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Annoiarsi a lavoro

di Anika
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 444 commenti

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  1. 231
    Dolly -

    Ciao Erica, innanzitutto grazie per gli spunti di riflessione 🙂 mi sono molto utili in questo momento, credimi!
    Diciamo che entrambe le aziende sono vicino casa, l’orario di lavoro è full time in entrambi i casi, però l’azienda che mi è piaciuta maggiormente chiede di fare un sabato al mese anche, solo 4 ore..Che in ogni caso pesa un pochino! Poi farei commerciale Italia, mentre l’azienda che mi ha scelto ha necessità per l’estero. Che dire, sicuramente la proposta nell’insieme è allettante e mi propongono più del mio attuale stipendio (hanno sottolineato che prendo una miseria al momento…), con possibilità di crescere sia sal punto di vista professionale ed economico. L’azienda è sicuramente seria. Certe occasioni vanno colte al volo, ho già atteso fin troppo…La sfera di cristallo non l’abbiamo, è vero. Sicuramente il mio titolare mi mancherà, è una persona molto paterna e dolce nei modi… Ma non mi permette di farmi le ossa, quindi devo prendere una scelta drastica.

  2. 232
    Erica -

    Ciao Dolly, confermo il fatto che da quello che mi dici, l’offerta sembra più che buona… inoltre avresti la possibilità di formarti e crescere nell’ambito per cui hai studiato, per cui ottimo direi! Come dici tu, hai aspettato tanto per avere un’opportunità del genere, quindi non so quanto convenga farsela scappare! Se poi per qualsiasi motivo non dovessi trovarti bene, puoi anche valutare l’idea di restare lì quanto basta per imparare tutto ciò che puoi e poi spostarti di nuovo. In ogni caso sarebbe un’esperienza costruttiva e formativa! E intanto guadagneresti qualcosa in più, che anche quello non fa mai male 😉 .Anche a me mancherà il mio titolare, che è buono e tranquillo e non ti mette nessuna pressione addosso, ma come dici tu, bisogna farsi le ossa, soprattutto al giorno d’oggi e purtroppo con la pacatezza e la troppa tranquillità, rischiamo di non arrivare da nessuna parte, a lungo andare…

  3. 233
    Dolly -

    Hai ragione Erica, è proprio una buona proposta quella che mi hanno fatto. L’azienda è molto conosciuta e strutturata, esiste dal 1918, il 96% del fatturato è estero. Quindi tutta un’altra storia rispetto ad adesso, ho delle garanzie e delle certezze. In questi giorni mi studierò i prodotti.
    C’è stata una cosa in particolare che mi ha ferita e mi fa propendere per lasciare l’attuale lavoro: un mi collega ha dato le dimissioni prima di Natale e vogliono assumere due nuove persone per sostituirlo. A parte la follia delle DUE nuove assunzioni, ho sperato fino all’ultimo che mi proponessero di occuparmi di una parte delle vendite Italia. Invece no, non mi hanno minimamente considerata e preferiscono assumere due nuove persone e formarle da zero. In quattro anni non mi sono sentita valorizzata, nemmeno ora che un mio collega è andato via e ci sarebbe stata la possibilità di farmi fare qualcosa di realmente utile.
    Hai fatto benissimo Erica a cercare subito un nuovo impiego, credimi!

  4. 234
    Dolly -

    Aspettare troppo, rimanere incastrati in situazioni che non ci soddisfano, è solo avvilente e deleterio per l’autostima. Più si aspetta e si rimanda, più sarà difficile cambiare. Era il mio primo lavoro, non avevo metri di paragone e tutti mi dicevano di non lamentarmi…Ma avrei dovuto cambiare prima in realtà. Prima delle ferie di Natale i capi mi hanno fatto tutto un discorso su come io sia importante per loro perché sono quella con più anzianità (ahimè è vero), che un domani avrò un ruolo di rilievo, eccetera… Parole che perdono di significato se non supportate da fatti. Assumono persone su persone e sanno benissimo che ho poco o nulla da fare. Mi sento ignorata, altro che ruolo di spicco nell’azienda!

  5. 235
    Erica -

    Ciao Dolly! Vista la situazione, a questo punto fai proprio bene ad andartene! Anche perché, se avessero voluto davvero valorizzarti e farti crescere, avrebbero potuto farlo in questi anni… direi che di tempo ne hanno avuto! Inutile aspettare ancora… e comunque, anche il mio capo vuole subito assumere un’altra persona per sostituirmi, sempre per restare nel tema di assunzioni inutili! Incredibile che non abbia capito (o non voglia capire) che quello che faccio io possono benissimo farlo a turno le mie colleghe e che un’altra persona è totalmente inutile!
    Spero davvero Dolly di avere fatto bene, non so cosa mi aspetterà, ma abituarmi a questo ritmo “morto” mi avrebbe fatto solo che male a lungo andare e poi vado per i 26 anni tra pochi mesi, il tempo passa alla svelta e il mondo del lavoro è veloce e competitivo, avevo paura davvero di “restare indietro” non solo per un fatto di competenze, ma anche anagrafico…

  6. 236
    Dolly -

    Ciao Erica, ho dato le dimissioni questa settimana e anche il mio titolare assumerà qualcuno per sostituirmi! Quindi assumerà 3 nuove persone quest’anno. Io mi chiedo cosa faranno tutto il giorno…Mistero. Inoltre non ha preso bene il mio licenziamento, a sentire lui è qualcosa di incomprensibile e un duro colpo per l’azienda. Dal punto di vista umano dispiace anche a me, ma gli ho spiegato del mio bisogno di avere stimoli… Stimoli che nella sua azienda non potevo trovare.
    Alla fine comunque ho firmato con una società che mi ha fatto una controproposta tra lunedì e martedì e sono molto felice perché desideravo proprio entrare lì! È una super realtà dove potrò imparare molto lato commercio estero, sono davvero emozionata! Come dici tu, Erica, il tempo passa velocemente ed il mondo del lavoro è sempre più competitivo. Spesso rimpiango di non aver cambiato prima, però è altrettanto vero che questo lavoro mi ha permesso (almeno) di riempire il curriculum e farmi un pochino di esperienza.

  7. 237
    Vicky -

    Ciao. Faccio parte del club di quelli pagati per non fare niente. Presento il mio lavoro: sono al front office per un’azienda gas da un anno e mezzo, in orario part-time, seguo due uffici aziendali in modo autonomo, da sola -no colleghi,capi,responsabili, etc in mezzo ai piedi- ho le chiavi quindi apro e chiudo.
    Fin qui tutto molto bello. Se non fosse che per come sono fatta io, questa noia mortale mi sta devastando. Ho acquisito molte competenze nelle precedenti esperienze e mi sento assolutamente sprecata. So fare molto più di quello per cui sono stata presa. Mi hanno messo là per il nulla cosmico. Provo spesso apatia, noia, delusione. Non trovo senso nel farmi ogni giorno 46 km a/r per sedermi a una scrivania e cercare qualcosa da fare… In genere per occupare il tempo guardo dei film, un po’ di YouTube, visito siti, etc etc.. Anche se sono solo 4 ore il più delle volte è molto pesante l’attesa dell’ora X per andarmene. -continua-

  8. 238
    Vicky -

    Da 3 mesi sono alla ricerca di un altro impiego e tutte le persone a me vicine mi prendono per pazza… “Lasciare un lavoro così?! Ma scherzi?! Essere pagati per fare niente??? Il sogno di tutti! Per me, se te ne va da lì, ti pentirai amaramente!
    Che ti frega di lavorare se puoi riposarti e prendere lo stipendio? Pensa che ogni mese ti arrivano i soldi!”
    Questo è quello che mi sento dire ogni giorno.
    E mi son proprio stufata.

  9. 239
    Chibi -

    Ragazze!!! Mi ero persa le vostre ultime notizie. Sono molto contenta per voi! Vedo che un’altra cosa ci accomuna, l’incapacità dei titolari di saper quantificare il lavoro dei propri dipendenti. Come vi dicevo ho colleghe che fanno regolarmente straordinari mentre la sottoscritta non sa come fare sera. Ovviamente mi sono sempre resa disponibile per aiutarle, ma la risposta è sempre stata “no grazie, sono cose che è meglio se faccio io..”. Sono stata anche da una psicologa, ho parlato con una mental coach e, alla fine della fiera in accordo anche con la mia dottoressa (vista la mia debole salute mentale) abbiamo deciso che ogni tanto ho necessità di rimanere a casa…
    Prima mi sarei sentita in colpa, oggi non più perché ho realizzato che la situazione mi genera uno stato mentale tale da rischiare una depressione.

  10. 240
    Dolly -

    Ciao a tutte ragazze,
    La salute mentale viene prima di tutto il resto, gli stati depressivi non sono da sottovalutare, in questi casi dobbiamo correre ai ripari quanto prima. Staccare e prenderci del tempo per ritrovare un equilibrio, dobbiamo prima pensare a noi stesse in casi come questi. E soprattutto, dobbiamo tenere bene a mente che noi non abbiamo alcuna colpa, siamo solo state sfortunate. La colpa è di chi dirige le aziende.
    Come sapete, da fine gennaio lavoro per un grande gruppo ed ero molto emozionata all’idea di una nuova opportunità lavorativa che sembrava super allettante. Al mio secondo giorno di lavoro la direzione mi chiede di fare un periodo di un mese presso una delle loro filiali estere per fronteggiare una situazione di emergenza. Essendo nuova avevo parecchi timori, decido di partire (sola) e di mettermi in gioco. Arrivo presso questa sede estera e mi ritrovo nel delirio più completo. Filiale che deve essere chiusa, dipendenti licenziati e solo io in ufficio

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