Danneggiare il fegato è pericoloso!
Non lo nego: non sono di sinistra e per me diventa un orgoglio personale, soprattutto quando sono costretto a leggere certe affermazioni, in particolare dell’ on. Bersani che mantiene una viscerale acredine nei confronti del nostro capo del Governo Giorgia Meloni. Probabilmente l’on Bersani non legge la stampa internazionale dove Giorgia Meloni viene continuamente osannata per la sua spiccata capacità politica e diplomatica. Il Bild tedesco tesse in queste ore parole mai sentite nei confronti di un leader italiano di totale plauso per la notevole crescita politica che sta ottenendo in campo internazionale Giorgia Meloni, Erdogan vuole invitare Giorgia Meloni e Mattarella ad Ankara, è sempre Lei che ha un rapporto amichevole con Trump, allaccia contratti milionari con l’Arabia Saudita, è in ottimi rapporti personali con diversi capi di Stato di tutto il Mondo e il “rosicone” Bersani si permette di affermare: “Non meravigliamoci se all’estero ridono di noi”! (Chiara allusione alla viscerale antipatia che nutre verso l’on. Meloni)
Mi permetto di consigliare all’on. Bersani e alla sua amica Lilly Gruber e alla nutrita cricca di “rosiconi” della Sinistra le seguenti analisi del sangue:
Transaminasi (ALT e AST): Indicatori di danno epatico. Valori elevati possono suggerire infiammazione o lesioni al fegato.
Fosfatasi alcalina (ALP): Può indicare problemi alle vie biliari o al fegato.
Gamma-glutamiltransferasi (GGT): Utile per identificare danni epatici, spesso legati al consumo di alcol.
Bilirubina (totale, diretta e indiretta): Valuta la capacità del fegato di metabolizzare ed eliminare i prodotti di scarto.
Albumina e proteine totali: Misurano la capacità del fegato di sintetizzare proteine.
Tempo di protrombina (PT) e INR: Valutano la capacità del fegato di produrre fattori della coagulazione.
Lattato deidrogenasi (LDH): Può aumentare in caso di danno epatico.
Marcatori di epatite virale: Per escludere infezioni come epatite A, B o C.
Ricordo loro che il fegato se danneggiato può procurare gravi danni metabolici legati alla salute in generale e se non costantemente controllati potrebbero produrre nel tempo anche seri danni neurologici.