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Andare a vivere con lui, appiccicati alla sua famiglia

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Lettera pubblicata il 29 Maggio 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 23 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    nostress -

    siete gelose delle altre donne:
    gelose della suocera
    gelose dei genitori
    gelose del cane
    gelose del gatto
    gelose della moto
    gelose degli amici

    ma il mondo deve ruotare intorno a voi?

    ha una famiglia, una casa dove praticamente ti dovrai infilare e basta senza far nulla, cosa vuoi di più, hai detto che i suoi genitori sono molto anziani, corna facendo non vivranno in eterno, quindi un pò di comprensione su e che diamine, non si riesce mai a vivere con serenità e positività un rapporto che prima di iniziare già si fanno mille problemi, però magari un domani faranno comodo le domeniche a casa loro a mangiare mentre tu ti alzi 5 minuti prima o la baby sitter gratis. Ripeto se lui ha casa lì è un conto, io ho convissuto nelle stesse mura un paio di anni con i suoi prima di trasferirmi e mai avuto problemi anzi mi trattavano con il guanto bianco chiaramente io dove potevo aiutare lo facevo senza problemi e mi rendevo spesso utile. il grasso è arrivato alla gola.

  2. 12
    Yog -

    Se l’appartamento c’è, ormai è tardi per ragionarci sopra, sappilo.
    Una soluzione abitativa simile non è però da scartare a priori, ma SOLO AD UNA CONDIZIONE: che lui sia figlio unico e che quindi nel volger di pochi anni voi vi possiate ritrovare padroni di tutto l’immobile senza “ospiti” ancor più indesiderabili, tipo i cognati.
    In fondo, il mattone è sempre il mattone, ma la gente comune deve sudarselo, ad altri basta… attendere con pazienza che Madre Natura faccia il suo dovere.
    Ad affidarsi alla Natura non si sbaglia mai e il COVID ci ha insegnato quali sono le cose vere ed essenziali per la qualità della vita: una casa singola e senza parentado rompimaroni nei pressi è una di queste.

    Peraltro, Qualcuno molto autorevole aveva già perentoriamente dichiarato: “Lasciate il padre e la madre”, e se l’ha detto Lui c’è poco da discutere.

  3. 13
    alisee -

    @nostress
    “io ho convissuto nelle stesse mura un paio di anni con i suoi prima di trasferirmi..”.
    appunto poi ti sei trasferito…
    Le coppie hanno bisogno del loro spazio,
    un conto è abiare nello stesso appartamento
    o al piano di sopra e un conto anche solo
    a 100 metri, così ognuno si fa la sua vita,
    poi se arriverà il nipotino potranno tenerlo.
    Nessuno dice di evitarli, ma la coppia ha bisogno del suo spazio…è scritto anche ne Vangelo
    “così l’uomo lascerà suo padre e sua madre…”

  4. 14
    Bohemien82 -

    “Io sono sempre d’ accordo con quello che scrive Bohemien ma questa volta meno 😛”

    Beh Mister T….ogni tanto ci sta! 😂 ✌🏻

  5. 15
    Suzanne -

    Questa è una tendenza tutta italiana : stare attaccati alla gonnella della mamma per tutta la vita. Non mi pare che questi genitori abbiano bisogno di assistenze particolari al momento, quindi è cosa giusta e sana che si mantenga la distanza sufficiente per non arrivare ad una reciproca non sopportazione.

  6. 16
    Bohemien82 -

    “Questa è una tendenza tutta italiana : stare attaccati alla gonnella della mamma per tutta la vita“

    Quando poi sarai vecchia e tuo figlio, soggiogato dalla presunzione della compagna, ti “sputerà” in faccia non sostenendoti nel momento del bisogno poi ne riparliamo di cosa è tendenza italiana e cosa invece dovrebbe significare sensibilità per la famiglia ivi compresi i genitori di entrambi i partner.
    Ah dimenticavo..tu però, mi pare, non hai figli.

  7. 17
    Suzanne -

    E figuriamoci se Mr. Bohemien non interveniva con le sue scemenze! A parte che non sai un accidente della mia vita, penso che soprattutto i figli maschi debbano allontanarsi il prima possibile da mammà, altrimenti rischiano di diventare esattamente come te: con deficit di comprensione, lamentosi, piagnucoloni e insopportabilmente supponenti.

  8. 18
    Max -

    Credo che i livelli del problema siano diversi. L’attaccamento alla famiglia d’origine: Se esso si traduce in preoccupazione per i loro bisogni, ritengo sia sacrosanto. Se invece la famiglia d’origine fa in modo che di essa sia la famiglia neocostituita ad aver bisogno, allora le cose vanno molto peggio, poiché in questo modo i genitori/nonni si sentiranno nel diritto di intromettersi continuamente nella vita dei neosposi e questo davvero non va bene. Ma questo rischio esiste sia che si abiti nello stesso condominio, sia che si abiti più distante. Al giorno d’oggi temo non sia consentito il lusso di dare colpi di testa e se una soluzione abitativa esiste, essa va utilizzata. L’importante è riuscire a star vicino ai propri “vecchi” (per dirla all’americana” aiutandoli ove occorre e dando loro affetto, ma senza consentir loro di vivere la nostra vita. Peraltro, chissà come mai se un uomo è legato alla propria famiglia d’origine è un mammone, mentre se ciò accade alla moglie,…

  9. 19
    Max -

    Peraltro, chissà come mai se un uomo è legato alla propria famiglia d’origine è un mammone, mentre se ciò accade alla moglie, allora.. lei e sua mamma hanno un così bel rapporto, e guai a toccarglielo! Non si contano i casi di mariti ai quali le mogli hanno proibito di far entrare in casa i propri genitori mentre debbono aver quasi tutti i giorni la suocera fra i cabasisi!

  10. 20
    alisee -

    Purtroppo devo dire che ha ragione Max,
    bisognerebbe stare staccati da entrambe le famiglie.
    Ammetto che per noi donne è piuttosto difficile,
    ma non fa bene a una coppia convivere con i genitori dell’uno o dell’altra o averli al piano di sopra.
    Andranno bene in futuro per tenere i nipotini
    magari a 100 metri di distanza…
    (beh io ho senso pratico…)

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