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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
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1.662 commenti

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    LUNA -

    FUORI DAL CORO, perdonami, ma mi chiedo se tua moglie abbia la maturità necessaria per rendersi conto, al di là del concetto ideale di “maternità” e del fatto che vede tutto girare attorno al fatto di diventare madre come conferma di tutta una serie di cose, in cui forse e probabilemente l’insicura è lei, che le persone, non solo lei, hanno un’emotività e che l’essere genitori non è qualcosa per cui concepisci un figlio, e sempre al primo tentativo, il giorno dopo è nato, e suona una musichetta da commedia americana mentre tutto si risolve nel fatto che ti senti una donna con la medaglia perché cammini con tuo figlio dentro alla carrozzina e tutti ti fanno i complimenti.
    Non vorrei sembrarti caustica, non sto dicendo che per una donna il fatto di diventare madre non significhi tutta una serie di emozioni fortissime, e che non sia un tema delicato.
    Ma sto dicendo che se una donna non ascolta l’uomo con cui vuole avere un figlio e non lo vede come un partner alla pari nel momento in cui lui lei sta dicendo come si pone lui nei confronti della paternità, e non riesce a parlare più serenamente e costruttivamente di cosa significa, per ENTRAMBI, questo passo importante e parte per la tangente dicendogli che lui è un egoista e che non capisce, non sa, non vuole, non è, e prende la porta di fronte ad un incomprensione, una difficoltà e chiude il dialogo e dà tutto per scontato… beh, mi chiedo se stia lasciando davvero spazio (mentre dice che il suo uomo NON LO VUOLE) a quell’uomo come marito e padre.
    E mi chiedo (e penso che tu abbia tutto il diritto di chiederlo) se avrebbe lo stesso identico o simile atteggiamento se concepire il figlio si dimostrasse più difficile del previsto, durante i nove mesi di gravidanza (che non sono solo guardarsi la pancia), nei primi mesi in cui non si chiude occhio e si impara appena cosa significhi avere un figlio per davvero, e in seguito e in seguito e in seguito e non solo fino alla maggiore età del pargolo.
    Io non ho figli, ma tu dicevi del vero quando dicevi che un figlio cambia gli equilibri. Può cambiarli anche in meglio, ma li cambia, e più che mai, credo, serve essere una squadra, e dirsi le cose, e spiegarsi le cose, e anche palesare i dubbi, e anche riuscire a sopportare tensioni o incomprensioni e riuscire ad aggiustare il tiro e rassicurarsi a vicenda. E questo te lo dico perché io non ho figli, ma sono una figlia, e al contempo perché i miei amici hanno figli, chi uno, chi due, chi tre. E peraltro la maggior parte li hanno avuti all’età di tua moglie. Ci sono coloro che hanno sempre saputo che avrebbero avuto dei figli, e coloro che ad un certo punto si sono incontrati in questo progetto anche aspettandosi a vicenda e considerando, non in modo accusatorio, che era un passaggio che richiedeva una serie di riflessioni e assestamenti. I genitori che conosco discutono e a volte si innervosiscono, ma non è che si separano perché lui non ha capito in tre secondi e mezzo come si tiene un bambino.

  • 732
    LUNA -

    A volte si sentono incompresi, lui o lei, a volte vedono l’altro o l’altra come un egoista patentato. A volte capita che uno faccia una cosa credendo di fare bene e che l’altro soffra perché invece voleva che facesse qualcosa d’altro.
    Questo te lo dico perché li vedo. Ma li vedo con affetto anche vivere queste incomprensioni, umane tensioni, soprattutto all’inizio di questa meravigliosa e faticosa avventura, e nel caso in cui, assestati sul fatto di avere il primo figlio, arriva il secondo e bisogna ricominciare daccapo, ricreando un nuovo equilibrio, avendo meno tempo per sè. Vedo madri restarci male perché lui non ha capito che doveva arrivare prima dal lavoro, ma al contempo poi digli “vai, vai a prendere aria con il tuo amico un’oretta” perché si rendono conto che sennò lui scaturisce, e non perché è un cattivo padre che non ama sua moglie e suo figlio, ma perché anche lei a volte rischia di scaturire, e non perché è una cattiva madre o non ama suo marito.
    Sento persone, al di là degli ideali, dire la verità, pure con gli occhi pieni d’amore: “finalmente sono tornata a lavorare e a parlare con gente più alta di un metro” (però sempre con il cuore di mamma e non vedendo l’ora di tornare a casa) o “sono mesi che non riusciamo a chiudere occhio”. L’altro giorno parlavo con un uomo molto intelligente e simpatico, ci conosciamo da quando eravamo ragazzi, anche con sua moglie. Hanno due figlie piccole, una ha sette mesi. Lui chiacchierava con me di libri, lavoro, varie tenendo in braccio la figlia di sette mesi. La moglie chiacchierava con le amiche seguendo la bimba più grande. Erano una squadra, non è che uno diceva all’altro: te ne freghi di me perché stai parlando/te ne infischi perché non stai correndo dietro alle tue figlie contemporaneamente.
    Lui ADORA sua moglie e le sue figlie, e secondo me allargheranno ancora la famiglia. Se la squadra funziona e le possibilità economiche ci sono perché no? Ma la squadra che funziona non è una cosa da spot pubblicitario in cui le persone si leggono nel pensiero e non sbagliano MAI. Lui mi diceva: “A volte ci rendiamo conto che passeranno anni prima di poter fare una vacanza come quella che facevamo una volta, noi due”. Ma non lo diceva tipo rancore, rammarico, egoismo. Lo diceva perché è vero.
    Io preferisco le persone vere, FUORI DAL CORO, quelli che ammettono di essere anche stanchi, insicuri, quelli che dicono “a volte mi verrebbe da scappare fuori dalla finestra, perché sono stanco/a, poi però non lo farei mai perché amo tutto ciò che ho”.
    Li preferisco a coloro che pensano di sapere sempre cosa è giusto, e che giusto sia un modo solo e basta, e che se dici: “a volte scapparei dalla finestra” invece di riderci su insieme, e dire “anch’io sai?” cambiando un pannolino insieme si segnano la frase sull’agenda come una prova di immaturità, disamore.
    Io spero che tua moglie riesca a uscire dal suo senso del dramma e di schemi a modulo prestampato, che se metti la crocetta nel posto sbagliato game over

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    Fuori dal Coro -

    Ciao Aleba, Ciao Luna, grazie a voi per le risposte.
    A te Aleba: una frase, come quella detta dal tuo ex “credi di essere una brava mamma” è una brutta frase. Ma non può essere il pretesto per la fine di una relazione. Mi spiego meglio: dai tuoi racconti il tuo ex te ne fatte di cose cattive e onestamente questa frase mi sembra il male minore. Una frase brutta può sfuggire, può essere detta in un momento di rabbia. Raramente si pensa davvero a quel che si dice. A volte è detta solo per “colpire”, per far sentire la propria rabbia. Non so, ripeto, non conosco il tuo ex, ma credo che ben altri calci ti abbia assestato che non quello nascosto dentro quella frase. Quante frasi si dicono a sproposito. Onestamente non è mia abitudine farlo e se lo faccio chiedo scusa. Ma a volte ripeto, possono sfuggire, senza che tu comunque possa pensare realmente, solo una virgola di quanto hai espresso. Credo Aleba che tu con tua figlia quante volte, come chiunque mamma e chiunque papà, abbia punito tua figlia dicendole magari frasi che neanche lontanamente pensi. E non credo che tua figlia si leghi queste frasi al dito pensando che tu non le voglia bene. Lo so che il rapporto madre/figlia non è quello marito/moglie ma il concetto è lo stesso. Come tu come madre non pensi realmente ciò che stai dicendo a tua figlia in un momento di rimprovero così un marito o una moglie non pensano realmente ciò che viene detto al proprio partner in un momento di rabbia. Anzi ti dirò le cose che realmente si pensano vengono dette proprio in una situazione contraria, quando cioè non si è preda di rabbia o nervosismi vari.
    Dici bene anche tu Aleba quando sostieni che mia moglie sta vivendo con la paura di non poter diventare madre. E credo attualmente mi addossi ogni tipo di responsabilità in questo senso. Ma io la capisco ripeto. Quello che non capisco è perchè lei se ne sia andata, così come dice Luna, facendo la sua scelta, quando aveva a disposizione altre scelte per mettere in chiaro la situazione. Io ho fatto come dici tu Aleba: ho parlato, ho cercato di chiarire, l’ho fatta anche sfogare e spesso non ho replicato. Ma è bastato dirle che io in questi due anni e mezzo ho sofferto come un cane mentre lei è stata vista in giro sorridente per scatenare ancora rabbia verso di me. Io ho solo riferito ciò che mi è stato riferito e che cioè lei era stata vista in giro sorridente mentre io ero il ritratto dell’angoscia. Ma a prescindere se ciò sia vero o no perchè non prova a pensare soltanto che in fondo è stata lei ad andarsene di casa, a non parlare con nessuno, nonostante miei amici e miei parenti l’abbiano contattata a suo tempo per cercare di capire cosa stesse succedendo tra noi e, fondamentalmente, per cercare di aiutarci. Lei ha preso una decisione e ha chiuso con tutti. La gente cosa deve pensare ? Io non ho chiuso la porta in faccia a nessuno. Con gentilezza ho parlato a chi mi chiedeva e mi sono preso le mie responsabilità cercando anche di giustificarla per quanto…..

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    Fuori dal Coro -

    …mi è stato possibile considerando il fatto che è andata via lei di casa.
    Luna io non so se l’insicura è lei. Fatto sta che io le ho dato insicurezza negli anni passati non garantendole la possibilità di diventare madre anzi negandogliela proprio. Purtroppo cara Luna ho sottovalutato il ruolo della donna. Onestamente e ingenuamente ho creduto che una donna, e in questo caso lei, credesse all’amore di coppia più di ogni altra cosa. Non ho capito, ed è questo il mio errore più grave, che fondamentalmente la donna mente in secondo terzo piano il rapporto di coppia quando desidera avere un figlio. E’ inutile che ci giriamo intorno: la donna nasce per essere madre. Sono rari i casi in cui una donna non ha questo istinto. Ed io non l’ho capito. La donna, checché se ne dica sceglie l’uomo per procreare. Ed io sono stato un ingenuo ai massimi livelli.
    Anche perché anch’io voglio una famiglia e un figlio con lei. Solo che per me il rapporto di coppia è fondamentale prima di mettere al mondo un figlio. Io non riuscirei mai a pensare di avere un figlio se non con lei. Perché è lei che ho scelto come moglie e…come madre, nonostante lei pensi il contrario.
    Parli da donna matura Luna. E non capisco perché lei invece in questo momento sembra dimostrare il contrario. Da questo sito nei miei scritti non ho mai parlato male di mia moglie. L’ho considerata e la considero tuttora una donna in gamba, sensibile, intelligente, con dei valori, come se ne trovano poche in giro. E soprattutto una donna di sentimento. E di fronte a tutto questo non riesco a capire come possa essere cambiata in questo senso. Come possa cioè avermi messo alla berlina. Io che venivo al primo posto, io che avevo tutte le qualità di questo mondo, io che ero buono di carattere, io che ero disponibile con tutti. Ora sono diventato alla stregua di un inetto. Come è possibile tutto questo ? Come è possibile che accada tutto ciò nella mente e nel cuore di una donna che fino a poco fa mi considerava come la persona più importante del mondo. Chiedo a te Luna che ti vedo molto in gamba per ciò che riguarda gli aspetti psicologici ( e non solo) cosa accade in questi casi.
    Ho letto la disamina che hai fatto sulla gente che ha figli. Di come si comporta in casi di difficoltà. Certo mi hai portati esempi di gente molto matura. In grado di valutare ogni aspetto delle questioni legate ai figli. Onestamente io credo che ormai lei mi veda come una persona non in grado di poter gestire una famiglia, un figlio. O forse realmente non prova più nulla per me a livello di sentimento. Ma allora perché è tornata a cercarmi ? Perché mi ha detto che voleva riprovare ? Che quando ci siamo visti era stata bene con me ? Perché poi è cambiata nuovamente ? Cosa voleva che le dimostrassi ? Mi chiedeva se avevo davvero capito di aver sbagliato. Ma io oltre al discorso sulla famiglia non sono riuscito a capire cosa in realtà lei volesse che ammettessi sui miei sbagli. Non credo di non aver ucciso nessuno comportandomi…

  • 735
    Fuori dal Coro -

    …come mi sono comportato. Ieri vedevo dei miei amici con i loro figli piccoli giocare assieme e l’altro ieri sono stato con il mio nipotino a divertirci in montagna. Ho provato gioia, e anche lui l’ho visto bene con me. Ma insieme a quella gioia ho provato molta tristezza nel ritrovarmi senza un figlio per un mio sbaglio di qualche anno fa e per non aver avuto la reale possibilità da oltre due anni e mezzo per rimettermi in carreggiata con la donna che amo tuttora.
    Ma com’è possibile questo paradosso ? Alebva riprenderebbe suo marito se solo lui non la trattasse più come prima. E io ? Cosa devo dimostrare io ? Sto chiedendo solo amore. Amore verso un marito, rispetto e fiducia. Ormai ripeto da due anni non so più cosa sia la serenità. Non riesco ad andare avanti. Vorrei ricominciare con mia moglie ma come vedete non ci si riesce a capire. L’idea di iniziare una storia con un’altra donna non mi sfiora neanche l’anticamera del cervello perchè ho sempre lei in testa. E allora ? nella mia condizione cosa dovrei fare ? Forse scrivere così come mi ha suggerito Aleba ? L’ho fatto tante volte in passato, dovreiu farlo ancora per quest’ultimo periodo ? Spiegare ancora una volta nei dettagli tutto quello che penso ? Il perchè vorrei amore prima di pensare a diventare padre ? Ma possibile che lei non l’abbia capito ?
    Ormai ho un nervosismo estremo che mi attanaglia ogni giorno lo stomaco. Mi sento di aver buttato la mia vita e di non aver più tempo ma soprattutto la voglia di poter recuperare. Io vedo lei solo lei, mia moglie la donna che ho amato, che amo ancora nonostante da due anni e mezzo mi stia facendo soffrire come un cane. Mi chiedo come mai la sua sofferenza non le permetta di perdonare il mio sbaglio (o i miei eventuali sbagli) e riprendere la storia con me. Mentre io nonostante l’abbandono, le brutte cose dettemi, la separazione chiestami continuo ancora a pensare a lei e a pensare che tutto il passato può passare nel dimenticatoio ?
    Siamo due persone oneste, civili, buone d’animo, con valori veri dentro eppure ci stiamo facendo la guerra. Anche inconsciamente forse. Ma perchè tutto questo. Continuo a chiedermi questo da due anni. Vi parlo vi scrivo ma non riesco a comunicarvi i dettagli nei quali ogni volta sembra evidente che tra noi ci sia ancora qualcosa di grosso. Ma allora perchè tutto questo ? Cosa succede ?
    Un bacio Luna, un bacio Aleba

  • 736
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro, certo la frase detta dal mio ex non è stata la causa della fine della mia relazione. Tutt’altro, infatti io ho scritto che ormai aveva detto e fatto molte cose per ferirmi, quell’ennesima frase era un colpo basso appositamente assestato per farmi sentire una merda… ma io sapevo che intendeva solo farmi male. Vedi Fuori dal Coro, penso sia chiaro da come ho scritto!, quella è stata l’unica offesa per la quale mi ha chiesto scusa e penso l’abbia fatto perchè proprio non poteva affermare che io fossi una cattiva mamma. . nessun genitore è perfetto è ovvio, ma c’è una bella differenza tra genitore cattivo e genitore che si impegna al massimo per fare del suo meglio. Le frasi che vengono dette vanno chiarite SEMPRE e una volta chiarito il punto con comprensione reciproca e disponibilità, si dovrebbe solo progredire. Credo che il mio errore di fondo sia sempre stato quello di dare la mano e non ritirarmi fino a quando oltre il braccio non mi hanno preso anche le gambe. In passato, dopo una frase del genere, io avrei passato notti insonni a cercare di capire dove sbagliavo come mamma e come potevo migliorarmi. Non mi sarei offesa, capisci Fuori dal Coro?? Qualsiasi altra donna si sarebbe offesa a morte! Io no, io sempre a interrogarmi su me stessa, a mettere in discussione ME mentre ora so che gli ho dato troppa corda. Poi mi guardo attorno e vedo donne casalinghe che si offendono a morte se i mariti gli chiedono una camicia stirata. Gli estremi non vanno mai bene, si deve parlare con franchezza e accogliere il proprio partner, solo così la relazione cresce…questo vuol dire COLTIVARE.
    Ciao LUNA, condivido pienamente quanto scrivi..e si ricollega sempre al comunicare con empatia.
    Fuori dal Coro, riguardo a mia figlia non le ho mai detto frasi per ferirla, certo la riprendo e mi arrabbio anche! lei, che è piccola, mi dice “allora non sei più mia mamma” e io le rispondo che sarò sempre sua mamma, punto! Con il mio ex ho trascorso 15 anni a soffrire per le sue frasaccie nei miei confronti al punto di uscirne convinta di essere davvero inferiore a lui e a tutti quelli che lui diceva essere migliori di me, nel frattempo evitavo accuratamente di ferire lui non parlando di alcune cose che sapevo gli facevano male e rassicurandolo sul suo valore come uomo ogni volta che qualcuno menzionava quelle verità, prima fra tutte: casa, terreni e soldi gli sono piovuti addosso grazie alla morte di qualcuno…non perchè se li è lavorati! Quando ho preso atto della fase terminale del mio rapporto, ho DOVUTO smettere di proteggere lui e cominciare a difendere me stessa…e ti assicuro che su molti aspetti l’ho protetto ancora.

  • 737
    aleba -

    Fuori dal Coro : “Mi chiedo come mai la sua sofferenza non le permetta di perdonare il mio sbaglio (o i miei eventuali sbagli) e riprendere la storia con me.” Questa è la domanda cruciale che dovresti porre a lei e chiederle di rispondere per iscritto, con carta e penna…non al pc. Secondo me neppure lei ha capito bene il motivo preciso della sua indisponibilità nei tuoi confronti. Immaturità e autoconsapevolezza in erba, questo mi sembra tua moglie. Scusami se sono così diretta, io lei non la conosco, ma non condivido il suo modo di relazionarsi con te. Mi sembra alquanto capriccioso e un figlio non è un capriccio. Capisci cosa intendo?? Vi siete allontanati, ti ha chiesto la separazione ed ha avuto a disposizione due anni per elaborare la sua posizione. . . secondo me non ha fatto una analisi interiore, si è limitata ad argomentare anche tra sè e sè sui tuoi errori, sui tuoi maltrattamenti e sul tuo egoismo. Improvvisamente il lutto che ti ha toccato da vicino ha svegliato in lei il bisogno di esserti accanto e, senza dubbio, ha capito che non è finita tra voi. Eppure non riesce a sedersi vicino a te, mettere le tue mani sul suo grembo e dirti: ti amo e voglio vivere con te, capisco le tue paure e anche io sono spaventata, ma insieme saremo in grado di affrontare i periodi brutti e vedrai che avremo meraviglie nuove da condividere…magari in tre. Il passo dovrebbe farlo lei e dovrebbe farlo nel modo giusto: con amore, nell’amore e per l’amore. se ami una persona ti viene spontaneo andarle incontro, puoi incontrare scogli tuoi personali da superare, ma due anni Fuori dal Coro, non le sono bastati? Non, perchè non li ha messi a frutto. Sembra che senta di avere il coltello dalla parte del manico, che possa sentenziare sui tuoi sentimenti per lei e sulla tua disponibilità perchè tu non ti sei lasciato andare durante quel rapporto. Ma lei in quel momento stava facendo l’amore con te oppure stava sottoponendosi ad un intervento di inseminazione?? non riesco proprio a capire. Eppure tu sei qui che ti scervelli, che ti fustighi e scivoli…per aver detto “non ora”. Che differenza avrebbe fatto rimanere incinta tra qualche mese prendendosi un periodo da trascorrere a riscoprirvi, a perdonarvi l’un l’altra per la sofferenza che vi sieti procurati? In caso di amore consapevole, lucido, concreto e maturo: NESSUNA differenza. In caso di un amore che vuole ricevere più che dare, un amore immaturo e miope…NETTA differenza. Fuori dal Coro, quasi ogni giorno verso mezzanotte esco in balcone a guardare il cielo, sai quando tutto e calmo e silenzioso? mi rendo conto che a me bastava che lui ogni tanto, anche solo una volta all’anno mi avesse detto che per lui ero importante, che apprezzava l’avermi al suo fianco, che si riteneva fortunato ad avere una famiglia senza problemi di salute e economici. Non l’ha mai fatto! mi ha detto “io ti amo” il giorno stesso che sono andata via. Come si fa?? Come si fa?

  • 738
    Fuori dal Coro -

    Ciao Aleba
    Credo di essere una persona che durante tutta la sua vita avrà detto qualche frase infelice. E sempre dettata dal nervosismo. La vita di tutti i giorni credo sia composta da innumerevoli situazioni per cui a volte il nervosismo accumulato o una particolare situazione ti spingono a dire cose che neanche si pensano.
    La frase detta a mia moglie fu pronunciata in un momento di nervosismo nei suoi confronti, ma ti assicuro che non pensavo minimamente quello che avevo detto. Credo forse sia stata l’unica frase infelice rivolta direttamente a lei in tutti gli anni di relazione. Ammetto che certe frasi non debbano essere mai dette, ma a volte possono sfuggire. Io credo sia da prestare più attenzione a situazioni o cose che vengono dette o fatte in condizioni di normalità, quando cioè il nervosismo non prende il sopravvento. Tu Aleba, parlando del tuo uomo hai sempre evidenziato delle cose che a me facevano inorridire come uomo. Se mi avessi detto che in tutta la vostra relazione ti avesse pronunciato contro 4 frasi infelici e tu te la fossi presa allo stesso modo mi sarei inorridita nei tuoi confronti.
    Vedi Aleba, in questi due e mezzo è capitato che io e mia moglie ci siamo lanciati talmente tante frasi brutte addosso che credo non basterebbero due vite. Purtroppo, e lo dico anche per lei, ciò era dettato dall’estrema rabbia che avevamo ognuno nei confronti dell’altro. Ma ti garantisco che nonostante tutto se lei tornasse a vivere con me quelle frasi sarebbero poste nel dimenticatoio proprio perchè dette in un momento di rabbia.
    Tua figlia è piccola e chiaramente non capisce che tu la rimproveri per il suo bene però in quel momento la rimproveri. E il fatto che lei ti dica “tu non sei più mia mamma” testimonia il fatto che tu le abbia potuto dire o fare qualcosa che ai suoi occhi è apparso negativo. Ma è chiaro Aleba che tu provi amore per tua figlia. Questo è quello che sto cercando di far capire: non sono due, tre frasi infelici a decretare un “non amore”. Invece a me è successo questo. Tre frasi dette male sono state prese come un qualcosa di tremendo al punto tale che a distanza di anni mi vengono rinfacciate con rabbia e…odio direi.
    Purtroppo Aleba sto vivendo una fase della mia vita in cui mi sento colpevole di chissà cosa pur non avendo crocifisso nessuno. Nella mia vita ho assistito a fior fiori di litigi con tanto di parole grosse e a volte alzate di mani e io lì a dividere a parlare, far da paciere.
    Io che non ho mai alzato nè voce nè mani mi ritrovo oggi ad aver ferito persone senza essermi reso conto di averlo fatto. E sto pagando dentro di me come se tutto questo avesse avuto uno scopo: quello di ferire una persona. In questo caso mia moglie.
    Mi sto rendendo conto in età adulta quanto sia realmente difficile vivere. Quanto sia difficile essere capiti pur parlando chiaro. Quanto a volte vengano perdonati omicidi, stragi e via dicendo e quanto invece venga pesata una parola detta male. Sembra non esserci scampo per una…

  • 739
    aleba -

    Avete letto la mia storia, ho confidato qui situazioni che conoscono poche persone. Alcune di queste persone hanno sentito anche la “sua campana”. Sono rimasti allibiti per le motivazioni che lui tira fuori. Allibiti!! Mi accusa di aver dovuto sopportare innumerevoli cose che gli davano fastidio. Tra le poche che è riuscito a dirmi: ha dovuto sopportare che tutte le sere, dopo cena, uscivo in giardino 15/20 minuti con i cani e i gatti. Ridicolo!! Dopo che ci siamo trasferiti nella sua nuova villona, non gli andava giù che io non facessi più le pulizie nella casa dove stavamo prima (vuota). OK ci sto ricascando, non voglio parlarne…mi sento veramente stupida ad aver pensato che avrei “tenuto botta”, ad aver pensato che bastava che lo capissi e lo amassi, ad aver pensato che non avevo bisogno di comprensione e amore per me stessa.
    Fuori dal Coro, capisco bene che ti senti disorientato, che hai l’impressione di parlare aramaico antico. Eppure noi comprendiamo ciò che scrivi, e questo ti manda in crisi ancora di più…perchè lei non capisce. Tutto ciò che posso dirti è che il passato non va rinnegato, ma non può essere una zavorra e non va “tenuto vivo” a costo di sacrificare il presente e ipotecare il futuro. Ho da poco ritrovato l’abitudine di ringraziare, anche ad alta voce, per ogni giorno che si conclude andando a dormire in pace. Non ringrazio Dio in particolare, ringrazio la vita…il mondo. Prima lo facevo sempre, ho smesso senza accorgermene, andavo a dormire sempre più spesso con una sensazione di nero, di cupo oppure di estrema alienazione… Ora di nuovo ringrazio per le giornate che vivo, anche se le pressioni a volte sono tante, quando spengo la luce mi viene spontaneo dire “grazie per questa giornata”

  • 740
    Fuori dal Coro -

    …persona che pur essendo buona d’animo può essersi fatta sfuggire una parola che non doveva. Mi chiedo come abbiano fatto i nostri genitori ad andare avanti. Vedo mia madre distrutta dalla morte di mio padre. Eppure…quante se ne sono dette!!!! Ed io non capivo. Per me era assurdo potersi dire certe frasi e poi continuare ad andare avanti come se nulla fosse. L’ho chiesto a mia madre come abbiano potuto andare avanti per tanto tempo. E lei mi ha risposto che evidentemente c’era qualcosa di grande tra di loro, di forte. Mi ha messo a tacere. Una risposta d’amore Aleba.
    Io invece sto qui. Cento mie frasi d’amore, cento miei complimenti sinceri, un amore vero non hanno potuto nulla contro tre frasi infelici. Mi chiedo se questo sia giusto. Nonostante le scuse sincere che ho proferito nel corso di questi due anni e mezzo.
    E ci sto male Aleba, non sai quanto. Soprattutto quando so per certo che niente è stato detto da me con lo scopo di fare del male.
    Aleba, mi dici che qualsiasi donna si sarebbe offesa a morte di fronte ad una frase del genere. E io mi chiedo “perchè ?”. Perchè ci si offende a morte per una frase che neanche si pensa. Che magari è uscita fuori nel corso di una lite. Perchè oggi non si comprende che “errare è umano” che l’uomo o la donna possono sbagliare, che non si può essere sempre sereni e sempre controllori di se stessi ?
    E, perdonatemi Aleba e Luna in quanto donne, ma perchè noi uomini siamo più malleabili in questo ? Pochi giorni fa mia moglie mi ha detto delle cose per le quali dovrei sparire dalla faccia della terra. Eppure ho capito la sua rabbia anche se mi ha detto cose non carine.
    Vedi Aleba, tu hai citato tua figlia. Vorrei riparlarti tra qualche anno quando magari lei sarà adolescente e ti farà (spero di no) dannare l’anima perchè quella è un’età difficile. Quante volta dovrai rimproverarla e anche forse risponderle male perchè magari anche lei ti risponderà male. Ma questo vorrà dire che tu non ami tua figlia ? No di certo Aleba. Però potrebbe succedere che potrai uscire fuori dai gangheri senza per questo perdere l’amore materno.
    Ma questo pare non succedere negli altri casi. Non sai cosa sto passando per aver detto queste due tre frasi e sentirmele rinfacciare ogni volta quasi avessi ucciso Cristo. E nonostante tutto ci soffro perchè penso di avrela fatta soffrire involontariamente.
    Sai Aleba mesi fa ero giù, a terra. Ora sono nervosissimo. Non ho un momento di serenità e non so quando la ritroverò.
    Questa storia mi ha veramente distrutto. Non riesco a toglermela dalla mente, nonostante tutto. Ma soprattutto non riesco ancora a rendermi conto dopo due anni e mezzo che una persona possa trasformarsi in questo modo nei confronti di una persona che alla fine ha solo pensato a star bene. A star bene insieme a lei.
    Non capisco e non capirò mai.
    Ciao Aleba

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