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Anche voi domani vi sarete dimenticati di me

“Aiuto” è solo il titolo di questa lettera. Non perché non ne abbia bisogno, bensì perché nessuno potrebbe davvero aiutarmi. Ho letto casi davvero gravi qui sopra e posso sembrare davvero fuori luogo, ma io ho bisogno di parlarne.
Tre anni fa ho conosciuto una persona. Diventiamo grandi amici, ma ad aprile di quest’anno mi accorgo di essere geloso. Capisco che per me, lei è più di un’amica. Glielo dico e dopo un mese mi confessa che anche per lei è lo stesso ma, ciò nonostante, non se la sente di dirci “proviamoci”. Il tempo passa e tra svariati litigi decide di rimanere amici. Abbiamo rovinato tutto. E lei tenta di far finta di niente mentre per quanto riguarda me, beh, io ho voglia di lei con la stessa intensità della prima volta in cui gliel’ho detto.
Questo, però, è solo uno dei mille tasselli che compongono la mia vita.
Sebbene circondato da mille persone, sono solo. Solo con i miei segreti, solo con le mie paure, solo con i miei desideri. E non credo esista davvero una persona che possa capirmi.
Inoltre, più passa il tempo e più mi accorgo di odiare tutto il mondo intorno a me. Mi sento in grado di dare solo odio, perché è solo odio quello che gli altri mi danno. A nessuno interessa veramente qualcosa del prossimo, tutti pronti a pensare solo a se stessi. Se mi ammalassi gravemente, oggi sarebbero tutti tristi per me, ma domani loro continueranno a ridere, benché la mia malattia stia ancora mangiandomi il corpo. Il mondo va avanti, con o senza la nostra felicità. Non mi interessa niente di nessuno, è questa la verità. Ho passato una vita ad ascoltare i problemi degli altri, ma ad oggi, nessuno ascolta i miei.
So che vi sembrerà la confusa lettere di un adolescente che non ha voglia di studiare e quindi scrive, ma la verità è che anche voi, domani, vi sarete dimenticati di me.

Lettera pubblicata il 13 Novembre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Davide -

    Tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile. Quante persone si sono dimenticate di me, e quante persone ho dimenticato io (anche se è difficile che dimentichi una persona che per me ha significato tanto). Tasto dolente della vita. Hai scritto una cosa che mi ha colpito, che sembra una banalità ma in realtà non lo è; “Il mondo va avanti, con o senza la nostra felicità.” Quindi tantomeno è meglio essere felici, badare alle persone che significano molto per noi e che da loro c’è un ritorno. Il resto, che è tutto fuffa, meglio lasciarlo lì dov’è. Il mondo va avanti anche se noi non siamo felici, anzi siamo noi che perdiamo momenti e tempo prezioso. Rimettiamoci in carreggiata e cerchiamo di recuperare la felicità perduta. Per quanto riguarda la prima parte della lettera, io credo che non si possa essere amici della persona che si ama. Almeno per esperienze personali sono arrivato al punto di pensarla così. A volte meglio tagliare i ponti, ci si sta male all’inizio ma poi col tempo tutto passa, piuttosto che perdere del tempo con una persona che in fin dei conti non ci merita. Ovviamente è una decisione che devi prendere tu stesso. Ciao Davide

  2. 2
    arturo -

    scusa la domanda… MA QUANTI ANNI HAI ?

  3. 3
    scruciola -

    l’importante è sentirsi bene con se stessi, solo così conterebbe l’interesse del prossimo, io credo che tu stia cadendo in uno stato di vittismo che non ti porta da nessuna parte, sii positivo e apriti verso il mondo e vedrai che il mondo lo farà con te.
    buona vita

  4. 4
    deluso84 -

    Bravo ha detto delle cose vere sai già come funziona la vita non farti troppe illusioni e cerca di vivere bene con te stesso e ciò che ti sta attorno pensa che un giorno potrebbe scomparire ma non scomparirà mai la stima di se stessi l’amore per se stessi se lo si coltiva ogni giorno ricorda la vita è che una scala di un pollaio corta e piena di merda

  5. 5
    T.D._ -

    Non credo che realmente non ti interessi alcunchè di nessuno. Credo che tu abbia nutrito per molto tempo aspettative che poi sono state deluse. E adesso la rabbia ti porta a queste conclusioni. Non te ne faccio una colpa, credo che quando si è sensibili, quando si è disposti a donare la parte più pura e profonda di sè ma non ci si sente apprezzati nè tantomeno contraccambiati arriva quel senso di frustrazione, quello smarrimento e quell’astio che solo chi davvero ha un’indole di questa natura può comprendere.
    La solitudine, lo so, è una compagnia beffarda, talvolta dolce e cullante, ma troppo spesso diventa quella nemica che ti riempie di domande, di rimpianti e rimorsi.
    Hai ragione, non esiste una persona che possa davvero capirti. Nessuno ha il potere di entrare nella tua testa e in fondo chissà chi, potendo, lo vorrebbe. Hai ragione anche quando dici che probabilmente domani nessuno di chi ti scrive si ricorderà di te. Sei davvero sicuro che al mondo non c’è nessuno che ti ami anche se magari non lo sai? Fino a qualche giorno fa ero convinta anch’io di essere circondata da indifferenza, poi ha dovuto arrivare la morte per farmi capire cosa c’era dietro una delle tante persone che ho pensato di odiare, cosa c’era dietro quell’apparente indifferenza, vedere cosa quella persona che troppo spesso mi giudicava ha voluto lasciare dietro di sè per me. Era da tanto tempo che non piangevo, mi torno emozionare per niente come accadeva anni fa e questo perchè ho dovuto pagare con il rimorso e la mancanza verso quello che non è stato la ritrovata consapevolezza che l’amore, l’affetto non è rappresentato dai gesti eclatanti o dalle forzate esternazioni, quasi sempre è insito nell’anima, difficile da sprigionare ma al contempo impossibile da tenere nascosto. Stà a noi imparare a riconoscerlo. Nota bene che il mio non è un discorso filosofico o religioso, tutt’altro. Il mio è disincanto. Sapevo sognare, ho disimparato ahimè. C’è un punto d’equilibrio da scovare da qualche parte, dentro te, in grado di renderti così saggio da saper distinguere il reale dall’immaginario, l’autentico dall’apocrifo, quel confine che divide e al contempo unisce la tua personalità, il tuo istinto, con le soggettività degli altri.
    Sei un tipo introspettivo ed evidentemente riflessivo: sono sicura che prima o poi arriverai vicino al tuo “centro di gravità”.

  6. 6
    SAM -

    Mi sembra di sentire parlare me qualche anno fa…le emozioni quando si è molto giovani, spesso vengono vissute con una passione estrema…la carica emotiva è bestiale…e non si riesce a vedere limpidamente la realtà…

    Purtroppo piacciamo quando siamo sereni, liberi coi pensieri e stiamo bene con noi stessi…viceversa quando la passione ci pervade, le cose ci sfuggono di mano e siamo vittime di noi stessi, emaniamo energia negativa e le persone se ne accorgono…poi più le cose vanno come non vogliamo e più ci poniamo come non vorremmo e meno piacciamo…

    Può sembrare un discorso frivolo, tuttavia non lo è…e non sono nemmeno uno di quei santoni che fan yoga o roba del genere…ma la vita mi ha insegnato questo… forza e coraggio, anche questo momento passerà, e anche se è una frase scontata, le cose belle arrivano quando meno te le aspetti…e questo vale anche per gli incontri…

    Nessuno di noi si ricorderà di questa lettera, nemmeno io, tantopiù che non ho letto nemmeno come ti chiami… ma se anche è vero che nessuno si ricorderà di te, o di me o di chiunque altro, se anche nessuno si ricorderà di una data situazione, non significa che questa non ci sia stata e non significa che qualcuno che ti vuol bene, o anche persone disinteressate come me e altri di questo forum non abbiano provato a darti qualche dritta che possa tirarti su 🙂

  7. 7
    s3t1 -

    Sarò breve e sono amereggiato a doverti rispondere con questa frase: “Te sei messo proprio male!!!”.
    Ma ti rendi conto di ciò che scrivi? Pensi che con tutta questa negatività che ti trascini dietro a qualcuno interessi veramente di te? Sei te stesso che allontani le persone e di certo non ti stai facendo del bene! Piuttosto dovresti cambiare atteggiamento, cerca di avere fiduacia in te stesso, ama te stesso. I parassiti necessitano degli altri per vivere e nessuno di noi penso voglia indossare gli abiti di un parassita. Se vuoi farlo accomodati ma distruggerai la tua vita e quella di quei poveri disgraziati adescati!
    Scusami la durezza, ma se sei capace a scrivere queste parole sei capace anche di contare su te stesso, quindi datti una svegliata e una mossa prima che sprofonderai e ti perderai per sempre.

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