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Cambiare città per amore

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Gennaio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    ALEXANDRA. -

    ciao b80alive..ti ho risposto alla mail! sono a terra..

  2. 12
    racled -

    ciao ho letto ora questa lettera, com’è andata poi?

    per esperienza personale posso dirti che sono originario della provincia di napoli, sono stato alcuni anni a roma e per seguire la mia ex mi sono trasferito da meno di un anno in brianza… a parte il fatto che a me poi è andata male e quindi col senno di poi non rifarei la cazzata… che dirti, è chiaro che se nasci e cresci in un posto ci starai sempre bene;
    io ora sono in un posto dove non manca nulla, potrei starci benissimo, invece mi manca tutto, non è il mio posto;
    secondo me quando 2 persone di origini geografiche diverse stanno insieme è meglio che si costruiscano la loro vita in una città nuova per entrambi, ovvio che questa è la situazione ideale, tra il dire e il fare… però quando uno dei due si trasferisce nella città dell’altro c’è sempre squilibrio e uno dei due non vive bene, c’è poco da fare, si può andare anche nel posto più bello del mondo ma se non lo senti tuo, è dura, dura dura…
    io infatti tra non troppo tempo voglio ritornare a roma che mi sembra un giusto mix tra le diversità di nord e sud e poi è una città che offre qualsiasi opportunità;

    quanto al tuo caso, se vi amate veramente troverete, se già non l’avete fatto, la soluzione per vivere insieme, ma gli aut aut non portano da nessuna parte, vuol dire in quel caso che si tiene più al posto che alla persona che si ama… io con la mia ex sarei andato a vivere anche in alaska, e sono di napoli… valuta tu

  3. 13
    b80alive -

    ciao Alexandra,

    ho letto solo adesso con palese e colossale ritardo che mi avevi risposto all’e-mail perché mi è arrivato in bacheca il post di racled e ho trovato anche il messaggio che mi hai scritto tu il 18 marzo.
    Perdonami ma la tua e-mail non mi è mai arrivata altrimenti ti avrei senz’altro risposto e questo tuo post non l’avevo mai letto…
    Come vanno le cose?

  4. 14
    Zeta -

    Sono delle Marche, e la mia ragazza di Roma. L’ho conosciuta nelle marche, lei studiava e poi l’ho seguita. Con cento euro in tasca, mi sono tuffato e dopo una lunga gavetta forse mi danno l’indeterminato.
    Contento? No, affatto. Roma mi soffoca, rumore, traffico, smog, sovrappopolazione, file perpetue. Sai cosa penso? Che ognuno di noi dovrebbe vivere nella città in cui è nato, altrimenti sarà una vita di sacrificio psicologico. Io la amo, ma da Roma vorrei fuggire. Lei mi ama e nelle Marche non vorrebbe andare. Ora c’è un bivio, nella vita mi annullo io per lei, o lei per me?
    Con questo Alexandra ti voglio dire, che ho notato anche nelle tue parole un certo ‘patriottismo’. Perchè le cose sono giuste per te, e non per lui? In fondo tutti e due, seppur con motivazioni e con tesi opposte volete la stessa cosa. Casa Vostra!

  5. 15
    Spences -

    Leggendo questi commenti mi sono reso conto di quanto ci sia in ognuno di essi un po’ quello che è successo a me.
    Io per amore ho lasciato un paese della Sardegna dove sono stato trasferito per lavoro. Premetto che sono di Roma. Inizialmente immaginavo che la mia vita in Sardegna sarebbe stata infernale invece dopo 3 anni e mezzo mi sono talmente integrato che la scelta di lasciare tutto per amore è stata una gran fatica …mi sono trovato davanti al famoso bivio, quello che ogni tanto ti si presenta davanti…e dopo svariate difficoltà di scelta ho deciso di tornare a Roma dalla mia ragazza. E stata dura…molto dura. Non ero più abituato al caos, al traffico, alla mancanza dei miei spazi, del mare isolano, dell’aria pulita e della natura selvaggia di quei posti…ma già prima di lasciare l’isola avvertivo dentro di me forti resistenze…forse non ho sentito fino in fondo il mio cuore…e alla fine il risultato è stato quello di esplodere tante volte davanti alla mia ragazza…ora sto cercando di abituarmi…ma non so se riuscirò a vivere qui per sempre…se non riesco ho preso in considerazione l’ipotesi di tornare indietro… Non sempre la propria città di origine è l’unica soluzione possibile e comunque…è vero che bisogna sentirsi dentro fino in fondo senza paura di ferire gli altri…”va dove ti porta il cuore” è una sacrosanta verità…intendendo …va dove ti portano le tue sensazioni e i tuoi sogni interiori…

  6. 16
    fabiana -

    sono fidanzata da 9 anni con un ragazzo veneto ed io sono romana sto per lasciare tutto e trasferirmi in una frazione con poche anime chiamata cornuda !! ho lasciato lavoro fisso famiglia amici ecccc al cuore non si comanda ovunque e comunque se è vero amore!!!

  7. 17
    b80alive -

    @Spences
    Inizialmente immaginavo che la mia vita in Sardegna sarebbe stata infernale invece dopo 3 anni e mezzo mi sono talmente integrato che la scelta di lasciare tutto per amore è stata una gran fatica
    (…)Non ero più abituato al caos, al traffico, alla mancanza dei miei spazi, del mare isolano, dell’aria pulita e della natura selvaggia di quei posti…ma già prima di lasciare l’isola avvertivo dentro di me forti resistenze…

    Come ti capisco!!! Sai, all’inizio e non solo all’inizio, abituarmi a stare in Sardegna è stata duretta per me che venivo da Roma ma adesso – pur amando sempre la mia città – non riesco ad immaginare di vivere senza quell’isola! Ti entra dentro il suo ritmo, la natura, la sua gente e poi non se ne va più via. Quando dicono che esiste il mal di Sardegna proprio come esiste il mal d’Africa dicono la verità e chi non ci ha vissuto non lo può capire. Io torno sempre a Roma e ho un legame con la mia città sempre molto forte ma ormai ho due patrie, non una sola…
    In bocca al lupo per tutto e in bocca al lupo a chiunque debba trasferirsi!

  8. 18
    Gina -

    Nell’esperienza di Alexandra leggo esattamente quello che sta succedendo a me.. Forse sbagliando, parto dal presupposto che se due persone si amano, occorra trovare dei giusti compromessi per evitare l’infelicita dell’altro.. Il mio fidanzato si e’ trasferito in un altro Paese dopo un anno che stavamo insieme, perche qui in Italia non trovava un lavoro ( il suo lavoro), dicendomi che sarebbe starò via un paio di anni per cercare qualcosa di nuovo in Italia con un po’ di esperienza in piu. Premetto che io sarei stata disposta a trasferirmi in qualsiasi parte d’italia per lui, fortunatamente il mio lavoro lo consente. Con il passare del tempo e dopo varie liti, mi diceva che ci si poteva trasferire in un altro paese ancora o che comunque avremmo trovato una soluzione. Bene, a distanza di due anni dalla sua partenza, il suo discorso e’ : io di qui non mi muovo, amo questo paese e non ci penso nemmeno a tornare in Italia; se vuoi vieni su tu, altrimenti niente. Mi e’ cascato il mondo addosso… Tenete conto che io stavo valutando davvero di andare su da lui nonostante abbia un mutuo da pagare, nonostante abbia un lavoro fisso e nonostante sia figlia unica. Vi posso pero dire che il suo discorso mi ha delusa talmente tanto? E’ stato cosi carico di egoismo, da farmi mettere in seria discussione tutta la nostra realzione. Non si e’ preoccupato di valutare il sacrificio che comporterebbe per me andare in un paese di cui non conosco la lingua, le cui abitudini sono cosi diverse dalle nostre… Qualsiasi cosa accadesse, io sarei da sola, ma sembra che a lui questo non interessi perche li’ lui e’ felice.. Mi garantisce che mi farà stare bene, ma su che basi? Mi sta facendo capire di non essere disposto a rinunciare a niente per me e a pretendere solo…secondo me, seppur con una profonda tristezza, e’ giusto che gli lasci fare la sua strada…Secondo voi?

  9. 19
    Zeta -

    b’è, anche a me Lei mi ha detto o tu rimani nella mia città oppure se te ne andrai di quì, io non verrò. Sono egoista ma questo è quello che voglio, da lì, molte domande, molti ma, molti forse.
    Sicuramente il rapporto con lei si è crinato notevolmente, ora basta un piccolo sussulto per vedere solo macerie.

  10. 20
    b80 -

    @Mi sta facendo capire di non essere disposto a rinunciare a niente per me e a pretendere solo…secondo me, seppur con una profonda tristezza, e’ giusto che gli lasci fare la sua strada…Secondo voi?

    Cara Gina, mi dispiace tanto doverti rispondere che questo suo atteggiamento è rivelatore di un lato del suo carattere che, nella sfortuna, sei stata fortunata a conoscere per tempo e che non puoi far altro che accettare amaramente lasciando che le vostre vite facciano il loro corso.
    Io non so quanta forza d’animo saprai trovare per mettere un argine a questa sua richiesta ma, purtroppo, credo che ti convenga farlo. So quanto male fa anche solo l’idea. Ci sono passata e posso capirti però
    un mutuo è un mutuo ed è una cosa seria (banche, pignoramenti per insolvenza, eventuali vendite con accolli, ecc.), hai un lavoro fisso e di questi tempi è oro. Il fatto che sei figlia unica poi purtroppo ha un suo peso però a questo magari c’è soluzione se i tuoi saranno disposti a venirti a trovare così come tu potresti andare a trovare loro…certo dipende anche da età e salute.
    Sai, come scrivevo sopra, io anche sono partita e ho seguito un uomo che ha cambiato regione per sua volontà però sono stata “fortunata” perché mi potevo permettere il lusso di provarci dato che, se anch’io sono figlia unica, il mio lavoro però mi permetteva di spostarmi e non avevo mutui da assolvere…Non so come avrei vissuto se non avessi potuto provare, effettivamente credo mi sarebbe rimasto il tarlo..
    A distanza di anni però ti posso dire che la nostra storia non è andata comunque bene perché questa sua mancanza di flessibilità nel venirmi incontro si è manifestata tutti i giorni nelle cose più stupide della convivenza e da poco ci siamo presi una bella “pausa” di quelle che ipotizzo dureranno parecchio.
    Non che lui non sia una bella persona ma manca di duttilità e non è mai disposto a cedere su nulla.
    Se vuole uscire esce, se vuole fare una cosa la fa, se vuole qualcosa la pretende, e questo in barba ad ogni logica di coppia dove, perlomeno di fronte a delle necessità impellenti, si dovrebbe essere disposti a mettersi in secondo piano. Sono stata lasciata sola tutti sabato sera e le domeniche invernali per la caccia, relegata nella stanza degli ospiti con la febbre alta, quest’estate ho portato il gesso perché mi sono fratturata una caviglia mentre ero a Roma e lui in due mesi non ha mai preso un aereo per venirmi a trovare e potrei raccontartene molte altre… Ogni volta aveva un buon motivo per non essere al mio fianco e se il suo motivo era di scarsa rilevanza non importava.
    Gli voglio un bene immenso ma ho capito che è un grande egoista e che il suo io viene prima di ogni cosa.
    Lo sento, lo chiamo, mi chiama, ma non fa per me.
    E sai qual è la cosa più divertente? Vivevo male il pensiero di trasferirmi e benissimo l’idea di passare tutta la vita con lui e poi si è verificato il contrario: sono rimasta comunque in Sardegna ma non voglio averlo per marito.

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