questa è la vera forza di una persona

  7. 17
    afra -

    Cara Cristina,
    premetto che il mio scopo non è convincerti, ma solo rispondere al tuo “parliamo di sentimenti cara Afra”.
    Sentimenti…secondo te cosa sono i sentimenti?
    E’ un termine alquanto eclettico, temo non lo si possa concettualizzare in maniera chiara.
    Se parliamo di sentimenti nel senso di amore, affetto, ecc…allora io credo che se DAVVERO si prova un sentimento del genere, anche solo affetto, ma reale, l’obiettivo è dare affetto. Ora, se una persona è confusa, non significa che non voglia più bene al partner, ma non sà esattamente cosa provi; in questo caso, se di sentimenti si parla, sarebbe una vera dimostrazione d’affetto, da parte del confuso, quella di “proteggere” il partner lasciato, da una ulteriore sofferenza, che solo un riavvicinamento ambiguo potrebbe causare (fonte:esperienza personale). I sentimenti (intendo l’amore) possono essere confusi…é capitato a tutti (anche alla sottoscritta)…questo non giustifica nella maniera più assoluta infierire e far pesare tali dubbi su una persona già provata dall’abbandono. In questo caso, chi continua a riavvicinarsi con tanti dubbi, ha un sentimento che non é nè amore, nè affetto verso l’ex partner, ma solo egoismo.
    In poche parole: non si pensa alla sofferenza di quella persona, ma si pensa a come superare i propri dubbi tenendo quella persona “appesa”, seppure in maniera più o meno inconsapevole.
    Noi esseri umani, però, abbiamo la fortuna di essere guidati non da uno, bensì due organi: cuore e cervello.
    Quando uno dei due é k.o., soggetto a difficoltà, è bene attivare l’altro organo, che può aiutarci tanto.
    Naturalmente questa capacità l’hanno, almeno secondo la mia modesta opinione, le persone ragionevoli, le persone mature, e le persone che in passato hanno sperimentato per primi certe forme di sofferenza.
    L’empatia è un dono immenso: peccato che sia molto più facile proteggersi dai “i sentimenti sono complicati, ero confuso ecc…” intanto, la persona che davvero ci rimette cuore, cervello e stomaco sta sempre dall’altra parte.
    Questo non significa diventare perfetti, la perfezione non esiste. Ma non penso che vivere i sentimenti possa essere solo e sempre pathos, e soprattutto credo nella capacità dell’essere umano di “capire”, di apprendere dalle esperienze passate…tutti sbagliamo, io per prima…ci vuole impegno anche qua, ci vuole impegno per capire che l’altro và lasciato fuori, in certi casi, dai nostri dubbi. Perché l’altro é fatto di sangue e carne, non di marmo.
    Questo, cara Cristina, non è essere moralisti. Io credo che anche la testa, nell’amore, abbia un ruolo; l’amore non è solo istinto, battito cardiaco accelerato o che altro: l’amore é anche capacità di mettersi nei panni dell’altro, rinunciare a proprie esigenze per tutelare una persona che, per amore nostro, ha sofferto…tutte queste cose, almeno per quanto mi riguarda, le ho interiorizzate vivendo forme di dolore sia da persona che ha lasciato, sia da persona lasciata. Empatia…empatia..
    Le esperienze dure dovrebbero sempre insegnare qualcosa.
    Ma è solo la mia opinione.

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