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E il tempo inesorabile ha fatto poi il resto…

Leggendo le molte lettere di questo forum ho capito che le cose che sono capitate a me non sono rare, e che molte persone si trovano un bel giorno a dover affrontare un sfida molto faticosa.
A me, come a molti di voi, è capitato di perdere l’amore, quel sentimento con la A maiuscola così difficile da trovare, io come voi ho pianto e riso con un’altra persona, ho fatto dei progetti per il futuro pensando di aver trovato la felicità e ho creduto che niente e nessuno me l’avrebbe mai tolta, ho fatto i miei sbagli e li ho pagati caro, ho perso tutto e da allora ho ricostruito, non so esattamente perché ma oggi avevo voglia di raccontare anche la mia storia, di sfogarmi facendo un brevissimo riassunto perché per scriverla tutta ci vorrebbe ben più di una mezza paginetta su internet..
Siamo nel 2004 e io e lei ci conosciamo da diversi anni, io ho 26 anni e lei 22, non siamo propriamente amici ma giriamo nella stessa compagnia e ogni tanto capita di scambiare due parole, io ho una storia da molti anni con una ragazza anche se nell’ultimo periodo tra noi due è un continuo tira e molla che terminerà a dicembre dello stesso anno con la rottura definitiva, lei ha chiuso da un annetto una relazione importante con un mio amico e in quel periodo frequenta svariati uomini che più o meno la deludono, le cose tra noi resteranno immutate fino a marzo del 2005, il 2 marzo esattamente, me lo ricordo benissimo, quel giorno apparentemente banale e come tanti avrebbe cambiato la mia vita.
In quel periodo la mia compagnia usciva spesso e volentieri anche durante la settimana, così tanto per fare 4 chiacchere e per bere una birra, lei in quel periodo invece non usciva spesso ma io non so bene per quale motivo quella sera l’invitai, lei accettò e così passammo tutta la serata a parlare in mezzo agli altri, quando arrivammo sotto casa sua a fine serata passammo altre 2 ore a chiacchierare io e lei da soli in macchina, a raccontarci di noi delle nostre storie e di quello che avremmo voluto fare del nostro futuro, da quella sera iniziammo a sentirci sempre più spesso e iniziammo anche ad uscire noi due da soli, tra noi c’era grande armonia e intimità e cominciai a nutrire un profondo interesse nei suoi confronti anche se in quel periodo non mi feci mai avanti, vuoi perché mi sembrava che lei non nutrisse altri sentimenti nei miei confronti (lei è bellissima e molto corteggiata ed è inutile dirvi che parecchi ragazzi della comitiva le ronzavano attorno, non so perché ma la vedevo quasi irraggiungibile per me), vuoi perché non avevo voglia di rompere il nostro equilibrio magico dato che mi sarebbe dispiaciuto perderla come amica.
A giugno dello stesso anno quasi per scherzo dopo una mia mezza battuta un po’ ambigua si scoprono definitivamente le carte tra noi due e io apprendo con stupore che lei ha dell’interesse per me addirittura da gennaio, è il 14 di giugno quando decidiamo di provare a stare insieme, da quel giorno e per tra anni avrei vissuto in un sogno…
La nostra storia sarà la più bella che io abbia mai vissuto ed è inutile che io stia qua a raccontarla tutta per filo e per segno, anni di amore incondizionato, di viaggi, di momenti indelebili nella mia memoria, ero felice, lo sono stato per tutte le innumerevoli ore che ci siamo visti, ma anche tra noi qualcosa non ha funzionato.
A gennaio del 2008 inizia per me un periodo di crisi, non riesco a laurearmi perché vengo bocciato all’ultimo esame e nel lavoro le cose non vanno un gran che bene, lei invece ha già tracciato perfettamente la sua rotta: sa cosa vuole e dove vuole arrivare. In quei primi mesi dell’anno io sembro un mezzo zombie che non sa bene dove sbattere la testa e inevitabilmente ne risente anche tutta la storia, inizia una serie di alti e bassi ma nonostante tutto ci appoggiamo sempre l’uno all’altro, lei mi sorregge e dice di capirmi, io le dico che le cose presto cambieranno, che è solo un periodo…le cose effettivamente cambieranno a giugno, esattamente una settimana prima del nostro terzo anniversario.
Da un paio di settimane lei dice che fatica a vedere un futuro tra noi ma che nonostante tutto mi ama e che vuole lottare per la nostra storia, poi una domenica di inizio giugno dopo un bel pomeriggio passato al mare con gli amici, lei inizia a parlare di pausa di riflessione, è la fine e lo capisco benissimo senza tanti giri di parole, le dico che la pausa è una cosa da ragazzini e che se vuole farla finita me lo dica subito, e così è, dopo quasi 3 anni vengo lasciato per telefono rimanendo quasi impietrito di fronte alla realtà delle cose.
I primi giorni ci vediamo, lei mi chiede tempo per riflettere e dice che non riesce a stare con me in quel periodo, ha le lacrime agli occhi mentre mi parla, dice che mi ama e che un giorno tornerà sui suoi passi anche se forse sarà troppo tardi e io non ci sarò più, decidiamo di non sentirci più e io pensavo che stare da sola l’avrebbe aiutata a capire che non aveva senso buttare la nostra bella storia, che in fondo lei mi amava ancora, ecco questo ho creduto per un paio di giorni ma il giorno del nostro anniversario lei mi dice “non ti amo più” via msn, così con una naturalezza spaventosa, da allora inizierà per me il delirio…
Quello che succede in questi casi lo sanno tutti, lei si stacca completamente da me e sembra che per lei io non sia mai esistito, continua a girare nella stessa compagnia e io la vedo felice, sorridente e tranquilla come se non fosse successo niente mentre io dentro muoio inesorabilmente, naturalmente io e lei non ci rivolgiamo quasi mai una parola e non c’è modo per me di avere ulteriori spiegazioni, nei pochi sms che ci scambiamo lei non fa altro che ripetere sempre le stesse cose: la storia è finita punto! Fattene una ragione! Anzi rincara la dose dicendomi frasi abominevoli e per me prive di senso come il fatto che lei abbia avuto in realtà un grande stima di me solo per i primi mesi!! No ma dico io siamo stati insieme per 3 anni….
La situazione rimane in questa fase di stallo fino a quando per caso non scopro il reale motivo della nostra rottura, lei ha un altro, un collega conosciuto a marzo sul nuovo posto di lavoro, capisco ora il perché di alcuni suoi comportamenti strani nell’ultima fase della nostra storia (prima di trovare quel lavoro dormiva da me anche 4 sere a settimana, da marzo in poi una la massimo due) e capisco il perché del suo stato d’animo spensierato.
A settembre dopo quasi 3 mesi di umiliazioni decido di chiudere definitivamente la porta anche io, mi faccio forza e da allora non le rivolgerò mai più la parola, tra noi calerà il gelo più assoluto dato che lei dal canto suo non mi cercava più del giorno stesso della rottura.
Nel frattempo passata l’estate lei ha la bella idea di portate il suo nuovo ragazzo nella comitiva e così assisto allo spettacolo indegno di vedere lei e lui abbracciati e felici, lei che solo qualche mese prima diceva di voler passare tutta la sua vita con me e di considerarsi la donna più fortunata della terra ad avermi incontrato ora si divertiva alla grande con la sua nuova fiamma, anche io provo a farmi una storia con una ragazza conosciuta qualche mese prima ma in quel periodo non ne avevo sinceramente ne la voglia ne la forza e così questo mio flirt finisce dopo solo un mese e mezzo…
Passano i mesi e vedendomi più tranquillo alcuni miei amici cominciano a raccontarmi quello che lei ha detto della nostra storia dopo la rottura: cattiverie su cattiverie senza fine, bugie dette con lo scopo di pulirsi la coscienza e di far ricadere tutte le colpe su di me, sinceramente non ci sono rimasto male, di più!! Capisco che non ci sia più amore, ma il rispetto? La stima? Dove erano finiti? Io non sarò sicuramente un angelo e anche io ne ho dette di cotte e di crude su di lei, ma arrivare ad inventarmi le cose, storpiare la realtà quello mai, non la capivo più minimamente e non riuscivo a rivedere in questa donna la ragazza con cui avevo condiviso i momenti più belli della mia vita.
Il tempo inesorabile ha fatto poi il resto, sono passati ancora giorni e giorni e il suo ricordo si faceva sempre più sbiadito, i miei pensieri fuggivano sempre più spesso da altre parti e quando la vedevo ho cominciato a non provare più nulla, non ci siamo sentiti a Natale e neanche a Capodanno e come al solito io non le rivolgo MAI la parola nonostante mi sia stato riferito che questa cosa la fa un po’ soffrire.
Ora sono passati 7 mesi e passa dalla nostra rottura, qualche giorno fa era il suo compleanno e l’ho incrociata per la strada, lei mi ha salutato e io ho ricambiato solo per cortesia, era la prima volta da molto tempo, le ho mandato anche un messaggio dopo mesi di silenzio, c’era scritto semplicemente tanti auguri, lei ha risposto dicendosi felice dei miei auguri e mi ha invitato addirittura alla sua festa, ho sorriso tra me e me e ho declinato gentilmente l’invito.
La sera stessa mi sono fermato a pensare a quanta acqua era passata sotto i ponti, a come le cose erano cambiate e a come ormai vivevo la mia vita senza di lei, la vita, la mia vita era andata avanti volente o nolente e ho realizzato in una fredda sera invernale che forse anche da parte mia l’amore era definitivamente finito.
Come sto ora? Non lo so, i primi mesi quando pensavo a questo momento credevo che sarei stato felice e mi sarei sentito forte, invece mi sento svuotato di qualcosa che nonostante tutto è stato una parte importante della mia vita, mi dispiace un sacco aver perso l’amore che provavo per lei e mi dispiace che i miei sogni e le mi speranza verso di lei, verso di noi, siano spariti come altre migliaia di cose ben più banali della mia vita. Mi chiedo se lei abbia mai pensato a queste cose quando è successo a le è successo? Molto probabilmente no, lei era ed è troppo impegnata a pensare alla sua nuova storia e sono quasi convinto che per persone come lei dire ti amo equivalga a dire buon giorno la mattina, fanno tanti propositi ma alla fine si focalizzano solo sulla loro felicità e poco importa che ci sia tu o un altro, ma in fondo in fondo spero anche di sbagliarmi, spero un giorno di ritornare anche solo per un secondo nei suoi pensieri e spero che lei possa essere felice di tutto quello che abbiamo vissuto come spero di esserlo io un giorno quando oltre all’amore sarà sparito anche il rancore.
Un saluto.

Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    guerriero -

    nn ti sei perso nulla tranquillo, quella è solo una della tante t egoiste che popolano il mondo e campano sulla convenienza, si credono perfette e senza difetti,e si sentono in diritto di cambiare ragazzo come se fosse un vestito, ma vedrai che toccherà anche a lei lo stesso trattamento, e poi chi fa così non sa stare da solo, ed amare nn sa nemmeno cosa significhi, lasciala nella sua finta felicità e nella soddisfaizone di un attimo, deve farti solo pena, ma nn mandarle più nessun messaggio ne devi salurarla, dopo quello che ti ha fatto. Questo è stato un errore.

  2. 2
    Barfly -

    detto che questo trollguerriero è veramente un poretto che di donne capisce come moratti di pallone…

    guarda Coso2005 non ti fidare delle apparenze le donne sono più brave di noi a mascherare i sentimenti..non pensare che non abbia sofferto…3 anni di intimita nn li dimentica neanche la più cattiva persona del mondo…
    semplicemente mi pare di aver capito che tu non le davi molta alternativa al lasciarti…all’inizio si può anche stare insieme per passione e intesa..ma poi deve esserci un progetto…
    Se hai un pò di confidenza con la filosofia ti consiglio
    “le cose dell’amore” di umberto Galimberti…cosi puoi interrogarti su come viviamo questa cosa chiamata amore nella societa delle tecnica odierna.

    Auguri…e come direbbe il vecchio Hank….
    “non essere giu perche la tua donna ti ha lasciato…ne troverai un’altra e ti mollera pure quella”

  3. 3
    Colplay -

    Carissimo amico, beh che dire…siamo amici di sventura. Per molti aspetti la storia è la stessa. Io laureato in Giurisprudenza, come uno dei tanti.Lei in ingegneria ha trovato lavoro dopo una settimana dalla laurea a Milano. Ambiente al 90% maschile, complimenti a gò gò…Dopo un anno è diventata a tempo indeter…e io ancora precario.
    Oggi ho un lavoro fisso, non mi lamento. Anche noi avevamo progetti…casa, matrimonio, figli…una vita da favola.
    Tutto è svanito per la lontananza.Sette anni di felicità. Non mi sento di dare la colpa alla classe maschile, perchè è chiaro: vedi una bella ragazza, è normale provarci. La colpa è sua, perchè anche io avrei potuto tradirla tante volte, ma non l’ho fatto perchè il solo pensiero (anzi diciamo che col pensiero l’ho fatto!), mi faceva stare male. Mi ha fatto andare a dormire in albergo, dopo 500 km di strada che avevo fatto. Ancora adesso non so come abbia fatto. Ricordo la scena…come avrei voluto vederla uscire di casa dallo specchietto retrovisore…e invece niente. Il rumore dell’auto che si alzava sempre di più, i miei occhi non vedevano più nulla. Rimarrà scolpito per sempre nella mia memoria.Mi sono ripromesso di non cercarla più da quest’anno. Sono fortunato, perchè non ho modo di vederla. Ti ammiro per la forza che hai avuto nel vedere lei con un altro. Mamma mia, se ci penso…Adesso non so come mai, mi accade sempre di sognarla ogni sera. Anche io vorrei rivederla un giorno, vedere se è felice. Vorrei poter leggere nella mente delle persone, delle donne soprattutto.
    Adesso non mi sento di ricominciare una storia con un’altra ragazza, nè sono il tipo che dice “ah…adesso mi voglio divertire”. Io mi divertivo anche prima, con lei. Quante volte ci siamo detti…”Non ti lascerò mai”…lettere con i cuoricini…credimi, mi si restringe il petto quando ripenso a queste cose.
    Ti sono vicino.

  4. 4
    calub -

    Che tristezza…
    alla fine ci troviamo tutti nelle stesse dinamiche, lasciati con gli stessi pretesti e senza troppe remore, e ci si ritrova qui a distanza di mesi messi da parte, con quel senso di vuoto che aleggia, mentre magari il nostro ex partner è riuscito ad andare avanti egregiamente, visto che magari era tempo che era già pronto al grande salto.

    Ma in fondo meglio così, che stare con una persona che non ha remore a distruggere tutto per un soffio di vento, per un capriccio.
    Meglio le mattine sveglia alle 6 mentre aspetti che arrivi l’ora di andare a lavorare, e ti rigiri nel letto, con i tuoi pensieri, con la nostalgia di lei.
    Meglio soffrire ma potersi dire uomo e non quaquaraqua.
    Meglio avere il rammarico di aver amato troppo, che il rimpianto di aver amato troppo poco.
    Meglio il male al petto che tutto al giorno ci trasciniamo, che la felicità costruita sul dolore degli altri, sulla menzogna, sull’egoismo, sulla totale mancanza di rispetto.
    Meglio incontrarti e poterti guardare negli occhi senza vergogna, piuttosto che dover abbassare lo sguardo perchè c’è qualcosa di cui vergognarsi.
    Meglio la libertà che solo la solitudine dà, anche quando fà male, piuttosto che un amore fasullo accanto a chi nemmeno sà dirti la verità quando ti lascia.
    Meglio non parlarne più e lasciare che questo dolore ci renda migliori, e che ci permetta di non trattare altri così come siamo stati trattati.

    “è molto più piacevole dimenticare un amore che non funziona come ogni amore alla fine non funziona… ” Bukowski

  5. 5
    okkiopinokkio -

    X gueriero
    Il tipo darwiniano intendi della serie piatto ricco mi ci ficco.
    Caro Coso2005 sei ancora innamorato ti posso augurare solo di scordartela il prima possibile.
    E non farti domande del genere “chi sa se mi pensa e altre cavolate simili” tanto sei uscito dalla sua vita ormai.
    Pensa a te stesso e fare uscire lei dalla tua.
    Posso solo dirti che il mare è pieno di pesci e tu hai preso quello sbagliato e ricorda non pensare mai di aver preso quello giusto.
    Aloha Coso.

  6. 6
    guerriero -

    barfly sei solo un omuncolo
    Quando vuoi ci vediamo, così ste cose me le dici in faccia. Vai a fare becera filosofia da qualche altra parte, e nn ti pemettere di usare ironia offensiva nei confornti di chi esprime le proprio opinioni. Quelli come te me li mangio a colazione. Impara a leggere le minc….e che scrivi, prima di offendere gli altri.

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