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Amianto a Oricola/Carsoli: una bonifica ordinata mai cominciata

Trattasi di amianto disgregato le cui microfibre cancerogene da più di un decennio si disperdono nell’aria, anche a notevoli distanze, allargando sempre più i confini dell’area contaminata
La “messa in sicurezza” del sito inquinato e inquinante ex fornace Corvaia di Oricola (AQ), posta in opera dopo decine d’anni di colposo immobilismo, è oggi costituita da una rete installata lungo il perimetro della struttura contenente e diffondente amianto, per una superficie di oltre 10000 metri quadrati.
Questa misura di sicurezza, ancorchè accompagnata dal sequestro penale ordinato dall’autorità giudiziaria ed eseguito otto mesi fa, non risponde per nulla alle disposizioni stabilite da ARTA-Abruzzo a fronte dei pericoli per la salute pubblica certificati da ASL-Sulmona/Avezzano ed è gravemente inadempiente rispetto all’Ordinanza Sindacale emessa da più di un anno dal Comune di Oricola.
L’intervento fondamentale ed indifferibile, finanche e ripetutamente esortato dalla Protezione Civile, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia e dalla Prefettura di L’Aquila è quello di una corretta, integrale e definitiva rimozione delle sostanze pericolose e della bonifica del territorio deturpato ed avvelenato.
Si fa perciò nuovamente appello a tutte le istituzioni competenti e, particolarmente, al Comune di Oricola ed alla Procura della Repubblica di Avezzano affinchè diano finalmente concretezza alle disposizioni previste e portino a soluzione una vicenda gravissima e non più tollerabile di salute pubblica violata e di diritti ambientali calpestati.
Cordialmente
prof Virgilio Conti

Lettera pubblicata il 31 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Virgilio Conti -

    Le vergogne della burocrazia

    Le carte della vicenda dei diecimila metri quadri di amianto in zona Carsoli-Oricola (AQ) giacciono lì, negli uffici che ricevono le segnalazioni e si rimpallano i doveri, ferme e bloccate come l’orrenda struttura-capannone che le ha generate, pericolosamente e vergognosamente immobili dopo anni di appelli e denunce, esami e analisi, ordinanze sindacali e sequestri penali, esortazioni e moniti, procedimenti giudiziari e udienze. Un carteggio, certo ormai cospicuo e polveroso più del sito dei veleni che tenta di raccontare.
    Virgilio E. Conti

  2. 2
    marco.t. -

    Tutti dimenticano i 5 casi di tumore riscontrati……certo non inerenti al tipo di tumore da eternit ma certamente una concausa………….il piu’ piccolo dei 5 casi ha 13 anni c....….istituzioni che fate?

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