Ci sono ricascato, però adesso ho 30 anni

La lettera ha ricevuto finora 135 commenti

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1. 51
   Gabriele - 5 Settembre 2018 11:57

   Come siamo diplomatici ragazzi. Ognuno di voi, dice: “diciotto anni è maggiorenne”. Appunto maggiorenne. Ma quanti sono i maggiorenni che a diciotto anni sono anche ADULTI? Oppure hanno sufficiente esperienza per capire che tizio le vuole portare in albergo due notti per scoparle e basta?
   In ogni caso, qui ci stiamo occupando di un altra vicenda, cerchiamo di stare nel merito. In ogni caso, una ventenne non ha la testa sulle spalle, per capire che un trentenne vuole altre cose rispetto a lui o a lei. Sono pochissimi i ventenni maturi, adulti.

2. 52
   rossana - 5 Settembre 2018 14:49

   Suzanne,
   “tornassi indietro rifarei gli stessi identici sbagli. L’essere umano vuole essere libero anche di scegliere il male per se stesso, e questa libertà non può essere tolta, ovviamente se rimaniamo nell’ordine normale delle cose.” – sottoscrivo ogni singola parola.

   per me la libertà, nei limiti concessi dalle situazioni in cui ci si trova a vivere, è un valore di primaria importanza. ben accetti consigli e suggerimenti di parenti e amici, che posso cogliere o scartare…

   se devo crescere in tutti i sensi lo voglio fare a modo mio, seguendo i percorsi che preferisco, dai quali non potrò ricevere mai risultati esclusivamente negativi.

3. 53
   Golem - 5 Settembre 2018 14:59

   Gabriele, la vita “in teoria” è una cosa, quella in “pratica” è un’altra, ma le esperienze vere si possono trarre solo dalla seconda. Dalla prima si può solo immaginarle, le esperienze. Ecco perchè quando si affrontano certi discorsi partendo da piani così diversi, si deve fare un netto distinguo tra le cose certe, quelle che provengono dalla vita vissuta, e le “supposte”.
   Per le supposte lascio a te scegliere l’utilizzo che se ne può fare. Ribadisco: hai fatto benissimo, e infatti tua sorella te ne è grata.

4. 54
   Deimos - 5 Settembre 2018 16:55

   Gabriele, ti ripeto un’altra volta: hai letto attentamente la mia storia? Perché penso che non tu non abbia capito niente. Lo vuoi capire che se per me fosse stata solo meramente un’avventura sensuale, allora non ci dovrei stare così male? Lo vuoi capire che clamorosamente forse è lei che mi ha “trombato” in tutti i sensi? Che è lei che ha fatto il primo passo? E che è lei che vuole essere sco....? Io non dico che non voglio scoparla, mica sono ipocrita. Allo stato dei fatti, io vorrei abbracciarla, tenerla per mano, perché mi ha fottuta la testa, quando vedo le sue foto io sospiro, mica penso “ah, non vedo l’ora di essere in albergo a scoparla” . Non fare di tutta l’erba un fascio. Non mettermi in bocca parole non mie. La maggiorparte degli uomini è come dici tu? Probabile. Ma io sono maledettamente perso di questa ragazza. Quindi in questo caso, è la 21enne che vuole solo trombare ed è il 30enne che invece vorrebbe un legame importante. Tutto il resto è fuffa.

5. 55
   Gabriele - 5 Settembre 2018 18:20

   A parte il fatto che l’ultimo commento, che ho scritto non era rivolto a te Deimos. In ogni caso già il fatto che tu dica “sco....” invece di “fare l’amore” non mi convince tanto su quelli che pensi siano i tuoi intenti. In ogni caso, se sei masochista in amore, sei libero di esserlo. Analizziamo i fatti per un momento, ti va?
   Assumiamo ad argomentum, che questa sia la storia della tua vita, o comunque una storia che potrebbe essere importante. Dopo il periodo di stage all’estero lei tornarà a casa sua, anzi vi troverete prima in un albergo per quattro giorni, a fare una vacanza, perfetto. Il pregresso è questo:
   1) Tu sei ustionato da relazioni precedenti, tutte importanti
   2) Lei torna da una esperienza, che inevitabilmente cambiarà le sue prospettive, rispetto a quando è partita
   3) Vi siete visti solo tre volte prima che partisse
   4) Abitate in altre regioni, e bisogna farsi almeno un centinaio di chilometri per vedersi.
   Domanda: Dopo l’albergo a quattro stelle che cosa cosa succede?

6. 56
   Rdf - 5 Settembre 2018 18:22

   Ma poi di cosa stiamo parlando?

   La tipa ha 21 anni, ne avrà già fatte di cose da scriverci un libro, pure limoni con donne figurati.

   E lui ha 30 anni, 9 di più … la norma

   Anzi…probabilmente avrà avuto più esperienze lei che lui, che a quanto ho capito e’ unodinquelli dolci che si innamora …

   Quello a rischio qui e’ lui mi sa

   una ragazza a 21 anni e’già una donna . Ne parliamo come se avesse 14 anni. A 16/17 anni semmai le ragazzine già perdono la verginità ! A scuola in 3 media già si faceva petting con le compagne in gita di classe

   All epoca dei nostri genitori i figli si facevano a quell età, dai 20 ai 25 almeno uno lo si sfornava…ed anzi ci si sposava.

   9 anni di differenza tra uomo e donna e’ una cosa normalissima

   ma figurati questa se a 21 anni deve chiamare a casa dall Irlanda a chiedere permesso a fratello o papà ogni volta che si prende una cotta o vuole farsi una sco..... Lo fa e basta

   Tanto sarà una esperienza come le altre

   Siamo patriarchi di brutto … e tutti cornuti, questa è la triste verità

7. 57
   Gabriele - 5 Settembre 2018 18:26

   P.s. È inutile che dici di rileggere la storia agli altri, se tu per primo non sei in grado di raccontarla: prima dici che avete un feeling incredibile che vi volete, e poi dici che lei vuole solo sco...., mentre tu sei il bravo ragazzo che vuole la storia seria. C’è una contraddizione dovuta ad una certa confusione, e io non penso di dovermi scusare, per essere riuscito a tirartela fuori?

8. 58
   rossana - 6 Settembre 2018 08:36

   Rdf,
   “Siamo patriarchi di brutto …” – purtroppo, quasi sempre ancora sì.

   le giovani donne vanno guidate, istruite e tenute sotto controllo (come se ancora non fosse stata inventata la pillola anticoncezionale) mentre i maschi della stessa età sono liberi di sbagliare e di sperimentare.

   le donne sono sempre vittime, ingenue e sprovvedute, e i maschi quasi solo carnefici o mascalzoni.

   altro che due pesi e due misure!

9. 59
   Golem - 6 Settembre 2018 11:04

   Sarà patriarca Rdf, non tutti gli uomini. Come ebbi modo di dire in e per altre occasioni il valore di un’azione va giudicata dalla bontà del risultato. Se l’azione di Gabriele, che ha intravisto un possibile rischio per una persona a cui teneva, ha prodotto un risultato positivo per questa persona, e la stessa protagonista lo riconosce, dove sta l’abuso? Cercare di disegnarsi una realtà che coincida con la propria, andandosi a cercare esempi parziali oltre che soggettivi, non cambierà comunque quella realtà, nè l’intima sensazione che possa essere stata un fallimento, se si continuano a cercare esempi di conforto.
   Gabriele ha fatto bene, la sorella è contenta e lo ringrazia, dove sta l’abuso? Quella ragazza era in grado di ragionare e non di recitare la parte da “io sono mia…” come una capra che in età più che matura non ha capito che il mondo non è come lo vede lei che non è mai uscita dall’ovile.
   La guerra dei sessi è finita da un pezzo. Solo qualche “giapponese” rimane nella giungla a combattere i fantasmi del passato.

10. 60
    maria grazia - 6 Settembre 2018 14:01

    Non è questione di stabilire chi sia la vittima e chi il carnefice, ma è questione di avere la capacità di astenersi da giudizi personali quando si tratta delle scelte altrui. Se un uomo ha diritto di “sfogarsi” sessualmente e di dedicarsi solo a rappori ludici dopo aver subìto gravi delusioni, senza per questo essere giudicato duramente, lo stesso diritto deve poterlo avere una donna. Fermo restando che OVVIAMENTE questo modus non è obbligatorio nè è scontato che possa giovare a tutti.

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