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Nonostante le botte, per me era sempre l’amore della vita

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Lettera pubblicata il 21 Luglio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

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  1. 21
    cecilia83 -

    Ciao Tina,
    grazie per le tue parole; mi aiutano a riflettere, a pensare che fondo in fondo, anche io avrò la mia possibilità di essere felice e mi fa credere che alla fine, tutto questo dolore passerà.
    Sto cercando di focalizzarmi soltanto sulle brutte sensazioni che provavo, sulle umiliazioni, sui brutti momenti, sulle paure che avevo quando lo avevo di fianco a me.
    Credo che sia l’ unico modo per superare questo momento e imparare a volermi bene

  2. 22
    Ema -

    Ciao Cecilia, le tue parole mi fanno tornare con la memoria in dietro nel tempo…ricordo quando lui si prendeva del tempo, le famose pause della nostra relazione, ed io a sperare ed aspettare che tornasse da me, pur consapevole che non sarebbe mai cambiato nulla. Se ci pensi bene, prendersi del tempo per cosa? Quando sei innamorato non hai bisogno di tempo per capire…ed infatti il suo tempo era per divertirsi ancor più liberamente in giro, con gli amici, con altre, con le cazzate dell’alcool, delle canne e della coca…tutto ciò che palesemente dimostrava fossimo due persone completamente opposte, e più vedevo l’opposto più mi aggrappavo…più mi rendevo conto che non era la persona per me, più cresceva la mia incapacità di allontanarmene…era come una lotta con me stessa.
    Dopo averlo lasciato, le sue reazioni ed i suoi comportamenti (disperazione, pianti, urla, minacce di ammazzarsi, spergiuri di cambiare e chiudere con le cazzate, il tutto parallelo agli esatti comportamenti contrari) ho capito che anche il suo “amore” per me era malato, una dipendenza da una ragazza che per lui non rappresentava il sentimento ma la sicurezza, ciò che lo spronava a stare sulla retta via, la figura solida e responsabile che gli dava sicurezza…io ero quella che non sgarrava, che non beveva, che non combinava casini, che non si drogava, che non tradiva, e tutto ciò è sempre stato il legame che lui aveva nei miei confronti, troppo duro anche per lui da sciogliere, quasi come un cordone ombelicale materno, e quindi “ovviamente” il suo desiderio di divertirsi era poi allargato alle altre…perchè se ci pensi bene, non puoi divertirti con una che per te rappresenta quasi tua madre.
    Questo Cecilia, per farti capire che certe cose non possono cambiare così dal nulla e soprattutto non puoi sperare di cambiare tu le persone o che loro cambino per te, perchè quando fatto per altri e non per sè stessi il “cambiamento” sarà solo apparente.
    Nel mio caso, il mio ex avrebbe dovuto fare un bel percorso di terapia anche lui, ma a detta sua “a lui non serviva nessuno psicologo, quelle erano solo cazzate”, e così lui ora è ancora immerso nei suoi problemi e nelle sue cazzate, ma per fortuna adesso è roba che non mi riguarda più.
    Per quanto riguarda voi, lui sa perfettamente di averti fatto del male in questi anni e se non ha mai sentito il bisogno di cambiare per sè stesso e per essere un uomo migliore anche nei tuoi confronti, non vedo perchè debba prendersi del tempo per capirlo ora, se non l’ha mai capito in ben 2 anni.
    Nella tua prima lettera hai scritto che ti basterebbero suoi sorrisi, abbracci e sguardi per farti dimenticare le cose brutte, farti sentire sua e degna…ma pensaci bene, sarebbero abbracci e sguardi sporchi, sorrisi intaccati da tutto il brutto che in realtà c’è stato… sarebbero solo dei “tappi” che in questo momento colmerebbero il vuoto che senti, e nulla di più, tappi che però danno puzza e marciume al contenuto…e quel contenuto sei TU.

  3. 23
    Ema -

    Ciao Rossana,
    il percorso che sto facendo mi sta aiutando a capire tante cose di me, certe legate all’infanzia, certe alle esperienze successive, e così via, ma ho ancora moltissimo da lavorare.
    Sicuramente quello che c’è alla base è una grossissima insicurezza in me ed una mia incapacità di percepire le mie caratteristiche positive, sia estetiche che caratteriali…e questo porta quindi ad una continua ricerca di conferme, di sicurezze, e all’aggrapparmi alle situazioni e alle persone che per me sono punti fermi (anche quando non sono come li vorrei).
    Poi sicuramente le esperienze che ho vissuto (come i tradimenti che il mio ex ha commesso anche con ragazze che ritenevo amiche o le innumerevoli bugie o il fatto di inventarsi qualunque cosa pur di mascherare comportamenti avuti) hanno aggiunto qualche “elemento” in più da dover curare, coma la mancanza di fiducia negli altri o la sensazione che le persone mi raccontino cose distorte rispetto alla realtà che vedo io, per nascondermi le cose negative.
    Quindi insomma, un bel casino che mi porto dietro come bagaglio personale, a cui purtroppo spesso do la possibilità di interferire nella mia vita presente, che quindi naturalmente ho il terrore di rovinare, perchè certe mie debolezze escono tutt’ora e penso usciranno ancora per un po’, ma per fortuna ho un compagno che non smetterò di ringraziare per la pazienza e la capacità di aiutarmi e restarmi vicino anche nei momenti in cui mi perdo nelle mie insicurezze.
    Anche io ho avuto paura che iniziare questo percorso mi avrebbe potuto allontanare dal mio presente e dalla persona con cui lo condivido, ma è stata ancor più grande la paura di ricommettere gli stessi errori di prima e di ricadere nell’incubo da cui ho così faticato ad uscire… e sono contenta di aver inziato, perchè ne può uscire solo qualcosa di buono, per me stessa prima di tutto.

  4. 24
    cecilia83 -

    Ema,
    ti ringrazio davvero di cuore per aver avuto la voglia di condividere la tua esperienza;
    Fa bene poter parlare, ma soprattutto fa bene avere consigli e dividere le esperienze di chi davvero è passato in questa situazione; per gli altri siamo soltanto bamboline che scelgono di stare con una persona “sbagliata”; siamo soltanto causa del nostro male, sempre pronte a giustificare comportamenti ingiustificabili, troppo deboli per allontanare quello che per noi è soltanto deleterio.Soltant onoi che ci siamo passate, sappiamo purtroppo che c’è ben altro, che si crea una sorta di legame inscindibile, senza il quale saremmo soltanto marionette incapaci di affrontare la vita.
    E’ rassicurante sapere che alla fine, invece, si può “guarire” anche da un amore sbagliato e cattivo

  5. 25
    violet -

    cecilia ce la puoi fare!il legame di cui parli lo capisco e capirai anche quanto sia autodistruttivo per la tua persona.

  6. 26
    bicia -

    Cara Cecilia83,
    leggo ora i tuoi commenti ormai di più di un anno fa…bè…spero che tu ne si auscita. Io ho passato la tua stessa cosa, dopo 3 anni di tira e molla sono riuscita a liberarmene quest’estate perchè avevo trovato un altra persona che mi ama tutt’ora veramente ma purtroppo ho resistito solo per qualche mese. Ci sono ricaduta. Lui…io lo chiamo il mostro, appena ha visto che mi allontanavo è tornato chiedendomi di andare a convivere e fare famiglia ma io ero distrutta da tutti i rifiuti e la sofferenza, mi sono fatta forza ho detto no e mi sono lasciata andare con quest’altro. Non è funzionata, mi ha massacrata di messaggi e insulti per mesi, mi pedinava, mi faceva sentire sbagliata e in colpa. Fino a che non ho ceduto e ho provato a parlarci…..sesso, insulti e botte. Questo mi ha dato. Ora non risponde neanche più al tel, non si fa trovare e mi schiaccia con l’indifferenza. Io lo amo ancora credo, o meglio sono ossesisonata da lui, lo cerco, lo penso tutti i giorni, ho nostalgia dei momenti in cui per lui ero tutto anche se sono stati pochi. Per quelli sto dimenticando insulti, umiliazioni, abbandoni continui e violenza fisica oltre che psicologica.
    Chiedo a te come stai adesso e cosa hai fatto per uscirne.
    Grazie Bicia

  7. 27
    rossana -

    Bicia,
    da quello che scrivi, oserei dire che il tuo può essere amore ma “amore malato”. non è così che si può provare gioia in coppia, anche se mi sembra di capire che, essendo questo tuo “mostro” parecchio sconclusionato, nei momenti buoni, in cui si “aggrappa” a te, può darti la sensazione di avere un’importanza vitale per lui.

    l’asino casca quando, se intuisco quanto si può avvicinare al vero, ti fai inglobare nel suo gioco, senza avere le caratteristiche di forza e di sicurezza che potrebbero aiutarlo a migliorare se stesso e la sua vita. probabilmente è diventata una sfida con te stessa, o l’irrinunciabile desiderio di vincere una partita persa nell’infanzia, ad esempio con tuo padre.

    hai qualcuno che ti possa sostenere nella lotta contro di lui? se no, fatti assistere da uno psicologo. non rovinare la tua vita così. cerca un tuo equilibrio, una tua sana autonomia psichica e di giudizio, prima di avventurarti in altre relazioni, che ti potrebbero anche aiutare ma che non è sempre positivo che lo facciano.

    in bocca al lupo, di tutto cuore!

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