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Come si fa a convivere con un dolore più grande di noi?

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Lettera pubblicata il 8 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Manny -

    Ciao Marta,lui non ha più i genitori (non li aveva già piu quando ci eravamo conosciuti). I suoi amici storici a loro volta si son fatti una famiglia x cui nn ci vediamo mai. Sostanzialmente ciò che lo lega a qs paesino che non offre nulla è solo il suo appartamento. Motivo di orgoglio e frutto dei suoi sacrifici (se lo sta pagando col mutuo). Lui in effetti è apprezzabile perché si sentirebbe umiliato a vivere nel mio appartamento,né accetterebbe di eteditarlo…ciò che lega me invece è che obbiettivamente quella è una bella cittadina col mare (va da sé tutto ciò che può offrire) e poi tutta la gente che conosciamo in spiaggia e ovunque andiamo (anche se nn sono amici intimi) e poi il motivo piu importante:io ho viaggiato tanto (dai 19 anni ho lavorato sulle navi della Costa e abitato in Germania) e gia quando lo conobbi gli espressi il mio grande desiderio/necessità di nn volermi piu spostare…deceduto mio padre nel 2012 mi aveva promesso saremmo andati ad abitare li. Ma poi ha cambiato idea dicendo che in quei 7 anni si era affezionato al paesino e al suo appartamento…
    Per altro la cosa assurda è che prima di conoscerci ogni anno pagava affitti profumatamente pur di venire in vacanza al mio paese. Sfortunatamente ha trovato e acquistato l’appartamento nel paesino nel dicembre 2004 poco prima che io lo conoscessi (l ho conosciuto Agosto 2005). Cmq tornando alla mia città natale io li sono anche coproprietaria di una attività estiva,dove lui lavora la sera come secondo lavoro x arrotondare…rigurdo gli amici in realtà non ne abbiamo di rilevanti né lì né qui. ..ti ringrazio tanto x avermi risposto. Accetto qualunque cosa mi dirai anche se dolorosa purché obbiettiva…dimmi pure se nn mi sono spiegata… buona serata

  2. 12
    Manny -

    Scusa ho dimenticato una cosa importante io li al mik paese,oltre a mia madre (perfettam autosufficiente), ho anche mia sorella, coetanea di mio marito,anche lei sposata e con un figlio…

  3. 13
    marta 2014 -

    Mi vengono in mente queste domande…
    Lui ha paura che nella città al mare con tua madre e tua sorella gli dedicherai meno attenzioni?
    Non è che magari è un pò solitario e ha paura che al mare frequenterete gente e lui preferisce di no? Forse è un po’ casalingo e gli basta stare con te e non desidera fare vita sociale?
    Se è così orgoglioso nel sentirsi un po’ in difetto nella tua casa forse non c’è abbastanza confidenza tra di voi?
    Avete figli?

  4. 14
    Manny -

    Si abbiamo un bimbo che in luglio compie 11 anni.Ti faccio queste domande perché viste da fuori certe situazioni si possono vedere con più obiettività. Si credo che uno dei motivi possa anche essere quello che dici,sommato al fatto che dopo 12 anni non è più cotto/matto e fa le cose più ponderate…ti chiedo 1 ultima cosa:tornando alla mia domanda iniziale. Vista così tu credi che la mia rinuncia sia normale?rientra nella norma?è alla stregua di ciò che fanno tutte le coppie? Credi che io dovrei accontentarmi? Credi chevio sia fortunata e ingrata con la vita? Scusa ma ho perso l’obbiettività….grazie

  5. 15
    marta 2014 -

    Non è facile trovare la soluzione, la domanda che ti devi porre e devi porre a lui è quale sia la vera ragione che gli fa preferire un paesino dove comunque non ha legami stretti invece di una cittadina vivace e con più opportunità.
    Vostro figlio vorrebbe trasferirsi al mare? Parla con tuo marito della crescita e delle maggiori possibilità per vostro figlio se vi trasferite in città.
    Non c’è una regola, cedi tu o cede lui uno dei due resta insoddisfatto, non è questione di marito o moglie.
    Questo tema lo trovi al contrario (lui vuole andare in un altra città) nel film “Il tempo delle mele 2”, guardalo magari ti dà qualche spunto.
    Certo che se tu sei insoddisfatta nel paesino e lui accetta di trasferirsi ma poi è insoddisfatto nella città…. questa non è la soluzione.
    Una soluzione di compromesso, tipo fare una prova di un anno scolastico e se poi va male prometti che accetterai senza lamentarti di ritornare al paesino o qualcos’altro?
    Io ti ho dato solo degli spunti, ma alla fine il consiglio è parla con lui e cerca di capite I VERI MOTIVI (poco socievole?).

  6. 16
    Manny -

    Grazie Marta.
    Mi sei stata d’aiuto.Dunque il mio sacrificio è normale se uno dei 2 deve cedere… mi guarderò il film.Spero che nel tempo la situazione trovi una piega diversa:lui che cambia idea (non credo) oppure che se questo è il mio destino spero che il Signore mi dia forza e strumenti per sopportarlo….buona giornata Marta grazie

  7. 17
    rossana -

    Manny,
    vero che quando l’ubriacatura sensuale è in buona parte archiviata diventa difficile ottenere dal maschio la concretizzazione di quanto in precedenza promesso.

    nella vostra controversia, che spazio hai riservato a vostro figlio? alla continuità di scuole e di amici che possono contribuire favorevolmente a una sua crescita serena?

    oltre alla difficoltà del tuo uomo di accettare quella che può apparirigli come una superiorità economica, sei sicura che non abbia legami amorosi alternativi in loco?

  8. 18
    Vic -

    Oggi è san Valentino un giorno di gioia per i fidanzati,
    ma può essere di tristezza per chi è solo e ha perso
    la persona che ama.
    Il dolore è forte perchè quando si crea un rapporto
    diamo un pezzo di noi e prendiamo un pezzo
    dell’altro, così quando veniamo lasciati,
    restiamo con un pezzo della nostra anima in meno,
    una ferita.
    Occorre tempo per elaborare questo che è una specie
    di lutto.
    La nostra mente continua a vagare nel passato
    e a chiederci perchè è successo.
    Benchè sia passato molto tempo da allora,
    ricordo come mi sentivo, quel senso di perdita
    e di vuoi.
    Poi dopo due anni trovai un’altra persona
    con cui ho ritrovato l’affetto e la passione.
    Però non mi pento di quella prima storia finita male,
    perchè mi ha fatto crescere come persona,
    anche se questo l’ho capito solo dopo.

  9. 19
    marta 2014 -

    Manny,
    non sto dicendo di rassegnarti ma di cercare con la tua intelligenza di capire cosa trattiene tuo marito e quale può essere il modo migliore per affrontare la cosa.
    Se non puoi obbligarlo a trasferirvi puoi sicuramente chiedergli di PARLARNE, scegli il MOMENTO GIUSTO e riprendi l’argomento anche più volte.

  10. 20
    Manny -

    Care Marta e Rossana,vedi in due parole avete centrato il punto più della mia psicologa. A volte troppi ragionamenti,quando poi si è tropo coinvolti in un problema,si rischia di perdere il filo del discorso. Si vedono i puntini intorno ma non si vede l’evidenza dei fatti,quella che hai sotto gli occhi. Allora lui un’altra mi sento dire che non ce l’ha (figuratevi,col fiuto che abbiamo noi donne
    …) ma credo che sia entrato nel torpore della routine e nn essendo più “cotto”col cavolo che molla le sue cose. .si gode la sua casa e d’estate usufruisce della mia…molto semplice e chiaro. Molto banale e non fa una grinza.. credo che nella vita bisogni avere il coraggio di guardare la realtà senza prosciutti sugli occhi … vi ringrazio molto ragazze..

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