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Convivere e condividere

di Ambra2008 (ex user)

Sono una ragazza di 22 anni, molto socievole e con una gran voglia di vivere, conoscere gente e uscire.
Circa due anni fa ho conosciuto un ragazzo stupendo (il mio attuale fidanzato) ed è stato amore quasi da subito (almeno per me).
Lui ha 17 anni più di me e tutti mi dicevano che la differenza di età non è problema da poco, che prima o poi avrebbe iniziato a pesare sul nostro rapporto ecc ecc.
Ma per me, per noi, ovviamente non era un problema.
Allora intraprendiamo una storia stupenda, ovviamente con quasi tutti contro… compresi i miei genitori.
Ma io un amore così non avrei mai neanche lontanamente immaginato di provarlo e me ne frego di tutto e tutti.
Dopo pochi mesi decidiamo che siamo stufi di fare l’amore in macchina, di non vederci nelle fredde e piovose sere d’inverno ed allora decidiamo di prendere in affitto una graziosa casetta dove lui si trasferisce quasi da subito.
Io invece, per far abituare un po’ i miei genitori all’idea (specialmente mia madre) desisto per qualche mese dormendo con lui solo sporadicamente e continuando a tenere tutte le mie cose a casa dei miei.
Poi dopo quasi un anno, vedendo che più o meno mia madre si era rassegnata, decido di trasferirmi definitivamente ed ecco che sono quasi 6 mesi che viviamo insieme.
Lascio il mio lavoro di barista che amavo tanto per poter conciliare i miei orari con i suoi perché ovviamente io molte sere lavoravo e la mattina ero a casa invece lui lavorando in fabbrica ha orari nettamente opposti.
Come ho precedentemente accennato, a me piace molto uscire e stare tra la gente, ma lui è molto pigro, pantofolaio, e a volte profondamente apatico.
Molti dicono che è l’età, ma non è così, non ha 60 anni, ne ha 38 e quante persone a quest’età escono e si divertono?
Io affermo invece che sia più una questione di carattere ed infatti indagando un po’ tra i suoi vecchi amici, ho scoperto che per sommi capi, lui è sempre stato così.
I primi tempi che ci siamo messi insieme quando a lui non andava di uscire, a volte a me andava e lui mi diceva di uscire senza problemi ed io lo facevo.
Poi quando tornavo a casa lo vedevo arrabbiato, con un muso lungo quanto un’autostrada e finivamo immancabilmente per litigare.
Poi fortunatamente si è tolto questo brutto vizio di dire si e di arrabbiarsi dopo.
Ma non è questo il vero problema…
I problemi sono tanti e cercherò di elencare chiaramente:
innanzi tutto la convivenza sta iniziando a diventare pesante (almeno per me) perché io per convivenza intendo proprio condividere e quindi anche con ciò che c’è da fare in casa.
Lavoriamo entrambi ma in casa faccio tutto io.
Ma all’inizio non era così perché ci eravamo messi d’accordo diversamente, poi ad un certo punto ha perso l’abitudine di non aiutarmi più in casa.
Vabbè, ci passo su.
Poi c’è il problema economico… si sa che quando non si hanno più i genitori che provvedono a tutto, anche un euro diventa importante.
Ma l’economia la faccio solo io: fumo tabacco per risparmiare, al supermercato acquisto sottomarche comunque buone, rinuncio a molte cose che mi piacerebbe acquistare per cercare di mettere da parte qualcosa per i periodi tristi.
Invece lui appena prende lo stipendio (1200 al mese) sperpera.
Io fumo una busta di tabacco che pago 4 euro e mi dura 5 giorni, lui invece compra 2 pacchetti di marlboro al giorno.
Non è che voglio fargli i conti nelle tasche, ma se siamo in 2 non vedo perché i sacrifici dovrei farli solo io che prendo la metà del suo stipendio.
Poi c’è la sua innata pigrizia che lo sprofonda nel divano appena torna a casa dal lavoro.
Serata tipo? Torna dal lavoro, si siede sul divano a giocare a play station con un aperitivo.
Io intanto cucino, apparecchio la tavola e ceniamo.
Poi lavo i piatti mentre lui si risiede sul divano a fumare la sigaretta.
Poi, sinceramente lo raggiungo perché sarei stanca un po’ anch’io e ad un certo orario ci trasferiamo al piano di sopra per andare a dormire.
Io mi lavo prima di mettermi al letto, lui no.
Io sinceramente non gli sento neanche mai usare la doccia… non so.
Si lamenta perché metto il deodorante, lui non lo fa.
La sua pigrizia lo porta a non fare niente: abbiamo un armadio che ha bisogno di manutenzione (è un anno che un’anta non si chiude bene)
Non ne parliamo quando decidiamo di uscire: mi fa scendere le palle a terra scusate il termine.
Io mi lavo, mi vesto, mi trucco, insomma faccio tutto e solo dopo aver finito io, lui si avvia a fare le mie stesse cose (premetto che abbiamo 2 bagni) solo che ci mette il doppio del tempo ed io vestita e pronta devo aspettare (se tutto va bene 3/4 d’ora)
Insomma se sono fortunata per le 23 siamo fuori di casa per poi tornare a mezza notte perché giustamente il mattino dopo si va a lavoro.
A volte mi fa passare la voglia di uscire.
Poi da un paio di giorni lo vedo col muso: gli chiedo se c’è qualche problema e lui mi risponde di no quando poi eravamo d’accordo sin dall’inizio della nostra storia che quando ci sarebbe stato anche un minimo problema, avremmo dovuto parlarne subito, per evitare che il problema degenerasse.
Vabbè vi ho già annoiato troppo
Ora cercherò di tirargli il problema dalla bocca e poi riscriverò.
Ma voi cosa mi consigliate di fare?
Io gli voglio bene, non riesco a lasciarlo, non riesco ad andarmene nonostante tutto.
Voi cosa fareste nella mia situazione?

Lettera pubblicata il 10 Aprile 2009. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    gianni1089 -

    Sinceramente a me pare che lui,uomo di mezza età (se posso permettermi di chiamarlo così) ha trovato una bella ragazza,giovane con cui ci convive,gli fa fare la “ragioniera”,l’adetta alle pulizie e in pù un lavoro normale….lui invece spende e nn fa nulla in casa…………..ma scusa,che cosa vuole dalla vita di più??Nulla!!! Ha trovato la sua serva che gli fa tutto e visto che tu non reagisci continua a fare il suo comodo e a dir mio peggiora di giorno in giorno. Se io fossi in te ripenserei alla storia con lui.

  2. 2
    celeste -

    io ti dico che finché sei in tempo, ti conviene tornartene dalla tua famiglia.

  3. 3
    toroseduto -

    Penso che questa storia abbia bisogno anche di un’altro punto di vista. Appena sposati,io cucinavo, lavavo i piatti, pian piano, non andava bene più niente, la pasta era cruda, usavo troppo detersivo, va bene, facciamolo insieme, davo fastidio,leggi il giornale, guarda la televisione, quando è pronto ti chiamo. Ogni tanto facevo le melenzane alla parmigiana come avevo imparato da mia madre,ben cotte e condite, queste sono da buttare! sono bruciate, c’è troppo olio…insomma piano piano sono stato messo fuori dalla cucina. Solo ogni tanto che mi vedevo con gli amici e lei usciva con le amiche potevo sfogare e cucinare come piaceva a me. Neppure io facevo mai la doccia a casa, la facevo al lavoro prima di tornare a casa.E anche a me hanno sempre dato un pò fastidio i deodoranti. Comunque non abbiamo mai litigato in tanti anni, solo che abbiamo imparato a vivere assieme,si, bisogna imparare ed evitare le cose che all’altro danno fastidio.toccava sempre a me alzarmi di notte quando piangeva la bambina,e lo facevo con piacere,ero più portato a tranquillizzarla.La vita in comune richiede dei sacrifici,ma non fino al punto di perdere il rispetto l’uno per l’altro, e più si va avanti con gli anni, più s’impara, ma questo è un’altro discorso.

  4. 4
    steffy -

    Mi sembra di rivivere la mia situazione. Lavoro, casa, pulizie, andare a fare la spesa sola perchè lui è troppo impegnato. La sera rientra a casa, dopo quasi 16 ore di lavoro. Si cena, si guarda un pò la tv o lui gioca alla playstation. Si va a nanna. A volte neanche il tempo di due coccole e già si dorme, domani ricomincia una dura giornata di lavoro…per lui. Io li ad aspettare che mi dedichi un pò di tempo, ma non si può. Il lavoro, la carriera prima di tutto…passano 6 mesi,litigi su litigi…alla fine decido di andar via e lui acconsente…probabilmente non eravamo fatti per stare insieme, anche se io continuo ad amarlo.

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