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A 30 anni sono tutte uguali?

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Lettera pubblicata il 23 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 85 commenti

Pagine: 1 7 8 9

  1. 81
    LUNA -

    o ottimismo, ma proprio di selezione e rielaborazione delle informazioni.
    la realtà circostante dalle sue manifestazioni minime a massime è vasta, vastissima.
    Ogni giorno noi operiamo, in continuazione, delle selezioni anche automatiche, inconscie, di che materiale osservare, di quali stimoli accogliere. Persino se scegliamo di leggere un testo o un altro, in libreria, e quali delle cose che dice ci colpiscono.
    Persino se andare a parlare con Pina che ci dirà quanto è contento o con Ginetta che ci dirà quanto sta male.
    E a volte può esserci frustrazione quando andiamo da Pina perché Pina abitualmente ci fa ridere e invece quel giorno ci fa piangere o da Ginetta per sentirla compagna di sfiga e invece ha appena vinto l’enalotto. Mica perché ci aspettiamo che per forza Pina debba farci ridere o perché siamo invidiosi che Ginetta ha vinto, ma perché magari se Pina piange pensiamo: azzo, ormai anche Pina piange, allora sta arrivando davvero la fine del mondo, non si salva più nessuno.
    Oppure: azzo, persino Ginetta che piange sempre ride, ormai io sono la sola persona sfigata al mondo.
    Perdonami l’esempio, un po’ ironico, però è vero anche banalmente che quando apro lo stereo decido se mettere una musica vivace per tirarmi su o se ho voglia di piangere ascoltando roba commovente. E non è che una cosa sia più giusta o sbagliata. Intendo dire che comunque la realtà intorno è quella che è, e magari è una schifezza di rare proporzioni, ma io in questo momento ho scelto di pensare che è più varia. Potrei essere io che ho bisogno di vederla così, Silvy. Chi lo sa? Anche perché, fidati, c’è stato un periodo in cui pensavo che tutti gli uomini una mattina si possono svegliare e così, ma proprio così, tipo rapimento alieno, dirti: stanotte ho cambiato idea e non ti amo più.
    E che cazz innamorarsi allora in balia di tale orrore?
    Ma partivo da un trauma indotto. e non era neanche vero che ha cambiato idea di notte. Anzi, peraltro, male, mi amava pure dopo averlo detto.

  2. 82
    silvy -

    Si LUNA sono anche sull’altro post, dove diversi mesi fa ho raccontato la mia storia e trovato un pò di conforto… anche grazie alle tue parole.
    Concordo quando parli di visuale emotiva sul circostante e, anche se non ne conosco i dettagli, mi spiace per il brutto periodo che stai attraversando. Credo sia la cosa più naturale che venga da fare il vedere tutto nero quando ti accadono più cose negative insieme…
    Per quanto mi riguarda sono in bilico tra due sentimenti contrastanti: da una parte vedo quanti passi avanti hanno fatto alcune coppie che conosco e che stanno diventando “famiglia” (che poi è ciò che speravo diventassimo io e il mio ex); dall’altro vedo che addentrandomi un pò nell’intimità di queste coppie non è tutto oro ciò che luce (tradimenti, frustrazioni, convenienza, paura…).
    Per cui da una parte invidia dall’altra cinismo. Entrambi sentimenti che, di solito, non m’appartengono.
    Ma ti confido che in fondo (molto in fondo) ho ancora un barlume di speranza. Perché nonostante la scorza dura che si sta ispessendo sono ancora un’alice. Credo ancora nell’amore, nell’esistenza di una persona speciale per me e per te e tutti gli altri che ancora hanno dei sentimenti genuini.

  3. 83
    LUNA -

    @Per cui da una parte invidia dall’altra cinismo. Entrambi sentimenti che, di solito, non m’appartengono.

    Provare, anche all’estremo, sentimenti che di solito non ci appartengono mi pare una cosa anche piuttosto naturale dopo una brutta botta o comunque durante la fase di riassestamento…
    E anche guardare il mondo un po’ attraverso categorie, e con meno sfumature tra la favola e l’inferno.

    Cara Silvy, di me posso dirti che conosco la differenza tra me… e me quando mi lascio cogliere dai filmsss pessimisti futuribili e cose del genere e quindi, per quanto posso, cerco di evitarli. Ovviamente non sempre ci riesco. Ma poiché, se sentire il dolore o la preoccupazione nella panza, anche le sensazioni che dici tu, e affrontare ciò, fa anche bene, mentre quando arrivano i filmssss di solito non portano mai ad un tubo di buono, se non stancarmi e togliermi energie, per quanto posso cerco di evitarli…
    A volte inconsapevolmente continuiamo a buttare legna nella stufa di certi pensieri negativi, autocaricandoci, purtroppo.
    Non dico nel tuo caso, riflettevo a voce alta sulla questione.

    bacino, buona notte 🙂

  4. 84
    silvy -

    Ciao lunetta,
    si hai ragione… mai alimentare i pensieri negativi, non serve a nulla è una cosa sterile che ti incupisce, ti fa stare male con te stesso e con gli altri. Non è che se pensi il peggio poi sarai pronto ad affrontare anche le situazioni più brutte.
    Però è anche vero che non vorrei farmi i films al contrario. Ed io spesso tendo a farlo… Paradosso: vorrei avere la testa leggera e i piedi ben piantati in terra!
    Ci vediamo sull’altro post!

  5. 85
    silvy -

    Riprendo il post a distanza di qlc settimana. Come già detto sono reduce da una lunga
    storia finita male non per mia volontà e definitivamente chiusa da 9 mesi circa. Dopo
    essermi presa un periodo di “lutto” in cui ho cercato di rimettere insieme i cocci della
    mia vita distrutta, da qualche settimana sto prudentemente cercando di rimettere fuori il
    becco dal nido, ma vorrei essere sicura che il prossimo sarà quello giusto, non voglio
    procedere per tentativi, nè essere presa in giro nè prendere in giro e, viste le premesse,
    ci sono buone possibilità che rimarrò sola! Conosco una persona (amico di amici). In quest’ultimo periodo ci siamo visti 3 o 4 volte sempre in gruppo. Anche lui esce da una brutta storia, ma già da qualche mese frequenta saltuariamente un’altra donna. Durante questi incontri c’è stato il solito gioco di sguardi, battute, sorrisi, ricerca del contatto fisico, occhiatacce se un essere di sesso maschile si avvicinava a me, etc. Insomma le solite cose. Lui avrà capito di me quello che io ho capito di lui e cioè che c’è un (vago?) interesse. Diciamo che senza espormi troppo gli ho fornito su un piatto d’argento la possibilità di trovare una nuova occasione d’incontro… ma oramai è passato del tempo e non credo sia sua intenzione coglierla. A questo punto sorge spontanea una domanda: cosa spinge un uomo di 30/40 a comportarsi così? Ho solo due opzioni: o la storia con questa donna è più seria di quanto lui abbia lasciato intendere, o non gli piaccio abbastanza da fare lo sforzo di muovere un passo verso la mia direzione. E come lui ne ho notati altri che magari lanciano il sasso e nascondono la mano. Ho forse male interpretato io alcuni segnali? sono tutti timidi? hanno valutato che il gioco non vale la candela? cosa devo pensare?! Esistono ancora gli uomini che hanno il coraggio di esporsi se una gli piace sul serio? Spero di si e allora parto dal presupposto di non piacergli abbastanza e vado avanti!

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