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Banalità che fa male…

di

Che banalita’: sono innamorata cotta di un collega di lavoro, sposato (pure io, convivente). Non mi era mai successo, niente amori impossibili nella mia vita fino ad ora (nei miei onorati 40 e passa annetti di vita), tutto abbastanza liscio fino ad ora.

Non resisto piu’. Non posso dirlo a nessuno,l’unica cosa che faccio é scrivere un diarietto di cio’ che succede sul cell giorno per giorno, e leggere le storie di altri poveracci sofferenti come me su Internet. Eppure, non ho mai postato, solo letto storie altrui e insomma ficcanasato nei dolori altrui (cercando una luce per me…).

Pero’ stasera..non so…. ho letto una lettera di un uomo nella mia situazione, qui, e mi é piaciuta – anche le risposte, voglio dire, il tono (anche se non si adattano alla mia situation, lui non era sposato). Cosi’ ho deciso di scrivere. Per sfogarmi. Per toccare menti e cuori al di la’ delle tastiere connesse su Internet.

La mia storia. Ho inziato un nuovo lavoro circa 9 mesi fa, e giuro che non cercavo nient’altro. Pero’…pero’, é successo. Un mio collega, anche lui appena arrivato, ha iniziato a flirtare molto leggermente e timidamente con me, e a lanciarmi sguardi continui, illuminarsi in viso quando mi vedeva, ecc. Mi faceva tenerezza, mi faceva anche piacere ma non provavo trasporto all’inizio. Ci ridevo e scherzavo, poi pian piano..non so cosa é successo…qualcosa  nel mio cervello perché all’improvviso ho iniziato a sognarlo e da allora mi sono presa una cotta mostruosa. Provo un’attrazione fortissima, mai sentita prima, per lui.

Cio’ é successo ad Ottobre. Da allora sono iniziati i problemi: perdita di concentrazione al lavoro, imbarazzo nel parlargli, ho persino iniziato ad evitarlo un po’ e a non guardarlo piu’ in faccia per le emozioni troppo forti che mi dava.

Poi é successo che lui ha smesso di guardarmi, di avvicinarsi. Ho pensato fosse perché l’ho ignorato, cosi’ ho inziato di nuovo a parlargli e credo di avergli fatto capire velatamente che lui mi piace (ma non ne sono sicura). Eppure, lui sembra adesso indifferente. Sembra come se avesse si avuto una cotta, ma gli é passata. Che tristezza 🙁 sono morta. Disperata e triste. Ho un groppo in gola anche solo a scriverlo.

 

… e in tutto cio’, mi sento anche in colpa verso il mio compagno ( un po’ in colpa: lui non é un santo e non credo mi ami alla follia..)

 

Vorrei tanto ricevere una parola di conforto, consiglio, qualsiasi cosa. Anche solo avere “confessato” tutto ad altre persone, sebbene ancora sconosciute, mi fa sentire meglio . Grazie di avermi “ascoltato”.

 

nuvole..

Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 28 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    maria grazia -

    in effetti mia cara innamorarsi del collega di lavoro è un tantino banale, non credi ? io avrei optato per un affascinante sconosciuto incrociato per caso sull’ autobus, o davanti ad un’ edicola, o in biblioteca. avrei fatto finta di volergli rubare il portafoglio per farmi rincorrere e poi… succeda quel che succeda! insomma stì tradimenti facciamoli almeno con un pò di estro e di fantasia! il collega di lavoro ??… ROBA SUPERATA DI UN VECCHIO CLICHE’ ANNI 80 !.. 🙂

  2. 2
    Bobo -

    Io ti consiglio di aspettare che ti passi e di andare avanti, certo non è un’idea furbissima tenere il cellulare come un “diario di bordo” ma se non hai modo di sfogarti altrove, spera solo che il tuo compagno non lo controlli accuratamente a tua insaputa. Le cottarelle (e le sco....) in ambiente lavorativo non sfociano quasi mai in qualcosa di costruttivo, sono spesso il “capriccetto” per sfuggire alla monotonia del proprio rapporto quindi io non gli darei molto peso. Il sentimento che dici di sentir ardere in te oggi fra qualche mese non lascerà nemmeno traccia.
    Certo non sei onesta nè con te nè con il tuo compagno …”Non è un santo e non credo mi ami alla follia” da queste tue parole si capisce che è il classico rapporto monotono e adagiato e che state continuando a stare assieme per pigrizia, ecco come ti dicevo fra non molto la pigrizia ti farà svanire anche questa infatuazione per il collega, non dargli troppo peso …
    In altre parole, se proprio devi fatti una trombata con questo e concludila lì!

  3. 3
    cucpake00 -

    Ma come fai a dire che sei innamorata? Dalle tue premesse uno pensa di aspettarsi una storia d’amore tormentato e invece… si tratta solo di sguardi, ammiccamenti e tante seghe e film mentali…
    Questo lo chiami amore? Casomai sei infatuata, ma anche questo è dir tanto, dal momento che con questo tizio non hai avuto nemmeno un contatto fisico ravvicinato, tu e lui soli…
    Bah… a mio parere sei solo stufa della tua vita coniugale, che non ti entusiasma più, ragion per cui appena hai notato una novità allettante, ti sei fissata su questa.
    Anche se – senza offesa – da come scrivi e soprattutto da quello che scrivi sembri una adolescente…
    Infine.. parli del tuo compagno: “lui non è un santo e non credo mi ami alla follia”…
    Fatti due domande e datti due risposte…

  4. 4
    Rossella -

    Ti consiglio di lasciar perdere! Dopo i diciotto anni per rimanere fedeli ai propri valori si dovrebbe vivere con i paraocchi. Una debolezza può capitare a tutti, c’è sempre tempo per voltare pagina! Ti dovrebbe servire da insegnamento, la verità è che siamo abituati a dare tutto per scontato… anche i nostri valori! Se ci pensi dopo una certa età avere degli amici significa sprofondare in una sorta di medioevo… intorno alla persona (al padre di famiglia o alla madre di famiglia) prolificano l’emarginazione e l’ingiustizia sociale e aiutare un amico sembra l’unica cosa di cui andare fieri! Sembrano tornati in auge quegli ideali cavallereschi che di fatto sono nemici della libertà dell’uomo.

  5. 5
    Golem -

    L’aspetto interessante e COSTANTE di questi “amori” resta sempre la crescita del desiderio con il diminuire proporzionale dell’attenzione dell’altro. E non siamo neppure in età adolescenziale. L’ormone e’ sempre in agguato come vediamo.
    Niente, Nuvole: sei pronta per cambiare, e la Natura te lo sta comunicando. Ma per l ‘amore la strada e’ lunga, e non l’hai neanche imboccata. Col tuo convivente sei al capolinea comunque. Lo sai, vero?

    Rossella, ormai sei la mia “eroina”. Avrai un capitolo solo per te nel libro “The dark side of the LaD”.

  6. 6
    maria grazia -

    golem ! ma allora lo scriverai davvero ! 😀

  7. 7
    Golem -

    MG, non trovi che ci siano “elementi” straordinariamente originali in questo mondo virtuale, per dar luogo ad un romanzo che possa avere degli spunti interessanti? Con una opportuna dose di fantasia e plausibilità che li colleghi tra loro, qui e’ una miniera di caratterizzazioni.
    Certo che ci sto pensando. Il titolo e’ provvisorio naturalmente, ma il senso che vi contiene e’ quello che percepisco.
    Anche la sceneggiatura di un film. Immaginalo con una doppia visuale, quella su LaD e nella vita di tutti i giorni, e un epilogo per il quale queste persone, per una coincidenza che non svelo, si incontrano tutte in un particolare momento, scoprendo le loro vere identità e i rapporti intercorsi, ma solo dopo che si sono creato quelli nuovi.
    In quel differente contesto i rapporti nati su LaD che prendono aspetti completamente diversi prima ancora di scoprire la relazione virtuale, e cosi’ tante altre altre situazioni che ho in mente, compreso il ruolo dei troll, che è la vera sorpresa del racconto. Come lo e’ nel virtuale.
    Scusa, ma non trovi che questo sia un mezzo migliore di usare la fantasia che non verso un co...... o cogliona che non ci vuole?
    Ma ti immagini X e Rossella che si incontrano e si innamorano? Indimenticabile.
    Ciao Astrid.

  8. 8
    maria grazia -

    golem
    questo posto è davvero una miniera di storie particolari, di gente particolare, di situazioni e intrecci unici e curiosi, di coincidenze così provvidenziali e al tempo stesso così fatalmente assurde, che a scriverci un libro penso supererebbe qualsiasi fenomeno editoriale a cui abbiamo assistito finora, e non solo a livello nazionale, ma anche a livello MONDIALE! ho pensato anch’ io tante volte di crearci un romanzo o farci un film… se poi mescolo il tutto con la mia vita, ne viene fuori una roba esplosiva ! fai conto:
    50 sfumature DI TUTTI I COLORI, romanzo criminale, nove settimane e mezzo, faccia d’ angelo, i miei primi 40 anni MESSI ASSIEME 😀
    insomma golem, ce ne sarebbe per farci un pò de schei. ma preferisco la povertà e la tranquillità ! 😀

    Secondo me X e Rossella già si conoscono e si relazionano nella vita. solo che magari nella REALTA’ non sanno di essere X e Rossella di Lad! 🙂

  9. 9
    Golem -

    MG. Una sceneggiatura sarebbe l’ideale, ed è più facile da piazzare di un libro. I soldi sarebbero un sottoprodotto, gradito ma non indispensabile. Impostato come commedia all’italiana basata su questo “post neorealismo” che stiamo vivendo sarebbe realmente interessante. E il finale dolce amaro che immagino calzerebbe benissimo per queste vicende. Deve maturare bene l’ispirazione e l’intreccio. Ma fara’ tutto la mia fantasia. Lei lavora anche “in mia assenza”. La conosco.
    Ciao.

  10. 10
    nuvole -

    Vi ringrazio x i vostri punti di vista…. che dire, ognuno di voi ha scatenato diverse reazioni in me, le voglio condividere. Pronti ? Via!

    A Maria Grazia: mi hai fatto sorridere  ! Roba anni 80 ????? Ma io…ma io negli anno 80 ero un’adolescente, e pure imbranata. Mica le ho provate queste cose, negli anni 80. E poi, diciamocelo: ogni volta che si mettono insieme, in un insieme piccolo e chiuso, uomini e donne a contatto srretto giornalmente la probabilita’ che nascano amorazzi –impossibili o no- diviene alta. Hao’, siamo mica statue, eh ???
    Oltretutto io sono una noiosa timida repressa quindi gli incontri in edicola, inseguimenti ecc non fanno per me. Detto cio’, ribadisco che mi hai fatto proprio sorridere: grazie, mi mancava da tanto tanto tempo !!!
    A Bobo: sana sc.ata ? Nei miei sogni lo avrei fatto, se lui me lo avesse proposto. Nei sogni. A farlo in realta’, non so, i sensi di colpa mi mangerebbero viva. Non so, mi ci dovrei trovare x sapere.
    Rifaurdo onesta: forse verso il mio compagno non ne ho avuta (ma….perché dirgli che penso giorno e notte ad un altro ??), ma verso di me senz’altro si. Tra tutti I miei difetti, svetta una, unica qualita’: non mi nascondo mai dietro un dito. So che questo trasporto é nato come attrazione fisica e basta, e che é un amore solo potenziale-non consocendo abbastanza il soggetto.
    Bobo, spero con tutto il cuore che svansca, come tu prevedi.

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