Dubbi sulla psicoterapia
di
Simoneff
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Non so Trad, credo che la psicologia possa avere buoni utilizzi in ambito generale, sia con obiettivi di ricerca dei comportamenti che nel condizionamento di questi, come succede per la pubblicità o la propaganda, e secondo me in quegli ambiti gli psicologi funzionano molto bene, come pure nel settore investigativo, che io trovo affascinante. Ma quelli che si occupano di far guarire gli altri li trovo dei palliativi, le famose “pezze calde” che uso quando intravedo rapporti che pretendono di risolvere problemi personali che non rientrano nell’ambito psichiatrico, o non sono ritenuti tali. È come andarsi a confessare per i credenti, che poi con le avemarie e gli atti di contrizione tornano in bolla. Infatti le periodiche sedute dallo psicologo mi sembrano più che altro quello, confessioni laiche.
Più chiara è la psichiatria, che dopo il periodo degli elettroshock oggi ha raggiunto un livello di pertinenza eccellente.
I malesseri dell’anima non hanno una soluzione certa se non trovando la causa che li ha provocati rivivendola diversamente. Ma come fai a rifarla realmente?
io credo che qui si stia facendo confusione. Un conto sono i disturbi psichiatrici veri e propri, come per esempio la psicosi o la schizofrenia. Altra cosa è il malessere psicologico ed emotivo, che di solito è causato da una situazione che la persona sta vivendo, e quindi le ragioni vanno ricercate in quella causa, per vedere come fronteggiare quell’evento, circostanza, ecc..
Gli psicofarmaci vanno assunti solo in casi estremi, cioè se il soggetto è pericoloso per sé stesso e per gli altri e se la sua condizione mentale è incompatibile con la convivenza civile. Gli psicofarmaci, se presi senza criterio ( ad esempio per curare una comune depressione ) possono addirittura peggiorare le cose, fino a far sviluppare nel soggetto istinti suicidi e omicidi, perché alterano il normale funzionamento del sistema nervoso. È stato ad esempio rilevato che le madri che uccidono i figli piccoli erano tutte sotto psicofarmaci.
Bisogna quindi ardarci molto cauti.
Una buona diagnosi psicologica deve tener conto di molteplici fattori, nell’ analisi di un eventuale disturbo vanno messi in conto sia fattori psicologici che fattori organici. Un disturbo mentale infatti può avere anche cause organiche ( cattiva alimentazione o dipendenza da droghe e alcool ).
In ultimo, ma non meno importante, uno psicologo, anche il più bravo, serve a dare un “imput”, a indicare la strada per la guarigione emotiva, ma non può certo fare il percorso di evoluzione interiore al posto nostro. Quello spetterà sempre al diretto interessato. Chiaro che se si persiste nei vecchi schemi mentali ed esistenziali, dal problema non se ne uscirà mai.
Anche rispetto a quest’ ultimo punto si tende a confondere le cose, a considerare lo psicologo una specie di mago a cui spetta la missione di salvarci con il suo tocco magico. Le cose non stanno così. Salvarci spetta sempre e comunque a noi in prima persona. Lo psicologo ti può solo suggerire come fare. Se è un bravo psicologo, il suo sarà un suggerimento valido.
Psicologo, psichiatra, psicanalista. Tre figure diverse. Lo psicanalista è un medico, lo psicologo è laureato in psicologia, lo psicanalista fa psicanalisi. Tutti hanno le loro specificità.
Io sono un trader, da un po’ di tempo faccio come secondo lavoro l’addetto al servizio prevenzione e protezione di un’azienda di cinquecento dipendenti e pure formatore 81/08. E sia per fare il trader e l’addetto SPP conta la psicologia. Trovo corretto l’approccio della finanza comportamentale, mentre, per quanto riguarda il lavoro all’SPP, devo fare la valutazione dello stress lavoro correlato. Roba da psicologi. Inoltre per la valutazione dei rischi in generale conta molto la percezione. Roba da psicologi. Tutto ciò è il mio pane quotidiano. Poi qua arrivano gli scemi e fanno i professori.
A proposito, Marcio è sparito.
Dovevo dirgli una cosa importante, ma forse proprio per questo motivo è sparito.