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Cosa c’è di sbagliato in me? (2)

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Ho 29 anni, vi chiedo scusa, scriverò un papiro, se magari una sera non avete molto da fare, e vi va di leggere, passate di qui…

Sono sempre stato un ragazzo diverso, un ragazzo particolare, ne ho passate tante nella vita, ma ora sono arrivato ad un punto dove non ce l’ha faccio più, e vorrei capire cosa c’è di me che non va..

Quando avevo 8 anni, mio fratello si stava per sposare, e un giorno venne in casa e oltre le sue cose, si prese anche molti oggetti di casa, ricordi dei miei ed altro, (non c’erano buoni rapporti in casa con lui e la sua futura moglie) ed andai a dirlo a mia madre. Il giorno dopo mi diede dell’infamone e mi mise a testa in giù per 15 minuti, mi trovò mia sorella, svenuto e con il sangue che usciva dalle orecchie. Da quel giorno ebbi otite e crisi epilettiche, quasi ogni notte, corse nei vari ospedali, ma nessuno sembrava aiutarmi. Ho passato tutta la mia infanzia tra ospedali, ricoverato per mesi, ogni giorno un esame, finchè non mi diedero una cura, una cura a base di cortisone che ho fatto per 10 anni. Ho sempre continuato comunque a fare visite, controlli, ricoveri. Non ho mai avuto amici, ho saltato parte delle elementari, delle medie, e delle superiori. Le elementari e le medie mi hanno fatto passare per tenerezza, sapevano la situazione, mentre per le superiori ho dovuto lasciare. Non solo per l’epilessia, ho anche subito 8 interventi in quei 10 anni, per vari altri problemi. In quel tempo, da piccolo fantasticavo sempre su che tipo di donna avrei voluto come moglie da grande, che volevo dei figli, una casa mia, un cane etc, volevo tutto ciò già a 15 anni. Pesavo molto, dopo 10 anni di cortisone, 2000 mg al giorno, come può essere altrimenti. Mi metto sotto e riesco a perdere kg, ma sono un ragazzo chiuso, timido, che non esce mai, e quelle poche volte che ero uscito prima dei 18 anni, sono stato sempre rifiutato in malo modo dalle ragazze. Sarà perchè ho vissuto come mio padre ha trattato mia madre, mai un regalo, mai una parola dolce, mai un uscita, mai un augurio, schiavizzata a cucinare, fare pulizie etc, che sono cresciuto con l’idea di riempire la mia compagna di attenzioni, regali, essere presente sempre, non lasciarla mai sola, darle costante amore, dimostrarle quanto è importante per me ogni giorno. Mi chiudo ancora di più in me stesso, e inizio a chattare online, cercavo amicizie, e mi trovo a parlare su MSN con tanta gente, finchè non conosco per caso una ragazza, iniziamo a chattare, io ho 21 anni lei 18, stiamo bene insieme, e dopo 3 mesi di conoscenza in chat e al telefono, decido di fare 600 km per andarla a trovare e farle una sorpresa. Io avevo visto lei ma lei non me. Vado li e la vedo, usciamo e passiamo una serata carina. Il giorno dopo vado via e una volta a casa mi confessa che non gli piaccio, ci sto male, ma dopo 3 giorni mi contatta, dice che gli manco, che sono una brava persona, e riprendiamo a sentirci. Da li in poi vado a trovarla ogni 2 mesi, alloggio in B&b e arrivo a spendere anche 600 euro per 2 settimane, ma non mi importa. Col tempo, amandomi, anche l’iniziale aspetto cambia, e lei mi trova carino. Stiamo molto bene, e stiamo insieme per quasi 5 anni. Ma c’è un problema, anzi 2, primo i genitori, non mi conoscono, non mi hanno mai incontrato, ma per la figlia volevano un medico, un figlio di avvocato, un architetto, non un ragazzo che lavorava saltuariamente, e gli organizzavano incontri (sono siciliani) che lei ovviamente non andava, e passava la serata con me al telefono, inoltre, dopo un anno, sentiamo fortemente il bisogno di cambiare, di star vicini, decido che è ora di cambiare, mi iscrivo ad una scuola paritaria, pagando, e mi diplomo in quasi 2 anni. Decido di fare l’università, e un pò perchè piace a me, un pò per lei, decido di fare i test per medicina, ovviamente nella sua città, così avrei preso casa li e saremmo potuti star insieme e vivere finalmente una relazione normale. Studio come un matto ma non entro, l’anno dopo così decido di ampliare le possibilità e oltre medicina scelgo anche Farmacia, e decido di farlo a Bari, così nel caso entro li, dopo un anno chiedo il trasferimento nella sua città. Dopo tanti anni, lei stava molto male, piangeva, era sempre triste, perchè non mi aveva li con lei ogni giorno, e decido di fare una cosa che mi ha cambiato la vita, dopo l’epilessia, vado da lei, andiamo in un parco, e le dico che non può andare avanti così, che nel caso non fossi entrato neanche ora, ci saremmo lasciati, l’avrei lasciata libera di farsi una vita, eravamo abbracciati su una panchina, e lei pianse molto tra le mie braccia, (sono passati quasi 10 anni ed io piango ancora ora che vi scrivo)  Destino volle che non entrai neanche questa volta, e la lasciai. Ho passato un anno orribile, lei mi cercava, mi inviava lettere, mi chiamava piangendo, ma io volevo solo che fosse felice,  con me non lo era, perchè non potevo star li con lei, come ovviamente volevo anche io. Dopo un anno riprovo ancora, sia da me che nella sua città, e questa volta il destino maledetto mi ha fatto entrare nella sua città a Farmacia, tutto contento vado da lei sotto casa, la chiamo, e gli dico di scendere che le devo parlare, finalmente potevamo avere quella vita che avevamo sempre desiderato, ma lei non viene, dice che da un mese è fidanzata, che non vuole deluderlo. Mi cade il mondo addosso, sto li giusto 2 settimane a seguire lezioni, non riesco a stare li in quella città senza di lei, tutto mi ricordava lei, e decido di lasciare. Avevo fatto il doppio test, e quell’ano entrai anche a Farmacia della mia città, e feci la rinuncia da lei e mi iscrissi da me. Ho passao degli anni orribili senza di lei, aspettando che torni, ma non è mai tornata, ho lasciato andare, ho perso, l’unica donna che mi abbia mai amato, l’unica che mi abbia portato rispetto, l’unica probabilmente donna della mia vita.

Sei mesi dopo, dopo quasi 11 mesi di visite, esami, controlli, (aveva delle perdite e faceva esami) scoprono un tumore a mia mamma, grande come una palla da tennis, che in 11 mesi nessuno aveva mai visto. Inizia il declino, gli interventi, la chemio, l’asportazione della vescica, la sacca da stomia, le medicazioni. Soffre come un animale, passano 3 anni e non passa notte dove non la sento agonizzare, dove non chiamo un ambulanza, la vedo star male ogni giorno, per anni, a volte il male porta via subito, a lei l’ha logorata, fino alla fine. Tre mesi prima di morire, i dolori erano peggiorati, si è dovuti ricorrere alla morfina, segno che ci stavamo avvicinando. Mi ha fatto un discorso, mi ha detto che non voleva lasciarci, ma che lei non poteva far nulla, che era stanca, ci siamo abbracciati piangendo e ci siamo detti addio. E’ stata una cosa terribile, che mai dimenticherò, una cosa che mai una persona dovrebbe vivere, era tutto ciò che avevo, insieme a mia sorella. Dopo 3 mesi ci ha lasciati. Mio padre ha avuto 3 infarti, ed ora ha un pacemaker, ed ho un fratello invalido civile al 100% per schizofrenia.

Dopo 3 anni, conosco una ragazza, della mia città, ma per diversi motivi non è andata. Ho passato 10 anni da solo, neanche un amico, neanche una persona con cui parlare, con cui uscire. Ho passato 7 giorni su 7 e 365 giorni all’anno, solo, chiuso nella mia stanza, al pc, a guardare film etc. L’uniche volte che uscivo era per stare con lei, la ragazza dell’altra città e l’altra con cui sono stato.

La mia vita è stata completamente triste, un fallimento totale. Visto ciò che avevo passato, non ero riuscito a dare molti esami a Farmacia, inoltre è una facoltà particolare, se non si ha una propria attività è difficile lavorare, e decido di lasciare, e di iscrivermi a Infermieristica, rimango nella sanità, che mi piace, e c’è una buona possibilità di lavoro.

Da qui inizia un altra storia, quella che mi ha distrutto totalmente…

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Per caso conosco un altra ragazza in chat, e con chat non intendo siti di incontri, ma chat con cui la gente si collega per passare il tempo, per discutere della propria giornata, un aiuto per un problema al pc etc.

Io avevo 28 anni, lei 35. Iniziamo a parlare, e ci troviamo di un bene incredibile. Parliamo ogni giorno, e dopo 2 settimane ci scambiamo i numeri, ci sentiam o su whatsapp, per telefono a voce, e mi sento bene, mi sento rinato, e anche lei sta benissimo. Lei era tutto quello che desideravo, tutto quello che avevo sognato in una donna da piccolo, quando stavo male, lei lo aveva.

Parliamo per ore al telefono, restiamo anche fino a 9 ore consecutive, dalle 21 alle 6 di mattina, tutta la notte. Parlavamo di tutto, di ogni cosa. Mi ha raccontato anche della sua ultima relazione, che aveva conosciuto questo ragazzo, che c’era stato amore a prima vista, che lo trovava un ragazzo bellissimo, che lo ha sfoggiato davanti a tutte le sue amiche, e che all’epoca era fidanzata con un altro ragazzo da 5 anni, ma che lui gli ha detto di lasciarlo, e lei lo ha fatto. Questo ragazzo non era della sua città, ma era distante 150 km, gli ha fatto lasciare il lavoro, e lo ha fatto trasferire nella sua città, gli ha trovato un nuovo lavoro, e hanno inizialemte preso casa in affitto, e successivamente hanno preso una casa propria. La casa è intestata a lei, e su 900 euro di mutuo, lui pagava solo 200 euro di affitto. Mi ha raccontato che lei ha un caratteraccio, e che nelle litigate, lui a volte l’alzava da terra, la sbatteva contro il muro, la gettava a terra, e che una volta l’ha portata nel balcone ed ha fatto il gesto di gettarla di sotto, mentre lei urlava e chiedeva aiuto. Mi ha detto che non era molto presente nella vita, non faceva nulla a casa, disprezzava la sua famiglia e gli amici di lei, e la famiglia di lei odiava lui (era reciproco) Finchè dopo 5 anni non lo ha lasciato, gli ha lasciato la casa a lui per qualche mese, il tempo di trovarsi una sisemazione, lei nel frattempo è tornata a vivere dalla madre, lui ha trovato casa e lei è tornata nella sua abitazione, vivendoci da sola.

Dopo un mese decidiamo di vederci, faccio 850 km ci incontriamo e passiamo una serata indimenticabile, dormo da lei a casa sua, e resto altri 3 giorni, restiamo a casa, facciamo spesso l’amore, ci accoccoliamo nel divano al calduccio, cuciniamo insieme, mangiamo insieme etc.

Dopo 3 giorni vado via, ci abbracciamo e ci promettiamo di vederci presto. Ovviamente ci sentiamo per telefono, stiamo ore e passiamo serate insieme. Per san Valentino gli faccio consegnare un mazzo di fiori. Dopo un mese esatto torno da lei, e questa volta per 2 settimane. Usciamo, guido la sua auto (perchè andavo da lei in autobus) mi presenta la madre, gli amici, la cugina, andiamo alle fiere, ad eventi da soli o con gli amici e le loro compagne e compagni, a cena o pranzo a casa della cugina e di suo marito, o a mangiare dalla madre, che vive sola. Facciamo cose insieme, era pasqua, abbiamo fatto le uova dipinte (già per telefono avevamo deciso di farle, e quindi insieme poi abbiamo fatto tutto) abbiamo fatto un albero di chupa chups, abbiamo fatto un albero di uova e messo tutto in casa come arredamento di cose nostre, fatte insieme. Lei aveva una sua vita, andava in piscina, ma avendomi li per poco, non le andava di perdere del tempo in piscina e sottraendo tempo a me, lo faceva già la mattina quando andava a lavoro, ed io restavo a casa. Ma dopo tanti tentativi l’ho convinta, e a volte andava in piscina, la accompagnavo, tornavo a casa, e sistemavo alcune cose, il pc che era lento, il doccino della doccia che perdeva, etc. Ad orario andavo a prenderla, e uscivamo o tornavano a casa, passando bei momenti insieme.

Passate le due settimane, quando dovevo andare via, eravamo di un triste inspiegabile, abbiamo pianto insieme, e mi ha detto: perchè devi andare via, non aveamo trovato il nostro equilibrio?

Vado via e torniamo al telefono. Io stavo vivendo un sogno, avevo finalmente la vita che volevo, la vita che meritavo, dopo tante sofferenze. Avevo una DONNA accanto, lei aveva una casa, ed io potevo fare ciò che volevo da sempre, cucinare, lavare io i piatti, fare la lavatrice, stendere, sistemare a casa tutto ciò che non va, il doccino appunto, una mensola storta, un lampadario, etc, io adoro tutte queste cose.

Adoro aiutare a casa, adoro cucinare, lavare i piatti, non mi piace che lo faccia sempre la donna, non è una schiava, e di sicuro non lo è la mia di donna una schiava. Anche se non sempre me lo permetteva, a volte voleva fare tutto lei.

Io frequento sempre Infermieristica, a volte cercavo di partire quando avevo dei buchi, altre invece mi facevo firmare da qualcuno, essendoci l’obbligo di firma alle lezioni) ma avevo 28 anni, avevo già da piccolo l’idea di una vita mia, a 28 anni volevo una vita mia, uscire con la donna che amo, con i suoi amici, occuparmi della casa, che era compito mio etc, non studiare, ma lo facevo lo stesso, perchè dovevo. Ci rivediamo di nuovo dopo un mese, passiamo altro tempo insieme, andiamo al battesimo della figlia di cua cugina, facciamo un viaggio a Roma con la madre (vive sola) e una volta a casa, riprende ad andare in palestra e in piscina. Una sera decido di fare una cosa, e le chiedo se le va di ordinare la cena, ma lei, ignara, dice che le va di mangiare una pizza, ma non le classiche, da una pizzeria che ti da l’impasto, ti prepara tutto, tu lo porti a casa e lo cucini tu in forno. L’accompagno in piscina, vado poi con la macchina da un fioraio, prendo delle rose rosse, poi vado in pizzeria, prendo la pizza, la porto a casa e la metto in forno, nel frattempo spargo i petali di rose per terra, e faccio una strada di petali, dalla porta di entrata fino al tavolo della cucina, accendo le candele (lei ama le candele profumate, ne ha centinaia) tutto in un ora, ho corso come un pazzo, vado a riprenderla e la porto a casa, lei vede tutto, rimane stupita, dice che nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lei, e passiamo un altra serata carina.

Torno da me, lei continua la palestra e la piscina, finchè non mi scrive una sera, che si è fatta male al ginocchio, (lei ha l’osteogenesi imperfetta, ed ha le ossa molto fragili) inizia a fare una cura, ed io dopo un pò vado da lei, ha la stampelle e la ginocchiera, e le sto accanto con amore e dedizione, c’ero sempre per ogni cosa, l’aiutavo in tutto, ed amavo farlo. C’è stato un periodo dove si credeva che la madre avesse un tumore, e le sono stato accanto sempre, ogni giorno, ogni sera, ogni momento. In sette mesi, la riempio di regali, cose che gli piacevano, cover dell’iphone, bracciali, etc, quando si litigava, a volte le facevo recapitare dei fiori, l davo il buongiorno quasi ogni mattina, cercavo sempre, di farle sentire la mia presenza, che io c’ero, che l’amavo, che poteva sempre contare su di me. Lasciavo decidere a lei dove andare la sera, nelle fiere o nei mercati, gli prendevo oggetti, vestiti…. facevo tutto per amore, io amo comprare cose alla mia compagna, vederla felice, tornare a casa e vederla con addosso cose che gli ho preso, come ho anche detto prima, mi piace cucinare, se ci sono dei piatti da lavare vorrei farli io, vorrei pulire casa insieme, mi piace collaborare, non voglio che la mia compagna faccia tutto da sola, che abbia da sola sulle spalle una casa, mi piace fare tutto insieme, le ho dato veramente l’anima, e il mio cuore nelle sue mani.

Vado via e poi torno di nuovo, iniziamo a parlare del futuro, del fatto che io ho 2 anni di studio ancora, che non è facile trovare lavoro, che potremmo iniziare ad avere una vita insieme vera almeno fra 2 anni, mi dice che per la prima volta in vita sua con me ha avuto la voglia di avere dei figli, di sposarsi, abbiamo parlato, mi ha detto che dovevamo sbrigarci, perchè aveva 35 anni, 2 per finire gli studi, più almrno un anno per trovare lavoro, stabilizzarsi economicamente, lei sarebbe arrivata sui 38/39 anni. Mi ha detto di sapere che con me sa che sarà felice, amata, che le starò sempre accanto. Mi ha detto che sono fantastico, che sono buono con lei, che sapere che ha me nella sua vita, la rende felice etc. Amavo ogni cosa di lei, la casa che aveva, il modo in cui l’aveva arredata (aveva fatto tutto lei, l’altro non aveva deciso nulla) la città in cui viveva, amavo il suo essere un uragano, ma al tempo stesso fragile, e la sera stanca si addormentava nel divano, amavo il suo modo di spendere, faceva shopping ogni giorno, magari anche prendendo cose particolari a 1 euro o 2, prendeva sempre cose particolari, il suo modo di prendere la vita, di uscire quasi sempre, la sua passione per le unghie e lo smalto, che cambiava ogni 3 giorni, è una vera artista per ciò che crea con le unghie e lo smalto, il suo modo di vestirsi, indossava sempre stivali (in inverno) o raramente scarpe col tacco, leggings, gonne etc, è DONNA, in tutti i sensi, e questa cosa mi faceva andare fuori di testa, quando andavo via, mi mancava lei ed anche la casa.

Non sempre questi mesi sono stati rose e fiori, lei ha un caratteraccio, e a volte mi abbassavo io, per amore, ed anche se avevo ragione, mi facevo avanti per far pace, altre volte mi chiedeva scusa e tornavamo come prima. Ci sono state delle cose che mi hanno dato fastidio, come l’ex che andava a trovarla allo studio dove lei lavora, per cavolate. L’ex ovviamente è rimasto in città, mentre io ero a 850 km. A volte abbiamo parlato che avrei chiesto il trasferimento e avremmo potuto stare insieme, ma a volte si tirava indietro, dicendo che per ora a lei stava bene così, che non mi voleva li da lei sempre, che non poteva far venire tutti nella sua città, e che le andava bene per ora che ci vedevamo ogni tanto, finchè non avrei finito gli studi, cioè 2 anni. Mi diceva spesso che lui è un bellissimo ragazzo, che è stata la persona più importante della sua vita (giustificandosi dicendo che dice così perchè è stata la persona con cui è uscita di casa, con cui ci ha fatto un mutuo comprando casa, con cui ci ha vissuto 5 anni etc, mi ha detto che non lui ha passato solo 2 anni felici, che gli altri 3 è stata male, che conviveva in casa perchè era costretta, pagando 900 euro di mutuo, servivano i soldi di lui, lei prende 600 al mese, infatti una volta da sola, il prezzo pieno del mutuo, le spese del condominio, luce, gas etc, le paga la madre, che aveva fatto il passo più lungo della gamba e che a lui lo odiava) Mi ha detto che una volta lui è entrato in studio, si sono guardati e si sono sorrisi. Durante il ciclo per proteggersi meglio indossava i boxer di lui, gli ho detto mille volte di toglierli, di usare i miei o di comprarne altri, visto che fa shopping ogni giorno, ma non lo ha mai fatto, dicendo che era solo una cavolata. A volte quando c’erano problemi a casa, la caldaia, il clima, il pc che non va, una mensola etc, non diceva come credo sia normale, di venire a me ed aggiustarla, no! pensava di chiamare l’ex e farlo fare a lui, giustificandosi dicendo che primo quello è il suo lavoro (aggiusta caldaie e clima) e secondo, lo sfrutta soltanto, perchè in 5 anni non ha mai fatto nulla in casa, e quindi ora se può lo sfrutta; non voleva sfruttare me insomma. A volte capitava che mi chiamava col suo nome, ma questo forse è normale dopo 5 anni insieme, e la relazione con lui finita da 5 mesi, ci rimanevo male ma non ne facevo un dramma più di tanto, ma per le altre cose che ho scritto si. A volte è capitato che si sono scritti per whatsapp, si sono chiamati, e lei, anche se ero lontano, me lo ha sempre detto. lo ha chiamato per il problema della caldaia, con me davanti, altre volte invece, diceva di sbagliare a chiamarlo, che si trovava nell’elenco chiamate e per sbaglio lo chiamava, chiudeva subito, e lui dopo la richiamava o gli mandava un messaggio. Non ho mai capito come si fa a chiamare per sbaglio una persona, più di una volta pure, tra l’altro, ora che non ci sentiamo più, con me non ha mai sbagliato a chiamarmi. Una volta è capitato che mi sono accorto di una chiamata, di cui lei non mi ha detto, forse si era dimenticata, perchè alla fine, devo ammettere, lei mi diceva tutto, anche se ero lohtano, e non avrei mai potuto sapere alcune cose, lei me le diceva, quindi sono sicuro che se ne sia dimenticata. Comunque aveva fatto una chiamata a lui per sbaglio dice lei, lui ha trovato uno squillo e l’ha richiamata, sono stati 26 secondi al telefono, e lei mi fa, cosa mai avremmo potuto dirci in 26 secondi dai, e sorridendo mi fa, tra l’altro mi ha richiamato anche subito, non lo ha mai fatto. Mi sono sentito ferito ancora una volta, sembrava quasi come se fosse contenta che lui l’avesse chiamata subito, lei ha detto che avevo ragione e si è scusata.

Dopo qualche mese chiama lui per la caldaia davanti a me, e dice che sarebbe venuto dopo 5 giorni, io avevo già fatto il biglietto, e quindi non sono potuto stare li. Lei dice, chiamo mia mamma, così sta anche lei. Quel giorno l’ho chiamata mentre lui era li, lei era nel divano, ed è stata sempre la madre con lui, ad assisterlo con gli attrezzi etc. Alla fine va via, e lei esce con la madre, e mi dice che la madre gli ha fatto una domanda, hai provato qualcosa nel rivederlo? e lei gli ha risposto, è un bellissimo ragazzo, bellissimo, ma non voglio tornarci, non ne ho intenzione. Mi sono sentito ferito anche qui, cioè stai con me, stiamo insieme da mesi, perchè devi dirmi che il tuo ex è bellissimo, (tra l’altro di me non lo ha mai detto, ma vabbè, bello non sono, questo lo so già, stava con me per il carattere, visto che diceva sempre che con me stava bene…) perchè devo sentire la madre, che anche se sa che sua figlia è fidanzata con me, chiede se nel rivederlo ha provato qualcosa, cioè quell’uomo ha alzato tua figlia dal pavimento, pr anni, la gettava sul pavimento, ha fatto il gesto di gettarla dal secondo piano, dovresti odiarlo, altro che chiedere se ha provato qualcosa nel rivederlo.

Non lo so, sentivo come se lei fosse ancora attaccata, come se lo chiamasse per farsi aggiustare qualcosa a casa, con la scusa per vederlo, per parlarci. Faceva finta di sbagliare a chiamarlo per farsi ricontattare e sentirlo, ma lei mi ha sempre detto che non è così, ha sempre negato, dicendo che ero paranoico io, che ero ossessionato. Per lei il fatto degli slip è una cavolata, tanto sto con te diceva, sono fidanzato con te, è con te che esco, è con te che dormo la notte. Per lei era normale sentire ogni tanto l’ex, e se veniva a casa ad aggiustare qualcosa, era normale, se ogni tanto si vedevano o sentivano, era normale. Io però ero lontano, e mi dava terribilmente fastidio, anche perchè ripeto, per le cose che mi ha detto e come si comportava, io non mi sentivo sicuro. A volte mi sentivo inferiore, dicevo di evitare di mancarmi di rispetto, che stava con me ora, che volevo costruire qualcosa di importante con lei, e di evitare quindi di chiamare l’ex per ogni cosa da fare in casa, di non sentirlo per telefono, di evitare di mandarsi messaggi, se lui ti scrive, tu evita di dare corda, Di non parlarne a casa quando è con me, perchè desideravo solo che ci fossimo io e lei, e non sempre lo sentivo.

Nell’ultimo periodo, una sera abbiamo parlato delle prossime date in cui io sarei andato da lei, per il suo compleanno, a natale, per fare l’albero insieme e addobbare casa, come avevamo detto di voler fare insieme tante volte, e lei mi ha detto una cosa, con gli occhi lucidi, io sono contenta, voglio fare tutto questo, ma non voglio rallentarti, riferito all’università, alle lezioni, al tirocinio in ospedale che facevo, e dopo un pò che abbiamo parlato mi fa: facciamo così, se tutto va bene, a marzo decidiamo e verrai qui. Ero contentisismo. Siamo usciti insieme ai suoi qualche giorno dopo, sua madre e suo padre, purtroppo per un ictus è sulla sedia a rotelle, siamo andati ad un evento all’area aperta, e mentre sono andato via un attimo per prendere il suo telefono in auto che aveva dimenticato, lei dice ai suoi: sarà fantastico? e la madre risponde, si vede che ti vuole bene, e te lo dimostra, tu invece…. Queste sono state parole che mi ha detto lei, quella sera dopo che avevamo riaccompagnato i genitori. La stessa sera andiamo in un centro commerciale, serata magnifica, mi dice che proverà a cambiare, sarà meno cattiva, meno stronza, e che farà di tutto per non farmi star male, perchè dice che merito di essere trattato meglio di come mi tratta. Torniamo a casa alle 22, lei va in bagno per la pipì, tiene la porta aperta, io mi cambio, e sistemo gli abiti, fischietto, e lei dice una cosa che mai dimenticherò, mi fa: amore, voglio vivere con te…

Sembra una frase quasi normale, quante persone la dicono in un rapporto, tante, ma a me ha aperto il cuore, il mio sogno da una vita si stava realizzando, la donna che sempre avevo sognato e che amavo un mondo, voleva vivere con me, avrei avuto una casa meravigliosa di cui occuparmi, avrei contribuito al mutuo, avremmo avuto una vita insieme giorno dopo giorno, come desideravo da mesi, starei stato accanto alla madre, a cui volevo bene, al padre malato, le avrei aiutate in tutto, avrei fatto parte di quella famiglia di cui mi ero innamorato. Mi sono avvicinato e l’ho baciata, è stato il momento più bello della mia vita, il primo momento bello in 29 anni.

Col passare del tempo, lei piano piano aveva già cambiato idea, non voleva più vivere con me, perchè litigavamo ogni tanto, per i soliti motivi dell’ex, delle chiamate, dei messaggi, per ogni problema a casa invece di chiamare me voleva chiamare lui. Io sono diventato ad un certo punto pesante, molto, la chiamavo e le scrivevo spesso, ogni 2 o 3 ore, e quando non mi rispondeva pensavo male. Finchè ad agosto, lei è andata a Rimini in vacanza con la madre, io dovevo raggiungerli dopo qualche giorno, erano le uniche vacanze che aveva nell’anno, ed io non ho fatto altro che scriverle in continuazione. Sono andato da lei, abbiamo passato dei giorni, siamo tornati a casa, e mi ha detto che mi amava, mi dava baci. Finchè il giorno dopo è esplosa, mi ha mandato via di casa, ho fatto la valigia, (non era la prima volta che mi mandava via, facevo la valigia, ma poi cambiava idea, si calmava e mi faceva disfare tutto) e abbiamo fatto il biglietto per me. Mi ha detto di non amarmi più, che ci pensava già da un pò (??) che vuole accanto un uomo, vuole una persona accanto che quando si litiga la mandi affancu** , che si incavoli, invece io mi arrabbiavo solo all’inizio, poi dopo mi calmavo, lei insisteva e diceva che le sembrava di sparare alla croce rossa (io sono pacifico di carattere, ho perso mia madre, ho sofferto tanto, poi l’amavo un mondo, insomma tutto l’insieme mi ha reso ultra buono, litigo poco, mi inalbero poco, e cerco sempre di vivere in pace e assaporare tutto della persona a cui voglio bene, non si sa mai la vita cosa ti porta, perchè penso che devo perdere 3/4 o quanti sono, giorni di vita ad essere arrabbiati con la persona che amo, ciò che non ho potuto più fare con mia madre) vuole uno che sparisca per giorni e non si faccia sentire, in modo da essere lei a doversi far viva, vuole una persona che se non la sente per una sera non faccia problemi e se ne freghi, vuole una persona accanto che quando si va al cinema non la tenga per mano, ma lui stia davanti in modo che deve essere lei a starle dietro, vuole un uomo che non abbia voglia fare nulla in casa, che non cucini, non lavi i piatti etc, uno scazzato. Uno che non sia geloso, che sia sicuro di se stesso, insomma, penso io, come il suo ex. Ed io ero tutto il contrario, visto come l’amavo e la distanza, se non la sentivo per una sera non ero contento, quando stavamo insieme, mi piaceva tenerle la mano, amavo le sue mani, quando si litigava, anche se mi trattava male, mi mancava, mettevo da parte l’orgoglio e la contattavo, ero geloso, sarà anche perchè vivevo a 850 km e lei mi diceva tutte quelle cose sull’ex. Lei forse mi ha visto troppo immobile, troppo puerile in certe cose, per non perderla non litigavo mai, lei mi si inveiva contro ed io sopportavo senza quasi reagire, e dicendo che non vede futuro tra noi. Fatto sta che mi ha lasciato, dice che sono diventato da solo inferiori al suo ex, che ho fatto tutto io, che non riusciva più ad avermi così attaccato, sentirsi ogni 2/3 ore, che non mi ama più. Dice che c’e sempre chi ama di più in un rapporto, e quello ero io. Mi ha detto che io ho vissuto la relazione a mille, mentre lei non così a mille, che siamo stati insieme solo 7 mesi, (ma per me sono stati 7 mesi intensissimi, meravigliosi, i più belli della mia vita, a volte vivi relazioni di pochi mesi, con una intensità, che in anni di rapporti con altri, non riesci a viverli) dice che con me non ha costruito nulla, non ha preso casa, debiti etc, in pratica, io non sono stato importante per lei quanto lei lo è stata per me, ma la persona importante per lei è stato il suo ex, colui che invece di comportarsi come me, quando lei faceva qualcosa la sbatteva contro il muro e a terra, colui che ha fatto il gesto di gettarla dal balcone. E’ finito tutto così. mi è crollato l’intero mondo addosso. E’ vero, nell’ultimo periodo l’ho esasperata molto, ma se lo facevo è solo per quei suoi comportamenti, che trovavo sbagliati, mi sentivo mancato di rispetto, ferito, a volte preso in giro. Come si fanno a dire certe cose: che con me per la prima volta ha avuto voglia di avere figli, che voleva sposarsi con me, che ero fantastico, che ero buono con lei, che era felice di sapere che aveva me nella sua vita e tanto altro, e poi far finire tutto così…

Subito dopo che sono tornato a casa, ci siamo sentiti per 2 settimane, di meno ma ci siamo sentiti, mi ha detto che gli faceva comunque piacere parlare con me, e per me ovviamente era lo stesso. A volte però quando usciva la sera, gli facevo qualche domanda e lei ha dovuto ricordarmi che non stavamo più insieme, da li è cambiata, mi ha detto che è meglio se non ci sentivamo più, ho pianto per lei, sia dal vivo che per telefono, mi ha detto che non vuole più sentirmi, che devo accettare la sua scelta, che non gli manco, non sente la mia mancanza, e di lasciarla andare, ma io non ci riuscivo, ed ogni tanto ogni 5 o 6 giorni le mandavo un messaggio, finchè non è diventata cattiva, fredda, nel rispondere, ed ora non la cerco più.

Non riesco a farmene una ragione, lei era tutto ciò che desideravo da piccolo, la vita con lei, era tutto ciò che volevo da tanto tempo, vivevo un sogno, ed ora quella vita mi è stata strappata via. Mi manca, mi manca tutto di lei, mi manca la sua voce, la sua sclera azzurra (per via dell’osteogenesi imperfetta) le sue mani, le sue dita piccole, il suo nasino, il suo sorriso e la sua risata, mi manca il suo modo di camminare, mi manca andare con lei al mercato, in giro per negozi e fiere a comprare tutto ciò che le piace, mi manca sentire i suoi sfoghi del lavoro, quando parlava con me dei problemi lavorativi, della gente assurda che incontrava, mi manca sentirle dire con voce tenera, vieni a P****?? (nome della sua città) mi manca quando dovevo fare il biglietto per tornare e lei non voleva entrare in agenzia e restava fuori, mi mancano i viaggi con lei, mi manca non sentire e vedere la madre, il padre, la sua famiglia, mi manca la casa, quella meravigliosa casa tutta arredata da lei. Mi manca andare all’ikea a prendere milioni di candele profumate e altri oggetti per la casa, arrivare a casa e sistemare gli oggetti, accendere le candele e buttarci nel divano sotto le coperte, mi manca sapere come sta, se sta bene, come sta il padre, mi manca immensamente… Lo so ho sbagliato, ma le ho perfino implorato di non lasciarmi, di darmi un altra possibilità, che avevo capito i miei errori, che avevo bisogno di lei, ma ovviamente non le è importato, anzi, le avrò fatto ancora più pena e avrà pensato di aver fatto la scelta giusta.

Tante gente dirà, fattene una ragione, vai avanti, è ciò che fanno tutti, ma per me è diverso, io sono diverso, so che senza di lei, senza quella meravigliosa vita che ho assaporato, non sarò mai più felice, non troverò mai più la felicità, quella vita e felicità che ardentemente ho rincorso e con lei trovato, quella vita che meritavo per tutto ciò che ho passato, non troverò mai una persona che sarà  importante quanto lei, che mi farà provare le stesse emozioni che ho vissuto con lei. Mi ha lasciato da 2 mesi, ed io non vivo più, non dormo più la notte, il giorno piango, vomito, non ho più appetito, non sorrido più, e non ho più voglia di vivere e far nulla.

Non lo meritavo, non lo meritavo davvero. Mi ha lasciato in un modo, e per tutto quello che ho dovuto sentire e subire riguardo l’ex, e per come sto ora, mi sento ferito, mi sento preso in giro, e trattato male, mi sento mancato di rispetto, ora lei non vuole più saperne niente di me, ma sicuramente starà sentendo e vedendo lui ogni tanto, ci starà parlando, e con me non si è mai sbagliata a chiamarmi.

Desidero solo lei.

Sono tornato ad essere solo, non ho nessuno al mondo, nessun amico, nemmeno uno, ho solo mia sorella, mio padre con pochi mesi di vita hanno detto i medici, con cui non ho mai avuto un rapporto, e mio fratello invalido, sono tornato chiuso in casa, esco solo per andare all’università, dove trovo solo gente di 19 anni, e quando torno a casa studio, questa è la mia vita, questa è la mia vita a 29 anni. tante volte mi sono rialzato, non mi pesava più di tanto, sono stato male quando mi sono lasciato con le altre 2 ragazze, ma non sono mai stato così, questa volta è una cosa pazzesca per me, tremenda.

Ho dato tanto, tutto ciò che avevo, ci credevo immensamente, ho gettato l’orgoglio mille volte, le ho portato rispetto in tutto, e alla fine mi sono sentito tradito da lei, ferito, quella persona è stata più importante di me per lei, va bene che ci è stata 5 anni, che ci ha preso casa, che agli occhi di lei era più bello di me, ma per come l’ho trattata, per come le sono stato accanto sempre, e per come l’ha trattata lui, non meritavo questo. Le donne forse vogliono essere trattate male a volte, con indifferenza, ma questo non sono io, non fa per me. Sapere che lei per me è stata tutto, mentre per lei il tutto è stata un altro, ed io una cosa piccola, mi uccide, mi uccide l’anima.

Non riesco ad andare avanti, a superare la cosa, e sono convinto, perchè mi conosco, perchè so chi e cosa era lei per me, cosa era quella vita che avevo con lei, che non mi riprenderò più. Molti penseranno, non hai amici, non hai una vita, e quando hai visto lei e quella vita hai avuto la scappatoia per andare via dalla vita che avevi, ma non è così. Quando avevo le altre due ragazze, avevo la stessa vita, ma non ho provato le cose che ho provato per lei, la vita che avevo con loro, non era la vita che avevo con lei, lei era la donna della mia vita, e quella era la vita dei miei sogni. So che non mi riprenderò mai più, soffrirò per il resto dei miei giorni, e questa cosa mi logora.

Cosa c’è di sbagliato in me? perchè l’ho persa, perchè dovevo sbagliare proprio con lei, perchè sono destinato a tutta questa sfortuna nella vita, cosa ho fatto di male.

Perchè non ho avuto la fortuna di quell’uomo, che è stato amato un mondo da lei, ha avuto tutto, una casa con lei, le sue attenzioni, il suo rispetto, ha costruito qualcosa con lei, ha avuto la fortuna di averla accanto ogni giorno, di svegliarsi con lei accanto ogni mattina, di vivere una vita, una quotidianeità con lei, di vivere tanti momenti, di stare con la sua famiglia, e non ha apprezzato niente di tutto ciò, mentre io che apprezzavo tutto, ogni cosa, ogni briciola, non ho avuto questa possibilità.

Sono stanco, stanco di vivere così, stanco di star male da mesi, di piangere, di vomitare, di pensare, di sentirmi male, e so, che non mi rialzerò mai… Volevo solo essere amato nella vita, rispettato, come io amo e rispetto l’altra, volevo solo una famiglia, una moglie che mi volesse bene e dei figli, una casa, e magari un cane o un gatto. Ma forse, chiedo troppo per questa vita così crudele con me.

Due giorni fa mi sono operato, nulla di grave, ma è comunque un intervento, lei lo sapeva, ma ovviamente non mi ha cercato, neanche per sapere come stavo, e sicuramente si sarà anche dimenticata del mio intervento.

Come si fa ad essere come degli estranei da un giorno all’altro, un giorno prima hai accanto una persona, fai dei progetti, ti dice che vuole vivere con te, che vuole dei figli con te, che ci pensa per la prima volta nella sua vita, che vuole sposarsi con te un giorno, che vuole vivere con te, e il giorno dopo, estranei, non cercarsi più, non scriversi più, tutte le parole dette, i sentimenti, i piani, i programmi, tutto crolla, si dimentica di tutto, e si torna estranei.

Sarà la normalità, ma io in un mondo così non ci voglio vivere, sarà che sono troppo sensibile. Quando si dicono certe parole, per me è importante, volevo stabilità, quando una persona dice di voler vivere con me, volevo che sia così anche il giorno dopo, volevo avere qualcuno, ed essere sicuro che ci sarà anche domani. In un mondo dove aldilà delle parole, dei sentimenti etc, il giorno dopo crolla tutto ciò che hai costruito, e si torna soli, io non ci voglio vivere.

Ho superato tutto, anche quando sembravo di impazzire, ma questa è stata una mazzata per me, nel vero senso della parola, sono arrivato ad un punto, che non ce l’ha faccio più…

Mi madre piangerebbe per ciò che sto per dire, e magari ora la farò rivoltare nella sua tomba, ma avrei tanto voluto che la malattia prendesse me, e non lei, sono tanto stanco, sono stanco di soffrire, non ce l’ha faccio più di questa vita, non fa per me….

Lettera pubblicata il 26 Settembre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 50 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 21
    Clara -

    Alessandro,

    purtroppo è vero che dovrei uscire di più. Il problema è che attualmente non mi è possibile. Abito in una casa degli anni 70 con barriere architettoniche (potendomi muovere un pochino non abbiamo dovuto cambiare casa, ma sono al 6 piano con 5 gradini per giungere all’ascensore). Non avendo amici da chi mi faccio accompagnare nelle uscite? Dalla mamma?? Poi c’è tutta una questione mentale da cambiare. I luoghi di interesse (cinema, teatri, locali) non sempre sono attrezzati per le persone disabili, men che meno senza aiuto. Una volta sono andata in una cioccolateria e mi hanno detto che il bagno (IL BAGNO!) non era accessibile perché si trovava dopo una scala a chiocciola. In un teatro dovevi fare 3 gradini per raggiungere l’ascensore… Figurati che mia mamma si è sentita dire, da un’infermiera di un centro di analisi: “Ma tanto i disabili non vengono mai da soli” quando ha cercato di dirle che, se non ci fosse stata lei, io ero ancora lì ad aspettare che qualcuno mi andasse a prendere all’ingresso disabili del centro…

    Ciao!

    Clara

  2. 22
    Andrea_The_Original -

    Parole più che giuste di ets. Non posso credere che dietro non ci siano anche fattori culturali.

  3. 23
    chaponine -

    @Clara
    Ciao Clara, ho letto i tuoi post con vero interesse, mi sembri una ragazza in gamba e seria da come scrivi. Purtroppo mi trovo d’accordo con ets nel suo post 10, e sia nell’ambiente lavorativo sia nella vita quotidiana purtroppo ho a che fare con questo tipo di ragazze, ottime per il sesso, pessime nei rapporti. Penso che la tua consapevolezza derivi dal fatto che hai dovuto affrontare molte difficoltà nella tua vita, hai vissuto la solitudine ed i commenti stupidi della gente, e sei diventata una DONNA in grado di badare a se stessa e che sa ciò che vuole in un uomo. Mediamente non è cosi: i genitori viziano i figli e li mantengono, li coccolano anche da adulti ed i figli diventano scemi. Ti scrivevo prima che questo tipo di donne sono buone solo per il sesso perché da loro non puoi richiedere altro, non riuscirei a rimanere più di due minuti con una donna che mi parla di uomini e donne, del grande fratello e che non sa mettere due parole di fila. Questa società ha creato degli individui stupidi, sia uomini che donne, che vivono per farsi i selfie e vedere quanti like hanno su fb, che non hanno rispetto per niente e per nessuno, e te lo dice uno che ad un passo dalla convivenza ha ricevuto corna ed è stato lasciato per sms. Io non mi innamoro più personalmente. Non avrò il cuore che scoppia di gioia, ma neanche soffro come un cane. L’obiettivo nella vita non è essere felici, ma ridurre l’infelicità al minimo, e ciò è possibile solo non innamorandosi.

  4. 24
    angela85 -

    Caro dodo la tua storia mi ha commossa perché la tua vita è simile alla mia. Ho passato infanzia e adolescenza in ospedale, ho perso mia madre x tumore , ho mio padre non vedente. ? Quindi so che provi. Solo chi vive certe esperienze può capire. Ho passato anni in casa non avendo amiche. Mi domando perché tanto dolore. ?alle persone egoisti va bene tutto sempre. Sono sicura che troverai la persona che ti meriti credimi. Io in 28 anni non ho mai avuto un ragazzo. Ora da 2 l ho trovato. Non può andare sempre male lavita. Non mollare. Un abbraccio

  5. 25
    Alessandro -

    Clara comincio dall’inizio,i 5 gradini non possono essere un problema, per legge devono metterti una rampa e sarebbe a spese del condominio,se vuoi evitare liti con i condomini,cosa che io consiglio ti basta andare in una buona ortopedia,vendono delle ottime rampe pieghevoli,non credo costino tanto,in casa ingombrano poco,mamma non potrà uscire con te ma sono certo che due minuti per posizionare la rampa li trova.
    una volta uscita a Milano ormai ci si muove abbastanza agevolmente con i mezzi pubblici, la metro lilla e perfetta,le altre linee meno però quasi tutte le fermate sono accessibili, con ascensore o con montascale,se chiedi al gabbiotto dei tornelli l’operatore atm ti aiuta con una rampa a salire e scendere dalle carrozze,i bus sono in buona parte dotati di rampa manuale,basta chiedere all’autista,i tram sono più complicati,solo quelli verdi sono accessibili,se vuoi far tardi la sera puoi prenotare il radiobus,anche questo accessibile,per quanto riguarda i treni basta rivolgersi alla sala blu per l’assistenza.
    per come uscire hai varie opzioni,una carrozzina elettrica ti permette molta indipendenza,le passa gratis la asl dopo visita fisiatrica,se preferisci scooterini ti tocca pagare,on line si trovano a prezzi migliori.
    teatri quasi tutti accessibili,piccolo,manzoni,san babila,carcano,parenti,elfo,cinema pure,odeon,plinius,apollo,anteo,eliseo,ducale,in molti non paghi nemmeno l’ingresso.
    discoteche mi pare che Hollywood e oldfashion sono accessibili,locali cc’è lollopallosa o corso como 10 accessibili,nella nuova piazza di porta nuova idem,eataly tra corso como e corso garibaldi e accessibile,expo pure,lo stadio pure.
    come vedi ci sono cose da fare,posti dove andare e modi per arrivarci,le barriere architettoniche sono spesso superabili,quelle nei cervelli delle persone molto meno.
    naturalmente io ho scritto senza sapere realmente quali sono i tuoi problemi, il mondo dei disabili è purtroppo vario,spero di non averti detto cose per te…

  6. 26
    Alessandro -

    Spero di esserti stato utile,se posso fare altro chiedi qui o avvisami che ti scrivo alla mail che hai lasciato,chiudo con un piccolo consiglio,non essere timida,chiedi e fatti sentire, solo così potrai ottenere qualcosa,se non chiedi tu nessuno verrà a chiederti se hai bisogno. Ciao

  7. 27
    Clara -

    Alessandro,

    hai descritto come “dovrebbe” andare. Adesso con la metro va abbastanza bene, ma siamo sotto Expo… Il mio dubbio è quando saremo al 1 novembre… Per la casa mi sto già attrezzando, dato che ne ho presa una al pianterreno per me da sola. I radiobus sono solo di quartiere, ormai non esiste più quello che ti scarrozza in giro (lo so bene perché l’associazione che frequento li utilizzava e ci hanno detto che non facevano budget, eppure il biglietto lo pagavamo!). Ad esempio non sai che la carrozzina elettrica non va bene per tutti, se hai due mani perfettamente funzionanti come le mie forse è meglio usarle. In più c’è l’ingombro. Io non posso comprarmi un pulmino per girare, nè voglio sempre usare i servizi del Comune (che non sono sempre disponibili, prova a prenotarli quando ci sono i centri diurni. Il comune ha appaltato a società esterne e ha la priorità). Ho una Pandina, manca una cosa e poi potrò guidarla. Tanti mi dicono esci da sola, ma se io esco è per stare in compagnia, per stare da sola c’è la mia casa. Posso permettermi (lo dico in simpatia) di consigliarti di noleggiare una carrozzina e fingere (davanti agli altri) di essere disabile (se non lo sei) e recarti nei posti che mi hai citato? Proveresti che non è cosi semplice non solo recarsi (basta il piffero che ti parcheggia sullo scivolo) ma anche chiedere aiuto. Io e un altro amico ci siamo sentiti rifiutare la visione in 3D di un film perché la sala non è accessibile. Cinema Odeon in pieno centro a Milano… Sarò lamentosa, lo so, ma a volte parlo con cognizione di causa :)!

    Ciao!

    Clara

  8. 28
    Almost-Imperfect -

    @Alessandro
    Non è proprio così. Magari fosse così facile. A me Clara sembra una ragazza in gamba e che sa il fatto suo, credo che le difficoltà incontrate siano proprio reali e credo anche che a un certo punto ci si scoraggi per forza

  9. 29
    Kid -

    Questo Paese è organizzato in modo vergognoso . Senza scendere nei particolari , tempo fa , sono stato in una città fuori dall’Italia in compagnia di una persona che vive a Roma , la Capitale . Mentre visitavano il posto , passeggiando per le strade , questa persona mi rivolge ingenuamente queste parole :” Quante persone ci sono in carrozzina!” ed ho intuito come il suo commento postulasse che la disabilità fosse molto diffusa in quel posto . Così le ho risposto che non era come credeva ma il punto era semplicemente che la città era dimensionata per loro e pertanto c’è ne erano molti in giro con le loro carrozzine a motore, perché essendoci le rampe su tutti i marciapiedi , nonché le rampe degli autobus perfettamente funzionanti e le altezze giuste dei marciapiedi queste persone potevano essere indipendenti. Mi ricordo che dissi :” Guarda che in Italia ce ne saranno altrettanti ma gli tocca stare in casa! Per questo qui ne stai vedendo molte , perché possono uscire!” e poi le feci notare come ci fossero rampe , corsie speciali segnate col giallo , carreggiate stradali sufficientemente larghe. Infatti queste persone non solo giravano senza difficoltà ma avevano delle borse montate sulle carrozzine dove tenevano la spesa , segno che anche i locali aperti al pubblico erano facilmente accessibili. Ed , infine , anche gli automobilisti erano ispettosi della segnaletica , fermandosi ad ogni attraversamento pedonale che è un’ altra pecca questa volta di parecchi Italiani . Perché è il pedone o chiunque utilizzi le strisce a doversi accertare che l’auto che sopraggiunge in prossimità delle strisce si fermi. Ecco , queste sono le cose principali, tra le tante , che rendono un Paese più o meno civile.

  10. 30
    Alessandro -

    Come ho scritto prima so che ognuno ha i suoi problemi, sapevo che avrei potuto dire cose sbagliate.
    io non sono disabile però conosco persone che lo sono,i posti che ho elencato li ho frequentati anche in compagnia di disabili e li frequentavanoloro anche da soli,il cinema odeon detto pure da Clara ha 4 sale non accessibili,le altre 6 si.
    naturalmente non volevo mancare di rispetto a Clara ne tanto meno insegnargli qualcosa,ho solo cercato di essere utile.
    uscire da sola significa anche poter conoscere persone nuove,la compagniasi può trovare anche in giro,come detto già da altri Clara è sicuramente in gamba e sa cosa fare,ho provato a dare qualche informazione sperando di essere utile.

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