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Devo sentirmi in colpa?

Ciao a tutti, ho 30 anni e ho un figlio, lui è stato in carcere ed io gli sono stata vicina, mettendomi contro tutti, compresi i miei cari e quando lui è uscito ho mantenuto questa relazione. Da qualche mese le cose però sembravano cambiate, infatti lui si dichiarava innamorato di me anche se con i gesti non dimostrava proprio amore! Saputo della mia gravidanza ha ricominciato a comportarsi male, continuando ad andare via e poi a ritornare!! Da 2 mesi sembrava davvero essere migliorato, anche se spesso ricadeva in atteggiamenti poco gentili nei miei confronti! Ora è di nuovo in carcere, ed io come promesso non andrò a trovarlo, anche perché i miei questa volta sono decisi a mettermi fuori casa, ma lui mi chiede di andarci! Sono arrabbiata con lui perché sapeva che mi avrebbe messa nei casini chiedendomi di andare, però mi sento anche in colpa perché non gli ho risposto e sono convinta che lui soffra. Chiarisco che se gli rispondessi e i miei lo venissero a sapere io mi ritroverei a perderli definitivamente!! Io non lavoro e nemmeno lui, quindi la mia famiglia è l’unico sostegno che ho! Preciso inoltre che prima che ritornasse lì dentro, avevamo ripreso a stare insieme, quindi io ora mi sento come se lo avessi abbandonato nel momento del bisogno, ma devo pensare alla sicurezza di mio figlio, e non so se lui capirà questo, e sono sicura che questa sarà la fine della nostra relazione… non so come comportarmi…. Vi prego datemi un consiglio!! Grazie

Lettera pubblicata il 30 Aprile 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Elly19 -

    La situazione è molto delicata…e sinceramente non ho capito bene se lui è il padre del tuo bambino e se adesso sei incinta di lui e lui si è arrabbiato.Comunque sia tu devi pensare a tuo figlio e lo devi proteggere,ma se nel cuore tuo sai che lo ami e non puoi fare a meno di questa persona lì non saprei dirti,devi essere tu a decidere.Sai che ogni scelta ha una sua conseguenza…per cui non so come potrebbero prenderla i tuoi dato che non vogliono che stai con lui.

  2. 2
    rossana -

    Ciao Gioia85,
    molto difficile darti, come chiedi, un consiglio.

    a mio avviso, la situazione in cui ti trovi presenta tre diversi aspetti:
    1) quello che concerne il tuo amore per quest’uomo, che non mi sembra ti ricambi adeguatamente e che ti consenta d’immaginare un futuro sereno con lui, ma di cui devi tener conto, innanzitutto per te stessa e per il tuo equilibrio interiore;
    2) la responsabilità che hai nei confronti di tuo/vostro figlio, che dovresti cercare di proteggere il più possibile, senza che questo significhi per forza privarlo del padre, sempre che il padre abbia la minima intenzione di essere presente in modo anche soltanto decente nella sua vita;
    3) la mancanza di autonomia economica, che se non riesci a risolvere in qualche modo, ti costringe, volente o nolente, nonostante la tua età e tutto il resto, a seguire quanto ti è richiesto da quelli che definisci “i tuoi cari”.

    mi pare che l’ultimo punto sia quello decisivo. se il tuo compagno ha sufficiente maturità, non potrà che comprendere la scelta obbligata a cui sei costretta, impegnandosi, se tiene a te, a comportarsi in modo che la vostra relazione possa semmai in futuro riprendere senza metterti di nuovo in condizioni così difficili.

    fin qui, il buon senso e la visione dall’esterno. la decisione spetta a te soltanto. se fossi in te e tenessi a quest’uomo, gli scriverei per spiegargli la ragione per cui non vai a trovarlo, sia con l’accordo che con il disaccordo di chi si sta prendendo cura di te e del bambino.

    non sei tu ad aver sbagliato e non ti dovresti sentire in colpa per non essere libera di scegliere come vorresti.

    un abbraccio.

  3. 3
    gioia85 -

    Ciao, volevo ringraziarvi per aver scritto la vostra opinione, e poi vorrei rispondere ad elly dicendole che si lui è il padre, mentre a rossana vorrei dire che io ho provato 1000 volte a spiegargli il perchè in una situazione come questa, avrei scelto cmq di rimanere a casa mia(indipendentemente dai sentimenti), ma lui puntualmente viveva il tutto come un non tenerci a lui(nonostante le infinite prove che gli ho dato) e cosa peggiore ha sempre dato troppo spazio alla sua inutile ed eccessiva gelosia, senza mai pensare che a volte io non reggevo più le sue mancanze…quindi non oso pensare ora cosa gli stia frullando in testa, quindi non voglio rischiare di nuovo per lui che poi in tutta sincerità non si è sprecato molto per cercare di non perdermi…io ci tengo tantissimo a lui, ma forse è arrivato il momento che lui si metta da parte e cominci a pensare al benessere prima del bimbo e poi mio e suo!! Sai credo che il mio sentirmi in colpa dipenda fondamentalmente dal fatto che lui mi ha sempre detto di avere tanto bisogno di me poiche’ grazie a me tante volte è riuscito a non sbagliare, peró è anche vero che io non posso per tutta la vita pensare solo.a lui trascurando me e tutto il resto, o sbaglio?? Spero vivamente che questa sia per lui una scossa a fare meglio e non una scusa per fare peggio!! Ora sono sicura che mi odierà e probabilmente non lo vedrò nè sentirò mai più(e quedto mi fa male) ma se così fosse, allora vorrebbe solo dire che oltre a non saper curare se stesso, non sa prendersi cura nemmeno della sua famiglia!! Mi piacerebbe conoscere la tua opinione in merito a questa mia considerazione…. Ti ringrazio!! Gioia

  4. 4
    rossana -

    Cara Gioia,
    non sbagli affatto quando affermi “è anche vero che io non posso per tutta la vita pensare solo.a lui trascurando me e tutto il resto, o sbaglio??”.

    spesso l’eccessivo altruismo si basa su una forma d’insicurezza. secondo me, si dovrebbe pensare innanzitutto a se stessi (cosa si può offrire agli altri se non si è almeno sereni?); poi, quando si assume la responsabilità di mettere al mondo una creatura, è necessario considerare prioritario il suo benessere. inoltre, non è perdonando sempre che si favorisce la “crescita” di chi ha troppo bisogno di noi. in questo caso, trattandosi di un adulto, non sei responsabile delle reazioni a cui può essere indotto dal tuo comportamento nei suoi confronti.

    non chiudere la porta del tuo cuore a quest’uomo, se tieni a lui, ma sforzati d’imparare il giusto equilibrio fra il dare e l’avere, come dovrebbe avvenire in qualsiasi tipo di legame emotivo.

    mi sembri una donna forte. continua ad esserlo, soprattutto per te e per il tuo bambino. se ti può essere utile, continua a sfogarti qui, di tanto in tanto…

  5. 5
    Gioia85 -

    Ciao Rossana,
    sono contenta di aver ricevuto una tua risposta…. Sai io non chiudo la porta del mio cuore, ma sono sicura che sarà lui a cancellare tutto(in fondo nella mia vita è sempre stato un pò così: quando smetto di dare, la gente se ne va)!! In realtà una reazione di questo tipo da parte sua non mi stupirebbe e non ti nego che l’ho messa in conto nel momento in cui ho deciso di non andare a trovarlo e di non scrivergli(probabilmente nella lettera non ho detto che lui mi ha mandato a dire che se non fossi andata a trovarlo, sarebbe stato anche inutile scrivergli, e penso proprio che la mia risposta gli sia arrivata visto che io non ho ricevuto nè lettere nè altri messaggi da parte sua)!! Ora, precisato ciò, che a pensarci bene non è un dettaglio da poco, credo che chiunque nei miei panni si sarebbe sentita tradita, messa alle strette e per dirla metaforicamente io mi sono sentita come se mi avesse “mandata in guerra, al fronte, sprovvista di ogni difesa e arma”!! Credo inoltre che al posto suo io avrei almeno tentato di avere un contatto con il mio partner, e soprattutto non avrei mandato a dire una cosa del genere la persona più sbagliata al mondo per farlo, la quale non si è fatta sfuggire l’occasione per umiliarmi( e ti assicuro che lui è del tutto cosciente dell’inimicizia che c’è tra me e il suo “messaggero”)!! A questo punto il mio pensiero è: ” può una persona amare e allo stesso tempo non preoccuparsi di tutto il dolore che può causare, solo per ottenere ciò che in quel momento gli serve?” Io queste persone le ho sempre chiamate egoiste, non innamorate!! Non sto qui ad elencarti tutto quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto e continua a non fare, però posso dirti con certezza che io per lui ho fatto l’impossibile e di più, forse per una mia forma di insicurezza come hai detto tu, o forse perchè credevo di poterlo aiutare o semplicemente perchè me ne sono innamorata, ma oggi sento che sto raggiungendo un mio equilibrio interiore che da molti anni a questa parte avevo perso, una sorta di serenità…Sono ancora molto debole, e se lui tornasse ora mi destabilizzerebbe sicuramente, però per il momento voglio lavorare su di me giorno per giorno, poi quando e se tornerà deciderò cosa fare…!! Credi che un po di sano egoismo, utile anche per la serenità di mio figlio, non vada bene?? Comunque voglio ringraziarti, perchè anche se non so chi sei, io nelle tue parole trovo quella tranquillità che mi serve per analizzare meglio la mia situazione, tranquillità che fino ad ora nessuno è mai riuscito a trasmettermi!! Un abbraccio Gioia

  6. 6
    Samuel Bellamy -

    Gioia, le parole di Rossana sono sagge e utili per una situazione come la tua. Con Rossana abbiamo trattato argomenti che riguardavano questo paradossale fenomeno che investe moltissime brave donne che finiscono per perdersi dietro personaggi che semplicemente le usano. Uomini come il tuo, che non sappiamo per quale motivi finisce in galera, ma certo non sarà sempre vittima delle circostanze, e probabilmente se lo merita, scusa la franchezza.
    Come tu faccia ad amare uno che ti fa capire apertamente che ti sta sfruttando è uno di quei misteri che noi maschi non capiremo mai, tuttavia, assecondare un individuo che ha deciso di buttare via la propria vita non ti servirà a nulla, perchè il tuo appoggio è visto in funzione utilitaristica da quell’uomo, e non come amore. Lo capirebbe se ti amasse, perchè percepirebbe il sacrificio che fai per stargli vicino, ma non lo può capire, anzi vede in quell’atteggamento una forma di dipendenza e di debolezza di cui lui approfitterà sino a che non dovesse trovare “un’occasione” migliore di te.
    I mascalzoni (sentimentali, non sto parlando delle sue colpe penali) non vanno assecondati, perchè così li si giustifica nel loro egoistico comportamento, che si sentiranno sempre in dovere di reiterare. Hai bisogno di pensare a te e a tuo figlio, l’unico innocente di questa storia, che come al solito finirà per pagare il conto se le cose non cambieranno. E ricorda una banalità: in amore, come nella vita, sono i fatti che contano. Solo quelli.
    Un saluto

  7. 7
    elly19 -

    Grazie per la risposta Gioia,adesso ho capito meglio 🙂 comunque condivido tutto ciò che ti ha detto Rossana.

  8. 8
    Gioia85 -

    Ciao Samuel…mi fa molto piacere il tuo commento, schietto e diretto!! Hai ragione quando definisci le parole di Rossana sagge e utili, ma anche le tue non sono da meno!! Ti dirò, parlare con Rossana mi ha aiutata e ancora mi aiuta a costruirmi delle basi per “analizzare” la mia situazione, dato che come persona coinvolta faccio molta fatica ad essere il più razionale possibile!! Il tuo commento invece è proprio quello che mi serviva, poichè hai saputo cogliere il centro della situazione e con il tuo essere diretto mi hai esattamente dato quello che cercavo: un consiglio (senza mezzi termini) su quello che sarebbe più giusto fare!! Ci tengo a precisare che anche Rossana mi ha dato un consiglio utile, ma il suo l’ho vissuto più come un consiglio per affrontare moralmente questa situazione, mentre il tuo l’ho vissuto più a livello pratico! Quello che tu definisci il mistero che gli uomini non capiscono, e cioè com’è possibile che ci siano donne che si innamorino di uomini di quel tipo, io non posso spiegartelo, ma posso dirti quale a mio parere, dopo un attento esame di coscienza, è il motivo che ha spinto me a seguire sentimentalmente il mio compagno: credo fondamentalmente che in questo caso io mi sia lasciata trascinare in un vortice di bugie che hanno composto la trama di una storia degna di essere raccontata da grandi scrittori, basata sulle debolezze di un ragazzo che ha conosciuto solo un modo di vivere e che ormai perso nel tunnel delle azioni sbagliate non aveva nessuna speranza di salvarsi…ma il destino ha poi voluto che incontrasse me(che in questo best-seller copro il ruolo della salvatrice) che ho aiutato questo ragazzo a vedere la luce in fondo al tunnel(e sinceramente e stupidamente io ho veramente creduto a questa storia); passami il fantasioso modo di descriverti il tutto, ma è vero, io ho cominciato a sentirmi appagata solo quando lo aiutavo, e la paura di essere giudicata male se non lo avessi aiutato ha preso il sopravvento sulla mia razionalità, inoltre sentivo e forse(anche se in minima parte) sento ancora il peso della responsabilità che porta chi sente di essere l’unico punto di forza di una persona, soprattutto quando è così che ti fanno sentire…psicologicamente entrano in gioco dei meccanismi davvero complessi e forse pericolosi, e in tutta sincerità io non riuscirei a spiegarti meglio di così ciò che provo…probabilmente c’è stato un momento in cui io ho amato realmente lui, ma forse dopo ho iniziato ad amare e a voler proteggere il mio “ruolo”, e questo mi ha resa dipendente e debole, proprio quella dipendenza e quella debolezza di cui parlavi tu, che forse hanno aiutato lui ad approfittarsene..ad oggi sono contenta di essere riuscita a capire quali sono stati i miei errori, perchè è inutile negare che se lui ha avuto con me determinati comportamenti, è anche perchè io gliel’ho permesso involontariamente…comunque parlare con voi mi è davvero utile, spero che mi scriviate ancora…Grazie Gioia

  9. 9
    rossana -

    Cara Gioia,
    sono molto contenta che il forum abbia potuto esserti di sostegno.

    scrivi:
    – “quando smetto di dare, la gente se ne va”. questo non è indice di rapporti sani. temo sia sbagliato il tuo approccio alle relazioni, non la tua persona. dovresti, se puoi, far riferimento a uno psicologo della tua zona (l’ASL ne dovrebbe mettere a disposizione gratuitamente) per esaminare questo aspetto del tuo modo di essere e di porti, al fine di permetteri di raggiungere a un maggior equilibrio nelle tue interazioni con il prossimo. è retaggio di chi non è stato mai abbastanza apprezzato diventare così, con grave danno soprattutto per il suo futuro di coppia.

    – “credo che chiunque nei miei panni si sarebbe sentita tradita”. ovvio che sì, hai tutte le ragioni di sentirti così, tanto più che, se non sbaglio, gli avevi chiesto di non ricadere in comportamenti sanzionabili, e che ora avete un bambino a cui provvedere.

    – ” può una persona amare e allo stesso tempo non preoccuparsi di tutto il dolore che può causare, solo per ottenere ciò che in quel momento gli serve?” no, questo non è amore. sono sempre molto cauta nell’inserirmi nel sentire delle persone e nell’esprimere giudizi su chi non conosco. tuttavia, in linea generale, questo tipo di persone non sa amare ma tende unicamente ad aggrapparsi a chiunque gli porga una mano per sfruttarne tutte le capacità di aiuto di vario genere che ne può trarre. concordo con Samuel: è soltanto dai fatti che si può desumere l’amore, e in questo caso i fatti non sono per niente positivi.

    – “io per lui ho fatto l’impossibile e di più”. hai fatto decisamente TROPPO. non è utile nè a te nè a lui. dovresti avere maggior fiducia in te stessa per poter essere apprezzata per quello che sei non per quello che dai. facile a dirsi ma so benissimo che può essere difficilissimo a farsi… si tratta di cambiamenti radicali, che non si costruiscono in pochi giorni…

    ottimo il tuo proposito di usare il tempo in cui lui è necessariamente lontano per ritrovare un tuo equilibrio e decidere con serenità se continuare o meno il rapporto con quest’uomo, ammesso che si faccia vivo in futuro. purtroppo, avete un figlio in comune e questo rende tutto più difficile, anche se mi sembra di aver capito che il padre non sia entusiasta di esserlo.

    non ti perdere d’animo: un figlio è una valida ragione per lottare e vincere la tua battaglia. fallo per lui, oltre che per te, per dargli il meglio che puoi, proteggendolo dal peggio e dal tuo stesso dolore, se puoi.

    ti sono vicina con il pensiero, con comprensione e stima.

  10. 10
    Gioia85 -

    Ciao Rossana…si è vero il forum mi è davvero di grande aiuto!! Si effettivamente, non sapendo come muovermi, ho cercato di capire come avrei potuto sfruttare questo tempo affinchè non diventasse tempo sprecato e potesse portarmi ad una decisione ferma e soprattutto consapevole….infatti credo di aver preso spesso decisioni ferme, ma molto meno spesso decisioni consapevoli, ritrovandomi poi a fare il doppio della fatica, prima per arrivare alla decisione e poi per accettare tutte le conseguenze che mi arrivavano addosso come cascate di acqua ghiacciata…questa volta invece, voglio essere pronta a tutto ,o in gran parte, ciò che potrebbe accadere sperando di essere forte quando le cose accadranno!! hai ragione quando dici che lui non è entusiasta del suo ruolo di padre, infatti se fosse stato per lui mio figlio non esisterebbe, da sola ho fatto tutte le scelte che oggi mi permettono di svegliarmi al mattino e vedere quel visino sorridente che mi riempie di dolcezza, e da sola ho dovuto affrontare tutti i pro e i contro di una gravidanza…lui si è sentito un po’ vittima della mia decisione e quindi è come se si fosse sforzato di accettare…e ha sempre giustificato il suo comportamento dicendo che ha già troppi problemi e che un figlio avrebbe solo creato ulteriori pensieri soprattutto in una situazione come la nostra…io non nego che su questa affermazione ero anche abbastanza d’accordo, ma il mio senso di responsabilità e la mia coscienza sono andati ben oltre i problemi fino a farmi decidere che per un nostro gesto irresponsabile, non sarebbe stato il bimbo a pagare le conseguenze, lui c’era e doveva esserci…infatti nonostante i suoi continui vai e vieni dalla mia vita, io ho portato a termine nel miglior modo che mi sia riuscito la mia gravidanza, e in tutta onestà ad oggi, come fin da subito, io non ho mai detto “nostro” figlio, ma ho sempre detto “mio” figlio…si proprio così, io lo sento solo mio, se c’è è solo grazie a me, se ride e sta bene è solo merito mio, lui oltre ad avvelenarci la vita, fino ad ora non ha fatto molto altro, tranne in quei momenti di tregua, ma che comunque erano sempre pochi rispetto a quelli più brutti! Sul fatto che non si rifarà vivo potrei scommetterci, in fondo già da ora(che ha bisogno) è sparito ed oltre al messaggio riferitomi(di cui ho parlato nel comm. precedente) io non ho più nessuna notizia…volendo potrei telefonare al suo “messaggero” per sapere, ma quale persona con un minimo di cervello chiamerebbe quella persona sapendo già che coglierà un’altra occasione per umiliare e offendere? La cosa che mi fa un po’ più male è che il “messaggero” è l’unica persona che può attualmente avere contatti con lui, e sono certa che avrà riferito tutto ciò che ci siamo detti a modo suo, facendo passare ancora una volta me per la cattiva della situazione, per quella che lo ha abbandonato xkè non è innamorata, ma peggio ancora lui ci crederà!! Grazie per essermi vicina…te ne sono davvero grata!!

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