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Amore platonico

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Febbraio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

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  1. 31
    rossana -

    DeaBastet,
    per me amare è dare senza attendersi niente in cambio, come già hai fatto.

    tutta la razionalità umana possibile da ammassare sulla terra non riuscirà mai a frenare gli istinti, sia fisici, al maschile, che emotivi, al femminile (a maggior ragione quando in uno stesso sentimento sussistono entrambi). lì da sempre sgorga spontanea la fonte della vita e… dell’amore, che molto raramente è incline a sottomettersi a regole o a contratti…

    un abbraccio.

  2. 32
    Leo -

    Golem quanto hai ragione!! Ma questo è tutto funzionale al mercato.Ormai i valori vengono indicati dai link di facebook e dai film .Oltre a questo , dev’essere trasmesso che l’amore è un qualcosa che possono vivere tutti e che non richieda alcuna capacità fuori dal comune .Crescendo con i cartoni della Disney e le fiabe , più le innumerevoli serie tv e film che hanno come fulcro centrale le relazioni passionali e col nnarcisismo di chi non vuole declassare ciò sta vivendo a mero gioco di ormoni ,predisposto dalla natura per favorire l’accoppiamento di due individui, cresciamo con l’idea che l’amore sia il “quanto ” si sente e non il “come ” si agisce.
    Ma per amare bisogna essere grandi .Non parlo di età, parlo di animo.La capacità fuori dal comune di cui parlavo è proprio l’impegno , la determinazione, la volontà (non voglia) ,che solo chi è grande può avere.
    Proprio a livello etimologico abbiamo considerato l’amore (a mors -senza morte, eterno, senza fine ) , passione (greco pathos : subire , soffrire ) .Altre parole derivate dalla stessa sono : simpatia (condividere ciò che patiamo) ,antipatia (il contrario ) , empatia (connettersi al pathos ) ,ma soprattutto patologia (il discorso sulla sofferenza ) .Passione é un qualcosa che si asseconda senza meriti .Al contrario dell’amore (senza fine, senza morte ) , la passione ha una sua durata specifica (circa 7 anni : crisi del settimo anno) e in più la persona altro non è che un corpo morto che prova pulsioni ..In più per la passione si parla di “avere un debole per qualcuno ” .L’amore non è una debolezza ,esso invece ci fa tirare fuori più di ciò abbiamo ..

  3. 33
    Golem -

    Leo, chi non ha potuto fare il percorso che parte dagli istinti e arriva alla ragione non potrà mai comprendere la differenza tra quello sembra e quello che “È” l’amore.
    Non si può biasimare chi non ha potuto provarlo, fermandosi alla pur piacevole sensazione emotiva dell’attrazione e del desiderio che rende tutto rosa e l’animo leggero, come una dolce droga.

    La valutazione di un sentimento “accudito” dalla volontà e dalla ragione verrà sempre considerato semplicisticamente un calcolo da chi non ha vissuto questa esperienza, mentre invece è esattamente il contrario. La consapevolezza e’ un’emanazione dell’intelligenza, ma questa in termini sentimentali non significa “interesse” egoistico, anzi. In questo senso lo è molto di più la passione incosciente, che persegue la propria soddisfazione attraverso l’altro, esattamente come hai spiegato tu con l’esempio del “drogato”. Ma ripeto, se si è provato solo quello non si può sapere che c’è molto altro.
    L’innamoramento può capitare a tutti, l’amore no. L’amore è volontà, è coscienza, è impegno, che parte dal rispetto di sé per offrirlo all’altro. Cioè il massimo del dono che si può fare a chi si ama. C’è una differenza sostanziale con l’ebbrezza dei sensi che ti fa accettare anche di NON essere amato pur di godere, quando capita, di quei piaceri sensuali che ti elemosina l’altro.
    Questo senso del sacrificio, dell’immolarsi sull’altare della passione, e del “prezzo” da pagare per avere la “gioia”, è un retaggio culturale che è scolpito dentro molti di noi, che ci arriva dalla sottocultura di stampo cattolico, dove la figura della Vergine è un paradigma assoluto della femminilità idealizzata. Questa “morale” ci permea nostro malgrado, e alla quale ci rifacciamo inconsapevolmente, come un computer che segue un programma. In particolare il sesso femminile, che in quel senso è sempre stato osteggiato nella manifestazione della propria naturale sessualità, e che nei secoli ha dovuto imparare a metaforizzare il desiderio sessuale come amore per renderlo accettabile alla società nella quale viveva. Cosa questa che crea continui equivoci e fallimenti nelle relazioni, i cui risultati si leggono su queste pagine, come nel caso della protagonista di questo thread.
    Ma ripeto, se non si analizzano i nostri comportamenti alla luce di determinati indicatori culturali, non si capirà mai perché accadano determinate cose.
    Ciao

  4. 34
    DeaBastet -

    Rossana, “amare è dare senza attendersi niente in cambio” – credo anch’io che questa sia la forma più alta d’amore: l’amore incondizionato. Ma il mio era davvero così? Io volevo qualcosa in cambio e soffrivo per questo! Volevo che fosse più presente, volevo che condividesse con me certe scelte, che fosse meno egoista, volevo essere un suo desiderio.

    Leo, Golem, l’amore è vita, è propensione verso l’altro, verso il suo mondo, è il desiderio di farne parte ed insieme costruirne uno proprio.

    Se penso all’altro ragazzo, ecco che viene fuori tutta questa energia creativa. A lui penso proprio come energia che muove le cose. Non lo penso dal punto di vista sessuale, anzi! La componente sessuale è proprio ciò che ha rovinato quella che sarebbe potuta essere una bellissima amicizia. Lui non voleva un’amica, io forse sì e proprio in virtù del fatto che ho già una storia che oltretutto richiede molta cura visto l’equilibrio a volte precario della vita e le fragilità di ciascuno di noi.
    Con lui era tutto uno scavare e scavarsi dentro e questo ci ha portato a conoscerci nel profondo (e credo che sia successo perché riparati dallo schermo di un pc).

    Quest’energia verso l’altro ed il proprio mondo, è qualcosa che io ho sentito anche per il mio compagno all’inizio della nostra storia. Non era soltanto pura energia sessuale, era desiderio di costruire, di fare, di creare insieme e per questo ci vuole molta fantasia e molto coraggio cosa che a lui mancava ed io l’ho sostenuto anche in questo, anche quando lui era insicuro dei suoi sentimenti.

    Ora la questione ruota proprio intorno a quell’ energia creatrice. Perché ad un certo punto viene rivolta altrove? Perché è così e basta? Perché non si ama più chi ci sta accanto? Perché semplicemente l’altro risveglia quella fantasia e quell’immaginazione ormai sopite?

    Si parla di figli, matrimonio, casa. Altro tasto delicato. Il mio compagno è molto preso dalla sua carriera lavorativa. Vive in una…

  5. 35
    DeaBastet -

    Vive in una metropoli – ed io ho realizzato di non poter sostenere certi ritmi, nè mi piace più un certo stile di vita.
    Non abbiamo mai voluto sposarci se non civilmente ma abbiamo sempre concordato che non sia necessario. i figli: siamo sempre stati superficiali nel trattare l’argomento perché io non sono pronta.

    E allora semplicemente non siamo compatibili? E allora dobbiamo lasciarci solo perché o lo seguo io visto che lui lavora o sono immatura e capricciosa?
    E lui per me cosa ha fatto? Certo, se non chiedi mai ricevi.

  6. 36
    Golem -

    “Io volevo qualcosa in cambio e soffrivo per questo! Volevo che fosse più presente, volevo che condividesse con me certe scelte, che fosse meno egoista, volevo essere un suo desiderio”.

    Cara DeaBastet, hai scritto TUTTO in questa frase che ti ho riportato. Desiderare di essere ricambiati è il minimo che si possa desiderare in un rapporto nel quale uno dei due dà più dell’altro.
    E’ bello parlare romanticamente di dare senza aspettarsi niente, ma quando impegni tutta te stessa non basta sapere di essere in buona fede se dall’altra parte non c’è la risposta che ci si aspetta. E infatti tu te ne lamenti.
    Se hai letto il mio post indirizzato a Leo, potrai capire cosa io intenda per amore, e come questo non possa manifestarsi se non vi è una equilibrata compartecipazione dei due protagonisti. L’affetto e l’attrazione per l’altro spingono spesso uno dei due ad “accettare” il compromesso, accontentandosi di come vanno le cose nella umana speranza che queste miglioreranno. Non accadrà, e mentre questa sensazione si fa strada dentro di noi, facciamo sempre più fatica ad ammetterlo, sino al limite estremo, quando le cose appaiono chiare ma spesso è troppo tardi.
    Capisco che tu distingua l’amicizia al sesso, dando a quest’ultimo una connotazione moralmente diversa dall’amicizia. E’ uno dei tanti retaggi che la sessuofobia occidentale si porta appresso. Io sono il miglior amico di mia moglie e viceversa, e questo aspetto aggiunto all’amore, dopo una crisi superata alcuni anni fa, ha trasformato in meglio il nostro rapporto erotico, rendendolo più giocoso.Io ti auguro invece di diventare amico dell’uomo con cui deciderai di condividere la vita.

    Concludo commentando questo tuo periodo finale:
    “E allora semplicemente non siamo compatibili? E allora dobbiamo lasciarci solo perché o lo seguo io visto che lui lavora o sono immatura e capricciosa?
    E lui per me cosa ha fatto? Certo, se non chiedi mai ricevi. E allora semplicemente non siamo compatibili? E allora dobbiamo lasciarci solo perché o lo seguo io visto che lui lavora o sono immatura e capricciosa?
    E lui per me cosa ha fatto? Certo, se non chiedi mai ricevi.”

    DeaBastet, puoi immaginare che questa frustrazione che senti non sia quello che ci si aspetta quando l’amore fila come si deve? E quando fila come si deve? Quando le scelte dell’uno ALMENO non mortificano l’altro, come invece mi pare ti senta tu.
    L’amore si FA in due, sennò è solo sco...., in tutti i sensi. Quando cioè ognuno pensa al proprio tornaconto.
    Ciao

  7. 37
    Leo -

    Golem ..non fa una piega ..Eppure nel 2015 ,si conosce il mentalismo (anche se molti fingono di non sapere cosa sia ) .Si parla tanto d’istinti irrefrenabili ,al limite del masochismo .Si vuole estromettere la ragione dall’amore ,come l’emozione dal business, affermando che l’amore non è ragione o calcolo matematico.Il fatto però é nessuno ha detto questo. L’amore é verità e in quanto tale complessa (epistemologia della complessità) .Ovvio che non è solo ragione ,ma nemmeno solo emozioni .Un complesso delle due …Questo lo rende indefinibile ,ma non indefinito. É investimento di fede verso il noi ,aldilà sia dell’ego-ismo che dell’ altru-ismo .Il primo spesso é razionale e so basa sull’ “ho una vita sola” .Il secondo è emotivo e si basa sul proprio valore solo se utile all’altro .Esattamente come è il tossicodipendente che tiene in vita la droga ,non il contrario .O al contrario come il presidente della grande multinazionale che non si preoccupa di far morire di fame qualcuno o distruggere qualche ecosistema .Ma l’amore non è ne egoista, ne altruista ,ne razionale , ne emotivo .É sia altruísta, che egoista ,che razionale che emotivo.Chi é grande può capire questo , chi no non può far altro che assecondare istinti e poi prendersela col destino o la vita per non aver ottenuto ciò che voleva.Ci si aggrappa allo stare bene pur di non essere felici. E la più grande critica diventa “l’amore non è una cosa razionale” , ma se vivessi in un mondo in cui l’amore fosse una cosa razionale e non concordassi mi direbbero :”l’amore non è una cosa emotiva ” .Un po come che crede che Dio esista e chi che non esista .Ma cosa ne sanno entrambi? Io sono agnostico perché non ho risposta a questa domanda ..L’amore é vita ,non esistenza e non sopravvivenza della specie ,ne il miglior adattamento all’ambiente ,ne la pulsione fisica che ti indica che esisti .É un complesso, e se non si capisce cos’è un complesso ,si continuerà a ragionare per eccessi

  8. 38
    Golem -

    Leo, con “l’amore” spesso non si ragiona, e invece bisognerebbe farlo. La mente dovrebbe essere il direttore d’orchestra e le emozioni Lorchestra. Ma quasi tutti fanno “dirigere” alle emozioni. Puoi immaginare che sinfonia ne nascerà.

  9. 39
    rossana -

    DeaBastet,
    Milton affermava già nel Medioevo che le separazioni fra amanti avvengono più per differenze caratteriali che per tradimenti. non è tanto questione di volontà quanto di entità delle differenze e di reciproche capacità d’adattamento.

    ma… così come non sai bene perché hai seguito il tuo attuale compagno, potresti a un certo punto essere spinta a seguirne un altro…

    ti sei chiesta perché l’hai fatto, dimentica di te, se non ti dava quanto desideravi? pensi forse che in un eventuale altro amore-impegno potresti trovare TUTTO quello che vorresti?

    forse sì, se ora sei più matura e più consapevole di cosa cerchi in un uomo, ma soprattutto se sei meno bisognosa di prima di colmare dei vuoti…

    PS: non ho letto né le ultime dissertazioni di Golem, né quelle di Leo, per cui mi scuso se non resto in tema con quanto ti hanno scritto.

  10. 40
    DeaBastet -

    Rossana,

    l’ho seguito ed aspettato e compreso in virtù di quello che ci aveva unito nei primi due anni di storia. Io ero convintissima di noi due; non so perché, smossa semplicemente dal sentimento.

    Quando ho cominciato a ragionare mi sono accorta di tante piccole cose che non erano del tutto accettabili o perdonabili, ma è proprio in questo frangente che ho “attivato” la ragione e mi sono chiesta: “in virtù di quello che provi e che hai provato, puoi perdonare questo? Puoi buttarlo nel pozzo del passato?” ed io ho risposto sí perché sono forte e coraggiosa. Poi però qualcosa ha fatto scattare l’orgoglio e credo sia stata la stessa ragione a tirarlo fuori e quindi le domande sono diventate: “Perché devo perdonare questo? Perché buttarlo nel pozzo del passato? È giusto se queste cose mi fanno male? ”

    Sono anni e dico davvero anni che provo ad avere un confronto vero con lui su certe cose che mi hanno fatto male e mi fa rabbia la sua superficialità nel liquidare la faccenda:”Pensi ancora a queste cose? Smettila, è passato tanto tempo”
    Come puoi essere così superficiale?

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