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Dimenticare e voltare pagina o combattere per ciò che amo

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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    cucciola -

    Io invece sono nella situazione che sto da quasi un anno con il mio ragazzo, ma lui ogni volta che litighiamo mi dice di trovarmene un altro. so che lui mi ama e anche io però non so cosa fare…. mi dice che tutti i giorni sta male da quando sta con me… spero ke è solo una cosa che dice quando è arrabbiato…aiutatemi…
    grazie

  2. 12
    Francesco -

    Ho 35 anni, da 6 mesi non sto più con V che ne ha 26. Ci siamo
    conosciuti all’Università. Tutto è nato in modo assurdo. Io ero uscito
    con lei perché mi piaceva. Lei era uscita con me mentre soffriva
    perché il suo ex ragazzo con cui era stata 4 anni l’aveva lasciata.
    Lei ai tempi aveva 22 anni e lui 34. Io le ho detto quello che provavo
    per lei mentre piangeva e si diceva “devo riconquistarlo!” Assurdo. In
    ogni caso la serata finisce così. Poi dopo 10 giorni mi chiama e mi
    chiede di vederci, mi dice che quella serata l’aveva colpita. Io
    tranquillamente ci esco, ci siamo messi insieme. Dopo un mese si
    diceva innamorata di me. Io non ci credevo, lei mi diceva “se dico o
    meno la verità lo capirai col tempo”. Insomma, per 8 mesi lei sempre
    più innamorata, io sempre più scettico al punto di lasciarla. Lei mi
    amava, io no (almeno credevo) e questo mi faceva star male. Non ci
    siamo sentiti per circa 6 mesi, poi abbiamo ricominciato a vederci.
    Nel giro di qualche mese le ho chiesto di tornare insieme, avevo
    capito cosa provavo per lei. Da quel momento siamo stati insieme per
    tre anni. Lei era un genio! Intelligentissima e splendida.
    Una storia pazzesca, meravigliosa, lei era una creatura stupenda, la
    adoravo, mi adorava. Eravamo una squadra ed era diventata la mia
    migliore amica oltre che la mia amante. Era amore, vero e lo era anche
    per lei! Poi ha iniziato a prendere le sberle in faccia dalla vita, ha
    perso il lavoro e per due anni non è riuscita a ricollocarsi. Credo
    sia ancora così. Iniziava a non sapere cosa volesse fare nella vita
    iniziava a cambiare, piano piano, giorno dopo giorno. La vedevo
    sfiorire, e ci vedevo sfiorire. Io ho iniziato a farle notare la cosa,
    sempre di più e soffrivo sempre di più. Dopo un anno così ho smesso di
    romperle le scatole. Lei si rendeva conto del suo cambiamento ed io
    sono arrivato a dirle che se l’avessi conosciuta come era diventata
    non mi sarei innamorato di lei, frase pesante ma era la verità. Alla
    fine, l’ennesimo litigio le ha dato quella forza che io ho sempre
    (quanto sono cretino, sempre a fare il buon samaritano) cercato di
    tirarle fuori. “A me interessa solo che tu stia bene, che sia felice e
    se un giorno scoprirai di esserlo senza di me a me andrà bene”, le
    dicevo. Le dicevo che era diventata cinica, dispettosa, superba e che
    questo mi faceva star male. Ora mi ha negato persino un incontro dopo
    3 mesi che ci eravamo lasciati. In fondo era andata via da casa mia
    con le lacrime agli occhi, forse ce lo dovevamo.

  3. 13
    Francesco -

    Siamo passati dal “SEI TUTTA LA MIA VITA” al “non ti vedo non perché non
    ce la faccio ma perché non voglio”. Probabilmente vede qualcuno, cosa
    normale per chi vuole rimettere in piedi la propria vita dopo sei mesi.
    Vorrei farlo anch’io ma non riesco a dimenticarla, penso sempre a lei
    continuamente, sempre, è come una malattia che non mi vuole lasciare. Io
    spero di farcela ma questa volta….questa volta non lo so, ci sto
    provando, con tutte le mie forze!

  4. 14
    giovanna -

    no,non sarebbe una cosa normale,un conto è rimettere in piedi la propria vita e un altro è frequentarsi con altra persona a distanza di pochi mesi,mi chiedo perché invece di affrontare i vostri problemi,se hai percepito questo suo cambiamento non hai lottato,invece di arrenderti e lasciare che le cose si sffracellassero da se,è nei momenti più critici della vita che la coppia deve esser unita più che mai,potevi evitare di criticarla e sostenerla,le donne sono complicate,e si il tuo aver detto quel tipo di frase da samaritano,ha agevolato la resa,io mi chiedo perché un grande amore viene distrutto da tutto questo,mi dispiace,so che è difficile ma se lei non ne vuole più sapere di te,almeno tu per il tuo bene fatti forza e volta pagina

  5. 15
    Francesco -

    Ho lottato Giovanna, l’ho fatto per un anno e mezzo, ho anche sbagliato,
    certo, e molto, ma gli errori li ha fatti anche lei. Abbiamo sbagliato
    insieme e abbiamo permesso che la fiamma si spegnesse. Non è solo colpa
    mia! E lei lo sa. Anche lei non doveva permettere che i problemi derivanti dal non avere un lavoro e sentirsi inadeguata entrassero nella nastra storia. Io l’ho sostenuta finché non ho iniziato a intravedere che stava iniziando ad allontanarsi. Ho il maledetto difetto di pretendere che i sentimenti siano spontanei, immortali. Ma io sono così. Ho avuto 6 mesi di crisi professionale anch’io durante il ns rapporto ma non ho mai messo in dubbio il mio amore per lei, anche lei era ciò che mi spingeva ad andare avanti. Ma tutto questo non importa ora. V mi dice che il nostro rapporto è finito perché sta crescendo e vede le cose in maniera diversa e che è sempre stata sincera con me. Poi dice che sono una persona speciale, che sono in gamba, bla bla, bla… In ogni caso i motivi non contano ora. Lei non mi ama più me lo ha detto chiaramente (nascondendosi dietro il telefono e rifiutando di volermi vedere dopo quel giorno). Io le auguro ogni bene e sono stato la persona più coraggiosa che lei abbia mai incontrato. Sapevo tutto fin dall’inizio. Io 31 anni, lei 22, come volevi che finisse? Ed io lo sapevo. Ma ho affrontato la cosa e sono felice di averlo fatto. Lei vuole che io vada avanti. Ci sto provando. la differenza tra lei e me è che lei lo sta facendo, io invece ci sto mettendo troppo e non mi sono mai sentito così. Mi scopro a parlare con lei, e mi incazzo perché mi vedo come uno
    scemo! Sogno di trovarla sotto casa quando rientro dall’ufficio, e mi
    sento un cretino! So che devo andare avanti, ci sto provando, credimi.
    Grazie.

  6. 16
    giovanna -

    ciao,francesco grazie per aver approfondito il tuo disagio,parto nel dirti che per lei è facile perché non ti ama e molo probabilmente,quelle sue crisi quel suo cambiamento che non hai potuto domare era già un chiaro segno del suo sentimento che si sgretolava,e l ha nascosto dietro alla perdita del lavoro ecc ecc…se credi che lei abbia già altri rapporti a distanza di pochi mesi dalla vostra rottura,guardala per quello che è,non si possono cancellare tre anni in pochi mesi,aggiungo pure che l età poco conta perché io ho un anno in meno di lei e ho consciuto persone di 10 anni in più di me,che sono di un immaturità indescrivibile,comprendo il tuo dolore perché lo sto vivendo pure io so esattamente cosa vuol dire continuare ad amare una persona che non ti ama più,quel che io faccio è vivere il mio dolore esattamente come potrei vivere una gioia,non usare scorciatoie,non andare con altre pensando che così ti passerà,vivi questo momento anche se è atroce perché piano piano ti farà vedere con occhi diversi tutto ciò che è stato ti farà capire quanto tu vali e quanto non ne valeva la pena,l amore non si dimentica,ma questo dolore potrà renderti più forte e potrà anche farti incontrare la persona veramente giusta,se non sei scemo di pugnalano una volta,ma la prossima se non ne varrà la pena saprai avvertire tutti quei campanelli di allarme,che purtroppo quando siamo innamorati non si avvertono,prova a svagarti stare con gli amici,sfoga la tua rabbia,infondo quando trovi il tuo equilibrio anche se si ama ancora anche se non si è felici,stare da soli per un pò aiuta a farti star bene con te stesso,e poi un bel giorno scoprirai che è facile vivere anche senza di lei…

  7. 17
    Francesco -

    “quel che io faccio è vivere il mio dolore esattamente come potrei
    vivere una gioia”

    Me lo dico anch’io nei momenti più bui. A volte mi sento quasi un
    privilegiato. Masochista? Mah, chi lo sa! Forse il sapere di aver
    provato emozioni che molte persone non provano in una vita intera mi serviva, non saprei.

    Mi ha colpito molto la tua intensità.

    Grazie Giovanna.

  8. 18
    giovanna -

    hai detto benissimo sei un privilegiato!pochi riescono a provare e concepire cosa sia ‘l amore’ come poche persone riescono a perdonare,un atto così divino,sia per se o per altri,e ci si ritrova ad esser orgogliosi e imprignati nell anima di rabbia e rancore,oggi sto male,posso dirti che mi sono svegliata piangendo e finirò così la mia giornata,è l ennesimo crollo,ma domani sarò di nuovo in piedi,con il mio dolore e il mio silenzio,poco importa,perché io so di esser ‘speciale’,ti faccio i miei auguri,non sarà per sempre così,quel vuoto e quel dolore si placheranno,riuscirai a scavalcarli perché diventerai più forte di loro..

  9. 19
    Francesco -

    Giovanna, sapere che c’è qualcun’altro che sente e pensa le stesse
    identiche cose che provo io mi rincuora. Io mi sto riempiendo di
    impegni. Ho iniziato teatro (perché non ci ho pensato prima!), ho
    iniziato a dare lezioni di chitarra (il mio secondo amore!), insomma tra
    tutto non ho un attimo di tregua. Ma quando arrivo a casa la sera, beh,
    la storia la conosci….

  10. 20
    giovanna -

    quando torni a casa non c è nessuno ad aspettarti,ti travolge quel buio e ti arriva il cuore in gola,ti senti triste solo abbandonato,derubato di un pezzo di te stesso,ti chiedi quando finirà questa sensazione,e ti arrabbi perché soffri per chi non ha meritato tutto il tuo bene,ma intanto ti guardi intorno,puoi pensare ‘ho un letto tutto mio’ma non ti conforta perché avere qualcuno che ti stringeva era molto di più,ma prova a ragionarci quello che si infondeva dentro di te era il Tuo Amore,e non quello che lei dava a te….e quando vuoi passare una serata con gli amici,ti viene quasi voglia di rifiutare,perché sai che ti faranno sorridere un pò,ma il pensiero di ‘quando torno a casa’ già ti rovina tutto perché sei ancora troppo sconfortato da tutto il tuo dolore…

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