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Aumento dell’IVA: Sì, No

Si fa un gran discutere sull’aumento possibile dell’ IVA e sulle disastrose conseguenze che avrebbe comportando una contrazione dei consumi.
Si sostiene da parte di molti analisti che le famiglie avtebbero un aggaravio di spesa annua media di circa 800/1.000 € all’anno che naturalmente peserebbe molto sui meno abbienti. La maggiore incidenza dell’IVA, se effettivamente dovesse essere, limitattamente ai normali fabbisogni di famiglie medie, limitata alle cifre sopra indicate non sarebbe poi così traumatico per tutte le altre famiglie che hanno redditi al di sopra di quelli minimi. L’aumento dell’IVA potrebbe essere compensata con un abbattimento, alle famiglie meno abbienti, del carico fiscale, di importo pari al presunto maggiore onere e con un pari aumento alle famiglie con redditi superiori ai 40/50.000 € annui.
Se queste non sono vie percorribili e solo farneticazioni, non essendo chi scrive un economista, si chiede scusa a chi avrà la pazienza di leggere.

Lettera pubblicata il 28 Aprile 2019. L'autore ha condiviso 65 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Yog -

    Le famiglie con redditi superiori ai 40/50.000 € annui (dichiarati) sono quelle che mandano avanti l’Italia. Perciò sì, sono farneticazioni. Ma passano, poi si recupera la lucidità.

  2. 2
    Gabriele -

    Perchè non viene aumentata l’IVA direttamente al 100%? Mettiamo anche una tassa sui presunti metri cubi di aria che ognuno deve respirare per poter vivere, inoltre propongo anche una tassa per chi ha la sventura in questo paese di essere un imprenditore: una tassa del 50% sul fatturato.
    Cioè ragazzi, se vogliamo affossare l’economia, almeno facciamolo con in modo rapido, non lentamente e nella maniera più dolorosa possibile.
    Poi questa distinzione tra chi è abbiente ed è meno abbiente: ma stiamo scherzando? Perchè in Italia esistono gli abbienti? Esistono molte persone che vivono al di sopra delle condizioni generali di benessere?
    È privilegiato un imprenditore che deve pagare l’IVA il 24%? Che deve pagare INAIL, Irpef, addizionali regionali, stipendi e che alla fine nell’anno debba chiedere un prestito in banca, per pagare la prima rata di tasse?
    Naturalmente, si fa di tutto per martoriare la piccola medio impresa. Congratulazioni vivissime.

  3. 3
    Angwhy -

    Sono decenni che lo stato prende i soldi dove ci sono senza preoccuparsi delle conseguenze e non sorprendetevi se continuerà a farlo.Se in un condominio, ad esempio,qualcuno non paga le spese, esse ricadranno inesorabilmente su tutti gli altri,pena il taglio delle utenze e dei servizi.Allo stesso tempo nessuno puo impedire all’inquilino/proprietario moroso di usare l’ascensore o usufruire della luce e della pulizia delle scale.Non c’è soluzione,se non l’abolizione dello stato (e dei condominii) in pratica,il far west.

  4. 4
    CLAUDIO -

    E intanto “gigino” di maio, l’ex(??) nullafacente televisivo salvini,i soliti noti(Renzi e il”cavaliere”silvio, colica renale permettendo)& compagnia bella prendono appunti in merito e ringraziano ! ???

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