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Una storia troppo piccola ma…

Voglio riuscire a ritagliarmi un piccolo spazio dove poter esprimermi nella massima sincerità e nella massima chiarezza. Penso di averlo trovato in questo sito. Purtroppo gli schemi nei quali tutti siamo inabissati, dell’apparenza e del mostrarsi, mi costringe a parlarvi nell’anonimato.
Sono un giovane ragazzo (19 anni), un pò distaccato, forse associale ma non certo un eremita.
Quello che voglio raccontare è qualcosa di cui sento di dover liberarmi, una sciocchezza per voi che leggerete, un macigno e un ossessione per il sottoscritto che la racconta.
Una relazione durata poco più di qualche settimana ma che ha completamente stravolto i miei stati d’animo.
In realtà la storia di cui parlo, nasce da molto prima del suo materiale inizio, nasce da una mia fascinazione per lei, una ragazza con un anno in meno rispetto a me, nata nella più macabra forma di fascinazione dei nostri tempi (di cui mi vergogno): le foto su Facebook, qualche sporadica discussione in commenti che leggevo di lei e qualche scambio di sguardi a scuola (lei infatti frequenta il mio stesso istituto).
Ho sempre vissuto questi innamoramenti lievi nati , quasi dal nulla, da una piccola percezione. La situazione fino a poco tempo fà era questa, un completo stallo. Io intanto avevo avuto altre esperienze con altre ragazze, e lei la stessa cosa.
Qualcosa si sblocca quando, essendo io rappresentante d’istituto della mia scuola, prometto un resoconto sugli avvenimenti del 15 ottobre a roma a cui avevo partecipato. Avevamo avuto qualche sporadico contatto prima, e da un momento all’altro ritrovo lei, in una squallida chat di Facebook dopo più di anno che io mi sono già legato a lei.
Parliamo molto, ed è davvero interessante, lei e ciò che sta nascendo.
Nel giro di 2 settimane ci incontriamo per la prima volta in un luogo che non sia la nostra scuola, e li la scintilla nasce, forse per me.
Le settimane successive sono una mia esplosione di stati d’animo positivi: dalla mia apatica depressione divento solare, quasi contento.
Passano poche settimane (3 o 4) e tutto i castelli che credevo di solido ferro, si rilevano di sabbia e un semplice messaggio fa naufragare tutto: è finita, per un non specificato motivo, o forse perché nella realtà tangibile nulla è mai nato. Il mio schifoso orgoglio ancora mi impedisce di chiarire quest’ultima questione sebbene abbia ancora contatti con lei.
Il mio animo torna quello del pre-lei ritorna in me quel oblio dal quale difficilmente ero uscito prima, anche se quando ero impegnato con altre ragazze.
Nel pieno della mia burrasca emotiva, che è quella che anche a un mese di distanza dal fattaccio sento, lei continua ad essere presente, continua a farsi sentire, come se nulla fosse successo, come se fossimo ritornati al comunicare tra di noi senza nulla di serio dentro.
Quello che mi succede difficilmente lo riesco a comprendere: legarsi tanto a qualcosa di tanto precario e forse materialmente inesistente.
E nel momento in cui risento lei, non nascondo da una parte la mia sofferenza per sentirla ancora, e dall’altra parte il bisogno di averla ancora presente.
Ringrazio chiunque sia riuscito a leggere questa mia intricata e forse tremendamente stupida storia, e spero che qualcuno riesca attraverso le sue esperienze a chiarire questo mio dubbio.
Sono innamorato o semplicemente sto divinizzando qualcosa di troppo piccolo per meritare divinazione?

Lettera pubblicata il 30 Dicembre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Lionard -

    Sai, capisco quello che stai provando. Tu forse non sei innamorato di lei (magari hai avuto una cotta conoscendola), ma sei innamorato di quelle bellissime sensazioni che hai provato conoscendola. Ci si può fare poco quand’è così, io mi innamoro dei progetti, nel pensarli, e poi non li porto mai a termine, perché mi piace quella fase di illusione. Nel momento in cui si concretizza tutto svanisce. Chissà, magari mettendoti insieme a lei sarebbe potuto succedere anche a te e avresti potuto perdere interesse, o forse no. Dal mio punto di vista per te è ancora tutto possibile, non hai infranto ancora nessun sogno. Fossi in te cercherei di mostrarle i miei veri sentimenti, senza spaventarla troppo e senza “buttarle” addosso un fiume in piena. Non stai divinizzando niente di piccolo, nella mia modesta opinione penso che tu sappia che potrebbe nascere una bella cosa. Però stai attento, all’inizio le relazioni sono tutte così, cominciano con entusiasmo, e mano a mano che ci si conosce si perde di interesse, quindi non innamorarti delle sensazioni che senti pensando a lei, piuttosto innamorati di lei.
    Sperando di essere servito a qualcosa

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